sabato 23 gennaio 2010

Consiglio Comunale dell' 18 dicembre 2009: O.d.G. e resoconto


COMUNE DI UGENTO
CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2009

Il Segretario procede all'appello 
PRESIDENTE - Presenti 19, assenti 2. 

PUNTO 1 O.D.G.
ISTITUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI AI SENSI DELL'ART. 9 DELLO STATUTO COMUNALE. APPROVAZIONE REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO

PRESIDENTE - Prego, assessore Greco. 
ASSESSORE GRECO - Grazie, Presidente. Buona sera a tutti. La proposta di Consiglio comunale n. 89 del 10.12.2009 ha a oggetto l'istituzione del Consiglio comunale dei ragazzi ai sensi dell'Art. 9 dello Statuto comunale. Approvazione del Regolamento di funzionamento. 
Si tratta di un progetto molto importante, che risponde alle esigenze della Legge n. 285/97, la quale prevede l'attuazione di misure volte a promuovere la partecipazione dei bambini e degli adolescenti alla vita della comunità locale, anche amministrativa. 
Il Consiglio comunale dei ragazzi ha l'obiettivo di favorire una idonea crescita socio - culturale dei giovani, nella piena e naturale consapevolezza dei diritti  e dei doveri civici verso le istituzioni e verso la comunità e soprattutto quello di formare i cittadini di domani responsabili e consapevoli delle dinamiche democratiche e partecipative di una comunità. 
Attraverso il Consiglio comunale dei ragazzi, gli alunni delle classi coinvolte, ovvero quarta e quinta elementare e prima media, avranno la possibilità di acquisire una maggiore conoscenza del territorio in cui vivono, sentirsi soggetti attivi e non passivi della società di appartenenza, maturare un approccio più consapevole rispetto ai problemi della collettività, elaborando propeste e assumendo decisioni frutto del confronto con gli altri. 
Il Regolamento, sottoposto all'attenzione e all'approvazione del Consiglio comunale odierno, rappresenta il risultato finale di interprocedimentale che ha visto coinvolta l'amministrazione comunale e le scuole. Infatti, dopo la missiva inviata dal sottoscritto al Presidente del Consiglio comunale nel mese di ottobre, con la quale si significa la volontà dell'amministrazione comunale di istituire il Consiglio comunale dei ragazzi, con allegata una proposta di regolamento, sono iniziati i rapporti di collaborazione e di consultazione con le istituzioni scolastiche al fine di giungere a un progetto condiviso. 
Per cui, sono state sottoposte all'attenzione dei dirigenti delle due scuole, il dottor Rosario Lezzi per la scuola elementare e la professoressa Maria Rosaria Conte  per la scuola media, due proposte di regolamento: una a firma del consigliere Giannuzzi e l'altra a firma del sottoscritto. 
Tali proposte sono state ampiamente discusse e analizzate nei vari Consigli di classe è inutile nascondere che nel frattempo sono sorte alcune legittime perplessità da parte della scuola, non sulla bontà dell'iniziativa, ma sulla concretezza del progetto. Quindi, alcune perplessità sono sorte, e erano legate non tanto all'importanza del progetto in sé per sé, ma erano legate piuttosto alla concretezza, all'esecuzione del progetto. 
Infatti, i dubbi iniziali erano legati a delle esperienze poco positive fatte dalla scuola in passato, ovvero di proposte avanzate dalla scuola e mai recepite dalle varie amministrazioni comunali, che hanno generato una certa sfiducia da parte delle scuole nei confronti delle istituzioni. 
Attraverso poi un lavoro proficuo di confronto con le scuole, nel quale ha avuto un ruolo significativo determinante anche il Sindaco, sono state superate queste perplessità e si è deciso di ricominciare, di dare un'altra opportunità alle istituzioni, di dimostrare attenzione maggiore e soprattutto concretezza amministrativa alle proposte provenienti dal mondo della scuola. 
Si è giunti, dunque, alla presentazione a firma dei due dirigenti in data 1 dicembre 2009, una proposta di Regolamento presentata al sottoscritto, che è quello oggetto dell'odierna proposta, che passo a illustrare brevemente negli aspetti più significativi. 
Per quanto riguarda il numero dei consiglieri comunali che costituirà il Consiglio comunale dei ragazzi, saranno 28 ragazzi della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Il Consiglio resterà in carica per tre anni dalla data del suo insediamento, e al Consiglio comunale dei ragazzi sarà affiancato il gruppo di tutoraggio con funzione consultiva e di sostegno. 
Per quanto riguarda l'Art. 4 del Regolamento, che disciplina la ripartizione dei consiglieri, si legge che a ciascuna delle istituzioni scolastiche di base presenti nel territorio comunale, che concorrono all'elezione del Consiglio comunale dei ragazzi, è assegnato un numero di consiglieri in modo proporzionale. 
Che cosa significa in modo proporzionale? Dato che gli alunni partecipanti della scuola media saranno 110, in quanto saranno 5 le classi che parteciperanno al progetto, mentre gli alunni delle scuole elementari saranno 170, in quanto saranno 8 le classi che parteciperanno al progetto, le due scuole congiuntamente hanno deciso di stabilire che i consiglieri eletti per le scuole medie saranno 12, mentre i consiglieri eletti per le scuole elementari saranno 16. L'Art. 6 del Regolamento, inoltre, disciplina l'elezione del Sindaco, il quale sarà eletto a scrutinio segreto dal Consiglio comunale dei ragazzi e durerà in carica per circa tre anni. 
L'Art. 8 disciplina le modalità delle elezioni. L'Art. 9 disciplina l'insediamento del Consiglio comunale dei ragazzi. 
L'Art. 10 disciplina analiticamente le funzioni del Sindaco. 
L'Art. 11 disciplina le competenze del Consiglio comunale dei ragazzi, ovvero il Consiglio comunale svolgerà le sue funzioni in materia autonoma e apolitica, in materia di ambiente, ecologia, qualità della vita, viabilità e sicurezza stradale, sport e tempo libero, cultura, spettacolo, scuola, solidarietà e amicizia, informazioni e comunicazioni. 
Infine, abbiamo l'Art. 12 che disciplina le modalità di convocazione e di funzionamento. 
L'Art. 14 disciplina le sedute e l'Art. 14 la decadenza e le sostituzioni. 
Per quanto riguarda, poi, nello specifico le attività previste dal progetto presentato dalle scuole, l'attività inerente il Consiglio comunale dei ragazzi avrà inizio del gennaio 2010. 
La prima fase prevede la trasmissione di nozioni teoriche di cittadinanza e costituzione, di rappresentatività e dei principali organi istituzionali della vita di una comunità. 
La seconda fase, che si svolgerà a febbraio 2010, prevede una visita al palazzo di città per conoscere i luoghi e le persone che rappresentano le istituzioni. 
La terza fase, che sarà espletata nel marzo 2010, riguarda la formulazione e la diffusione all'interno delle scuole del regolamento relativo al funzionamento del Consiglio comunale dei ragazzi. 
Nell'aprile 2010 ci saranno poi le elezioni vere e proprie, con organizzazione, appunto, del Consiglio comunale dei ragazzi. La quinta fase, che si avrà nell'aprile - maggio 2010, prevede una raccolta di proposte per una città nuova, pensata da progettisti  in erba. 
Ovviamente, questi ragazzi, questi bambini, saranno seguiti da un gruppo di tutoraggio. Gruppo di tutoraggio che sarà costituito, secondo la proposta avanzata dalle scuole, dall'assessore alla pubblica istruzione, l'assessore alle politiche giovanili, i dirigenti scolastici, i docenti referenti delle scuole coinvolte, e i genitori: due per ogni scuola. Quindi, complessivamente saranno 4 genitori, che saranno inseriti all'interno del gruppo di tutoraggio. 
Prima di concludere, vorrei rivolgere un ringraziamento ai dirigenti scolastici, al dottor Rosario Rezzi e alla professoressa Maria Rosaria Conte, che hanno dimostrato sensibilità e attenzione per il tema proposto, a tutto il personale docente di entrambe le scuole, ma in particolar modo ai docenti referenti del progetto, ovvero l'insegnante Luce Brogna per quanto riguarda la scuole elementari, e la professoressa Domenica Lella per quanto riguarda le scuole medie. 
Auguro, infine, che questo progetto possa essere una strategia vincente per avvicinare, con un linguaggio che sia semplice ma nello stesso tempo efficace, anche i più piccoli a tutti gli aspetti della comunità che li circonda.  Grazie. 
PRESIDENTE - Grazie, assessore. Prego, consigliere Riso. 
CONSIGLIERE RISO - Grazie, Presidente. Devo aprire una piccola parentesi per dare il mio dissenso al trattamento dell'ultima seduta. E non sto scambiando il Consiglio di questa sera con quello dell'altra volta. 
Perché in quell'occasione da parte mia ho pensato di venire, e sono stato gratificato, perché come dico una cosa dico l'altra, sono stato gratificato dal Sindaco nel momento in cui ha preso la parola, dicendo: "Posso anche dissentire come intende dare la solidarietà Salvatore Riso, la dà a modo suo, ma rispetto che è venuto, si è confrontato, ha detto quello che pensava". Quindi, legittimo quello che ha detto il Sindaco e quello che ho detto io. Però, in questo, senza prolungarmi, e senza nessuna polemica, rimango dispiaciuto e rammaricato del comportamento da parte del Presidente nel momento in cui, si è accavallato sulla mia voce, alzandola, e usando un atteggiamento un po' arrogante e poco significativo come esempio in qualità di Presidente. Poiché ognuno intende la solidarietà a modo suo, e è giusto che fosse rispettato per come la esprime e per come... 
Poi, se qualcuno vuole approfondire l'argomento, basta prendersi il risultato steonotipistico per vedere un attimino come ogni tanto il Presidente non è di buon esempio in questo. Solo questo dico. 
Tanto è vero che suggerirei di dare una copia del Regolamento, nonché dello Statuto comunale ai Carabinieri, perché... Non perché io mi chiamo Salvatore Riso o perché mi chiamo Presidente o consigliere o assessore, può usare... o addirittura arrivare a un eccesso di autorità. E mi fermo qua. 
E mi introduco subito al tema di oggi, nel dire poi che, siccome noi, penso che è proprio attinente, scusate, sia pure con argomento diverso, è attinente nel momento in cui noi dovremo questa sera decidere sul Consiglio dei ragazzi. Poi saranno fatte le elezioni, come ha illustrato lo stesso assessore Greco. Noi comunque penso che alla base dobbiamo avere un comportamento nostro dignitoso, di esempio per questi ragazzi quando sarà. Per dire, appunto, che secondo me, quando andiamo a parlare nello specifico, nella premessa, precisamente, allora si intende dire, partecipazione alla vita sociale, civile e sostegno allo sviluppo dei diritti, all'opportunità, e così via, a tutto quello che c'è scritto in premessa, poi si parla anche "supportando la politica ambientale, lo sport, il tempo libero, i giochi, i rapporti con le associazioni, la pubblica istruzione, l'assistenza ai giovani, agli anziani, all'Unicef". Qui vorrei usare una parola forte, è un mio modo di essere, scusatemi, non me ne volete: io aggiungerei anche il bene comune, che forse è alla base di tutto, anche se alla fine, se vogliamo, è la sintesi di tutto ciò, il bene comune, noi adulti, mi metto pure io in mezzo, non realizziamo. 
Cerchiamo almeno di dare un buon esempio a che, pure in vista del Natale, perché per me il Natale, la Pasqua è tutto l'anno, non è solo riduttivo così il Natale nel momento in cui si arriva, si danno gli auguri, poi il giorno dopo finisce tutto. No, no, io ci credo fermamente a queste cose. 
Come l'altra sera, ma non voglio prolungarmi, da parte del nostro Sindaco, in quel di... Io lo dirò diffusamente domenica prossima, in un convegno che partecipavamo, c'era il Presidente del Consiglio, c'era lo stesso assessore Pacella, nonché il Sindaco. In quel occasione il Sindaco fece il suo intervento, dicendo: "Sì, però avvicinare i giovani". Perché il tema era quello di avvicinare i giovani alla politica. E quindi, aprire a questi giovani, formandoli e così via. E tutto era una scuola per il bene comune. I questo si trattava. E nell'occasione sono rimasto pure un pochino dispiaciuto non vedere nessuno dei miei amici. Avrei voluto vedere più gente. Ma, sinceramente, non sono pagato per questo. Penso che era qualcosa che ci interessava tutti. 
In ragione di questo, capito molto ad hoc la serata, anche del tema che stiamo trattando, nel momento in cui poi il tutto si è esaurito con l'intervento, a suo modesto avviso, sicuramente, e anche mio, legittimo, ha ridotto... Il Sindaco ha fatto questo tipo di intervento: ha ridotto tutto alla politica, a una riduzione tale che significa, con tutta l'esperienza di 50 anni che diceva lui, alla fine... cioè, chi si avvicina dei giovani alla politica, ti chiede subito: "Se mi fai fare l'assessore, oppure se mi dai un posto di lavoro". Io penso che lui in cinquant'anni ha maturato questo tipo di idee, per me è tutt'altra cosa. 
Cioè, pur rispettando sicuramente, però è stato un po' riduttivo. Ma lo dico molto amichevolmente. 
Al di là di tutto questo, per venire... Perché io sono dell'idea che bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare. A me interessa in questo momento sapere di chi è stata l'iniziativa (non mi paga nessuno) per fare questo Statuto sul Consiglio dei ragazzi. Perché è giusto pure gratificare le persone. Se non coincidono gli stessi assessori con questo tipo di discorso, è giusto che gratificare le persone che hanno preso questa nobile iniziativa, cercando comunque, e è un monito per tutti, iniziando da me, quello di essere veramente il buon esempio per i nostri figli.  Perché io penso che se oggi succede tutto quello che succede, la colpa maggiore ricade su di noi, principalmente. E ne sono fermamente convinto. Quando parlo in questo modo, mi viene la pelle d'oca, perché ci credo fermamente. Perché, innanzitutto, al di là di Presidente, consigliere, assessore, sono cristiano. Certo, mi capita in un clima... Io in questo ci metto la poesia. Un giorno c'era un uccello che volava nel suo libero volo e ho avuto spunto per... Oggi il Natale mi induce volutamente a arrivare pure a queste cose, a fare degnamente la vita da Cristiani. E lo possiamo svolgere in tanti modi. Ma non mi sembra proprio che in questa amministrazione, cominciando da me, ci sia tutto ciò. 
Allora, ecco che suggerirei anche di mettere, in quella premessa, che poi il tutto si riassume nel bene comune. Non darlo per scontato. Non voglio essere provocatorio a dire "quel bene comune"... Quello sinceramente non lo mettiamo, perché si scandalizzerebbero i ragazzi, nel momento in cui dobbiamo pure aggiungere quel bene comune che noi non realizziamo. Non lo mettiamo questo, ma almeno mettiamo il bene comune della modifica, se è possibile. E poi vediamo un attimino, che ognuno di noi facesse completamente, con segni tangibili, la sua parte. Grazie per momento. 
PRESIDENTE - Grazie, consigliere. Prego, consigliere Giannuzzi. 
CONSIGLIERE GIANNUZZI - Grazie, Presidente. Brevemente. Questa sera è motivo di soddisfazione poter finalmente trattare di questo punto all'ordine  del giorno, che rappresenta sicuramente un'iniziativa importante, lo abbiamo detto in altre circostanze, perché dopo i periodi assolutamente difficili che ha trascorso e attraversato la vita della nostra cittadina, è bene forse partire dai ragazzi, dai giovani che frequentano le scuole, scuole elementari e scuole medie, per cercare di ricostruire un senso civico, che probabilmente noi adulti abbiamo dimostrato di rispettare non sempre. 
Quindi, credo che sia assolutamente indispensabile ripartire da chi poi dovrà rappresentare il futuro della nostra cittadina. 
E credo, quindi, che questa iniziativa vada non soltanto questa sera approvata, condivisa, ma soprattutto vada conservata, o almeno questo è un auspicio, venga conservata negli anni a venire e che venga supportata dall'amministrazione comunale in maniera tale che le funzioni che andrà a svolgere il Consiglio comunale dei ragazzi, non rappresentino soltanto una estemporanea ritrovata fra amici di scuola, ma possa essere il Consiglio comunale dei ragazzi un luogo di riflessione, a dimensione di ragazzo, di bambino, delle problematiche che riguardano la vita della nostra collettività. 
A dire la verità, noi consiglieri di opposizione abbiamo atteso da circa due anni e mezzo che questo argomento venisse all'esame del Consiglio comunale. Questo perché origina, la istituzione del Consiglio comunale dei ragazzi, da una mia proposta depositata il 30 marzo 2007. A dire il vero, non ho mai voluto esercitare il potere che la Legge consente ai consiglieri comunali di convocare nel numero prescritto dalla Legge il Consiglio comunale. I colleghi mi hanno più volte chiesto di procedere con una richiesta di convocazione del Consiglio comunale, ponendo all'ordine del giorno proprio questo argomento, ma ho ritenuto che queste iniziative devono essere affidate alla maturazione condivisa di indirizzi politici che evidentemente nel passato non si registravano e che adesso, invece, possono vedere finalmente la luce. 
Questa proposta, poi, ripeto, del 30 marzo 2007 è stata anche reiterata con delle modifiche il 10 aprile 2009, sempre a mia firma, è stata depositata un'altra proposta del Consiglio comunale, che traeva origine da quella del 30 marzo 2007, e la n. 12  del 10 aprile 2009, vistata dal responsabile dell'area affari generali, con parere favorevole in data 10 aprile 2009. 
Arriviamo, quindi, questa sera all'esame del Consiglio comunale di una proposta che proviene dalle stesse autorità scolastiche. In sede di commissione abbiamo preferito seguire il percorso del lasciar fare alle istituzioni scolastiche, nel senso di potersi scrivere da sole le regole che riguardavano lo svolgimento delle sedute del Consiglio comunale, l'elezione del Sindaco baby, come è abitudine dire. Per cui, sia io che l'assessore Greco abbiamo poi rinunciato alle proposte di deliberazione che avevamo rispettivamente depositato all'esame del Consiglio comunale. 
Ciò nonostante, vorrei osservare che, pur anticipando il mio voto favorevole, ci sono delle perplessità che forse andranno chiarite. Magari lo potranno fare gli stessi ragazzi, allorquando si riuniranno, una volta eletto il Consiglio comunale dei ragazzi, e riguardano alcuni articoli, che presentano delle incongruenze, che credo debbano essere prima o poi sanate. Adesso, magari lo approviamo, poi successivamente, magari saranno loro stessi, esercitando le funzioni di impulso, a suggerirci le modifiche necessarie. 
A esempio, l'Art. 4, dove si parla di ripartizione dei consiglieri comunali, si indicano i plessi Aldo Moro e Ignazio Silone, però poi non si fa una ripartizione numerica dei consiglieri rispettivamente assegnati. 
Per quanto riguarda l'Art. 6, elezione del Sindaco, a dire la verità, sono assolutamente d'accordo, perché il procedimento di nomina, ossia la elezione da parte del Consiglio comunale, e non l'elezione diretta, così come avviene per il Sindaco degli adulti, diciamo così, e sicuramente da prediligere, proprio per non creare degli eccessivi protagonismi nei ragazzi. Già questi esistono negli adulti, evitiamo di crearli tra i ragazzi. 
Quindi, l'elezione del Sindaco da parte del Consiglio comunale è sicuramente un buon esercizio di democrazia. 
Per quanto riguarda, poi, l'Art. 8, a esempio la lettera f) indica il seguente periodo: "I lettori riceveranno la scheda contenente la lista dei candidati e potranno esprimere una preferenza scrivendo per esteso il nome del candidato prescelto. Qui non si capisce se la lista è già con i nomi, altrimenti non bisognerebbe scriverlo... Ci sono delle incongruenze tecniche, che andrebbero sanate. 
Se si tratta di lista, bisogna crociare e non scrivere il nome. 
Anche l'Art. 12 ha delle incongruenze sull'ordine del giorno. Infatti dice: "L'ordine del giorno delle sedute del Consiglio comunale dei ragazzi viene stilato dal gruppo di tutoraggio". Poi il capoverso successivo recita: "I punti dell'ordine del giorno sono stabiliti dal Sindaco dei ragazzi". Quindi, non si capisce sé il gruppo di tutoraggio a dover formulare l'ordine del giorno, ovvero il Sindaco su proposta  dei consiglieri. 
Credo comunque che il Consiglio comunale, proprio in una delle prime sedute, possa occuparsi del suo regolamento istitutivo e magari proporre al Consiglio comunale le modifiche che riterrà opportune. 
Io mi limito soltanto a depositare un emendamento, che già avevo anticipato in commissione. Riguarda il terzo capoverso dell'Art. 3, dove c'è scritto: "Al Consiglio comunale dei ragazzi sarà affiancato il gruppo di tutoraggio, con funzione consultiva e di sostegno", l'emendamento è questo, poi lo deposito al Segretario: al terzo capoverso, dopo la parola "sostegno" aggiungere le seguenti: ", così composto: dirigenti scolastici, docenti referenti delle scuole coinvolte, genitori, due per ogni scuola, assessore alla pubblica istruzione, assessore alle politiche giovanili, un consigliere di maggioranza e un consigliere di minoranza indicati dalla conferenza dei capigruppo consiliari". 
Credo che, nonostante la presenza dei due assessori serva già di per sé a garantire la presenza della maggioranza consiliare nel gruppo di tutoraggio, credo però che sia necessario anche coinvolgere un consigliere comunale, anche di maggioranza. Perché, siccome si parla di un Consiglio comunale dei ragazzi, è bene che anche l'organo consiliare abbia la sua rappresentanza di maggioranza e di minoranza. 
Poi rendiamoci conto se è possibile farlo o meno, almeno garantire la presenza della minoranza. Ne avevamo discusso e il consigliere Colosso era anche d'accordo su questo aspetto. Credo che sia rimasto tale. 
Quindi, deposito l'emendamento e annuncio il voto favorevole. Credo che su questa proposta da oggi in poi parliamo di merito e abbandoniamo i meriti. I meriti lasciamoli al passato, pensiamo invece al merito di ciò che accadrà in futuro. E credo che sia un merito importante. Credo che l'assessore Pacella già fece un'esperienza da questo punto di vista. Quindi, magari potrà dare una mano, anche nel suo alto ruolo di assessore provinciale al marketing, magari penserà a qualche cosa che potrà interessare il marketing del Consiglio comunale dei ragazzi di Ugento. Ci possiamo raccomandare, almeno, in questo senso. Grazie.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Giannuzzi. Prego, consigliere Cavalera. 
CONSIGLIERE CAVALERA - Grazie, Presidente. Soltanto per esprimere la soddisfazione per l'istituzione del Consiglio comunale dei ragazzi, per questo argomento. Un argomento che fa assumere una certa centralità dei nostri ragazzi, dei ragazzi di Ugento, Gemini e Torre San Giovanni. Io voglio esprimere soltanto un auspicio: che questo possa contribuire a considerare come priorità la formazione dei nostri ragazzi, la formazione in generale e in questo caso l'educazione civica in particolare. Tenendo presente che i ragazzi sono il futuro del paese e il nostro futuro. 
Spero anche che tutto questo possa contribuire a fare assumere più importanza anche dei luoghi frequentati dai ragazzi, vale a dire le scuole, verso le quali bisogna destinare maggiori risorse. Questo è un qualcosa che ho sempre chiesto. 
Da parte nostra, come rappresentanti dei cittadini, e in particolare da parte dell'amministrazione comunale, come Sindaco e come Giunta, l'auspicio anche che si faccia ogni sforzo per non deludere le attese dei ragazzi, e per tenere in conto veramente le proposte e le sollecitazioni che da loro verranno e che saranno avanzate e formulate nei confronti dell'amministrazione o degli amministratori in genere. 
Tra l'altro, ho avuto modo di vedere in questi anni che i ragazzi hanno buona memoria. In questi anni, partecipando più o meno alla vita scolastica, come rappresentante dei genitori, rappresentante di classe o al Consiglio di Istituto, ho potuto notare come i ragazzi ricordano le promesse che si fanno. Sognano ancora la "città dei bambini" di diversi anni fa, con un plastico che è stato nella scuola per tanti anni, forse adesso non c'è più nemmeno. 
Quindi, a noi principalmente il compito di non deludere tutto quello che sapranno o fare e gli impulsi che potranno dare. Perché forse, ripeto, è una delle cose più importanti. Certe volte le cose importanti sono quelle dove non c'è bisogno di spendere nemmeno tanti soldi, insomma. Anche se non per quest'anno, per i prossimi anni si spera in qualche risorsa in più, anche per l'istituzione di questo Consiglio comunale dei ragazzi, per supportare le loro iniziative, quello che vorranno fare, forse cercando di risparmiare su qualcos'altro. 
Quindi, senz'altro voto favorevole convinto e speriamo che sia l'inizio di un coinvolgimento maggiore dei cittadini in genere e di partecipazione alla vita collettiva. 
Con questo augurio, ripeto, è esprimo il mio voto favorevole come quello di tutto il gruppo. Grazie. 
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Cavalera. Prego, consigliere Gianfreda. 
CONSIGLIERE GIANFREDA - Presidente, io non ho che da fare un plauso all'iniziativa di questo ordine del giorno, ancorché venuta, credo, un po' in ritardo rispetto a quelle che sono le esigenze vitali, io direi, del nostro territorio per quanto riguarda l'abitudine a una vita democratica. 
E quando, nella breve relazione dell'assessore Greco, naturalmente che condivido nella sua maggior parte dei passaggi, ho ascoltato che questo richiama a una Legge, il fatto di istituire, di poter istituire il Consiglio comunale dei ragazzi, io direi che, oltre che alla Legge, credo che sia da dare la giusta importanza a una nostra decisione politica di questa assise comunale, nel ritenere la partecipazione dei ragazzi della scuola dell'obbligo e, laddove proprio la parola lo dice, tutti i ragazzi del territorio frequentano, perché obbligati, quindi è un passaggio, questo coinvolgimento, che va a incidere sul 100% dei ragazzi di Ugento, Gemini e Marine. 
