mercoledì 1 febbraio 2012

Eolico: le nostre osservazioni.


Alla cortese attenzione
-  dell’Assessorato all’Ambiente, Settore Ecologia – Regione Puglia.
Comitato per la V.I.A.
via delle Magnolie, 6 – Z.I.
70026 Modugno (Ba)


p.c.
-  al Presidente della Regione Puglia
On. Nichi Vendola
Lungomare Nazario Sauro, 33
70121 Bari



-  all’Assessore alla Gestione territoriale e politiche dell'energia della Provincia di Lecce.
Via Salomi - 73100 Lecce



-  all’Assessorato al Turismo e marketing territoriale, Agricoltura e risorse del mare della Provincia di Lecce
Via Salomi - 73100 Lecce



-  all’Assessorato all’Ambiente del Comune di Ugento.
Piazza A. Colosso, 1 - 73059 Ugento



























OGGETTOProgetto per la realizzazione di un impianto eolico per la produzione di energia elettrica nel Comune di Ugento (Le).  Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale richiesta dalla Società ERG Eolica Italia s.r.l. (prot. nr. 043/10/MT del 05-02-2010; pubblicazione del 01-12-2011). Osservazioni ai sensi dell’art. 16, comma 4, L.R. n.11 del 12/04/2001 


Con riferimento all’oggetto, ai sensi dell’art.16 comma 4 L.R. n.11/2001 si presenta la seguente osservazione.
L’area interessata dall’impianto eolico in progetto è posta a Nord/Nord-est del centro abitato di Ugento, compresa tra i territori dei Comuni di Taurisano, Melissano e Casarano.
Trattasi di una zona ad alta valenza agricola, molto fertile, integra dal punto di vista ambientale con presenza di uliveti secolari e con alcuni versanti di particolare bellezza paesaggistico ambientale come la zona denominata “Varano”, che presenta un habitat di notevole importanza naturalistica.
Relativamente ad alcuni criteri progettuali che, cosi come riportato nella relazione di progetto, hanno guidato la scelta del sito, tra le varie aree disponibili in località diverse del Comune, si ritiene di esprimere quanto segue:
1)    l’incertezza della presenza di vento ha portato alla scelta di torri alte 100 m. fino alla navicella, oltre ai 45 m. del raggio delle pale;
2)    non è veritiero che si tratta di zona di basso valore venale, pur essendo a destinazione agricola, e/o che non comprenda aree di elevato pregio naturalistico, pur non essendo soggetta a vincoli;
3)    i tracciati stradali esistenti (alquanto contorti) richiedono non interventi minimi ma di notevole portata per essere adattati al transito dei veicoli eccezionali necessari per l’istallazione delle torri;
4)    presenza sui luoghi di un discreto numero di fabbricati che non consente di ottenere il rispetto della distanza prevista di 300 m. dagli stessi, tra l’altro, in una zona che non essendo vincolata paesaggisticamente, secondo le norme del P.R.G., possiede un indice agricolo di edificabilità.
Si è del parere che, con riferimento ai suddetti punti, altre zone del territorio comunale sarebbero state più idonee rispetto al sito scelto.
Ci si riferisce in particolare al territorio posto a sud della frazione di Gemini, ai confini dei Comuni di Acquarica del Capo e Presicce, tra le strade provinciali Acquarica del Capo - Torre Mozza e Presicce – Lido Marini.
Si tratta di una vasta area interessata dalla presenza di numerose cave dismesse, oltremodo compromessa dal punto di vista ambientale, sede, in località Burgesi, della discarica controllata di rifiuti solidi urbani e d’impianti complessi per il trattamento degli stessi (bio-stabilizzazione, selezione, discarica residuale ecc.).
In zona ricadono tra l’altro aree di proprietà Comunale (acquisite in seguito al recupero di siti inquinati) che potrebbero consentire all’Ente di partecipare in modo più attivo ed economicamente più vantaggioso all’intervento e alle sue ricadute.
Proprio in virtù della suddetta compromissione ambientale generalizzata, detto comprensorio (già in origine poco fertile per la natura stessa del terreno) ha perso completamente ogni valenza agricola, con vaste estensioni ormai incolte, che non danno alcun reddito e il cui valore economico è logicamente molto basso. Si tratta quindi di un’area senza alcuna valenza naturalistica, pur ricadendo nel vincolo paesaggistico, cosa, che negli anni passati, non ha impedito comunque l’ubicazione della discarica.
Di contro la zona è già servita da una rete viaria molto articolata, con sedi già asfaltate sufficientemente ampie e rettilinee.
Si ritiene infine che non esistano problemi particolari di natura orografica o geologica per il sottosuolo costituto da roccia tufacea o calcarea, cosi come nei riguardi dell’esposizione alla ventosità, che anzi, consentirebbe la realizzazione d’impianti eolici di altezze significativamente minori di quelle proposte in progetto.
L’indicazione del sito sopra descritto avrebbe una sola necessità in più rispetto a quello scelto con il progetto oggetto di V.I.A. Trovandosi, infatti, a ridosso del confine con i Comuni di Acquarica del Capo e Presicce, richiederebbe un progetto intercomunale, per l’impossibilità di rispettare le distanze, secondo quanto previsto dal vigente Regolamento Regionale in materia. È stato forse questo il motivo inconfessato che ha determinato la scelta del sito in progetto?
Si ritiene che una scelta del genere, di tipo campanilistico, sia veramente mortificante per il territorio nel momento in cui anche i Comuni di Presicce e Acquarica hanno deliberato la volontà di voler installare sul loro territorio altri aereogeneratori di grande eolico.
Si ritiene più vantaggioso, economicamente e ambientalmente, la realizzazione di un unico impianto eolico a confine con l’unione dei tre Comuni, ben programmato con un P.R.I.E. intercomunale nel comprensorio su descritto, con una partecipazione più diretta degli stessi Enti, vista anche la disponibilità di zone di proprietà.
Tale soluzione salvaguarderebbe altre aree del territorio ambientalmente integre, e darebbe risposta al rischio d’installazione d’impianti eolici alla rinfusa nel Salento, ciò anche in virtù delle nuove sensibilità che il dibattito a tutti i livelli sull’argomento ha fatto man mano emergere negli ultimi anni.
Si porgono, alla vostra attenzione, a proposito dell’oggetto, le presenti osservazioni quale contributo alle scelte di pianificazione e di sviluppo del nostro territorio, che siano compatibili con la sua salvaguardia ambientale, paesaggistica e naturalistica e che portino a un uso corretto delle sue risorse e non a uno sconsiderato sfruttamento.

Nessun commento:

Posta un commento

INVIA IL TUO COMMENTO.

Inserisci un commento

Ti potrebbe interessare anche: