sabato 31 marzo 2012

domenica 11 marzo 2012

giovedì 8 marzo 2012

Turismo e disabilità: le responsabilità degli Operatori, la sensibilità degli Amministratori.


Navigando sul Web ci è capitato di imbatterci nell'articolo del link di cui sopra che riportiamo comunque di seguito per esteso .
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Io, verificatore contro le vacanze «inaccessibili»
«Stia tranquillo. E’ tutto perfettamente accessibile», mi avevano ripetuto come un mantra al telefono. «Il bagno è attrezzato per una persona in carrozzina, la porta d’ingresso è larga 80 cm e c’è perfino il seggiolino nella doccia per chi come lei non può camminare». Salento sto arrivando. Da lungo tempo sognavo una vacanza sul mar Ionio alla scoperta del tacco d’Italia. Con il sole del primo mattino sono arrivato a Marina d’Ugento, in una masseria dal fascino antico. Con dieci ore di auto sulle spalle, agognavo un letto. Mi sono dovuto accontentare di un sonnellino sul sedile dell’auto. La camera infatti era in cima a una rampa di scale. Un esempio dei tanti che qualsiasi disabile ha segnato nel suo personalissimo libro nero dei ricordi (ma ci sono anche iniziative positive come quelle degli hotel di Folgarida). Una porta stretta, un bagno piccolo, un semplice gradino, una spiaggia inaccessibile e priva di sedia job che permette ai disabili motori di entrare in acqua, possono mandare in fumo la vacanza. E’ un po’ come fare un tour di gruppo e trovare un compagno di viaggio fastidioso, capace di creare tensioni e malumori. Un solo e piccolo elemento che fa crollare in pochi secondi i sogni coltivati per un anno intero.

domenica 4 marzo 2012

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