E io a questo punto, oltre che il plauso, vorrei mettere in evidenza che ci sia di nuovo il rischio che se non concepiamo tutti quanti qual è davvero la portata di questo ordine del giorno che stiamo per approvare, che poi i risultati che certamente non sono risultati che possono essere raccolti a breve termine, possano svanire. E allora, Presidente, non me ne volere se ti dico che oggi più che mai, in questo ordine del giorno io avrei visto utile, molto utile la convocazione di un Consiglio comunale di mattina, nel senso nell'orario scolastico. Certo, Sindaco! Con la presenza di una folta delegazione di coloro che poi tra qualche mese dovranno essere i protagonisti della gestione del territorio per quanto riguarda problematiche a loro vicine. 
Ragazzi che, con la loro partecipazione... Presidente io mi sto rivolgendo a te. Quindi, che con la loro presenza avrebbero potuto toccare con mano lo svolgimento dei lavori, la visione dell'aula consiliare, che io sono convinto l'80% - 90% di loro non conosce. E soprattutto vedere più o meno come può essere svolto l'andamento dei lavori, naturalmente sotto la ferma applicazione del Regolamento, e questo passamelo, del nostro Presidente del Consiglio. 
Non aver pensato, Presidente, a questo, non so i motivi, non vorrei che non si fosse fatto, perché non lo si riteneva importante. 
Io credo che una bella cornice di ragazzi, con qualche insegnante in rappresentanza... Che poi dovranno essere quelli che dovranno fare le liste, che dovranno chiedere la preferenze. Cioè, in pratica, tutto quello che nella vita democratica si fa per la formazione del Consiglio comunale, che per loro è una cosa astratta. 
Quindi, Presidente, oggi più che mai avrei visto questa utilità. Non avremmo certamente noi, nell'opposizione, detto o gridato allo scandalo perché i Consigli si fanno di mattina, perché questo sarebbe stato proprio un orario ad hoc. 
Come pure, dicevo, andando a vedere un po' il Regolamento, che certamente dovrà essere ritoccato, perfezionato, però purché si parte, non è questo il problema, io vedrei di vitale importanza il fatto di abituare, proprio perché nelle scuole dell'obbligo, guarda caso, abbiamo più ragazze che ragazzi. E quando ho letto l'Art. 7, Sindaco, io leggo, sulla rappresentanza dei due sessi, che non specifica, per esempio, le percentuali. Io avrei messo, perché così come è formulato l'Art. 7, basta che tra i 28 componenti ci sia una sola ragazza e l'Articolo sarebbe rispettato. E io credo che si debba approfittare, invece, proprio per la nostra carenza di partecipazione alle istituzioni da parte del sesso femminile, di mettere addirittura direi il 50% e il 50%.  Ma se volete, si può almeno fare un emendamento su quell'Articolo, assessore Greco, per mettere chi ci sia almeno la rappresentanza di un terzo di ragazze... o almeno, di uno dei due sessi, io non voglio dire di ragazze o di ragazzi, perché è probabile pure che ci siano più ragazze che ragazzi in lista, proprio perché, per il tipo di... da cui attingere per formare le liste. E non fosse altro perché a quell'età, Presidente, sono più mature le ragazze che i ragazzi. Per cui, far tesoro di quella che può essere una maturità, naturalmente sempre corrispondente alla loro età evolutiva, noi non vogliamo dire che le ragazze sono formate, ma la maturità che certamente è rispondente alla loro età, che, almeno questo è dimostrato, è un po' più avanti alla stessa pari età del sesso maschile.  Quindi anche per questo motivo. 
Come pure, siccome (un altro piccolissimo appunto e poi chiudo) ho sentito che il progetto dura tre anni, e questo credo che abbia indotto, chi ha compilato il Regolamento, di escludere dal voto gli alunni frequentanti la seconda e terza media. Se noi pensiamo che possa essere iniziato con oggi un procedimento o un'abitudine, alla quale io ci credo veramente, che debba esserci continuativamente questo strumento democratico da parte dei ragazzi della scuola dell'obbligo, avrei visto meglio, o se volete, facciamo sempre in tempo a suggerire, che tutti quanti abbiano il diritto di voto, naturalmente quando fuoriesce uno scolaro dalla frequenza, a prevedere eventualmente la surroga, rispettando la graduatoria che esce fuori dal voto. 
Ma, come senso di giustizia, che poi a quell'età è importante, far capire che alcuni possono essere attori nell'andare ad esprimere il voto, e altre no, potrebbe avere delle controindicazioni dal punto di vista della formazione proprio del ragazzo. Non dare adito: "E perché questa ingiustizia?". Chiaramente, a quell'età sono molto suscettibili di questi particolari problemi. 
Per cui, io avrei preferito che fosse data la partecipazione al voto di tutti quanti i frequentanti. 
Chiudo dicendo che noi, assessore Greco, dovremmo cercare più coinvolgimento non solo delle istituzioni scolastiche, ma delle famiglie. Cioè, chi incide di più nel motivare i ragazzi, i propri figli a cimentarsi in queste esperienze, più di ogni altro è il genitore. E allora, l'ultima piccola considerazione politica: automaticamente, Presidente, dobbiamo sforzarci noi, assise comunale, di invogliare prima i genitori, e purtroppo non mi risulta che questo noi riusciamo a farlo, all'importanza della vita democratica di un paese, e naturalmente poi sperare che i genitori tramandino questi valori ai loro figli. 
Io credo che questi siano progetti  che se siamo convinti di queste piccolissime mie osservazioni, possono davvero essere un trampolino di speranza che un domani davvero... Perché, chi lo dice? Fra dieci anni, colui che fa parte del Consiglio comunale dei ragazzi, davvero può essere interessato, davvero può avere una visione diversa di quella che poi è l'attività politica vera e propria degli amministratori del proprio territorio. 
Perché oggi c'è un senso di repulsione, c'è un certo senso di bocciatura di quello. Già basta essere assessori, consiglieri comunali: "In politica stai? Mamma mia!". Questo noi sentiamo. 
Attraverso questo nostro lavoro e attraverso il coinvolgimento delle istituzioni dei genitori, io credo che si possa creare una speranza che fra qualche anno, fra qualche decennio, se proprio non vogliamo essere molto ottimisti, le cose possano davvero avere una svolta da questo punto di vista. 
Naturalmente, è scontato il nostro voto favorevole. Grazie. 
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Cavalera. Io condivido in pieno l'intervento del consigliere Gianfreda. Devo respingere in toto, invece, quando mi attribuisce l'errore di non aver fatto il Consiglio comunale di sera. Perché, consigliere Gianfreda, un argomento così importante, affrontato e dibattuto  in diverse occasioni in questi due anni, come si è detto in altri interventi, sia in Consiglio comunale, in altre circostanze e sia anche nelle sedi politiche, e poi dibattuto profondamente anche in commissione, il Presidente ha preso visione del verbale della commissione, nessun componente della commissione facente parte sia della maggioranza e sia della minoranza, è venuto a darmi questo accorgimento. E è essendo che mi avete fatto sempre delle accuse continue di fare i Consigli comunali di sera, oggi ci troviamo a fare il terzo Consiglio comunale di sera. Se poi abbiamo sbagliato anche su questo, vuol dire che il prossimo Consiglio comunale si farà di mattina. 
CONSIGLIERE GIANFREDA - Presidente, perché mi devi mettere... 
PRESIDENTE - Prego, assessore Scarcia. 
CONSIGLIERE GIANFREDA - Sindaco, solo una battuta, perché questo argomento non deve dare adito a delle polemiche, per altro sterili. Io credo che non sia stato accolto, invece, il finale del mio intervento, quando ho parlato di coinvolgimento maggiore dei genitori, per poter sperare di far educare ai genitori i propri figli, io non ho aggiunto, in quel caso, quando non si tratta di questo argomento, di poterli fare di sera. Ma era nelle mie intenzioni farlo capire.  Per cui, mi scuso se non l'ho detto esplicitamente.  
Quindi, Presidente, io, se mi dici "a nessuno è venuto in mente di pensare di poterlo convocare..." ma non dico di mattina. Io voglio spiegarmi meglio, Sindaco: anche di pomeriggio, però con una convocazione... La cosa più importante non era di mattina o di pomeriggio. Io ho detto di mattina, in coincidenza dell'orario scolastico. Ma se fosse stata organizzata una rappresentanza di alunni con i genitori, con i dirigenti, anche oggi in quest'ora, l'obiettivo sarebbe stato raggiunto lo stesso. Era questo che volevo dire. Cioè, la partecipazione di fatto e non astratta dei ragazzi che poi fra qualche mese saranno i consiglieri comunali della loro età al nostro posto. Quello era. 
Per cui, Presidente, io ti invito calorosamente a ascoltare anche l'ultima parte del mio intervento, quando ho detto: se vogliamo coinvolgere i genitori a far sì che loro siano gli educatori dei loro figli, i Consigli comunali è bene che si facciano sempre di pomeriggio. 
PRESIDENTE - Però il risultato non cambia. Perché io sono uno che osserva tutto. Anzi, ti dico di più: che nella maggior parte dei Consigli comunali di mattina ci sono state più presenze dei Consigli comunali fatti di sera. 
Quindi, se dobbiamo... 
CONSIGLIERE GIANFREDA - Presidente, facciamolo decidere ai cittadini. 
PRESIDENTE - Se dobbiamo guardarla sotto l'aspetto della presenza popolare, io credo che sarebbe meglio di mattina, se vogliamo veramente che il nostro operato venga comunicato ai nostri cittadini. Prego, assessore Scarcia.
ASSESSORE SCARCIA - Buonasera a tutti. Io stasera veramente sono particolarmente contento: uno, sicuramente per questa iniziativa di questo regolamento; due, perché vi è la partecipazione, e lo dico con enorme emozione, di mia figlia. E rispondo a quello che ha detto Renato Gianfreda poco fa, perché veramente spero che questo sia uno stimolo per tutti i ragazzi a che partecipino o inizino a capire che cosa è la vita amministrativa o la vita politica, tra virgolette. 
E questo lo dico con grande entusiasmo, perché mia figlia ha voluto partecipare a questo Consiglio, perché io a tavola ho solamente pronunciato il termine che si stava approvando un regolamento per i ragazzi, e lei spontaneamente ha detto: "Papà, voglio venire". Quindi questo spero che sia l'auspicio per tutti gli altri. Tanto è vero che ha coinvolto anche l'amichetta. 
Scusatemi, ma sono veramente emozionato. Comunque, io non voglio essere tacciato di difendere o di pronunciare la parola "Gemini" però vorrei, se voi siete d'accordo, proporre questo emendamento, e precisamente all'Art. 4, quando si indicano le scuole, quando si dice: "Ignazio Silone - Ugento", vorrei introdurre "Gemini", ma proprio per non dare adito a niente, proprio per essere precisi. Solo questo, grazie. 
PRESIDENTE - Grazie, assessore Scarcia. Prego, consigliere Minenna.  Consigliere Gianfreda, così attento ti è sfuggita questa virgola.
CONSIGLIERE MINENNA - Grazie, Presidente. Riguardo all'emendamento formulato dall'assessore Scarcia, che posso condividere, però io ritengo che quando si dica "Ugento", si intenda anche Gemini, si intenda anche Torre San Giovanni, si intenda anche Torre Mozza e Lido Marini. Voglio dire, non è che dire Ugento è spregiativo nei confronti dei cittadini della frazione di Gemini. Questo soltanto perché ironicamente si è detto al consigliere Gianfreda "ti è sfuggita questa virgola". E sappiamo tutti benissimo,  non voglio fare l'Avvocato difensore del consigliere Gianfreda, quanto lui ci tenga, ci ha tenuto e ci tenga alla frazione di Gemini. 
Soltanto un brevissimo intervento, in maniera telegrafica, Presidente, Sindaco e colleghi consiglieri, giusto per ribadire il plauso e il voto favorevole a questa iniziativa, intrapresa dal consigliere Giannuzzi prima, a inizio legislatura, se non vado errato, consigliere Giannuzzi, e ripresa dall'assessore Greco poi. 
Assessore Greco che, oltre a essere assessore alle politiche giovanili, se non vado errato, ha anche la delega alle pari opportunità. Questo per riallacciarmi a un discorso che ha fatto il consigliere Gianfreda, a una, secondo me, leggerissima aggiunta che andrebbe fatta all'Art. 7, riguardo alla composizione delle liste elettorali, dove si prevede vagamente la composizione paritaria di ragazzi e ragazze all'interno delle liste. E apro una piccolissima parentesi: io sono uno di quelli che in politica è contrario alle quota rosa. Non perché sia contrario all'ingresso delle donne in politica, ma perché ritengo che le riserve indiane... È come se, andando a istituire una quota rosa anche in seno a questo Consiglio comunale, andassimo a creare una riserva indiana e dicessimo: quelli sono soltanto i posti riservati a te, personalità femminile che fai politica, e più in là non puoi andare. 
Però, visto che stiamo parlando di un Consiglio comunale dei ragazzi, credo che vada ribadito il principio paritario, quanto meno, non dico nell'elezione, perché poi lì sarà a giudizio insindacabile degli alunni e degli studenti, ma quanto meno nella composizione delle liste. E intendo presentare un emendamento all'Art. 7, riguardo alla composizione delle liste elettorali, un emendamento aggiuntivo, quando si va a dire: "Nella formazione delle liste va garantita la pari opportunità," aggiungere  "prevedendo la presenza numerica paritaria nella stesura delle liste stesse".  In modo che, quando andranno a formare una lista di 14 ragazzi e ragazze, saranno 7 ragazzi e 7 ragazze, in modo da dare un accesso paritario, un accesso a entrambi i sessi, anzi alle ragazze e ai ragazzi, perché "entrambi i sessi" mi sembra un termine un po' dispregiativo, per una partecipazione maggiore, insomma, assessore Greco. 
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Minenna. Prego, consigliere Riso. 
CONSIGLIERE RISO - Grazie, Presidente. Anche perché poi 15 minuti che mi spettano non li avevo consumati. E comunque faccio la mia dichiarazione di voto. Nel tener presente che il mio monito è quello di dare segni concreti, tangibili ai nostri ragazzi, per quella causa, famosa causa nobile del bene comune. Magari creando loro centri di aggregazione, di socializzazione, soprattutto (e qui faccio una piccola parentesi) per Torre San Giovanni, per dimostrarvi che io non faccio campanilismo, al di là, Gemini, Ugento e così via. 
Dico soprattutto Torre San Giovanni e poi Gemini, solo per quello. Ambedue carenti di impianti sportivi funzionali, oratori, auditorium polifunzionali a Gemini in particolar modo, etc. etc.. 
Perché questo significa anche dare quel viatico giusto ai nostri ragazzi. Coinvolgiamo tutte le istituzioni scolastiche, civili, religiose, associazioni e quant'altro in questo progetto. Siamo solo all'inizio di un viatico significativo e nobile per i nostri figli, che ci vedrà partecipi come Verdi ecologisti nell'animo e delle azioni, con rispetto delle coscienze, dell'ambiente e del territorio. E dei nostri figli. 
Il mio voto è favorevole per questo argomento all'ordine del giorno. Attenzione, ognuno si esprime come sa esprimersi. Voi giudicate, prima ancora che aprissi bocca. Ma se poi voi andate a riguardarvi quello che io ho detto, non penso di stare fuori tema. Grazie. 
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Riso. Prego, assessore Greco. 
ASSESSORE GRECO - Grazie, Presidente. Soltanto per fare una breve replica, anche di carattere tecnico alle eccezioni sollevate dai consiglieri di opposizione. 
Io prendo atto che questa sera il Consiglio comunale ha espresso il suo gradimento, ma anche la sua approvazione, per questo progetto, che noi oggi andremo a approvare, che ritengo che sia un progetto molto importante. Perché, al di là dei riferimenti normativi che facevo all'inizio della mia esposizione del tema, io credo che, come diceva il consigliere Gianfreda prima, il Consiglio comunale dei ragazzi è un'istituzione molto importante perché noi, tramite questa istituzione, andremo a formare i cittadini del domani, che saranno poi la futura classe dirigente del nostro territorio. 
Sono d'accordo anche col consigliere Riso, quando dice che noi dobbiamo essere i primi a dare il buon esempio agli altri. Quindi, noi dobbiamo dare ai nostri ragazzi il buon esempio, attenendoci agli argomenti all'ordine del giorno, venendo puntuali in Consiglio comunale e cercando, dunque, di rispettare il Regolamento consiliare. 
Per il resto, io ritengo che, come diceva il consigliere Giannuzzi in precedenza, ci sono delle anomalie di carattere tecnico presenti all'interno del Regolamento. 
Per quanto concerne in particolar modo l'Art. 4, dove il consigliere Giannuzzi diceva di specificare la proporzionalità diretta, io in questi giorni ho avuto un incontro sia con la scuola media che con la scuola elementare, perché anche a me era un po' ambigua questa nozione. In modo proporzionale, loro intendono dire che siccome gli alunni partecipanti delle scuole medie saranno 110, mentre gli alunni partecipanti delle scuole elementari saranno 170, facendo una proporzione, gli alunni eletti consiglieri comunali della scuola elementare saranno 16, mentre gli alunni eletti consiglieri comunali delle scuole medie saranno 12. Quindi questa si intende come proporzione. 
Per quanto concerne, invece, l'Art. 8, lettera f) (altra eccezione sollevata dal consigliere Giannuzzi) anche su questo tema io credo che bisogna ritornare per discutere e per approfondire la questione insieme alle scuole. Anche perché, siccome la divulgazione, la formulazione del Regolamento per progetto avverrà a marzo 2010, io credo che fino a marzo  ci sarà il tempo per emendare e comunque per modificare il Regolamento e per superare, dunque, quelle anomalie che comunque sono presenti. 
Per il resto ( ho preso una serie di appunti), il consigliere Gianfreda diceva in precedenza che sarebbe stato più utile convocare il Consiglio comunale di mattina per consentire la partecipazione anche ai bambini. 
Io ho avuto la tua stessa idea, consigliere Gianfreda, tant'è che la settimana scorsa, prima di convocare il Consiglio comunale, ho avuto un incontro con il personale docente della scuola elementare, tra cui erano presenti l'insegnante Luce Bogna e altri insegnanti, e ho fatto questa proposta, dicendo loro se erano disponibili a far venire i ragazzi qui in Consiglio comunale, perché comunque si dibatteva di un argomento che li riguardava personalmente, e quindi consentire loro di partecipare. 
Giustamente gli insegnanti hanno detto che per il momento non era produttivo far venire i ragazzi in Consiglio comunale, perché ancora i ragazzi devono essere formati. Quindi dicevano: "È giusto che i ragazzi vengano prima formati, poi solo successivamente, in una seconda fase, possiamo coinvolgerli, in modo da fare un Consiglio comunale ad hoc, solo e esclusivamente per loro". 
Quindi abbiamo accolto la loro proposta, e ho proposto al Presidente del Consiglio comunale di convocare il Consiglio comunale di sera. 
Per il resto, per quanto riguarda l'emendamento presentato dal consigliere Minenna, sono d'accordo quando lui dice che deve essere garantita la parità dei sessi nella presentazione delle liste. Però io ritengo, Angelo, che al tuo emendamento, che per quanto mi riguarda può essere accolto, potremo aggiungere "preferibilmente". Perché è probabile pure che all'interno di una classe, per esigenze legate le a presenza di più bambini o più bambine, decidano anche di formare le liste in un certo modo. 
Quindi io proporrei, emendamento tuo, Angelo, di scrivere " preferibilmente", accogliendo comunque il principio di massima. 
Per il resto, per quanto riguarda l'emendamento presentato dal consigliere Giannuzzi, che va a incidere direttamente sul gruppo di tutoraggio, io ritengo che siccome si tratta di una proposta avanzata direttamente dalla scuola, siccome, come dicevo in precedenza, abbiamo tempo fino a marzo per presentare tutti gli emendamenti, per presentare tutte le correzioni etc., io direi di fare questa proposta alle scuole, quindi di chiedere alla scuole... Può anche partire direttamente dall'opposizione questo tipo di richiesta alle scuole, e fino a marzo abbiamo anche il tempo di emendare il Regolamento e inserire nel gruppo di tutoraggio, come dicevi in precedenza, un consigliere di opposizione e un consigliere di maggioranza. 
Quindi io direi che sarebbe giusto ritirare oggi questo emendamento per poi intraprendere un rapporto di collaborazione con le scuole per vedere se ci sono le condizioni per modificare il Regolamento in tal senso.
Per il resto, ringrazio il Consiglio comunale per l'adesione data all'argomento oggetto di discussione, sperando, appunto, che questo progetto riesca a costringere, tra virgolette, gli amministratori adulti, attraverso delle semplici sollecitazioni, a interrogarsi sul vero significato del ruolo che noi oggi svolgiamo, in modo da riuscire a rispondere meglio alle esigenze primarie di tutti i nostri cittadini. Grazie. 
PRESIDENTE - Grazie, assessore. Prego, consigliere Giannuzzi. 
CONSIGLIERE GIANNUZZI - Grazie, Presidente. Soltanto per dire che per quanto riguarda l'emendamento che avevamo discusso anche in commissione, credo che il gruppo di tutoraggio sia una istituzione parallela, comunque di ausilio del Consiglio comunale dei ragazzi, che deve essere stabilito da questo Consiglio comunale. Non c'entra niente la istituzione scolastica. Cioè, la istituzione scolastica, così come ha formulato qui nel progetto allegato al Regolamento l'inserimento di assessore alla pubblica istruzione, assessore alle politiche giovanili, non vedo che perché il Consiglio comunale, nel momento in cui va a formulare il Regolamento nella sua piena potestà, non debba inserire anche la rappresentanza, trattandosi di Consiglio comunale dei ragazzi, di un rappresentante dell'organo consiliare di maggioranza e di un rappresentante consiliare di minoranza. Non vedo dove stanno i problemi. 
CONSIGLIERE GIANFREDA - Presidente, se posso. 
PRESIDENTE - Votazione per l'emendamento di Giannuzzi. 
CONSIGLIERE GIANFREDA - Però, scusate, l'emendamento di Giannuzzi, poi c'era l'emendamento... 
PRESIDENTE - Lascia fare al Presidente, scusa. 
CONSIGLIERE GIANFREDA - Chiedo scusa, Presidente. 
PRESIDENTE - Ti ringrazio per la tua consulenza, ma sono abbastanza efficiente per gestire il Consiglio comunale. 
ASSESSORE GRECO - Presidente, vorrei presentare un emendamento pure io. 
PRESIDENTE - Prego. 
ASSESSORE GRECO - All'Art. 4, dove si parla di ripartizione dei consiglieri, togliere il periodo che va dopo "è assegnato un ultimo di consiglieri", da "che" fino  "ad ogni istituto". Togliere quel periodo e aggiungere: "Assegnare un numero di consiglieri in modo proporzionale". Poi: "I consiglieri saranno così ripartiti: direzione didattica Aldo Moro Ugento   e Gemini: 16 consiglieri; scuola statale secondaria di primo grado Ignazio Silone Ugento e Gemini: 12 consiglieri". 
CONSIGLIERE GIANNUZZI - Presidente, chiedo scusa. Non si può fare, perché si va in contraddizione con l'Art. 7. È irricevibile l'emendamento. Scusate, nel momento in cui... 
ASSESSORE GRECO - Aspetta, sto presentando pure un emendamento all'Art. 7. 
CONSIGLIERE GIANNUZZI - Stiamo modificando tutto il Regolamento, praticamente! 
ASSESSORE GRECO - Poi, all'Art. 7, dove dice: "Ogni scuola coinvolta nel progetto appronterà una lista unica, e il numero dei candidati sarà a discrezione della scuola". 
Questo emendamento è stato chiesto direttamente dalla scuola, perché ogni classe... 
CONSIGLIERE GIANNUZZI - La scuola non è che può chiedere la luna nel pozzo! 
ASSESSORE GRECO - Ogni classe vorrebbe approntare una lista, in base alle esigenze anche degli alunni che ci sono in ogni classe. Quindi, mi chiedevano se è possibile fare questo tipo di emendamento. 
CONSIGLIERE GIANFREDA - No, non è possibile, assessore. Cioè, le liste devono essere tutte uguali, perché deve essere fatto un numero... Il Consiglio comunale non può variare: sempre di 28 è. Mi spiego? Cioè, se tu fai partecipare nelle liste, 50 di una scuola e l'altra scuola di 30, non è assolutamente possibile. 
Ma io vorrei tornare, assessore, un attimo all'Art. 4, quando dice: "I consiglieri saranno così ripartiti: direzione didattica Aldo Moro Ugento", ma Aldo Moro è solo uno dei due plessi. Qui si sta scordando forse il Milani. Cioè, io ometterei... ecco il motivo per cui, assessore Scarcia, io non avevo parlato. Perché qui, oltre a che mancava Gemini e Torre San Giovanni come Alunni, qui è stata saltata anche una scuola elementare di Ugento. Perché la scuola elementare di Ugento è Aldo Moro e Milani. E quindi io metterei: in modo proporzionale da tutti gli istituti di Ugento, Gemini e Torre San Giovanni, in rappresentanza proporzionata.  
Perché qui è stata saltata, assessore Greco, la scuola Don Milani. Quindi io non le citerei, tanto è sotto inteso che devono partecipare tutti. 
Quando l'ho letto ho visto che c'è qualche errore. 
ASSESSORE GRECO - Tutti i plessi in modo proporzionale, senza specificare. 
CONSIGLIERE GIANFREDA - È chiaro. Perché, se Gemini ha una classe sola, è chiaro che va con  un numero... che deve essere prestabilito. 
PRESIDENTE - Va bene così. 
ASSESSORE GRECO - E l'altra cosa, Segretaria, l'emendamento presentato... 
CONSIGLIERE GIANFREDA - Presidente, chiedo scusa. Però il numero di 28 deve derivare sempre in proporzione al numero di ogni plesso. Cioè, deve essere stabilito prima della votazione quanti di Gemini, quanti dell'Aldo Moro, altrimenti... 
PRESIDENTE - Siamo d'accordo su questa cosa. 
ASSESSORE GRECO - All'emendamento presentato dal consigliere Minenna, se lo vuoi aggiungere tu, "preferibilmente" e basta. 
CONSIGLIERE GIANNUZZI - Io voglio capire sull'emendamento qual è l'orientamento della maggioranza. 
 PRESIDENTE - Per favore, per capire meglio e per formalizzare bene. Ogni consigliere che ha espresso l'emendamento, dà chiarezza e poi si passa alla votazione. Cominciamo dal consigliere Giannuzzi. 
CONSIGLIERE GIANNUZZI - Voglio soltanto capire... 
SINDACO - (Fuori microfono). 
PRESIDENTE - Votazione per l'emendamento del consigliere Giannuzzi. 
VOTAZIONE 
UNANIMITÀ DEI PRESENTI 

PRESIDENTE - Emendamento presentato dall'assessore Scarcia. 
ASSESSORE SCARCIA - Adesso lo facciamo "tutti i plessi", come plessi tra Ugento e Gemini. 
PRESIDENTE - Assessore Scarcia, ripeti quello che dobbiamo fare. 
ASSESSORE SCARCIA - All'Art. 4 l'emendamento sarà formulato in questo senso: "I consiglieri saranno così ripartiti tra tutti i plessi di Ugento e Gemini. 
PRESIDENTE  - Votazione su questo emendamento. Favorevoli? 
VOTAZIONE
UNANIMITÀ DEI PRESENTI

PRESIDENTE - Consigliere Minenna. 
CONSIGLIERE MINENNA -  All'Art. 7 "prevedendo preferibilmente la presenza numerica paritaria di entrambi i sessi nella stesura delle liste". 
CONSIGLIERE GIANFREDA - Scusate, se noi mettiamo "preferibilmente", non è un obbligo. Di mettere, nelle liste, 7 ragazzi e 7 ragazze. Se o noi mettiamo "preferibilmente" il discorso... 
ASSESSORE GRECO - Non possiamo obbligarle, consigliere Gianfreda. 
PRESIDENTE - Se non li trovi 7 ragazzi o 7 ragazze? Possono essere pure più donne. Allora che facciamo, dobbiamo trovare per forza altri 7 uomini? Preferibilmente, quindi, che sia paritario. Però, davanti alla indisponibilità dei ragazzi, come si compone, va bene. 
ASSESSORE SCARCIA - Se la classe non è formata in modo uguale, che succede? 
CONSIGLIERE GIANFREDA - Non è una lista per ogni classe, Carlo. 
ASSESSORE SCARCIA - Se non ci riesce a raggiungere, che si fa? 
CONSIGLIERE GIANFREDA - Ma non stiamo parlando di una lista per ogni classe. La lista è del plesso, dove ci sono 5 classi, 7 classi, 8 classi. 
ASSESSORE SCARCIA - Ho detto classe, ma volevo dire plesso. Se non c'è... Poiché ci può essere la circostanza o la situazione dove ci sono solo ragazze o più ragazze rispetto ai ragazzi... 
CONSIGLIERE GIANFREDA - Non è possibile questo. 
ASSESSORE SCARCIA - Come non è possibile? 
CONSIGLIERE GIANFREDA - Non si verifica mai. 
ASSESSORE SCARCIA - Le composizioni delle classi così sono, non puoi farci niente. 
PRESIDENTE - Tutto è possibile, consigliere Gianfreda. Ormai è alla vista degli occhi di tutti che ormai le donne stanno prevalendo sugli uomini, come non è possibile? Andiamo dentro gli uffici, e vedi che sono tutte donne impiegate. In tutti gli uffici che andiamo. Andiamo alla scuola e come scolare, come studentesse, sono più donne che uomini. 
CONSIGLIERE GIANFREDA - Presidente, l'ho detto io questo, che le ragazze sono più dei ragazzi. 
PRESIDENTE - Andiamo nelle fabbriche, è la stessa cosa. 
CONSIGLIERE GIANFREDA - Presidente, forse non ci capiamo. Stiamo parlando di una lista di un plesso con 8 classi. Come è possibile che in 8 classi non ci siano, sommati tutti quanti, 7 ragazzi o 7 ragazze? Scuola dell'obbligo. Ma stiamo scherzando? 
ASSESSORE GRECO - Solidarietà al consigliere Minenna. Io accetto l'emendamento suo. 
SINDACO - Gianfreda, non ti meravigliare. In Ugento siamo 12 mila abitanti, sono più donne che uomini. In Consiglio, quante donne ci sono? Nessuna. Allora, tu devi dare l'indicazione perché le ragazze si debbano candidare, ma non puoi dire per legge: "Tanti e tanti".  Io ho cercato di candidare 4 donne. Tutte e quattro hanno detto di no. Allora, che facciamo, le obblighiamo?
ASSESSORE SCARCIA -  Scusate, se al posto di "preferibilmente" utilizziamo "possibilmente" va bene? 
CONSIGLIERE MINENNA - Lo stavo per dire. Siccome l'emendamento è del sottoscritto... 
ASSESSORE SCARCIA - Non volevo toglierti la paternità. In e questa settimana ci sono le paternità. 
CONSIGLIERE MINENNA - Non si tratta di quello, assessore Scarcia. Siccome mi ha tolto la parola di bocca, stavo dicendo: così tagliamo la testa al toro e evitiamo di discutere su grammatica e sintassi, anziché di "preferibilmente", "prevedendo possibilmente la presenza numerica paritaria di entrambi i sessi non re a stesura delle liste". Così fa bene? Così mettiamo d'accordo maggioranza e opposizione. 
PRESIDENTE - Votazione per l'emendamento del consigliere Minenna. 

VOTAZIONE
UNANIMITÀ DEI PRESENTI

PRESIDENTE - Votiamo la proposta. 
CONSIGLIERE GIANFREDA - Chiedo scusa, io non l'ho formalizzato ufficialmente, però è il Consiglio sovrano, poi io la propongo lo stesso. Ho parlato anche dell'opportunità di far votare, nel corpo elettorale, le seconde e terze medie. Non l'ho formato ufficialmente, ma nel mio intervento ho detto anche questo. Se il Consiglio comunale ritiene che può essere fatto un emendamento ufficiale, io lo faccio. Sennò, è inutile. 
PRESIDENTE - Non c'è la volontà. 
CONSIGLIERE GIANFREDA - Quindi rimane il corpo elettorale con le prime medie? 
PRESIDENTE - Sì. Partiamo così, poi magari si può aggiungere dopo. Allora, votazione sulla  proposta. Favorevoli? 

VOTAZIONE
UNANIMITÀ DEI PRESENTI

PRESIDENTE - Votazione. 

PUNTO 2 O.D.G.
SENTENZA TAR PUGLIA SEZ. I - N. 2157/09. GRECO TOMMASO C/COMUNE DI UGENTO. RICONOSCIMENTO DEBITO FUORI BILANCIO PER RIMBORSO SPESE DI GIUDIZIO 

PRESIDENTE - Relaziona l'assessore Pacella. 
CONSIGLIERE GIANNUZZI - Chiedo scusa, Presidente. Per formalizzare che mi allontano dall'aula, essendo incompatibile con l'argomento. 
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Giannuzzi. Prego, assessore Pacella. 
ASSESSORE PACELLA - Devo essere sincero:  è un atto che ho letto stasera.  Praticamente, si tratta di questo: c'è stato un nostro concittadino che in data 23 aprile 2009 aveva presentato al Comune un'istanza di diffida, con la quale chiedeva all'ente la riqualificazione urbanistica di un'area urbana di sua proprietà, gravata da vincoli urbanistici a carattere espropriativi, decaduti per effetto del decorso quinquennio del nostro strumento urbanistico. 
Il Comune, con la nota a firma del responsabile settore urbanistica, nel mese di luglio, si limitava a constatare l'avvenuta scadenza del vincolo e la necessità di una riqualificazione dell'area. 
Poiché il Comune non si pronunciava con provvedimento espresso, sull'atto di diffida, il richiedente, l'istante praticamente presenta un ricorso al Tar. Ricorso al Tar per il quale il Comune non si costituisce in giudizio. Credo che questo sia avvenuto per dimenticanza, perché noi abbiamo un ufficio del contenzioso che qualsiasi atto ce lo sottopone. Ma nel momento in cui questo non ci è stato sottoposto, non abbiamo potuto costituirci in giudizio, chiaramente perché non ci  è stato sottoposto. 
Presentava ricorso al Tar. Il Tar accoglieva il ricorso, condannando l'amministrazione comunale al pagamento delle spese di giudizio liquidate dall'Avvocato dell'instante, in complessive 1400 euro, di 750 euro per spese di giudizio, 650 per diritti. 
Chiaramente, questo è un debito che rientra tra quelli legittimabili, in base alla lettera a) dell'Art. 194 del Decreto Legislativo 267, contenendo, appunto, tutti i pareri del responsabile del servizio  etc., questa sera questo atto viene sottoposto al Consiglio comunale per riconoscere tale debito, proprio perché l'ufficio non si è attivato nel rispondere e quindi nel dare poi corso all'eventuale giudizio nei confronti dell'istante. Per cui, per questo motivo chiedo l'approvazione di tale riconoscimento del debito di 1474 euro. 
PRESIDENTE - Grazie, assessore. Prego, consigliere Riso. 
CONSIGLIERE RISO - Grazie, Presidente. Volevo solo dire questo: siccome non si capiva tanto bene, dall'esposizione, come amplificazione, o forse sono io che non sento tanto bene, vorrei che qualcuno di voi tecnicamente ci desse un linguaggio accessibile, in pratica come sono avvenute queste cose, proprio con riferimenti precisi. Dopo di che... Poi aggiungo che, tanto per cambiare, ogni volta queste correzioni, tutte queste cose. Allo stesso modo dico: perché sempre l'ultimo momento si aggiungono argomenti all'ordine del giorno? 
Non so, io mi sono stancato veramente. Ne è stata prova, anche l'assessore Pacella ha detto: "Io l'ho letto adesso". Ma scusate, io penso, per la nobiltà del tema, il primo all'ordine del giorno, quello del Consiglio dei ragazzi, io penso che stasera sarebbe stata una bella cosa, l'ho detto prima confidenzialmente a qualcuno, sarebbe stata una bella serata a concluderla solo con il Consiglio dei ragazzi. Qual è tutta questa fretta ogni volta? 
PRESIDENTE - Non ripetere quello che hai detto prima. 
CONSIGLIERE RISO - Di aggiungere all'ultimo momenti gli argomenti. Perché così siamo un po' precipitosi e,  nello stesso tempo poi... Non me ne voglia nessuno, non è perché... è giusto che le persone che hanno lavorato, fossero pagate, però non è perché ogni volta è una questione di vita o di morte. Non so. M'fatemi capire qualcosa. Comunque, gradirei un attimino che ci spiegasse qualcuno, o della maggioranza, o della minoranza, perché qui abbiamo anche altri tecnici, che ci dicessero in soldoni come stanno le cose. Grazie. 
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Riso. Prego, consigliere Cavalera. 
CONSIGLIERE CAVALERA - Presidente, purtroppo, come al solito, non possiamo essere d'accordo su questi debiti fuori bilancio. Perché capiamo che è un atto dovuto ormai in questa situazione, questo è logico. Però il problema è come nascono questi debiti fuori bilancio. Perché, in questo caso, per esempio, il Comune è stato condannato perché non ha provveduto a fare questa variante al Piano Regolatore per sistemare una questione annosa. Perché è vero che il ricorrente si è rivolto all'Avvocato, a un certo punto, cioè nel 2009, o nel 2008, ora non so, però questa storia è una storia vecchia. Cioè, prima di rivolgersi al legale, ci sono state sicuramente delle altre diffide da parte della proprietà. 
Quindi, ora ci ritroviamo... addirittura sembra che è dal 2002 che c'erano richieste in tal senso, più volte reiterate. Ci ritroviamo adesso a pagare le spese legali, giustamente, dovute, e entro il 5 gennaio addirittura leggo che si deve provvedere alla variante. Quindi, mi chiedo: le solite leggerezze, le solite... Si poteva fare prima. Questa variante, che adesso bisogna in ogni caso fare, si poteva fare prima, senza far ricorrere al TAR la controparte. 
Quindi, non possiamo essere d'accordo. 
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Cavalera. Votazione. Favorevoli? 
VOTAZIONE

PUNTO 3 O.D.G.
INTEGRAZIONE DELIBERA DI C.C. N. 25 DEL 10.08.2009  ALL’OGGETTO “APPROVAZIONE PROGRAMMI DEGLI INCARICHI DI STUDIO, DI RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE ANNO 2009” 

PRESIDENTE – Prego, Assessore Lecci. 
ASSESSORE LECCI – Grazie, Presidente. Ritengo che dalla proposta deliberativa si evinca come si tratta, più che altro, di un adempimento formale, provocato da due elementi: il primo, che praticamente il settore urbanistica e assetto del territorio, ha chiesto l’integrazione di una nota del 16 marzo 2009 per la collaborazione del servizio per l’area parco, le secondo, invece, a seguito di un riconoscimento di un contributo economico sprovveduto l’1 ottobre di quest’anno da parte della fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, dove in via straordinaria e eccezionale ci ha riconosciuto la seconda campagna di scavo. 
Successivamente abbiamo approvato, in questo Consiglio, la variazione di bilancio, sotto forma di presa d’atto di una delibera di Giunta. Si è svolta la campagna di scavo da ottobre al 6 novembre e quindi adesso, all’esito di questa campagna di scavo, la professoressa Sestrieri, che è la responsabile scientifica, quella dell’anno scorso, ha replicato quest’anno, ha trasmesso una comunicazione, chiedendoci di avviare tutte le procedure, serventi il conferimento di incarico a professionisti del settore, che dovranno studiare i reperti rinvenuti e quindi non solo i reperti. Insomma, una nota molto dettagliata ci spinge a muoverci, a adempiere formalmente, anche per rispettare i tempi che la stessa responsabile si è dettata. 
In entrambi i casi, faccio presente come i fondi vengano fatti valere sui contributi riconosciuti rispettivamente dalla Regione Puglia e dalla Fondazione Cassa di risparmio e quindi non incidono sui fondi propri del ente. 
Un solo emendamento proporrei, perché c’è stata una svista, evidentemente, perché la professoressa chiede una laurea in beni archeologici con specifiche competenze in restauro, al n. 1, e non è stata riportata nella parte dispositiva della delibera, dove è rimasta “laurea in beni archeologici”, però senza questa aggiunta “con specifiche competenze in restauro”. Grazie. 
PRESIDENTE – Grazie, assessore. Prego, consigliere Riso. 
CONSIGLIERE RISO – Grazie, Presidente. Solo per sapere se sono state già individuate le persone che dovrebbero poi... e che comunque saranno individuate della professoressa, se ho capito bene, i cinque. Cinque più uno o cinque in tutto? Cinque in tutto. Di cui poi uno per quanto concerne biologia, scienze ambientali, un co.co.co.
PRESIDENTE – Fai l’intervento, consigliere Riso. Che facciamo, domanda e risposta? 
CONSIGLIERE RISO – Voglio sapere. Io voto così, senza sapere? 
PRESIDENTE – Non si può andare avanti così. Fai l’intervento prego. 
CONSIGLIERE RISO – Io più che altro voglio fare delle domande. Perché, non essendo facente parte della commissione che ha deciso, con tanto di rispetto per tutti, quattro voti favorevoli e due astenuti, io chiederei, non ai 4 favorevoli, pur rispettando tutti, ai due astenuti, come mai, qual è l’inghippo, qual è il problema. Perché, oltre tutto, l’hanno sviscerato meglio di me, che sto per sviscerarlo. 
Chiederei in questo caso al consigliere Corvaglia e Giannuzzi per capirci meglio. Per addentrarmi e capirci meglio. 
La motivazione é questa: se noi andiamo sui quattro, non vorrei che le stesse persone, che eventualmente avranno l’incarico, siano già facenti parte di un progetto, di un qualcosa. Quindi, per sovraccarico di impegni o di incarichi... Solo questo. 
E in più, gentilmente, se i due consiglieri di opposizione mi dicessero o mi illuminassero sull’argomento, come sono andate le cose. Grazie. 
PRESIDENTE – Grazie, consigliere Riso. Votazione sull’emendamento, come presentato dall’assessore Lecci.  Favorevoli? 
VOTAZIONE
PRESIDENTE – Votiamo sulla proposta. Favorevoli? 
VOTAZIONE
PRESIDENTE – Per l’immediata esecutività?  
VOTAZIONE
PRESIDENTE – Arrivederci, alla prima. Auguri e buon Natale a tutti. 


Regolamento per l'istituzione e il funzionamento Consiglio Comunale dei ragazzi
Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n.64 del 18.12.2009.

Premessa
Il progetto del Consiglio Comunale dei Ragazzi, che opera nell'area dell'educazione alla Cittadinanza e Costituzione, nasce dalla consapevolezza che per formare i cittadini di domani, responsabili e consapevoli delle dinamiche democratiche e partecipative di una comunità, è essenziale, già in età adolescenziale (11-14 anni), far vivere esperienze di partecipazione diretta alla vita amministrativa attraverso uno strumento di partecipazione calibrato sulle esigenze dei ragazzi.
La partecipazione attiva dei bambini alla vita comunitaria esprime compiutamente lo spirito della Convenzione Internazionale sui Diritti dei Fanciulli.

Art.1
Finalità
Il Consiglio Comunale dei Ragazzi ha lo scopo di permettere ai ragazzi di :
* Acquisire una maggiore conoscenza del territorio in cui vivono
* Sentirsi soggetti attivi e non passivi della società di appartenenze;
* Maturare un approccio più consapevole rispetto ai problemi della collettività, elaborando proposte e assumendo decisioni frutto del confronto con gli altri.

Art.2
Istruzione
In applicazione dell'art. 9 dello Statuto Comunale, si istituisce il Consiglio Comunale dei Ragazzi allo scopo di favorire la partecipazione dei ragazzi alla vita collettiva. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi esercita funzioni consultive e propositive sulle materie demandate alla sua competenza.

Art.3
Composizione e durata
Il Consiglio Comunale dei Ragazzi è costituito da n°28 ragazzi/e, eletti nella Scuola Primaria (limitatamente alle classi IV e V) e nella Scuola Secondaria di primo grado (limitatamente alle classi prime) esistenti sul territorio di Ugento.
Il Consiglio resta in carica tre anni dalla data del suo insediamento.
Al Consiglio Comunale dei Ragazzi sarà affiancato il gruppo di tutoraggio con funzioni consultiva e di sostegno, così composto: Dirigenti Scolastici, Docenti referenti delle Scuole coinvolte, Genitori (due per ogni scuola), Assessore alla Pubblica Istruzione, Assessore alle Politiche Giovanili, un Consigliere di maggioranza e un Consigliere di minoranza indicati dalla Conferenza dei Capigruppo Consiliari.

Art. 4
Ripartizione dei consiglieri
A ciascuna delle istituzioni scolastiche di base presenti nel territorio comunale, che concorrono alla elezione del Consiglio Comunale dei Ragazzi, è assegnato un numero di consiglieri che segue il criterio delle proporzionalità diretta.
Si procederà, poi, ad un'ulteriore ripartizione della quota di Consiglieri tra tutti i plessi di Ugento e Gemini

Art. 5
Commissione elettorale
La Commissione Elettorale sarà formata da un docente per ciascuno dei plessi, succursali o sedi staccate di ogni scuola e da un componente del personale ATA. La commissione avrà il compito di:
* Predisporre le schede elettorali, vidimate dal dirigente della scuola di appartenenza;
* Predisporre i registri per i verbali degli scrutini.


Art. 6
Elezione del Sindaco
Il Sindaco è eletto a scrutinio segreto dal Consiglio Comunale dei Ragazzi e dura in carica tre anni.

Art. 7
Liste Elettorali
Ogni scuola coinvolta nel progetto appronterà una (1) lista Unica formata da 14 ragazzi/e appartenenti ai diversi plessi.
Nella formazione delle liste va garantita la pari opportunità prevedendo possibilmente la presenza numerica paritaria di entrambi i sessi nella stesura delle liste.
La candidatura dovrà essere autorizzata dal genitore o da chi ne fa le veci.
Le liste elettorali vanno presentate alla Commissione Elettorale 30 giorni prima della data fissata per le elezioni.

Art. 8
Elezioni
Le elezioni si svolgeranno secondo i seguenti tempi e modalità:
a) Entro la data fissata dal Gruppo di Tutoraggio verranno presentate le candidature presso le rispettive scuole di appartenenza.
b) Entro la data fissata dal Gruppo di Tutoraggio varrà disposta da ogni scuola la lista dei candidati, con l'indicazione oltre che del cognome e nome anche della Scuola e classe di appartenenza.
c) Il giorno successivo avrà inizio la campagna elettorale che si svolgerà, da parte degli studenti, nelle forme che, d'intesa con il corpo docente, verranno ritenute più opportune (assemblee, dibattiti, volantinaggi ecc.)
d) Il corpo elettorale sarà composto dagli alunni della IV e V  elementare e di I^ Media;
e) Le elezioni si svolgeranno in orario scolastico (dalle ore 9,00 alle ore 11,00) il 30° giorno successivo alla presentazione delle liste;
f) Gli elettori riceveranno la scheda contenente la lista dei candidati e potranno esprimere una preferenza scrivendo per esteso il nome del candidato prescelto. Dovrà essere garantita la segretezza e l'autonomia del voto.
g) I seggi saranno insediati presso ogni scuola, uno per ogni plesso. Il seggio sarà composto da uno scrutatore e da un segretario, entrambi scelti tra gli studenti non candidati.
h) A conclusione delle operazioni di voto si procederà allo scrutinio delle schede, alla attribuzione delle preferenze ed alla compilazione dei relativi verbali.
i) I risultati degli scrutini, con la lista e le relative preferenze, saranno consegnati alla Segreteria della Scuola.
j) Entro le quarantotto ore successive allo scrutinio dei voti, sarà stilata la graduatoria generale e ogni Commissione Elettorale provvederà alla proclamazione degli eletti alla carica di Consigliere Comunale dei Ragazzi. In caso di parità, prevale il più giovane d'età.

Art. 9
Insediamento del Consiglio Comunale dei Ragazzi
Entro 15 giorni dalla proclamazione degli eletti, il Gruppo di tutoraggio provvederà alla convocazione della prima seduta  del Consiglio Comunale dei Ragazzi con il seguente o.d.g.:
* Convalida degli eletti
* Elezione del Sindaco
* Elezione del Presidente del Consiglio e del Segretario.
L'o.d.g. dovrà indicare la data, il giorno, l'ora e il luogo nel quale si terrà l'incontro.
Il gruppo di Tutoraggio darà comunicazione al sindaco del Comune di Ugento dell'avvenuta elezione e dell'insediamento del Consiglio Comunale dei Ragazzi.
Il Consiglio Comunale dei Ragazzi avrà luogo nella Sala Consiliare del Comune.

Art. 10
Funzioni del Sindaco
Il Sindaco dei Ragazzi, avrà il compito di:
1) Convocare il Consiglio tramite il Presidente del Consiglio che fissa i punti all'o.d.g. e presiede e disciplina le sedute.
2) Curare i rapporti con l'amministrazione.
Distintivo del Sindaco dei Ragazzi è una fascia tricolore con lo stemma del Comune di Ugento da portarsi a tracolla.
Distintivo dei Consiglieri è una coccarda tricolore.

Art. 11
Competenze del CCR
Il Consiglio Comunale dei Ragazzi ha principalmente funzioni propositive e consultive da esplicarsi attraverso proposte, pareri o richieste di informazioni nei confronti degli Organi Comunali sui temi che riguardano la generale attività amministrativa del Comune di Ugento, nonché le varie esigenze e richieste che provengono dal mondo degli adolescenti o dai cittadini in genere.
Il Consiglio Comunale dei Ragazzi svolge le proprie funzioni in modo libero ed autonomo in materia di: ambiente, ecologia e qualità  della vita.
* Viabilità e sicurezza stradale
* Sport e tempo libero
* Cultura e spettacolo
* Scuola
* solidarietà ed amicizia
* Informazioni/comunicazioni
Il Consiglio Comunale dei Ragazzi può richiedere all'Amministrazione Comunale ogni informazione ritenuta utile all'espletamento delle proprie funzioni ed al Sindaco di porre All'ordine del giorno del Consiglio Comunale del Comune di Ugento argomenti attinenti alle materie prima elencate.
Il Consiglio Comunale dei Ragazzi, dopo aver formulato ipotesi di intervento e discusso su diverse tematiche, inviterà il Sindaco del Comune di Ugento a partecipare ad una seduta del CCR per ascoltare direttamente le proposte e le dei ragazzi, perché si faccia portavoce, in sede consiliare, di ciò che ascolta.

Art. 12
Convocazione e funzionamento
La convocazione del Consiglio Comunale dei Ragazzi è disposta dal Presidente del Consiglio.
L'ordine del giorno delle sedute del Consiglio Comunale dei Ragazzi viene stilato dal Gruppo di Tutoraggio.
I punti dell'ordine del giorno sono stabiliti dal Sindaco dei Ragazzi anche su proposta dei Consiglieri.
L'ordine del giorno deve essere consegnato ai Consigliere almeno 5 giorni prima della data fissata per l'adunanza consiliare.
L'ordine del giorno degli argomenti da trattare e l'avviso di convocazione del Consiglio Comunale dei Ragazzi deve essere pubblicato all'Albo Pretorio del Comune ed a quello di ogni Scuola partecipante al progetto:

Art. 13
Sedute
Il Consiglio Comunale dei Ragazzi, presieduto dal Presidente del Consiglio, si riunisce una volta ogni 2 mesi. Le sedute sono pubbliche e sono valide se è presente la maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio. A nessuno degli spettatori è consentito intervenire durante le discussioni.
Le deliberazioni, sotto forma di pareri, proposte o richieste, assunte dal Consiglio Comunale dei Ragazzi sono verbalizzate dal Segretario del Consiglio Comunale dei Ragazzi che ha il compito di:
1) registrare le presenze e le assenze;
2) raccogliere e verificare le giustificazioni dei Consiglieri assenti;
3) stilare il verbale con l'aiuto dei componenti del Gruppo di tutoraggio.
4) del Consiglio in forma completa e con linguaggio adatto ai ragazzi;
5) inviare i verbali al Sindaco e ai Consiglieri del Consiglio Comunale dei Ragazzi e al Sindaco del Comune di Ugento.
Le deliberazioni assunte dal Consiglio Comunale dei Ragazzi, dovranno essere trasmesse al Sindaco del Comune di Ugento per essere conservate agli atti dell'Amministrazione Comunale.
Il Sindaco del Comune di Ugento è tenuto ad iscrivere all'ordine del giorno di un Consiglio Comunale del Comune di Ugento la comunicazione delle deliberazioni assunte dal Consiglio Comunale dei Ragazzi.
Le intenzioni dell'Amministrazione Comunale, in relazione alle questioni poste, dovranno essere comunicate per iscritto al Consiglio Comunale dei Ragazzi a cura del Sindaco di Ugento o di un suo rappresentante. La votazione in consiglio avverrà attraverso la procedura del voto palese e per alzata di mano.
I genitori degli alunni accompagneranno e preleveranno i figli alle sedute consiliari, se tenute in orario extrascolastico e saranno responsabili, in ordine alla vigilanza dei ragazzi, durante le riunioni pomeridiane del Consiglio Comunale dei Ragazzi.
I genitori degli alunni eletti alla carica di Sindaco e Consigliere Comunale saranno invitati a firmare per presa visione copia del presente Regolamento.

Art. 14
Decadenza e sostituzioni
Dopo tre assenze ingiustificate in Consiglio, il Consigliere può essere dichiarato decaduto dalla carica e si procederà alla sua sostituzione con il primo dei non eletti. Lo stesso dicasi in caso di dimissioni o di decadenza dalla carica.
In caso di dimissioni del Sindaco o di impossibilità di sostituzione dei Consiglieri, che dovranno essere sempre in numero di 28, il Consiglio Comunale dei Ragazzi si scioglierà e si provvederà ad indire nuove elezioni del Consiglio Comunale dei Ragazzi entro 30 giorno dalla data di scioglimento.

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