mercoledì 27 ottobre 2010

INTERROGAZIONE "MANCATO PAGAMENTO SALARI E STIPENDI LAVORATORI COGEI"

Alla cortese attenzione del Sindaco di Ugento
 on. Le Eugenio OZZA
 (in qualità di delegato presso l'ATO LE/3 per i rifiuti)
Alla cortese attenzione dell'Assessore all'Ambiente
Avv. Massimo LECCI 
e p.c.    alla cortese attenzione del Presidente del Consiglio Comunale
Sig. Biagio MARCHESE
LORO SEDI
Oggetto: interpellanza con richiesta di risposta immediata, da illustrarsi nella prossima seduta utile del Consiglio Comunale. Pagamento salari e stipendi lavoratori di Ugento del Consorzio Cogei. Mancato rispetto degli accordi siglati in Provincia nel settembre 2010 da parte dell'azienda.
Ugento, lì 27 ottobre 2010
Egregi Signori,
premesso che:
  • È nota ormai a tutti la situazione, che si porta avanti sin dal 2008, dei ritardati pagamenti di stipendi e salari di operai e personale tecnico amministrativo del Consorzio Cogei, ditta titolare del servizio di raccolta del Rifiuti Solidi Urbani nei territorio di Ugento. 
  • Sul finire dei mese di agosto, tutti e quarantadue i lavoratori della suddetta azienda, in forza presso il cantiere di Ugento, decisero di incrociare le braccia per una settimana, proclamando lo sciopero contro il ritardato pagamento di ben oltre due mensilità. 
  • Tutto questo portò la Provincia di Lecce, nella persona dell'Assessore all'Ambiente e Territorio Silvano Macculli, a convocare le Organizzazioni Sindacali, il Comune di Ugento, l'AIO LE/3, la Cogei ed una rappresentanza dei lavoratori in sciopero a convocare un tavolo concertativo per sbloccare la situazione, consentire il pagamento degli stipendi arretrati ai lavoratori e scongiurare quella che ormai, data la mancata raccolta per 6 giorni della spazzatura ad Ugento e nel suo territorio, stava per profilarsi come una vera e propria emergenza sanitaria per il nostro territorio.

venerdì 22 ottobre 2010

Comunicazione al PREFETTO

lunedì 11 ottobre 2010

RIFIUTI, NUOVE ACCUSE AI GESTORI

Sull'argomento Tarsu e Rifiuti riportiamo l'articolo apparso oggi sul "Nuovo Quotidiano di Puglia", edizione di Lecce.

martedì 5 ottobre 2010

LE CONDIZIONI DEL VECCHIO DEPURATORE (bis)


   Cosa hanno in comune l’impianto di prima selezione e lavorazione della Raccolta Differenziata in località Burgesi, il “Pallone Tensostatico” di Torre San Giovanni, il vecchio depuratore?
   Domanda difficile per un forestiero, ma se chiedete a qualsiasi ugentino, uomo, donna o bambino non avrà difficoltà a rispondervi: “stannu draii minati, abbandonati, sannu rubbatu tuttu quiddru ca se putivine rubare e lu restu sta se squaia”.
   Ma che razza di amministratori ha questo paese? In che considerazione hanno i beni pubblici affidati alla loro cura?
   L’ultima puntata di questo triste “reality” riguarda proprio l’ex depuratore comunale,  quello posto all’inizio della via “vecchia” per Felline.
   Correva l’anno 2006 e, in concomitanza con l’avvio del nuovo depuratore, l’AQP riconsegnava al Comune di Ugento (27 novembre 2006) il vecchio impianto con allegato l’inventario di macchinari e attrezzature presenti.
   Si trattava di attrezzature e macchinari efficienti e relativamente recenti, in parte utilizzabili anche per altri impieghi da parte del Comune: chiusini in ghisa, pompe di sollevamento, quadri elettrici, gruppo elettrogeno etc….
   Ma evidentemente per quanto riguarda la custodia di beni comunali questa maggioranza è alquanto recidiva: nel 2007 il vecchio depuratore viene devastato e depredato di tutto quello che si poteva portare via, compresi gli infissi e risparmiando il solo gruppo elettrogeno. Noi lo denunciammo con forza, venutone da poco a conoscenza, nel Consiglio Comunale del 15 giugno 2009.
   Sta di fatto, che  pochi giorni fa, notando il cancello d’ingresso dell’impianto “aperto”, siamo entrati constatando che anche “il gruppo elettrogeno”, nonostante le dimensioni, “aveva preso il volo”.
   Il valore attuale del gruppo? Quisquilie, considerando che aveva una potenza di circa 64 kW, qualcosa almeno intorno ai 30.000 €.
   Fra l’altro il vecchio depuratore ospita al suo interno un “recapito finale di acque bianche”, recentemente realizzato ed in completo dissesto dopo appena un anno.
Inserisci un commento

Ti potrebbe interessare anche: