Riportiamo il nostro articolo apparso sull'ultimo numero del periodico istituzionale "Ausentum".
L’AFFARE TELECOM.... COSA C’È DIETRO?
Premessa: purtroppo saremo molto sintetici per rientrare nelle 3.300 battute concesseci.
L’oggetto: il telecontrollo della pubblica illuminazione. In soIdoni da un computer situato sul Comune si possono controllare tutti i pali della pubblica illuminazione sul territorio di Ugento: si può sapere in tempo reale se un palo è rotto e quindi aggiustarlo, si possono trasmettere vari servizi telematici, si può fare risparmio energetico diminuendo la potenza delle lampade (potenza piena per l’8% delle ore notturne; potenza al 70% per il restante 92%).
I numeri.
Durata del contratto: 10 anni. Il progetto cosa prevede? La sostituzione di 1.353 lampade a vapori di mercurio con nuove lampade a basso consumo: da sola quest’operazione consente un risparmio del 23%. Il risparmio complessivo telecontrollando le lampade come abbiamo scritto nel paragrafo precedente e stimato a ca. il 50%. Il costo: con un leasing finanziario di 10 anni all’incirca € 2.325.779 iva compresa (e comprese 18 telecamere per la video-sorveglianza).
I problemi.
Il nostro impianto di pubblica illuminazione è vecchio ed obsoleto. Questo progetto non centra nulla con il suo rinnovo e manutenzione che, come ognuno di noi può osservare, è sempre più urgente e inderogabile.
Poniamo che il progetto Telecom di tele gestione si faccia.
Ebbene, per i guasti e la manutenzione ordinaria e straordinaria, che non riguardino le apparecchiature inserite dalla Telecom, il Comune dovrà interessare un altro operatore. Quindi pagare altri soldi.
È come avere, su un’automobile, il motore di una Fiat 500 e una carrozzeria di una Ferrari: andrà sempre come una 500.
D’altra parte la stessa Telecom garantisce quel risparmio energetico (50%) partendo dal presupposto che la nostra rete di P.I. sia efficiente.
Ma il punto è proprio questo: abbiamo una rete fatiscente, quadri vecchi, da cambiare o da ritarare, cavi di sezioni non adeguate e quant’altro (esistono delle stime che solo effettuando queste operazioni si arriverebbe ad un risparmio energetico del 20-25%).
Le domande.
Al Comune non conviene, per prima cosa, avere una pubblica illuminazione efficiente?
Efficienza, che da sola garantirebbe un risparmio considerevole e poi, ma solo successivamente, se il Comune lo ritiene, ma soprattutto se ha i soldi implementare anche la tele gestione dell’impianto?
Perché per costruire una casa si sta partendo dal tetto e non dalle fondamenta?
Noi motivi plausibili non né vediamo. Abbiamo qualche sospetto. Mah … come diceva un politico di lunghissimo corso che se ne intende: nella vita a pensar male si fa peccato, ma si azzecca quasi sempre.