venerdì 30 ottobre 2009

Consiglio Comunale del 6 ottobre 2009: resoconto.

COMUNE DI UGENTO
CONSIGLIO COMUNALE DEL 6 OTTOBRE 2009

Il Segretario procede all'appello 

PRESIDENTE -  Presenti 17, assenti 4.  
Prima di entrare nell’ordine del giorno, sento il dovere di augurare alla dottoressa Magnino di essere tra noi come revisore dei conti, gli auguro un buon lavoro in questo triennio. Un ringraziamento ai revisori uscenti, al dottore Cucci, alla dottoressa D’Ambrosio, al dottor Profico, per il lavoro svolto in questi anni.
CONSIGLIERE MINENNA – Presidente, posso? 
PRESIDENTE – Prego. 
CONSIGLIERE MINENNA – Io vorrei chiedere alla presidenza, e quindi all’intero Consiglio comunale, un minuto di silenzio in memoria delle vittime della tragedia di Messina. Soltanto per dire che tra queste vittime di questa incresciosa tragedia c’è  anche un ragazzo di 28 anni, Simone Neri, un militare, un marinaio che io conoscevo personalmente, perché iscritto al partito dei Comunisti Italiani, che è morto dopo aver salvato ben 8 persone da quell'immane tragedia. È morto salvando vite umane e restando egli stesso, purtroppo, travolto dal fango.
Quindi, se siamo tutti d'accordo a fare un minuto di commemorazione per le vittime della tragedia di Messina. 
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Minenna, comunque era già nelle intenzioni sia della presidenza e sia del Sindaco. 

SEGUE MINUTO DI SILENZIO
PRESIDENTE – Comunicazione: il Consigliere Greco si è dimesso come componente della prima commissione. In qualità di capogruppo della maggioranza, ha nominato Enzo Congedi come componente della prima commissione.

PUNTO 1 O.D.G.
APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA PRECEDENTE
SEGRETARIO – Risultava assente Scarcia e Ponzetta nell’altro Consiglio comunale. 
PRESIDENTE – Chi è favorevole? 
Prego, consigliere Giannuzzi. 
CONSIGLIERE  GIANNUZZI – Presidente, per chiedere, anche al Segretario, se l’approvazione di questi verbali comprende anche l’approvazione del verbale della seduta scorsa, che riguardava l’approvazione dei verbali della seduta del 18 agosto 2009. 
PRESIDENTE – Sì.  
CONSIGLIERE GIANNUZZI – Essendo stato respinto quel resoconto stenografico, chiedo se si è provveduto a risbobinare il resoconto stenografico. Perché il resoconto stenografico riporta l’andamento degli interventi. Per cui, essendoci stato un voto contrario, il Consiglio comunale ha il dovere di conoscere laddove sta la falsità di ciò che è stato fatto nel resoconto stenografico. 
Quindi, o si stralcia da oggi l’approvazione di quel punto all’ordine del giorno, altrimenti io abbandono l’aula su questo punto, perché andiamo a fare un discorso assolutamente scorretto. 
Allora, siccome quel resoconto stenografico è stato respinto, oggi noi non possiamo andare a approvare un resoconto del quale non sappiamo la sorte, nel senso che, siccome abbiamo le cassette e il resoconto stenografico riproduce soltanto l’andamento degli interventi, e essendoci registrato un voto contrario, che non si potrebbe fondare, se non sull’andamento storico dei fatti, così come si sono svolti, allora fino a quando non verrà chiarita questa empasse, e verrà risbobinato, perché quella delibera non può restare senza resoconto stenografico, perché gli interventi ci sono stati e non si possono obliterare, soltanto si può dire una rettifica: “È sbagliato”, “Non è sbagliato”. 
Quindi, siccome abbiamo fatto questa cosa poco chiara, allora io chiedo: o si stralcia quella parte, altrimenti io abbandono l’aula e poi mi riservo di un’iniziativa seria su questa cosa.

CONSIGLIERE GIANFREDA – Posso, Presidente?
PRESIDENTE -  Prego, consigliere Gianfreda.
CONSIGLIERE GIANFREDA – Presidente, alla lettura dell’ordine del giorno, dove hai raggruppato, questa volta, in un’unica votazione, l’approvazione dei verbali della seduta precedente, guardo caso, questa volta che, invece, necessitava una divisione punto per punto, o, almeno, raggruppando tutti i punti di quelle delibere delle quali era stato approvato anche il verbale, stralciando fino alla sua, come ha detto il consigliere Giannuzzi, rettifica, se dovesse essere necessaria questa rettifica. Perché il voto contrario a quella approvazione di quel verbale l’altra volta, poteva soltanto indirizzarsi a un significato: cioè quello che chi ha votato contro non riscontrava il vero andamento dei lavori dell’aula consiliare. 
Per cui, noi veramente ci siamo stupiti del fatto che sia stato raggruppato anche quel verbale nell’approvazione dei verbali della seduta precedente. 
Anche perché avevamo detto che quella delibera sarebbe stata oggetto di inoltro anche al Prefetto. Per cui, io adesso consiglio alla presidenza o di ritirare interamente l’argomento, perché sennò siamo costretti… e noi vogliamo partecipare ai lavori del Consiglio comunale. Però stiamo vedendo, a meno che qualcuno, soprattutto dei legali, non dimostri il contrario qui in questa seduta, che si sta facendo un atto non corretto, amministrativamente non corretto. 
Per cui, Presidente, se vogliamo ritirare questo argomento, non costa nulla, perché non hanno scadenze i verbali, le approvazioni dei verbali delle sedute precedenti, ma soprattutto di riportarli, eventualmente in una delle prossime sedute del Consiglio, con la soluzione del problema della boccatura di quel verbale. 
Io credo che vada giustificato quel verbale, in modo tale che poi quella delibera possa avere, se ritenete che i fatti non siano stati quelli, possa avere poi una approvazione. 
Perché un verbale di una delibera che non è approvato dal punto di vista della stenotipia, è chiaro che non può rimanere monco di questa parte essenziale della delibera stessa. 
Per cui, se lo ritirate, vi preghiamo poi, quando sarà corretta questa procedura, di riportarlo per l’approvazione. 

PRESIDENTE – Prego, consigliere Riso. 

CONSIGLIERE RISO – Buongiorno a tutti. Solo per dire che questo argomento a me personalmente interessa relativamente. Poi voterò secondo coscienza., se sarà oggetto di votazione. 
Per me, però, tengo a precisare che la politica vera è occuparsi dei problemi della gente. 
Dopo questa premessa, ho da sollevare un problema, non direi annoso, ma quasi, che da un po’ di tempo è capitato a un cittadino, e quindi ai cittadini.
Il giornale Auxentum n. 3 del giorno 2009,  articolo a pagina 9 “Lavori di ripristino stradale”. Chiedo, proprio in ragione di quell’articolo, di tener fede da parte della maggioranza. Perché, se da una parte si dice che si è attenti a queste cause e concause che determinano determinati problemi ai cittadini, occorre tener fede. 
In una lettera indirizzata all’ufficio lavori pubblici del 25 giugno 2009, in riferimento all’articolo descritto in quel giornale nostro, dove  andiamo a scrivere ognuno un suo articolo del problema poi… E scusate, una piccola cosa, prima ancora parlo… Peccato, Gianfranco Coppola non c’è oggi. Quando si fanno dichiarazioni su quel giornale dove andiamo a scrivere tutti, quanto meno bisogna passare parola agli interessati se si è d’accordo o no. Ma non perché la lista Per Tornare a sperare, senza chiedere niente a nessuno, in questo caso all’interessato Riso, si permette di fare un articolo… 
PRESIDENTE – Consigliere Riso, ti devo interrompere. 

CONSIGLIERE RISO – Ho finito. 

PRESIDENTE – Stai fuori argomento, non siamo alle interrogazioni. 
CONSIGLIERE RISO – Ho finito. Questo era solo un inciso, scusate un attimo, per riprendere quel discorso del cittadino. 
In data 25 settembre, stavo dicendo, si è fatto riferimento a quell’articolo e si è sollevato il problema cosa è successo a Gemini in via Martino Ricchiuto, dove la fogna ha traboccato a tal punto che durante la processione si sentiva il fetore, etc. etc.. 
Di questo stiamo parlando. Ma solo per mettere all’attenzione… 

PRESIDENTE – Grazie, consigliere Riso. 

CONSIGLIERE RISO – Un attimo, ho finito. Allora, in considerazione di questo, un piccolo suggerimento: considerato che sono tre volte che l’acquedotto Pugliese… Io l’ho sollevato pure all’ufficio addetto, etc. etc., che sono tre volte che succede lo stesso problema  Lì evidentemente, poi saranno i tecnici a valutare e a sistemare la cosa, durante i lavori che si sono fatti, ha ceduto Manto stradale e forse crea questi problemi. 
Allora il problema è di risolverlo definitivamente, attivandoci ognuno nelle sue competenze. Basta. 

PRESIDENTE – Consigliere Riso, io ti prego: il prossimo Consiglio comunale, quando devi fare delle interrogazioni del genere, presenti, così come fanno tutti i consiglieri, e poi hai tutta la facoltà di parlare. Noi stiamo discutendo di un problema, e tu te ne esci con altri problemi. Non possiamo perdere tempo qua, fai spazientire pure i cittadini che vengono. 
 CONSIGLIERE RISO – Io ci tengo a precisare una cosa: di questi precedenti che io in questo… sono già avvenuti. Ma non perché ce l’abbia con Renato o con quello o con quell’altro. Ogni volta, prima del Consiglio…  successe a Torre Mozza un problema che toccava anche me: l’allagamento in quella piazza, Renato in quell’occasione ha fatto bene, come consigliere, a segnalare il problema urgente. Io la stessa cosa sto facendo. Non ho capito perché ogni volta che parlo io dite: “Salvatore, poi fai l’interrogazione”. Quella la farò a parte. Però ciò non toglie che il problema si può sollevare. 
 PRESIDENTE – Io non voglio essere polemico, però dico che dobbiamo ringraziare sempre l’amministrazione che lascia queste condizioni di condurre… Per favore, stai zitto quando parlo io, come io sto zitto quando parli te. Abbi un po’ di rispetto. Mi hai interrotto due volte mentre parlavo. Io ti dico che tu devi ringraziare l’amministrazione che lascia ancora correre le condizioni di poter condurre il Consiglio comunale. Diversamente tu fuori posti non ti facevo parlare. Purtroppo questi sono gli strumenti che ci dà l’amministrazione, e tu hai la possibilità di parlare quando vuoi, e di dire tutto quello che vuoi. Cose buone e cose sbagliate, cose dette nel momento giusto, e cose dette in un momento che non c’entra niente. Perché noi stiamo discutendo adesso l’approvazione dei verbali precedenti, e non di interrogazioni della strada, del palo della luce, della fognatura e via di seguito. 
Le interrogazioni vanno fatte a tempo debito e vanno presentate alla presidenza. E poi, quando arriva il momento delle interrogazioni, vengono discusse. Come quando arriviamo al punto delle interrogazioni, l’interrogazione presentata dal consigliere Minenna, ha la facoltà di parlare e illustra il problema. 
Devi metterti in questo ordine di idee, di come si conduce un Consiglio comunale. Abbi pazienza! Non che sia un rimprovero, ma sia solamente un accorgimento di correttezza, di rispetto nei confronti di tutti noi, ma soprattutto dei cittadini che qua stanno per ascoltarci. 
 CONSIGLIERE RISO – Presidente, un momento. 
 PRESIDENTE – Non ci sono secondi, tu non parli più. Ti devi mettere a sedere, non parli più. Non ti faccio parlare! 
CONSIGLIERE RISO – Presidente… 

PRESIDENTE – Non ti faccio parlare!  Ti devi mettere a sedere, non ti faccio parlare. 

SINDACO – Scusate, prima di fare l’intervento sull’ordine del giorno. Stamattina, per tranquillizzare il consigliere Riso, l’acquedotto Pugliese sta facendo un sopralluogo per risolvere quel problema. 
Per cui, tutte queste polemiche le avremmo potute evitare se ti fossi rivolto e mi avessi chiesto… Abbiamo chiuso l’argomento. 
Per quanto riguarda la questione sollevata dal consigliere Giannuzzi e dal consigliere Gianfreda, dell’approvazione verbali seduta precedente, sarebbe… ritirare o stralciare, non so la proposta qual è. Io ritengo che, essendoci stata una discussione e una votazione la scorsa volta su quei verbali, poi qualcuno ha contestato anche il modo con cui sono stati messi all’ordine del giorno, ne abbiamo parlato, ne abbiamo discusso a lungo. C’è stato anche un chiarimento da parte della maggioranza, attraverso il quale si spiegava all’aula, ai consiglieri presenti che quella votazione, così come aveva detto il consigliere Gianfreda, che il contenuto di quella mozione era un contenuto di carattere politico, che non aveva conseguenze di carattere amministrativo, lo stesso motivo per cui, sempre per problemi di carattere politico, la maggioranza in quel momento aveva bocciato quell’ordine del giorno relativo all’approvazione verbali seduta precedente. 
 Rimane il problema della forma, della correttezza, diceva il consigliere Giannuzzi. A questo punto, siccome è stato chiesto l’inoltro alla prefettura dei verbali, aspettiamo che il prefetto ci dica se è stato corretto o no quel voto. Se il prefetto ci dice che dobbiamo tornare in Consiglio, torneremo e approveremo di nuovo quell’argomento. 
Attualmente non vedo il motivo per cui bisogna ritirarlo. Se è stata la richiesta di mandarlo al Prefetto, allora, per rispetto alla carica istituzionale, aspettiamo che sia il prefetto a dirci… 
Appena il Prefetto ci risponde, torneremo in aula e  decideremo insieme. 

CONSIGLIERE GIANFREDA – Sindaco, è questo il motivo per cui vi chiediamo di ritirarlo. 

SINDACO – Ma non cambia niente, proprio perché… 
 CONSIGLIERE GIANFREDA – Sindaco, hai dato tu la spiegazione. Noi stiamo anticipando il Prefetto. 

SINDACO – Senza anticipare, approviamo… 
 CONSIGLIERE GIANFREDA – Sindaco, se si può, approviamo tutti i verbali, tranne quello, proprio per la motivazione che hai detto tu, Sindaco, che è esattamente quello che abbiamo detto noi. 
 SINDACO – Scusami, Gianfreda. Noi stiamo approvando i verbali della seduta precedente, non facciamo stralcio, niente. Aspettiamo, per quella opposizione, che il Prefetto… Perché, se il Prefetto non dice niente, è inutile tornare qui e approvare quel verbale. Perché può darsi pure che il Prefetto dica: “Non c’è bisogno di tornare in aula per approvarlo”. 
A questo punto, approviamo così come sta. Se il Prefetto ci dice che quel verbale andava ripetuto e andava votare diversamente, torniamo in aula e lo approviamo al prossimo Consiglio comunale. 
Per cui, Presidente, io ho cessato. 
 PRESIDENTE – Prego, consigliere Giannuzzi. 
 CONSIGLIERE GIANNUZZI – Io non sono proprio d’accordo, Sindaco. Perché il discorso è questo: voi avete fatto una grande confusione, lo dico con il massimo rispetto. Perché un conto è il merito del provvedimento, e quello è il processo verbale della delibera, un altro discorso è il resoconto stenografico, che è niente altro che il riassunto… Anzi non è il riassunto, è riportare pari pari  ciò che i consiglieri comunali hanno detto e sostenuto in quel Consiglio comunale. 
Anzi, debbo dire che il voto contrario vostro ha inficiato anche la posizione che avete assunto voi in quel Consiglio comunale. Perché non è che soltanto noi siamo stati bocciati nei nostri interventi, ma anche gli interventi suoi e quelli della sua maggioranza in quell’aula, avendo il voto contrario su quel resoconto stenografico, sono stati respinti. Quindi, la maggioranza si è auto bocciata, da questo punto di vista, per quanto vi riguarda. Quindi è un auto goal da questo punto di vista, Sindaco.  Abbiate pazienza, perché voi, avendo votato contro, avete votato contro non solo i nostri interventi, ma anche i vostri interventi. Questo è chiaro, perché abbiamo discusso tutti. 
A ogni modo, non si può restare anzi resoconto stenografico, che non è discrezionalmente nella disponibilità del Consiglio comunale, se non nella misura in cui si registrino difformità rispetto a ciò che l’incaricato della stenotipia riporta nei verbali. 
Nel momento in cui voi avete bocciato quel resoconto stenografico, avete scritto, sotto quella delibera “Questo resoconto è falso”, perché il resoconto stenografico è un fatto storico, è semplicemente un fatto storico, non è il processo verbale. 
Quindi è impossibile, se non per rettifica, intervenire su un processo verbale bocciandolo, perché si boccia la verità dei fatti. 
Allora a questo punto si sbobina la cassetta, che è nella nostra disponibilità, e si riporta il resoconto stenografico in Consiglio comunale. Se ci sono degli interventi da rettificare si rettificano, se la successione temporale è sbagliata, la si mette d’accapo in ordine. Ma non si può respingere sic et simpliciter un processo verbale, se non ritenendolo falso. 
Allora, se lo riteniamo falso, dobbiamo denunciare qualcuno all’autorità giudiziaria, se invece non è falso, occorre reificarlo, lo si rettifica, ma una deliberazione, senza il resoconto stenografico, che rappresenta la storicità del fatto, non può restare. E oggi non possiamo andare a ratificare un verbale di quella seduta, dove si è compiuto un atto rispetto al quale si è sostenuto che il resoconto stenografico è falso. 
Allora, attendiamo l’esito della prefettura, alla quale spero sia stata mandata, Segretaria, sia la delibera sia il resoconto stenografico. Io mi recherò, poi, naturalmente, perché ho sollevato questo problema, dal Prefetto. Però io oggi non posso andare a ratificare quella seduta. Perché l’andamento del voto è registrato, un’attestazione di falsità di un resoconto stenografico, che non è assolutamente provata. 
CONSIGLIERE GIANFREDA – Per sintetizzare, Sindaco, io credo che proprio le motivazioni che tu hai portato, cioè nel rispetto del ruolo che ha il Prefetto, credo che sia cauto, quanto meno cauto da parte del Consiglio comunale soprassedere su quella approvazione. 
Perché dico questo? Perché se oggi c’è una maggioranza che esprime, perché stiamo parlando di non intenzione politica e non di altro, la validità di quella bocciatura della stenotipia, del lavoro stenotipistico, già di per sé il prefetto potrebbe prendere atto di questa nuova volontà nel confermare, ripeto, che in quel verbale c’era qualcosa di non corretto dal punto di vista storico, e quindi, in un certo senso, complicare anche un po’ la decisione del prefetto stesso. 
Io credo che, se usiamo un po’ di ragionevolezza, e qui non si tratta di numeri adesso, nei passati Consigli comunali, Presidente, abbiamo approvato verbali di sedute addirittura di mesi, fatte prima. Anzi, qualche volta siamo stati noi a sollecitare: “Perché non state portando le approvazioni dei verbali delle sedute precedenti?”. Per cui, non c’è un termine. 
Ecco perché io non vedo questa posizione rigida da parte tua, Sindaco. Non vedo le motivazioni, se non quelle di usare la forza dei numeri. E a questo punto credo che non valga neanche la pena, Sindaco. 
Ripeto, rispettiamo. Anche noi vogliamo uscire fuori da questa empasse nel quale il Consiglio, secondo noi, è incappato. Però, se non c’è nulla che possa impedire il rinvio, io farei un’altra proposta, Presidente: se volete, scindiamo, senza ritirare tutto l’ordine del giorno, siccome sono 3 – 4, 5, non so quante sono le delibere… Segretaria, le altre le votiamo. Mi rivolgo alla Segretaria per sapere se si può tecnicamente, non volevo farla esprimere dal punto di vista della decisione politica sul da farsi. 
Quindi, Presidente, si approvano tutti gli altri verbali e, ripeto, nel rispetto del lavoro che deve fare il prefetto… Perché io ritengo che staremmo anticipando una decisione che è solo del prefetto. 
Perciò dico, Sindaco, non vedo motivazioni per cui andare a fare un braccio di ferro. 
Quanto poi, e finisco, all’importanza o meno di questo punto all’ordine del giorno, qualcuno lo ha definito non rilevante, io credo che il rispetto di un lavoro di un Consiglio comunale, sempre e comunque, siccome è la massima assise di espressione dei rappresentanti dell’intera popolazione, sia da rispettare e dare agli stessi lavori la giusta importanza. Grazie. 

PRESIDENTE – Grazie, consigliere Gianfreda. Prego, Sindaco. 

SINDACO – Soltanto per chiarire la posizione dell’amministrazione, della maggioranza. Io prendo atto dei rilievi fatti dal consigliere Giannuzzi, perché attengono alla sostanza del procedimento con cui si attiva il voto favorevole, contrario o l’astensione sui verbali. 
Però credo di poter affermare tranquillamente che, siccome non c’è stata una dichiarazione di falsità del verbale, non risulta da nessun atto, consigliere Giannuzzi, che in Consiglio comunale abbiamo votato contro quei verbali perché è falso, si è votato per altre motivazioni, e sono già agli atti. Poi, siccome la procedura ammette il voto favorevole, contrario e di astensione, c’è stato un voto contrario per quel verbale. 
Rimane il fatto che quel documento non è che è stato annullato, è stato bocciato dal Consiglio nel suo contenuto politico, lo dice. Per cui, non è che si dice che è falso quello che hanno discusso i consiglieri all’interno del Consiglio comunale. La maggioranza ha ritenuto che quel documento, per ragioni già esplicitate, senza tornare a fare polemiche, dato lo sfruttamento, la strumentalizzazione che è stata fatta di quel documento nelle fasi successive, ha ritenuto di fare un atto altrettanto politico per dire “no” a quel verbale. 
Il problema posto dal consigliere Giannuzzi potrebbe ripetersi adesso, con le stesse motivazioni. Io con quale motivazione adesso vado a ritirare quell’argomento sul quale ho già votato e già sta agli atti, anche se con voto contrario e, stando a quello che dice il consigliere Giannuzzi, in maniera anomala? 
Aspettiamo. Nessuno dico che non si può tornare, però facciamo in modo che qualcuno, che è al di sopra di noi, ci dica se c’è stata o meno correttezza nell’espletamento del nostro dovere di consiglieri di votare “sì”, “no” o astensione, e poi prenderemo atto di quello che citerà l’istituzione superiore. 
Questo è tutto. Non stiamo dicendo che non si fa. Questa è la nostra… Perché la delibera, comunque, rimane efficace nel suo contenuto. È un documento che rimane agli atti, non è che rimane cancellato. Per cui, non succede niente. 
 CONSIGLIERE GIANFREDA – Abbiamo capito, Sindaco. Presidente, solo per dire quello… Perché noi abbiamo già detto: questo ordine del giorno, se lo ponete così, noi chiaramente non partecipiamo. Ma per una ragione: non vogliamo fare ripicca. Ammesso che, Presidente, noi volessimo oggi, come avete proposto l’ordine del giorno… a parte che quello che il Sindaco ha detto, doveva essere fatto, se non eravate d’accordo su quell’ordine del giorno, il 18, non nell’occasione dell’approvazione dei verbali. Quindi, sindaco, questo lo abbiamo già detto, quindi ti abbiamo già risposto. 
Era quella la sede ufficiale per bocciare il nostro ordine del giorno. Era quello il giorno in cui la tua maggioranza doveva scendere qui in Consiglio comunale, doveva presentarsi e bocciare il nostro ordine del giorno. Trovare dei sotterfugi, che sono, noi abbiamo detto, atti gravi dal punto di vista dell’abuso di potere in questo caso dei numeri, non serve assolutamente a nulla. 
Ma veniamo alla difficoltà concreta: ammesso che, Presidente, oggi noi volessimo approvare tutti i verbali, come minoranza, e volessimo votare contro a quello di cui stiamo discutendo, tecnicamente, Presidente, il voto è unico. Ecco perché all’inizio io ho detto: oggi avrei visto la giustificazione a aver diviso gli ordini del giorno delibera dopo delibera. 
Oggi, come ci avete presentato l’ordine del giorno, Presidente, il voto è unico, come è sempre stato. Quindi, tecnicamente perché dobbiamo incorrere ancora in un errore dal punto di vista della validità dell’ordine del giorno stesso? 
Quindi, Presidente, questo io avevo chiesto al mio intervento. L’ordine del giorno è una sola votazione. Sindaco, non so se sono stato chiaro nella mia espressione, al di là dei colori politici, non c’entra niente. Cioè, stiamo creando un altro pasticcio, secondo me. 
Ecco perché all’inizio avevo detto: “Oggi, che avremmo visto giustificata la suddivisione degli ordini del giorno, questo non c’è stato”.  
Quindi è solo questo, Segretaria, dal punto di vista della conduzione dei lavori. La votazione sarebbe unica oggi, però l’espressione di voto dovrebbe essere diversa tra una delibera e l’altra. Io chiudo e non parlo più. 
 PRESIDENTE – Grazie, consigliere Gianfreda. 
Io voglio solamente evidenziare un passaggio, che risulta dagli atti. Prima di arrivare in Consiglio, noi abbiamo fatto la conferenza dei capigruppo, dove era presente... nella riunione dei capigruppo si è messo in verbale: "Approvazione verbali seduta precedente".

CONSIGLIERE GIANFREDA – Questo non giustifica, Presidente. 
 PRESIDENTE – Scusa un attimo. Ti ascoltiamo come un santo quando parli tu, e quando parliamo noi, subito… Quindi, come dicevo prima, dai verbali risulta, dall'incontro dei capigruppo "Approvazione verbali seduta precedente", quindi non vedo perché dobbiamo ritirare un argomento. Intanto, così come è stato illustrato dal Sindaco,  noi andiamo alla votazione, ci mettiamo alle decisioni delle autorità istituzionali superiori a noi e, se saranno negative, ritorneremo sullo stesso argomento in Consiglio comunale. 
 CONSIGLIERE GIANFREDA – Presidente, mi dispiace, è come se io non avessi detto nulla in quest’ultimo mio intervento. Ho parlato di questione tecnica - giuridica. Cioè, ho chiesto: se voi fate lo stralcio delibera per delibera, e si può fare, dove noi possiamo evidenziare il voto diverso tra una delibera e l'altra… voi avete presentato un ordine del giorno. E siccome, purtroppo, io ho visto già che il Consiglio comunale non è nella sua interezza dei presenti, io ho visto anche l'impossibilità di poter modificare l'ordine del giorno. E dico: "Avvocato Lecci, qua stiamo parlando di questioni giuridiche, non di fatti politici".
Siccome anche materialmente non si può suddividere l'argomento dell'ordine del giorno, perché non siamo 21 presenti, perché se ci fossimo si potrebbe fare seduta stante, ma  che c'è di male se ritiriamo , a questo punto io dico,  l'intero punto all'ordine del giorno? Al prossimo Consiglio lo portate diviso, come volete. 
Che stiamo chiedendo, Presidente? Solo  il rispetto della conduzione di un Consiglio  comunale, come tu, Presidente, tantissime volte hai evocato. Cioè, rispettiamo le Leggi. 
Questo stiamo chiedendo. Grazie. 
PRESIDENTE - Consigliere Coppola. 
CONSIGLIERE COPPOLA - Io volevo ricordarle, visto che i suggerimenti dell'assessore Lecci… Non è stato mai presente alle riunioni dei capigruppo. Noi in ogni riunione dei capigruppo abbiamo portato “Approvazione verbali sedute precedenti”. Non voglio fare una polemica, ma l'altra volta comunque approvammo, alla riunione dei capigruppo “Approvazione dei verbali precedenti”. Poi siamo venuti in aula e abbiamo trovato 1 per 1, cinque segnalazioni dei verbali delle sedute precedenti, cosa che non abbiamo trovato oggi. Era questo che voleva dire il consigliere Gianfreda. 
Cioè, è inutile che giochiamo a trucchetti e a scusanti, Presidente.  Grazie. 
 PRESIDENTE - Siamo d'accordo per fare lo stralcio? 

CONSIGLIERE GIANFREDA - Chiediamo alla Segretaria se si può modificare  L’ordine del giorno, così come notificato anche ai consiglieri assenti
 SEGRETARIO – Per quanto riguarda la votazione, si può anche procedere alla votazione verbale per verbale nella stessa seduta, Va bene ugualmente. Se era questa la domanda.  
 CONSIGLIERE GIANFREDA - Siccome l'ordine del giorno, così come è stato presentato... Io parlo dal punto di vista tecnico. Ogni ordine del giorno richiede una sola votazione, perché sennò questo lavoro l'avremmo potuto fare l'altra volta, senza dividere gli ordini del giorno. Siccome è una sola votazione, oggi modificare l'ordine del giorno, tecnicamente si può se tutti e 21 i consiglieri comunali sono presenti, non si può, basta che ne manchi solo uno. 

SEGRETARIO – No, pi effettivamente si sta andando a votare i verbali. Allora,  o la votazione avviene per ogni singolo verbale o avviene per gli interi  verbali, è la stessa cosa non è che cambia più di tanto. Cioè, la sostanza non cambia. Quindi si può procedere in questo senso. Oppure ritirare tutto l'argomento. 
 CONSIGLIERE GIANFREDA - Presidente, se procediamo in questa maniera, della quale io qualche dubbio, però qui abbiamo la Segretaria… noi votiamo a favore dei verbali della seduta precedente, tranne il verbale del 18 agosto, dove noi ci allontaneremo dall'aula. 
 SEGUE BREVE DISCUSSIONE TRA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E LA SEGRETARIA  

CONSIGLIERE MINENNA – Chiedo scusa, Presidente, non sto capendo. È sospesa la seduta? C'è questa fase di stallo. È sospesa la seduta? 
PRESIDENTE - Prego, Sindaco. 
 SINDACO - Io ancora non ho capito la proposta che volete far votare, avanzare qua al Comune. La Segretaria mi ha ripetuto e mi ha ribadito adesso lo stesso concetto che aveva detto pochi istanti fa: si può proceder, su proposta, di votare verbale per verbale. Se siete d'accordo, procediamo in questo modo. La proposta di Giannuzzi non so se è fatta propria da Gianfreda in questo modo. 
 CONSIGLIERE GIANFREDA - Ora, Presidente, di fatto li stiamo scindendo gli ordini del giorno. Quindi torniamo sempre alle nostre osservazioni. 
 PRESIDENTE - Si vota, su proposta vostra, verbale per verbale. Per fare chiarezza, adesso stiamo procedendo verbale per  verbale, su proposta loro. 
 CONSIGLIERE GIANFREDA - Presidente, noi abbiamo forti dubbi e perplessità sulla procedura. Abbiamo detto che non è Presente il Consiglio... Il Sindaco ha detto: “dividiamo gli argomenti". Il Sindaco l’ha detto, non noi. Noi voteremo in maniera differente, cioè, nella delibera che riguarda… 
 PRESIDENTE - Allora mettiamo ai voti la proposta del Sindaco, di votare punto per punto, delibera per delibera. 
CONSIGLIERE GIANFREDA - Non c'è bisogno di metterla ai voti. 
PRESIDENTE - A votazione la proposta del Sindaco. Chi è favorevole? 
 VOTAZIONE
FAVOREVOLI -
ASTENUTI -

CONSIGLIERE GIANFREDA - Noi ci asteniamo per le forti perplessità che abbiamo espresso. 

PRESIDENTE - Si procede alla votazione. Prego, Segretaria. 

SEGRETARIO - Approvazione verbali della seduta del 30 luglio 2009. 

PRESIDENTE - Chi è favorevole? 
VOTAZIONE
FAVOREVOLI -
ASTENUTI -
SEGRETARIO - Per la seduta del 22 ... 
CONSIGLIERE GIANFREDA - Segretaria, chiedo scusa, ma queste votazioni seduta per seduta sono già state fatte nell'altro Consiglio comunale. 

SEGRETARIO - Ma relativa al verbale della seduta del 22 settembre 2009, riferiti alla delibera n. 38.
CONSIGLIERE GIANFREDA – Il verbale della seduta precedente del 30 luglio 2009 l’abbiamo già approvato il verbale di quella seduta, nello scorso Consiglio comunale, quando c’erano tutti, uno per uno i punti. Perché dobbiamo ripeterli? 
SEGRETARIO - Però ci sono stati degli interventi in quella fase, e quindi c'è una nuova delibera. E si vota sul verbale di quella nuova delibera. 
CONSIGLIERE GIANFREDA - Segretaria, io temevo che si andasse a fare questa confusione. Gli argomenti che ci sono stati riguardano soltanto la delibera del 18 agosto 2009, quel Consiglio comunale, quella seduta. Io questo per evitare che si vada in confusione. Due volte votiamo il verbale? 
 SINDACO - Sembra che stiamo facendo un affare di Stato per una sciocchezza Scusate, è stato chiesto, da parte vostra, di poter votare primo di stralciare... Stralciare significa togliere dai verbali della seduta precedente, quello che per voi non è corretto. Poi, siccome la maggioranza dice: "Si può votare comunque, si è  trovata adesso l'intesa per poter votare i verbali dell'altra seduta volta per volta, singolarmente.
Allora, i verbali dell'altra volta sono stati votati rispetto ai verbali di luglio. Adesso stiamo votando non il verbale del luglio, di agosto, etc., siamo votando il verbale del 22 settembre. 

CONSIGLIERE GIANFREDA - Esatto, Sindaco. Quindi... 
SEGRETARIO - Ma bisogna dire l'argomento a cui si riferisce la delibera. 
CONSIGLIERE GIANFREDA - Io avevo sentito: "Mettiamo a votazione il verbale…”…  
SEGRETARIO -  Il verbale della delibera n. 28 del 22 settembre, riferita all’approvazione dei verbali…

CONSIGLIERE GIANFREDA – Non avevamo sentito bene. Così è corretto. Perché sono tutti verbali del 22 settembre, questo volevo dire. 

SEGRETARIO - Io vi dico chi è assente e come è andata la votazione. 
CONSIGLIERE GIANFREDA -  Presidente, siccome l’abbiamo già fatto questo controllo l’altra volta, si riportano gli assenti di quel verbale.
SEGRETARIO - Erano assenti: Scarcia, Ponzetta, Cavalera, Gianfreda e Minenna. 
PRESIDENTE - Chi è favorevole? 

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -
ASTENUTI -
SEGRETARIO - Andiamo al verbale della delibera n. 29 del 22 settembre 2009,  sempre che parla di approvazione verbali seduta del 4.08.2009. Risultano assenti:  Scarcia, Ozza, Ponzetta, Preite, Minenna.  
PRESIDENTE - Votazione. 

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -
ASTENUTI -
 SEGRETARIO -  Verbale della delibera n. 30 del 22/09/2009 “approvazione verbali seduta del 10 agosto 2009”. Erano assenti: Scarcia, Ponzetta, Preite, Minenna. 
 PRESIDENTE – Votazione. 
 VOTAZIONE
FAVOREVOLI -
ASTENUTI -
SEGRETARIO - Approvazione verbali della delibera n. 31 Del 22 settembre 2009, relativa all'approvazione seduta del 18 agosto 2009. 
CONSIGLIERE GIANFREDA - Noi ci allontaniamo. 

SEGRETARIO - Si allontanano i consiglieri: Gianfreda, Cavalera, Coppola, Minenna, Giannuzzi. 
Erano assenti: Ozza, Scarcia, Ponzetta, Preite Minenna.
PRESIDENTE - Votazione 

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -
ASTENUTI -
 SEGRETARIO - Rientrano i consiglieri. Verbale della delibera n. 32 del 22 settembre 2009, che riguardano le interrogazioni. Assenti: Scarcia, Ponzetta, Minenna. 
 PRESIDENTE - Votazione. 
 VOTAZIONE
FAVOREVOLI –
ASTENUTI   -

SEGRETARIO –  Verbale della delibera n. 33 del 22 settembre 2009, a oggetto: “Comunicazione del Sindaco per  la nomina di n. 2 assessori”.  Assenti: Scarcia, Minenna.

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -
ASTENUTI –

SEGRETARIO – Verbale della delibera n. 34 del 22 settembre 2009, “surroga consigliere comunale”. Assenti: Scarcia, Minenna. 

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -
ASTENUTI -
SEGRETARIO - Verbale della delibera n. 35 del 22 settembre 2009 avente ad oggetto “ratifica  delibera di Giunta comunale n. 133 del 24/07/2009, variazione urgente alla relazione previsionale e programmatica 2009/2011  al bilancio di previsione 2009/2011”.   Assenti: Scarcia, Minenna.
PRESIDENTE - Votazione. 

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -
ASTENUTI -
 SEGRETARIO – Verbale della delibera n. 37 del 22 settembre 2009,  avente a oggetto: “Approvazione in via definitiva ai sensi dell'Art.21 della Legge Regionale n. 56/80 , della variante al Piano per gli insediamenti produttivi”. Assenti: Giannuzzi, Scarcia, Ponzetta, Mauro, Gianfreda, Minenna. 

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -
ASTENUTI -
SEGRETARIO – Verbale della delibera n. 37 del 22 settembre 2009 “Approvazione progetto in variante al PRG ai sensi dell’Art. 5 del D.P.R. 447/98 – Progetto per la realizzazione di un centro ricettivo per vacanze e turismo, costituito da un albergo, dependance e servizi privati in ampliamento alla struttura esistente”. Assenti: Scarcia e Ponzetta. 
VOTAZIONE
FAVOREVOLI -
ASTENUTI -
SEGRETARIO -  Verbale della delibera n. 38 del per 2 settembre 2009, avente a oggetto: “Nomina revisori dei conti per il triennio 2009/2011”.  Assenti: Scarcia, Ponzetta.
VOTAZIONE
FAVOREVOLI -
ASTENUTI -

PUNTO 2 O.D.G.
INTERROGAZIONI
PRESIDENTE - Interrogazione presentata dal consigliere Minenna per alcune problematiche dell’ufficio postale a Torre San Giovanni.   
CONSIGLIERE MINENNA - Chiedo scusa per la voce. Evito di andare ad illustrare l'interrogazione, che vado a riassumere in maniera molto breve e sommaria.
Praticamente, è successo, nel mese di agosto, che l'ufficio postale di Torre San Giovanni risultasse chiuso nella sua interezza. Non sto parlando soltanto di alcuni Servizi o di alcuni sportelli,  ma sto parlando della chiusura fisica dell’ufficio al pubblico.
Non ritengo che Torre San Giovanni, oltre per il fatto che sia da diverso tempo frazione e che quindi, come frazione abbia diritto ad alcuni servizi essenziali, tra cui l'ufficio postale, oltre a questo non ritengo che sia buona cosa che l'ufficio postale di Torre San Giovanni risulti proprio chiuso nei mesi estivi. Oltre che località turistica, Torre San Giovanni è anche una... L’ufficio postale di Torre San Giovanni ha funzionato da ammortizzatore rispetto ai flussi maggiori nei mesi estivi, si riversano presso l'ufficio postale di Ugento.
Senza contare che c'è anche una delibera di Consiglio comunale, approvata all'unanimità, su proposta del sottoscritto e del consigliere Giannuzzi, dove davamo mandato al Sindaco di far riaprire l'ufficio postale di Ugento durante alcuni pomeriggi e di fare aprire tutto l'anno l'ufficio postale a Torre San Giovanni.
Per queste motivazioni  ho inteso rivolgere un'interrogazione al Sindaco, per sapere quali siano state le motivazioni che ha indotto la direzione provinciale delle Poste a chiudere l'ufficio postale della frazione di Torre San Giovanni.  
PRESIDENTE – Grazie, consigliere Minenna. Prego, Sindaco.  
SINDACO –  Relativamente a questa interrogazione, proposta dal consigliere Minenna, debbo comunicare al Consiglio comunale che il problema dello sportello di Torre San Giovanni è un problema che sta diventando molto discutibile, molto critico dal punto di vista della capacità dell’ente poste di assicurare quel servizio nella marina.  Perché, in data 7 luglio, dopo vari solleciti precedenti fatti all’amministrazione delle poste, io ho mandato una lettera, perché, vedendo che l’ente poste non si muoveva, non apriva l’ufficio, dopo aver ricevuto risposte evasive, mi sono premurato di mandare questa lettera, il cui contenuto adesso ve lo leggo:… (Legge lettera agli atti).
La data è 7 luglio. In data 8 luglio, appena un giorno dopo, la direzione provinciale di Lecce risponde:… (Legge lettera agli atti).
Come vedete, è una risposta molto evasiva, ma soprattutto che non assicurava nessuna buona risposta, nessun esito finale alla richiesta avanzata.  
Anche perché, appena avuta la risposta, anche su invito del Presidente del comitato di San Giovanni, Gigi De Nuzzo, ho fissato un appuntamento a Lecce, presso la sede di Lecce, con l’attuale direttore provinciale, e ci siamo recati in sede per parlare di questo problema.  
In quell’occasione ci è stato spiegato che l’ente poste, così come citato nella sua lettera, si a atteneva a quelle che sono le disposizioni di carattere generale diramate dalla direzione centrale. Non tenendo conto, però, e questa è l’osservazione che abbiamo fatto noi, che Ugento non è un ufficio postale, è uno sportello avanzato quello di  Torre San Giovanni. Per cui, loro erano tenuti comunque a assicurare il servizio. Nonostante questa insistenza, nonostante queste nostre osservazioni, loro hanno citato dei numeri, hanno preso dei tabulati, hanno citato dei numeri, attraverso i quali ci facevano notare che l’anno scorso, 2008, a differenza anche degli anni precedenti, c’era stato un calo verticale nelle operazioni all’interno di quell’ufficio.  
Osservazione ulteriore da parte mia: “Direttore, ma una spiegazione a questo fenomeno non è possibile trovarla nel fatto che l’ufficio di Torre San Giovanni funziona male, per cui la gente quando va, o perché l’addetto è un po’ lento, è solo, oppure perché i computer sono lenti nel rispondere, la gente fa la fila, poi si stanca e se ne va a Ugento, a Gemini, in altre parti? Allora, se voi assicurate un servizio migliore nella marina, io sono certo che la gente che abita nella marina di Torre >san Giovanni, compresi gli esercizi commerciali, avrebbero un tornaconto anche di risparmio di tempi, a andare a San Giovanni e non a spostarsi altrove”.  
Da questo orecchio il direttore non ha sentito. Tanto è vero che successivamente ho ritelefonato, ho chiamato addirittura a Bari, ho chiamato anche a Roma, ma pare le disposizioni in materia siano… Perché l’ente poste, purtroppo, adesso è un ente che conduce l’attività in termini strettamente privatistici.  
Nonostante le reiterate proteste mie, del Presidente di Torre San Giovanni, del comitato, e di altri cittadini che hanno fatto anche delle lettere a parte, oltre la mia, nonostante ciò il servizio non è stato attivato.  
Io vi dico questo perché San Giovanni è una frazione, è abitata anche d’inverno, ma soprattutto d’estate conta un ultimo altissimo di presenze turistiche, oltre che di attività imprenditoriali.  
Come poter risolvere il problema? Possiamo attivare, secondo me, anche come Consiglio comunale, un ulteriore incontro con la direzione provinciale, però dovremmo farlo adesso, subito, nel mese di ottobre, porre il problema già da adesso alla direzione centrale, perché questa cosa che loro dicono che non si può fare, secondo me, con i dovuti accorgimenti, con un po’ di miglioramento del servizio, anche con una migliore informazione nelle varie strutture di Torre San Giovanni, di Torre Mozza, di Lido Marini, io credo che la clientela, perché quell’ufficio possa rimanere aperto, si possa trovare.  
Allora, ringrazio il consigliere Minenna per avermi rivolto l’interrogazione, ma dobbiamo, secondo me, grazie all’aiuto di tutto quanto il Consiglio, ripeto, attivarci fin da adesso perché si faccia pressione maggiore per poter risolvere questo grave problema, che veramente sta angustiando non poco le popolazioni residenti in Torre San Giovanni.  
PRESIDENTE – Grazie, Sindaco. Prego, consigliere Minenna.  
CONSIGLIERE MINENNA – Grazie, Presidente.  
Io soltanto per chiedere alla Presidenza e al Segretario se fosse possibile avere copia di quelle lettera, della corrispondenza intercorsa tra il Sindaco e la direzione delle poste.  
Io ho saputo, da voci non ufficiali, che la chiusura dell’ufficio postale di Torre San Giovanni è stata determinata dal fatto che non ci siano i requisiti necessari per la sicurezza, per la custodia del denaro, etc.. Mi era giunta questa voce qua, cioè che i nostri locali… Perché dove c’è l’ufficio di Torre San Giovanni, i locali, se non vado errato, sono di proprietà del Comune. Sulla base di questo abbiamo ottenuto la presenza di quell’ufficio nella frazione di Torre  San Giovanni. Mi diceva qualcuno delle poste che non vi erano i necessari requisiti di sicurezza.  
Evidentemente non è così. C’è una politica aziendalistica e privatistica che io non condivido assolutamente, né politicamente né personalmente da parte delle poste.  
Soltanto una sollecitazione, Sindaco: questo incontro, con una delegazione del Consiglio comunale, organizzalo. Da parte mia, da parte nostra, da parte del partito che rappresento, penso anche da parte di tutti i consiglieri comunali di opposizione c’è la massima disponibilità. Però fallo, Sindaco, per cortesia. Grazie.  
PRESIDENTE – Prego, Sindaco.  
SINDACO – Scusa, Angelo. Dimenticavo di dire anche una cosa, a proposito della mancata attivazione: che una delle motivazioni per cui, secondo la direzione provinciale il servizio non funzionava bene a Torre San Giovanni, non era dovuta alla lentezza dell’operatore, ma alla lentezza del computer. Perché diceva (poi quando andremo a trovarlo chiariremo anche questo fatto) che la Telecom doveva attivare una linea particolare, per fare in modo che le operazioni si svolgessero in maniera più veloce.  
Io ho chiamato anche la Telecom, li ho messi in contatto, però nonostante ciò… La Telecom diceva che non è colpa sua, l’Ente poste diceva, invece, che era colpa della Telecom.  
Per cui, quando andremo a incontrarci, chiariremo anche questo aspetto.  
PRESIDENTE – Passiamo al terzo punto all’ordine del giorno. 

PUNTO 3 O.D.G.
VARIAZIONE ALLA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2009/2011 E AL BILANCIO 2009/2011 PER INTERVENTI VARI.
PRESIDENTE – Relatore, assessore Pacella.
ASSESSORE PACELLA – Buongiorno a tutti. La proposta di variazione di bilancio che oggi prendiamo in esame, è un atto propedeutico alla proposta successiva riguardante la salvaguardia degli equilibri di bilancio.
Lo stato generale del bilancio di previsione per il 2009 e l’andamento degli accertamenti e degli impegni sui vari interventi, rendono necessario effettuare Delle variazioni di bilancio per tener conto degli scostamenti rilevati rispetto alle previsioni iniziali, nonché per assicurare il mantenimento dei fondamentali equilibri di bilancio.
Dopo una verifica attenta fatta con i responsabili di  settore, si è ritenuto necessario apportare delle variazioni compensative delle maggiori e minori entrate e delle maggiori e minori spese. L’impossibilità di procedere al totale accertamento delle entrate previste nel bilancio di previsione comporta, di necessità, l’adozione degli opportuni provvedimenti di riequilibrio di bilancio, così come vedremo nella successiva delibera che portiamo per l’approvazione.
La suddetta minore entrata per oneri di urbanizzazione, inoltre, comporta la rideterminazione degli oneri applicati alla parte corrente circa 90 mila euro, e viene compensata in parte con maggiori entrate correnti già accertate e in parte con una necessaria riduzione di spesa corrente per circa 42 mila euro.
Per la parte investimenti, la variazione consiste in una diminuzione della spesa finanziata con avanzo presunto di amministrazione per 3.782,56  euro.
La suddetta variazione, dunque, non altera gli equilibri finanziari di bilancio e le variazioni in questioni rendono comunque compatibili le previsioni di bilancio 2009 con il rispetto del Patto di Stabilità.
Quindi, come ho detto, è una proposta, questa di variazione, che è propedeutica al successivo atto, che dovremo discutere subito dopo quello relativo alla salvaguardi.
Pertanto, non voglio dilungarmi molto, entrare nei dettagli, seppur faccio alcuni rilievi in merito alla proposta di variazione.
Abbiamo una maggiore entrata di ICI, gettito arretrato, per 19.789, 00  euro. Come abbiamo anche una maggiore entrata nel settore dell’ufficio tecnico, settore urbanistico, di 4.276,00 euro, derivante da sanzioni che l’ufficio eroga per coloro i quali non dichiarato l’inizio lavori e quant’altro, non fanno l’agibilità etc.
Una maggiore entrata di 32 mila euro circa, che sono i contributi statali, derivanti dal campo di calcio.Anche 32 mila euro per l’incentivo, ex Art. 92 del Decreto Legislativo 163, che riguarda l’incentivo alla progettualità, che è un importo contenuto nel quadro economico dei finanziamenti dei progetti. Queste sono le voci di entrata in più.
Chiaramente, le voci in meno (poi, ripeto, entrerò nel dettaglio con il prossimo argomento): stiamo prevedendo 10 mila euro in meno per quanto riguarda l’occupazione suolo pubblico, 15 mila euro per il contributo IVA. Questo deriva dal fatto che, come  ben sapete, le fatture della Cogei, in modo particolare, è l’ATO che paga, perché la Cogei no trasmette più al Comune di Ugento le fatture, perché noi paghiamo tramite ATO, per cui questo è un importo che viene  meno al nostro Bilancio.Questo per quanto riguarda le voci in entrata.
Per quanto riguarda la maggiore spesa che si è resa necessaria: abbiamo avuto sia in entrata, adesso anche in uscita, dell’incentivo ex Art. 92 del Decreto Legislativo 163, 30 mila euro; abbiamo dovuto prevedere 20 mila euro in più per quanto riguarda l’assicurazione che il Comune ha per quanto riguarda diritti di terzi, quindi l’assicurazione che il Comune ha per tutto ciò che riguarda danni a terzi. Siccome l’assicurazione ci ha scritto che dovevamo rifare una nuova trattativa, perché non erano più convenienti per l’assicurazione le condizioni che avevamo già pattuito, per via di enormi danni che vengono richiesti da parte di utenti all’amministrazione comunale, e questo è un problema che sta riguardando diversi Comuni, e per questo motivo, dovendo rifare tutta quanta la trattativa, stiamo prevedendo 20 mila euro in più per quanto riguarda l’assicurazione. Inoltre, 10 mila euro anche per quanto riguarda le spese postali.Per quanto riguarda le spese in variazione in meno, chiaramente stiamo prevedendo la diminuzione dell’indennità agli amministratori, derivanti da economiche che si sono determinate in questo periodo.
Per quanto riguarda anche il revisore dei conti, sapete benissimo che adesso il collegio è composto da un’unica unità, non più di tre, per cui c’è un risparmio da questo punto di vista.
Altre spese in meno riguardano contributi a associazioni in genere, per attività contrariamente riguardano lo sport, per attività che riguardano manifestazioni turistiche. In modo particolare poi le ulteriori spese in meno riguardano servizi in riferimento all’assistenza domiciliare agli anziani, al contributo a associazioni e a trasferimenti per terapie riabilitative.
Questo, per via del discorso che vi ho detto prima, che le entrate, soprattutto quelle derivanti dagli oneri di urbanizzazione, essendo venute meno, ripeto, anche nella mia relazione successiva vi spiegherò nel dettaglio le motivazioni, abbiamo dovuto ricorrere, appunto, a questa riduzione della spesa corrente per circa 42 mila euro. E questo viene determinato, appunto, dalle voci che vi ho appena elencato. Grazie.
PRESIDENTE – Grazie, assessore. Prego, consigliere Cavalera.
CONSIGLIERE CAVALERA – Grazie, Presidente. Questo ordine del giorno, questa variazione di bilancio, è quasi un assestamento, per la quantità delle variazioni.
Come diceva l’assessore Pacella, nasce essenzialmente dalle previsioni errate dei proventi delle concessioni edilizie, per i quali si ipotizza una minore entrata, se non vado errato, di 212 mila euro. Si passa, praticamente,   da 882 mila euro, a 680 mila euro circa.
Potremmo dire che noi lo avevamo detto questo in fase di bilancio di previsione, che quegli 882 mila euro era una previsione troppo ottimistica.
Ma vado oltre: rischio di essere ottimistica anche questa previsione attuale, visto che fino al 25 novembre sono stati accertati  solo 344 mila euro.
ASSESSORE PACELLA – Consigliere, 25 settembre, non novembre.
CONSIGLIERE CAVALERA – Sì, scusate.
Quindi, secondo me rischia di essere esagerato anche questo importo variato. E dico questo, non solo per la crisi che c’è in atto nell’edilizia, la crisi generale, che si riflette anche sull’edilizia, ma anche perché non credo che con l’andazzo attuale del settore urbanistico si possono ottenere risultati significativi fino a fine anno. Perché c’è ancora uno stallo dei piani di lottizzazione, anche se dovrebbe essere in dirittura d’arrivo qualcosa, piano di lottizzazione per i quali io torno a chiedere, ancora una volta, l’esecuzione di ufficio di qualche piano particolareggiato.
C’è pure la situazione del condono, che è fermo da novembre 2006. Forse si muoverà qualcosa adesso, tramite l’ufficio stesso, in orari d’ufficio.
Quindi, l’andazzo attuale, che non riesce a aumentare, appunto, la produttività di regime. O meglio, non riesce ad entrare ancora a regime questa produttività in rapporto alle potenzialità che ci sono nell’ufficio attualmente,    dopo le ultime assunzioni.
Oltre a questo, vorrei segnalar che in riferimento alle entrate, anche se aumentate di 1.100,00  euro, restano ridicole per Ugento, irrisorie le sanzioni amministrative per il settore ambiente: 2.150,00 euro, In un territorio così vasto come Ugento.
 Per quanto mi riguarda, ancora troppo poche sono le entrate per la costituzione di parte civile in rapporto ai soldi già anticipati ai legali, per i quali troveremo ancora qualcosa come debiti fuori bilancio successivamente.
Poi c’è una cosa che a me sembra strana: i proventi della Monteco aumentati di 77 mila euro circa. Cioè, da 500 mila euro previsti nello stanziamento di bilancio, si prevede che possono diventare 577 mila. Mi suona strano, perché mi sembra qualcosa fatta per portare a pareggio il bilancio. Perché non ho capito perché in fase di bilancio di previsione, su un emendamento che feci io, di aumentare i proventi della Monteco per destinarli a lavori scolastici, fu bocciato, adesso si mettono 77 mila euro in più rispetto ai 500 mila, quando poi ci sono forti dubbi che si possano, anche secondo la maggioranza, seconda la Giunta, che si possano prendere i 500 mila.
ASSESSORE PACELLA – Scusami, consigliere, sono stato un po’ distratto, mi puoi ripetere quest’ultimo passaggio?
CONSIGLIERE CAVALERA – Io feci un emendamento in fase di bilancio di previsione, dove chiedevo di aumentare… Visto che si riteneva di recuperare 500 mila euro dalla Monteco per quest’anno, io dissi: “Vediamo di recuperarne 700 mila per destinare 200 mila euro agli edifici scolastici”. E mi fu bocciato.
Adesso vedo un aumento di 77 mila euro. Ma meno che non ci sono notizie positive in merito con l’arbitrato in corso… se ci date buone speranze, sarebbe una grande novità questa qui, saremmo contenti tutti.
Per la parte spese, invece, mentre non si intaccano per niente gli importi per spese legali, che rimangono sempre di 250 mila euro, come da bilancio di previsione, non riuscite a incidere e a non trovare nessuna soluzione. Di istituire un ufficio legale sul Comune si parla di anni, ma non si vede neanche l’inizio di questa possibilità.
Siete costretti a pagare 550 mila euro per l’esproprio della zona 167 di Gemini. E questo, mi dispiace dirlo, è un debito di cui avete la totale responsabilità per il modo assurdo con cui si è maturato.  Potevate chiudere, ve lo ricordo, per 55 mila euro nel 2003.
Di contro, mentre mantenete queste spese, fate tagli, di cui dovreste forse vergognarvi o dovremmo vergognarci tutti, per un paese come Ugento e con le risorse che ha a disposizione.
Avete tolto le spese per festività, sono rimasti mille euro, avete tolto 7 mila euro.  Sentivo Ultimamente che anche per la festa di Santi Medici, il  Comitato è rimasto indebitato, non so come il Comune potrà venire incontro con qualcosa. Non lo so.
La manutenzione alle scuole elementari. Azzerati 6.600,00  euro.
La pulizia delle scuole, tolti 3 mila euro. Vi faccio sapere che i genitori, anche quest’anno, sono costretti a portarsi da casa la carta igienica e il sapone alle scuole. E voi togliete 3 mila euro.
Le spese per manifestazioni sportive, praticamente azzerate.
I contributi per le associazioni, diminuiti di 4.500,00  euro.
Il servizio di igiene ambientale, tolti quei 2 mila euro che c’erano. Per esempio, non so se quei soldi potevano essere impiegati per la raccolta degli pneumatici che ci sono ancora in giro per il paese,   vicino ai cassonetti o, per esempio, vicino all’alberghiero. L’assessore Lecci è a conoscenza di questa cosa.
La cosa più grave, però, sono i 35 mila euro, come riconosciuto, giustamente, dall’assessore Pacella, perché sono numeri, non è che si può bleffare sui numeri, tolti nel settore sociale. 8 mila euro di assistenza domiciliare alle famiglie, che già ne stanno risentendo, perché nel paese ci sono lamentele in merito. 9 mila euro delle terapie riabilitative.
Avete tolto anche i soli mille euro previsti per l’agricoltura.
Avete tolto 5 mila euro per gli interventi sulle strade di campagna.  A questo punto io vorrei ricordare al Sindaco che forse, visto che non ci sono soldi per questo assessorato, praticamente, era inutile pure nominare l’assessore. Almeno avremmo risparmiato già per il 2009, come noi già avevamo chiesto, tra l’altro, quei 3 – 4 mila euro già per questi mesi.  Parlo del settimo assessore, logicamente, senza fare nomi o altro. Del settimo assessore in genere.
Tagliate anche le spese per gli arredi del palazzetto. Non so se c’è necessità o meno nel palazzetto, però evidentemente avete verificato che non c’è necessità di arredi.
Il PUG restano i 50 mila euro soltanto dell’avanzo di amministrazione. I 40 mila ulteriori forse sono stati chiesti alla Regione. Questo mi sembra il solito ritornello di ogni anno, perché si mettono e si tolgono, sempre per il PUG. E quindi, non lo so, speriamo che se ne possa parlare da qui a fine anno di questo benedetto strumento urbanistico nuovo.
Sono stati tolti anche 25 mila euro per la toponomastica. E quella per Ugento e Gemini ancora non parte.
Sono stati rimessi, altra cosa strana, strana che spero che possa anche prefigurare al limite qualche notizia positiva: 80 mila euro per l'esproprio del campo sportivo. Non lo so se ci sono notizie positive in merito, visto che siamo stati condannati per 433 mila euro in primo grado, più la rivalutazione della somma. Non so se ci sono notizie in merito, per cui si potrebbe tornare a qualche transazione, oppure se sono stati messi in previsione di tempi più duri.
E poi, l'ultima cosa, sono stati tolti quei 5 mila euro, è stato azzerato quel possibile intervento sui mercati coperti. Anche se c'è un altro intervento previsto nel piano delle opere pubbliche, però quei 5 mila euro di manutenzione sono stati tolti. E qui, secondo me, si è raggiunto il grottesco, quasi quasi, perché il Comune ha subito, nel frattempo, 3 mila euro di multe dai NAS per carenza di condizioni igieniche.
So anche che avete fatto qualche piccolo intervento, però c'è voluto l'intervento dei NAS per Andare a mettere le zanzariere o pitturare i mercati coperti, quando noi è da due anni che denunciamo quella situazione,  come minimo due anni.
Questo è un modo, secondo me, indegno di spendere le risorse di questo paese. E voi, come maggioranza, come Giunta ne portate piena la responsabilità.
Non lo so, prima o poi credo che dovreste darne conto ai cittadini, e non solo ai cittadini di tutto questo. Noi come gruppo voteremo contrari.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Cavalera.  Prego, consigliere Riso.
CONSIGLIERE RISO - Scusate, riprendo da dove ho lasciato, con una piccola virgola: non mi fate continuare a dire sempre le stesse cose. Quando parlo io, avete sempre da dire e ridire. È democratico questo? Ma non significa che all'inizio del Consiglio il Pinco Pallino qualsiasi, Consiglieri colleghi,  può parlare, può sollevare l’urgenza del paese, poi quando prende la parola Totò Riso, il Presidente puntualmente lo bacchetta. Mi dispiace, Presidente, non vorrei essere frainteso. Come il Consigliere, per fare un esempio, Renato Gianfreda solleva le problematiche, come o lui, come tutti, anche io sono qui per sollevare le problematiche dei cittadini, cercando di dare il mio modesto contributo per poi arrivare a risolvere il problema.
Dopo questa parentesi, vado all'argomento all'ordine del giorno. Purtroppo non sono un fesso, fossi un fesso sarei felice e quindi concento della mia esistenza inconscia, incosciente, più che altro. Purtroppo sono in grado di intendere e volere e dire la mia, con indipendenza e con coscienza.
Ed ora veramente arrivo al tema che si sta parlando adesso. In illo tempore ho sempre sollevato il problema, ho criticato costruttivamente che si spendono troppi soldi. Ben venga, abbiamo tutti unanimemente votato l'altra volta la qui presente revisore dei conti, la signora Macagnino. Perché è giusto che un paesano, una paesana facesse il suo lavoro, e quindi da parte nostra dessimo opportunità di lavoro innanzitutto ai paesani. E poi vengono gli altri.
Il problema poi, nella sua interezza, a carattere generale, è quello che non vi dispiacete: nel momento in cui dobbiamo sempre accontentare gli amici, lo dico modestamente, gli amici, gli amici degli amici, insomma, cerchiamo un attimino di risolvere più i problemi della gente. Perché di servizi e disservizi ce ne sono tanti da sistemare. Perché a questo compito siamo chiamati ad ottemperare.
E nel fare l'anticipazione di quello che poi sarà il quinto punto all'ordine del giorno, ho da dire che è bene sì far lavorare i professionisti paesani, come l'esempio presente che ci ha visti unanimi a dare l'incarico al revisore dei conti, dottoressa Macagnino, qui presente, ma ci deve essere un limite a tutti gli appalti, gli incarichi esterni ed interni. Non si possono spendere fior di quattrini per contenziosi inutili. Esempio: i 79 mila euro di soli contenziosi. E che oggi, poi, andremo a votare, ad approvare, a deliberare queste spese.
Non si può continuare con questa scelleratezza, con questa politica privatistica e, non me ne voglia nessuno, che si disinteressa dei problemi della gente e continua a foraggiare amici, amici degli amici e quant'altro, sperperando i sacrifici dei cittadini, che lamentano servizi e riqualificazione del territorio. Grazie.
PRESIDENTE – Grazie, consigliere Riso. Interventi? Prego, assessore Pacella.
ASSESSORE PACELLA - Una breve replica, perché poi il dibattito lo svolgeremo nell'altro punto, per dire al consigliere Cavalera: per quanto riguarda la previsione degli oneri, che attualmente lasciamo in bilancio dopo questa variazione… egli sostiene che possono essere sicuramente ancora esagerati gli importi.
Devo un attimino rassicurarlo, perché la differenza per raggiungere questi 180 Mila euro circa, dai 344 mila ai 680 mila, è  assicurata perché rientra negli importi che dobbiamo incassare in merito alle polizze di fideiussione che i cittadini hanno chiesto nel dilazionamento del pagamento degli oneri.
C'è una leggera differenza per raggiungere quel totale, ma mi auguro che in questi mesi ci possono essere degli ulteriori permessi a costruire per giungere a quell’obiettivo dei 680 mila euro che stiamo lasciando.
Effettivamente il problema in merito a questa faccenda è abbastanza serio e complesso, proprio in virtù anche delle motivazioni che tu hai addotto circa l'andazzo negativo del settore edilizio, non solo qui a Ugento, ma è un discorso che riguarda l’intera Nazione.
Anche lì, il problema del condono. Su questo hai ragione, nel momento in cui evidenzi che la problematica del condono non è stata ancora definita ed affrontata. Effettivamente su questo voi sapete benissimo che avevamo elaborato un progetto-obiettivo con l'inserimento del personale interno, che non è partito per una errata valutazione iniziale circa il reale incasso che avremmo potuto avere, ottenere istruendo le pratiche del condono.
Però adesso, attualmente questa attività si sta svolgendo come lavoro ordinario. Pertanto, avete visto anche nella variazione, abbiamo tolto 5 mila euro che riguardavano il pagamento...
CONSIGLIERE MINENNA - Presidente, io non riesco a sentire l'intervento dell'assessore Pacella. C'è un brusio in aula che diventa man mano insopportabile, almeno per me o per chiunque voglia seguire i lavori di questo Consiglio.
Siccome abbiamo parlando di bilancio, credo che sia dovuta la massima attenzione. Poi si può condividere o meno quello che dice l'assessore Pacella, però credo che gli sia dovuta la massima attenzione
PRESIDENTE – Grazie, consigliere Minenna. Prego, assessore.
ASSESSORE PACELLA – Per quanto riguarda gli altri aspetti dell’intervento del consigliere Cavalera, rispondo successivamente, nell’ambito della relazione e della replica che farò sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio, perché gli argomenti sono attinenti. Per cui possiamo rinviare la discussione a dopo. Grazie.
PRESIDENTE - Grazie, assessore. Votazione. Chi è favorevole?
VOTAZIONE
FAVOREVOLI -
CONTRARI -
ASTENUTI -
PRESIDENTE - Per l'immediata esecutività?
VOTAZIONE
FAVOREVOLI -
CONTRARI -
ASTENUTI -
CONSIGLIERE MINENNA – Presidente, posso sapere i motivi dell’astensione del consigliere Riso?
PRESIDENTE – Non vuole parlare.
CONSIGLIERE RISO – Il silenzio è d’oro. 

PUNTO 4 O.D.G.
SALVAGUARDIA EQUILIBRI DI BILANCIO E RICOGNIZIONE STATO ATTUAZIONE DEI PROPRAMMI (ART. 193 DEL D. LGS. N. 267/2000)
ASSESSORE PACELLA - (Legge relazione agli atti).
Approfitto, perché mi sono dimenticato di farlo all’inizio, voglio ringraziare la dottoressa Magagnino, come ben sapete, è stata eletta come nostro revisore dei conti, per il lavoro che ella ha dovuto svolgere in 24 ore per presentare la propria relazione agli strumenti che stiamo discutendo oggi. Augurandole un buon lavoro e collaborazione da parte della struttura, da tutto il Consiglio comunale, la voglio ringraziare pubblicamente per quanto ella ha già fatto per questo brevissimo tempo che è qui con noi. Grazie.
PRESIDENTE – Grazie, assessore. Interventi?
CONSIGLIERE CAVALERA – Grazie, Presidente. Intanto io aspetto ancora una risposta Su qualcosa dell’ordine del giorno precedente, siccome l'assessore aveva detto che forse avrebbe risposto anche con la discussione degli equilibri. Perché, nel frattempo, per quel che dicevo soprattutto sulla questione dei proventi della Monteco, quell’aumento di 76 mila euro…
ASSESSORE PACELLA – Posso risponderti. Ti rispondo, proprio perché non lo avevo previsto nel mio passaggio. 76 mila euro riguardano il ristoro ambientale che la Provincia aveva garantito al Comune di Ugento, Acquarica e Presicce, relativamente al periodo del mese d gennaio, quando abbiamo dovuto accettare i rifiuti dell’ATO LE/2. Quindi non c'entra niente la Monteco. Quei 76 mila euro non riguardano ristoro Monteco, ma riguarda il ristoro ambientale che la provincia aveva promesso a questi tre Comuni, in merito allo sversamento e lo smaltimento dei rifiuti dell’ATO LE72.
CONSIGLIERE CAVALERA - E si sa già dove saranno destinati, come saranno spesi?
ASSESSORE PACELLA - Sono inseriti nella voce delle entrate quelle somme.
CONSIGLIERE CAVALERA – Quindi si può pagare qualsiasi cosa?
ASSESSORE PACELLA - Sono serviti a ridurre ulteriori spese.
CONSIGLIERE CAVALERA - Poi, per la questione delle assicurazioni, l'aumento delle assicurazioni Che c’è stato, quei 20 mila euro, quindi significa che stiamo arrivando a circa 60 mila euro di assicurazione conto terzi? Questa è un'altra notizia grave.
Questi equilibri di bilancio... io l'anno scorso dissi, visto che anche l'assessore, tra l’altro, ha paragonato il nostro bilancio ad un paziente, se l'anno scorso dissi che il paziente era stazionario, tendente all'aggravamento, quest'anno la malattia si è aggravata proprio.
Perché, per mantenere gli equilibri, come abbiamo visto, si è dovuta fare una variazione di bilancio sostanziale. E come dicevo prima, nell’altro ordine del giorno, si sono tagliati tanti piccoli interventi, ma non si è inciso minimamente sulle spese sostanziali, come riconosce anche l'assessore Pacella. Ed è passato un altro anno, però.
Sinceramente io provo ormai un senso di stanchezza a parlare di queste cose, perché ormai ci riteniamo ogni anno, non si è riusciti ad incidere sulle spese legali, sulle spese per l'energia elettrica, perché non parte questo progetto per i risparmi energetici; sulle rette dei minori, nonostante adesso abbiamo l’assistente sociale… con questa figura io speravo dovesse migliorare qualcosa. Invece, niente da fare.
Quest'anno c'è l'aggravamento delle spese per gli espropri. Ecco perché dicevo che il paziente si è aggravato proprio. Anzi, non per gli espropri, per le condanne subite per gli espropri. Ed io ribadisco ancora che sono situazioni che si potevano chiudere con tanti soldi in meno, se foste stati più attenti.
L'avanzo di Amministrazione è quasi tutto impegnato per l'indennità di esproprio della zona 167 di Gemini. Poi ci sono quei 188 mira euro, che sono impiegati per spesa corrente, se non mi sbaglio. A proposito, sarei curioso di sapere quel rimborso ICI di 46 mila euro a chi si riferisce, per vedere come sono andate le cose.
Tutto questo aggravato dalle minori entrate di oneri concessori.
L'assessore faceva riferimento alle responsabilità su questi espropri. Però le carte che ho potuto vedere io, è vero, molto probabilmente ci sono anche responsabilità degli uffici, però non ho visto, tra le carte, una capacità ed una volontà di dare indirizzi agli uffici da parte dell'Amministrazione. Cioè, l'Amministrazione non è che ha messo queste situazioni come prioritarie, come da risolvere prioritariamente. Non ho visto, fra le carte, un atto di indirizzo, qualcosa che dice: "Chiudiamo, facciamo una transazione su questi argomenti”. Perché forse avete parlato sempre a voce, però documenti non ce ne sono.
Quindi, stavo dicendo, questi debiti sono maturati in un modo assurdo. E per il 2010, come ha riconosciuto pure l'assessore, ci saranno altri debiti di questo tipo, e ha già riferito del campo sportivo. Per cui non riesco, sinceramente, ad immaginare come farete a chiudere il prossimo bilancio.
Dagli stessi dati, al 25/9 risulta una situazione grave. Infatti, si evince che mentre per le spese si è giunti ormai al massimo quasi… c'è una tabella sulla relazione del dirigente dell'ufficio, che è puntuale, al quale bisogna fare un plauso, veramente per come riesce a sistemare tutto e a dare i giusti consigli pure. Come lo stesso, personalmente faccio un augurio anche io alla dottoressa Macagnino per il suo lavoro da qui in avanti, e già dai primi pareri che ha dato.
Quindi, c'è una situazione, dicevo, che come spese siamo già al limite. Le spese per minori siamo ormai a 294 mila euro rispetto a 298, lo stesso per le utenze. Mentre le entrate, come riconosciuto dall'assessore Pacella, mi preoccupano un poco. L'ha ricordato lui stesso: i proventi dell’illuminazione votiva, le concessioni delle pinete. È vero che si possono riscuotere da un giorno all'altro, però non si sa mai della situazione economica degli utenti, di chi deve pagare. Come già, se non mi sbaglio, è successo per il canone del Victor Village, è successo già qualche problema.
Quindi, ci sono troppi scostamenti tra la situazione al 25 settembre e la situazione che si prevede per fine anno.
Tenendo conto, tra l'altro, che, se non mi sbaglio, non esiste più avanzo di Amministrazione libero, praticamente. Cioè, se dovesse succedere qualche imprevisto nel paese, anche di carattere atmosferico, praticamente...
ASSESSORE PACELLA - Avremo 50 - 60 mila euro.
CONSIGLIERE CAVALERA - Quindi non c’è quasi niente. Dobbiamo raccomandarci anche al Padreterno che ci lasci in pace, che ci eviti qualcosa.
Poi, dalla relazione che ha letto l'assessore Pacella, sinceramente tante cose... la maggior parte di quello che ha scritto e letto, se non mi sbaglio, stanno già riportate sulla rivista Uxentum, sul periodico di informazione del Comune, anche sull'ultimo. Invece, giustamente noi aspettiamo parole di risposte su altre cose.
Per esempio, anche la questione del PAIB, del Piano Antincendio dei Boschi, dovrebbe essere già corretto. Io ho dato un primo sguardo, una cosa veloce, perché... e mi sembra che sono state previste delle vie di penetrazione che, per come è la situazione dei luoghi adesso, sono impossibili. A meno che non siano percorsi di progetto. Per cui vi invito a vigilare, ad impegnarvi a realizzarli. Per esempio, ci stanno dei percorsi che vanno della pineta comunale fino all'Astor. Dovrebbero attraversare, quei percorsi, tre proprietà, tre utenze: Robinson, Victor e campeggio.
Siccome sono tutte utente provviste di recinzione, sono gestioni tutte recintate per fatti loro, non so… ripeto, possiamo anche verificare, perché io l'ho visto velocemente, però ho visto questi percorsi che mi hanno colpito. A meno che non sono percorsi di progetto, per cui bisogna andare a fare dei portoni nelle recinzioni per poter accedere. Nello stato di fatto non si può accedere.
Poi si è parlato della protezione delle dune. Ed è l'occasione questa per rispondere ad una domanda che noi abbiamo fatto pure al Sindaco o che vorremmo anche una risposta. Perché, per esempio, questa estate su quei parcheggi dell’”Ibero hotel”, parcheggi comunali, è passata la stagione e non ho visto una macchina parcheggiata. Non ha parcheggiato uno, che sia un veicolo su quei parcheggi. Mentre sono continuate ad andare a parcheggiare sulla zona del Comune, quei due ettari che ci ha dato la Orex gratis, vicino alle dune, o sono andati a parcheggiare nelle pinete comunali, anche quest'anno, con tutto quello che è successo.
A nessuno è venuto in mente di dare questa alternativa ala gente, cioè di far parcheggiare su quei parcheggi che sono del Comune, attrezzati, ed organizzare, per esempio, già da quest'anno un servizio di bus navetta per le spiagge.
Speriamo che ci pensiate per l'anno prossimo, almeno, visto che ci farebbe piacere di tanto in tanto se poteste ascoltare qualche nostro Consiglio.
Poi la raccolta differenziata. Io non credo di sbagliarmi: con tutte le iniziative che ci sono state, assessore e vice Sindaco Lecci, non so se mi sbaglio, ma la percentuale di luglio e agosto è stata sempre sull'8 - 9%. Quindi, non è che si siano raggiunti risultati… Cioè, siamo scesi dal 16% di quando stiamo solo, senza i turisti… non è che c'è uno scostamento importante rispetto all'anno scorso, con tutte queste iniziative. Significa che qualcosa non ha funzionato anche quest'anno.  Quindi io sono sempre convinto che se non spariscono questi benedetti cassonetti dalle strade, è inutile. Ormai la frittata si è fatta con quell’appalto e credo che ce la porteremo avanti fino alla scadenza dell'appalto.  Poi un'ultima cosa sul contenzioso. Perché, assessore Pacella, quello che hai detto nella relazione non mi sembra vero, e lo vedremo pure nei prossimi ordini del giorno.
Cioè, neanche attualmente, quando danno gli incarichi per i legali concordano le parcelle all'atto dell'incarico. Non è vero, troveremo due debiti fuori bilancio oggi di incarichi recenti con debiti fuori bilancio, sostanziosi pure.
ASSESSORE PACELLA - Quelli riguardano il professore Quinto o Sticchi, adesso non ricordo bene, i quali non...
CONSIGLIERE CAVALERA – Evidentemente i grossi studi sono esentati ha questa...
ASSESSORE PACELLA –Purtroppo non accettano, a quelle condizioni, nessun tipo di incarico.
CONSIGLIERE CAVALERA – Vedremo, allora, con i successivi ordini del giorno.
Quindi, rimangono sempre gli stessi problemi. Secondo noi non si dà atto al soddisfacimento delle priorità di questo paese. Si toglie , appunto, l'assistenza domiciliare per anziani, si sospende, per far fronte, invece, a spese improduttive che con un po' di attenzione si potevano evitare. Grazie.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere. Prego, consigliere Riso.
CONSIGLIERE RISO - Bontà del revisore dei conti nel far quadrare i conti. Ma per il proseguo futuro la stessa dottoressa Macagnino non può fare miracoli, se non ci diamo una regolata per le spese che si possono evitare o pianificare.
L'avanzo di Amministrazione, i servizi, l'avanzo di Amministrazione, se ho inteso bene, 50 o 60 mila euro, e che Dio ce la mandi buona, per qualsiasi calamità naturale... Ecco perché parlo di oculatezza e pianificazione delle spese.
Solo un accenno poi all'esempio fallimentare, scusate se uso questa parola, questo termine, per la pulizia delle spiagge, l'igiene e la pulizia delle strade, dei cassonetti puntualmente mai puliti. Questa estate abbiamo avuto tutto questo risultato. Ecco perché parlo di risultato fallimentare. È un servizio pessimo. Vorrei solo farvi riflettere su alcuni esempi che ho citato, Grazie.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Riso. Prego, consigliere Gianfreda.
CONSIGLIERE GIANFREDA - Io, Presidente, devo ringraziare ancora una volta l'assessore Pacella, che, benché preso da impegni politici molto più grossi rispetto a quelli che lo vede impegnato nel nostro Comune, trova, non solo il tempo, questo lo abbiamo sempre riconosciuto, ma trova, io dico, il coraggio di scrivere ( non me ne voglia) autentiche poesie. Chi non è di Ugento o chi non sa della vita di Ugento (e questa non è la prima volta, è recidivo in questo), e legge questa relazione, io credo che se per esempio è venuto in ferie, Presidente, sia pure per qualche giorno, una settimana, due settimane, va a rivedere in quale località, per esempio marittima, sia stato. Cioè, va a controllare: "Ma io sono stato a Ugento, così descritta, o sono stato in qualche marina di Ugento?”, dove, quest’anno soprattutto Presidente, c'era da vergognarsi.
Io credo che questo noi avremmo voluto che fosse scritto. Ma, chiaramente, se non è scritto lo diciamo noi. Né vale a giustificazione il fatto che i rifiuti, per esempio sulle spiagge libere, erano di frequenza settimanale accumulati lì sulle spiagge, a poche decine di metri dagli ombrelloni, anzi a pochi metri, non a poche decine, e ciò si giustificavo dal fatto che a Conversano, dove noi, per fortuna, io dico, dal 1 luglio in poi dovevamo portare i rifiuti, anziché averli ad Ugento. Perché qualcuno dice "Purtroppo i rifiuti li portiamo a Conversano", si è fatto sfuggire quella parola “purtroppo” . Io dico per fortuna. Potevano essere, assessore Pacella, attivate altre procedure, anche facendo restare l'immondizia per 24 ore quando Conversano riceveva, ma mai lì sulla spiaggia. E questo si verificava ogni sabato ed ogni domenica, laddove ai turisti che venivano di fuori si aggiungevano i nostri turisti locali.
Questa è l'immagine che noi abbiamo dato. Non aver pensato, oltre che alla raccolta differenziata per i piccoli e grandi esercizi commerciali turistici, non aver pensato, ed io l'ho detto questo in previsione dell'estate, a mettere nelle condizioni di fare la raccolta davvero differenziata a tante migliaia di persone, che di per sé sono abituate, e cioè ai turisti che affittavano gli appartamenti di privati, che venivano da Parma, da Milano, da Monza, da Como, laddove è già nel DNA la raccolta differenziata. E si stupivano perché dovevano, per quei 15 giorni, perdere l'abitudine.
Aver speso, su questa relazione, assessore Pacella, pagine intere nel descrivere… perché a questo punto io ho pensato che si stesse parlando di bilancio di previsione più che di assestamento. Intere pagine, dicevo, a descrivere quello che si vorrà fare del parco naturale, questo è stato fatto in questa relazione, e non spendere una sola parola su come stiamo combinati, per esempio, con il canone della pineta comunale, io credo e ritengo che sia un'omissione grave. Non avere edotto il Consiglio comunale di come è la situazione, del rapporto dare – avere, per esempio, con il Victor Village… Cioè, sono queste le cose che erano più inerenti, forse, a un assestamento di bilancio.
Ancora più grave, ritengo, non aver speso una sola parola in più rispetto alle preoccupazioni sempre esposte, e in questo, purtroppo, siamo recidivi per anni, sulla questione Monteco, che io ritengo, assessore Pacella, sia il cardine della situazione economica del nostro Ente.
Avremmo preferito, in questa sede, dove si parla di soldi in entrata, di soldi in uscita, non soltanto dirci: “Speriamo che ci vada bene con la Monteco, oltre ad augurarci - così hai terminato la relazione - di risolvere il problema con la società Monteco se non viogliamo compromettere gli equilibri di bilancio per i prossimi anni”.
Era in questa circostanza, credo, che il Consiglio comunale doveva andare edotto e sapere la reale situazione creditizia nei confronti della Monteco e soprattutto come si sta evolvendo quella iniziativa che qualche mese fa ci avete detto, per quanto riguarda il contenzioso, e cioè l’arbitrato.
Quando leggiamo che i capitoli di entrata più o meno rispondenti alle aspirazioni o alle programmazioni dell’Ente si riferiscono, e qui anche siamo recidivi, per esempio all’occupazione suolo pubblico o alle pubbliche affissioni, che già di per sé, assessore Pacella, per il territorio esteso di Ugento… Io sto vedendo, e mi fa piacere questo, che stai prendendo degli appunti. Però, purtroppo, Presidente, io avviso già da ora che non ho molto tempo, forse non farò neanche in tempo a partecipare alla votazione, perché gravi problemi familiari mi aspettano, quindi devo abbandonare. Pero, chiaramente, eventualmente le tue risposte saranno ascoltate dagli altri consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza.
Quindi, dicevo, che già di per sé questi due capitoli sono deficitari nella previsione: 10 mila ettari di territorio nel Comune di Ugento per la maggior parte sulla estensione delle marine, già, a mio avviso, è molto riduttivo prevedere determinate somme, sia di occupazione di suolo pubblico e sia di pubbliche affissioni. Se noi le paragoniamo con territori dello stesso numero di abitanti, ma dieci, dico dieci volte inferiori come estensione sia del litorale e sia dei metri quadri di territorio, addirittura nella previsione stiamo già al di sotto, figuriamoci a consuntivo, quando anno non li raggiungiamo.
Politicamente devo esprimere un'idea: noi paghiamo tanti vigili ambientali, tanti altri vigili. Per caso, permettetemi questa piccola osservazione, è una volontà , è un’abitudine ormai acquisita dei cittadini che vanno a fare i lavori nelle loro abitazioni, occupano per mesi spazi pubblici e addirittura quando esce fuori il discorso se si è fatto almeno la domanda per avere… non sanno neanche che esiste.
Questa è la mentalità acquisita, assessore Pacella. E chissà quante risorse potremmo avere da lì.
È impossibile pensare che ci sia un rapporto tra quante pubblicità vediamo, soprattutto l’estate, e i soldi che, invece, incassiamo realmente.
Allora? Noi paghiamo fior di quattrini, per esempio, i tre vigili ambientali. Quanto abbiamo detto, assessore? 2 mila euro di incasso. Neanche 15 giorni di uno per pagarli, mentre nei 15 giorni mi riferisco, chiaramente, oltre allo stipendio netto dato al vigile, anche ai contributi.
E queste sono cose sulle quali noi siamo recidivi, sia voi nel non risolverle, che noi non denunciarle.
Quando non si prevede, e qui speriamo che il nuovo assessore che riguarda l’assessore di Gemini, neanche un euro, assessore Pacella, per la rimozione del vecchio impianto di illuminazione, assessore Greco, del Centro storico di Gemini, a me sapete che cosa viene? Tanto per sdrammatizzare un po’. Sono ormai una decina d’anni che al centro storico di Gemini sono stati messi i lampioni artistici alle pareti. Ebbene, quell’obbrobrio dei due pali con la corda e col lampione in mezzo è lì da dieci anni. Sono lì da dieci anni. Ho pensato: abbiamo quell’impianto di illuminazione di riserva, caso mai qualche lampione si va a spegnere?
Queste sono le cose a cui noi assistiamo, che i turisti, assessore Pacella, assistono.
Io prego l’assessore Greco di prendersi degli appunti. Non ci vuole molto, non si tratta di somme, è presenza sul territorio. Vedere i problemi.
Quando per più volte, Presidente, io in quest’aula dico: “Andate a rivedere”… Poi mi si viene a dire: “Non sono vigile urbano”. No, non è stata chiesta una……… per la quale ancora esiste, e mi date voi ragione, del divieto di accesso dalla strada vecchia a Ugento. Per quel divieto tutti avete concordato che non va bene, ma è ancora lì.
Quel divieto di svolta a destra da via Repubblica, del nuovo Parco di Gemini, mi si è data ragione. Non e ò stata chiesta al comandante della vigili una relazione che giustifichi. È un problema che noi abbiamo sollevato. Eppure non sto parlando di soldi!
I ritardi sui lavori pubblici. Ma siamo enormemente in ritardo! Vuoi per cause anche non attribuibili alla volontà dell’amministrazione, per carità, però…
L’impegno della sicurezza nella scuola media. Quando parte?
A parte del fatto che condivido tutti gli interventi del consigliere Cavalera, che scrupolosamente ha… Però basta leggere quelle poche righe. Quando si ripete il problema delle spese legali, il problema della pubblica illuminazione, ancora è lì, con la ditta Mengoli. Da quanti anni? Decenni!
Quindi io non voglio aggiungere altro dolore al dolore che noi proviamo, e io credo la maggioranza non lo proverà, perché ancora una volta alzerà la mano, non so quanti, qualche consigliere di minoranza, dopo qualche brevissimo intervento, però sono cose che sono di una gravità molto alta. Ma sapete perché? Perché basterebbe non un milione di euro, queste piccole cose, basterebbe che ci fosse la presenza del territorio di ognuno di noi per rendere Ugento e le sue marine soprattutto in estate, più accoglienti. E su quello non ci sono spese. Basterebbe far rispettare, prima noi stesi a rispettare, e far rispettare… Qualche volta io ne approfitto per dire: “Dobbiamo incentivare, assessore Lecci, la sensibilità dei ragazzi delle scuole elementari e medie, dobbiamo fare ancora di più”. Non ci vogliono molti soldi. Assessore Pacella, io ogni momento passo da sotto le finestre delle scuole medie per recarmi al campetto, dove con l’alberghiero faccio lezione. Non avete idea di che cosa vola dalle finestre.
Quando lo si va a interpellare un ragazzino, sapete che dice: “Io l’ho buttata quella? Non mi sono neanche accorto”. Tanto è naturale il gesto.
E lì siamo compromessi per altri 40 anni, se un bambino di 8, 9, 10 anni non si accorge che sta buttando dalla finestra, perché per lui è naturale. Queste sono le sensibilità che noi dobbiamo andare a sollecitare, se siamo davvero amministratori che vogliamo il bene del paese.
E qui non c’è bisogno di soldi.
Ecco perché noi siamo fermamente contrari all’intera attività dell’amministrazione.
Noi speriamo che, anche con l'ingresso dei nuovi assessori, Anche per quanto riguarda, non lo so, perché ormai l'estate è passata, ma già da ora dovremmo pensare alle cose che non sono andate bene quest’anno per farle andare bene l'anno prossimo. Perché in estate noi ci giochiamo davvero molto, assessore Pacella. Non credo che siete stati insensibili, anche attraverso la stampa, a qualche denuncia, ma anche quotidianamente.
Noi, se potessimo invertire o aggiungere... io ho sempre detto: a Rimini dal bagnasciuga al mare non possono fare nulla, lì è la natura. Se le acqua sono nere, non possono fare nulla. Però tutto quello che hanno potuto fare, lo hanno fatto attraverso la volontà, la programmazione di quello che è l'importanza dell'attività turistica.
Immaginate voi, se noi minimamente potessimo aspirare, e si può con la volontà, a migliorare tutto quello che è il mare già nella sua natura ci dà, dal mare al bagnasciuga, lì ci pensa per fortuna il Padreterno, e a volte anche noi cerchiamo di sfidarlo in qualche iniziativa, immaginate: dal bagnasciuga all’entroterra quando si può fare e quanti vantaggi noi avremmo. Oggi ci sono 29° e non c’è un solo turista, se non al Victor e al Robinson. Approfittare di questo clima che ci dà il Padreterno. Non c’è un solo turista, come ieri, come domani.
Quante persone, quanti anziani, che non sono vincolati da problemi di lavoro, da scuola, e quant’altro, potremmo ospitare in questo periodo? Purtroppo gli alberghi sono vuoti.
In questo c’entra l’azione dell’amministrazione. E come se c’entra!
PRESIDENTE – Grazie, consigliere Gianfreda. Prego, consigliere Riso.
CONSIGLIERE RISO - Senza alcuna polemica, amo fare una constatazione ed astensione costruttiva, anche per il proseguo futuro del Consiglio, sui vari argomenti all'ordine del giorno. Segno paradossale, per uno come me, che ogni tanto sta zitto. Ecco perché voglio dire: il consigliere Minenna, a lui volevo dire, e dico: che ogni tanto il silenzio e l'astensione è d'oro.
Poi, senza alcuna polemica ancora, a detta di Renato Gianfreda, il consigliere Cavalera dice, il consigliere Minenna dice, il consigliere Giannuzzi dice e tutti dicono. Solo il sottoscritto non dice niente né fa niente.
Loro si lodano e si sbrodano, e non mi rispettano, come mi rispettano gli avversari, sia pure furbi. Furbi ed intelligenti, penso. Non vorrei pensare mai ad una furbizia cattiva, etc. etc.. Né io nei loro confronti, né loro nei miei confronti. E mi fermo qua.
Io potrei sollevare tante di quelle problematiche vissute in prima persona, vedi bacini, vedi pali di luce elettrica in piazza, dove ci abito, ma non ho voluto dare nessun sospetto a che dicessero: "Sta pensando alla sua piazza", perché purtroppo in questo paese c'è molta ignoranza.
Allora per questo mi limito a fermarmi qua e non sollevare ancora problematiche sotto gli occhi di tutti.
Poi il mio intervento lo concluderò al quinto punto all'ordine del giorno, dando un mio modesto contributo e suggerimento. Grazie.
PRESIDENTE – Grazie, consigliere.
CONSIGLIERE GIANFREDA - Presidente, perché poi devo andare via davvero, io non ho nominato il consigliere Riso, forse mi sono dimenticato, non lo so. Però, siccome aveva fatto un brevissimo intervento, credevo, per rispettare, gli avevo detto che avevo problemi di orario, la mia volontà. Tanto è vero lo ha concluso adesso l'intervento. Però me ne scuso se il consigliere Riso si è offeso del fatto che non l’ho nominato. Io tanti non nomino. Prendo per esempio alcuni degli interventi.
Però volevo sapere, consigliere Riso, hai detto “l'astensione, sono momenti importanti; il silenzio sono momenti importanti”. Quindi è una annunciazione del tuo voto in questo ordine del giorno l’astensione? Questo volevo capire, perché politicamente credo che questo è rilevante dal punto di vista del tuo intervento in Consiglio comunale.
CONSIGLIERE RISO - Non voglio fare un monologo. Solo per dire che io, man mano, sia ben chiaro, voterò secondo coscienza, senza preclusioni e steccati per alcuno. Io è da un anno che dico ai miei amici dell'opposizione di rispettarmi, come io rispetto loro. Perché, se rispettano me, sicuramente io strarispetto loro. E questo non ho avuto. È passato un anno.
Quindi, libero di fare e di comportarmi secondo coscienza. Libero!
Stasera darò un esempio di libertà in occasione (non è comizio) di uno spettacolo, che mi sembrava doveroso da parte mia, scusate solo questa virgola. Nel momento in cui ho cercato, insieme alla collaborazione anche della maggioranza, perché io cerco di essere costruttivo, chi mi rispetta lo rispetto, chi non mi rispetta non lo rispetto, lanciando un messaggio di collaborazione nel momento in cui... e non sto evadendo dal seminato di oggi, quello che dobbiamo parlare, etc. etc., ma sicuramente per mandare un messaggio a tutti di collaborazione. Io non guardo in faccia a nessuno. Le persone che si adoperano o mi aiutano o collaborano con me, non sto lì ad avere preclusione alcuna.
Ho fatto questo inciso, ho organizzato, con la collaborazione del Sindaco, ad Ugento uno spettacolo, e ho detto dovutamente "grazie alla collaborazione del Sindaco, che mi ha dato una mano", che mi ha dato una mano. Siete andati, e non voglio evadere con questo discorso, siete andati in giro “ Si sta inciuciando, gli hanno dato l'assessorato”. Anzi, “L’ha chiesto e non glielo hanno dato”. Io le mie rivincite me le prenderò ad una ad una. Prima di Natale tranquillamente farò un discorso chiaro politico e anche sociale al popolo ugentino e al popolo di Gemini. Non è la sede questa, e così via.
Allora, smettetela di denigrarmi, di mettermi in cattiva luce. Non vi dico cosa mi hanno combinato in questi giorni per una semplice cosa che sto offrendo ai cittadini di Gemini. Io, e chi, come gli sponsor, mi hanno dato una mano.
In questi giorni mi sono visto spesso, allo stesso modo avrai pure la tua parte stasera, spesso col Sindaco “ ma chissà che cosa sta confabulando; è uno dei nostri? È uno di loro?”.
In ragione di questo, stasera dirò allo stesso modo (io non ho niente da nascondere) che anche lui mi ha dato una mano. Ma lo dirò, perché bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare, a Dio quel che è di Dio.
E ho finito. Per piacere, smettetela di continuare a prendermi a schiaffi, perché io schiaffi moralmente ne do tanti. E da solo. So affrontare anche chi trama dietro a farmi del male. Grazie, scusate.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Riso. Io vorrei chiudere, se mi consentite, questi chiarimenti qua, congratulandomi personalmente col consigliere Riso e credo pure a nome di tutti i consiglieri di maggioranza, perché ha un'alta capacità di fare delle valutazioni delle persone che veramente lo stimano del suo operato, nell’interesse della comunità che ognuno di noi rappresenta.
Chi è favorevole?
CONSIGLIERE MINENNA – Presidente, chiedo la parola.
Vi do un consiglio: siccome ogni volta che iniziano le partite dei Falchi mi prende questa raucedine, voi fate Consigli o di lunedì o di martedì, così ho questo tono di voce e siete tutti più contenti.
Guardate, volevo dire qualcosa, anzi volevo fare tante domande al consigliere Riso, perché io sono stato un assiduo frequentatore dei suoi comizi ed un assiduo frequentatore delle sue orazioni in piazza.
Allora, brevemente, Presidente, io capisco che tu abbia chiuso, però intervengo giusto per puntualizzare e per chiedere al consigliere Riso, perché a questo punto ci sto capendo poco e niente. Giustamente il Consigliere Riso è il Presidente di un’associazione, che si chiama… (incomprensibile)… , ed ha in mente di fare un evento teatrale, sportivo, quello che sia, e va a chiedere il patrocinio all'Amministrazione comunale, al Sindaco o all'assessore preposto.
Il sottoscritto, che fa parte dei direttivi di un paio di associazioni, lo stesso, quando organizza qualcosa e va a chiedere il patrocinio, lo va a chiedere tranquillamente all’attuale Giunta comunale, all’attuale Giunta Provinciale, all’attuale Giunta Regionale.
Fermo restando che poi, quando sono andato in Consiglio comunale, non mi sono mai astenuto su nessun punto, e se mi sono astenuto c'è sempre stata una motivazione valida.
Adesso mi deve spiegare il consigliere Riso qual è la differenza fra il mio atteggiamento… per esempio il 21 novembre il circolo di Legambiente ha in mente di fare la festa dell'albero. Io, in qualità di rappresentante di quel associazione, sono tenuto ad andare ad informare i Sindaco e l'assessore all'ambiente di quello che si sta facendo. È un mio dovere come associato. Che poi ci siano steccati politici, quello è un altro discorso.
Tu mi devi spiegare adesso qual è la differenza fra questo mio atteggiamento coerente ed il tuo, di quando andavi in piazzi, di quando andavi nei comizi ad accusare a destra e a manca ed in Consiglio comunale, e non soltanto il sottoscritto, ma tutti i componenti dell'opposizione di inciuciamento, anche soltanto se mi vedevi prendere un caffè con il consigliere Greco, che ci conosciamo dai tempi del liceo.
Tu spiegami qual è la differenza tra il mio atteggiamento e di qualche altro consigliere e il tuo. Gradirei saperlo. Fermo restando che a me non interessa che tu abbia intrapreso questa strada, sono problemi tuoi, a me non riguardano.
Però, quanto meno, non dovresti dire "io pretendo il rispetto", perché rispetto non ne hai mai avuto nei nostri confronti. Ti si è sempre tollerata qualsiasi cosa. Ed adesso, quanto meno, non dico che io o qualche collega dell'opposizione pretenderebbe le tue scuse, non sia mai, però quanto meno che chiarissi questo tuo atteggiamento.
PRESIDENTE - Scusate un attimo. Questa polemica la dobbiamo chiudere. La chiudo io, rispondo io al consigliere Minenna, con due parole: tu sei maestro più di me della politica e sai che la politica cambia minuto per minuto. Quindi non puoi fare nessuna accusa, né a Salvatore Riso né a nessuno di noi, secondo certi atteggiamenti che usa secondo i tempi politicamente. Mi sono spiegato?
Ieri si faceva la politica in un modo, oggi si cambia, domani si può fare ancora diversa.
Chiuso questo argomento.
CONSIGLIERE CORVAGLIA - Presidente, prendiamo atto che lei è diventato il portavoce del Consigliere Riso.
PRESIDENTE – Vi ho lasciati scivolare troppo su un argomento che non c’entra niente…
CONSIGLIERE RISO - Presidente, mi ripeto a dire che il silenzio è d'oro. Finisco qua, io non devo dare nessuna spiegazione a nessuno, se non alla mia coscienza e a quella dei cittadini. Grazie.
PRESIDENTE – Grazie, consigliere Riso. Prego, assessore Pacella.
ASSESSORE PACELLA - Una breve replica, con riferimento agli interventi circa questo argomento, la salvaguardia degli equilibri. Mi dispiace che il consigliere Gianfreda è andato via, perché volevo soltanto dirgli (ma sicuramente lo leggerà dal resoconto stenotipistico) che il mio compito è quello di rappresentare lo stato di attuazione dei programmi. Perché oggi stiamo parlando di stato di attuazione, nonché di salvaguardia degli equilibri. Per cui era mio compito illustrare le cose che sono state fatte.
Mi sarei aspettato da parte sua che dicesse: "Perfetto, avete fatto questo, però avete mancato in quest'altro; non avete fatto bene”. E quindi sicuramente avrebbe avuto un apprezzamento da parte mia.
Ma andare a dire, addirittura, che mi devo vergognare, perché ho rappresentato una realtà non veritiera, mi sembra una esagerazione, proprio perché comunque quelle sono cose che sono state fatte e che quindi era giusto comunicare.
Poi, per come è andato tutto quanto il servizio dei rifiuti, il fatto stesso che ci siano stati dei disservizi, ha ragione, abbiamo verificato tutti che il sabato e la domenica rimanevano dei rifiuti, proprio per le difficoltà, e siete a conoscenza tutti, che si sono avute per via del trasferimento dei rifiuti da una discarica ad un'altra. E quindi questo ha comportato,. per l'azienda, notevoli disagi, che ha di fatto poi creato questi disservizi.
Ma è chiaro che il discorso che egli portava avanti, riguarda la gestione delle attività, non riguarda la programmazione a cui la parte politica, l'esecutivo ed il Consiglio comunale è tenuto a rispondere.
È giusto che poi la parte politica debba controllare l'attività di gestione che deve essere portata avanti da parte dei responsabili. E devo dirgli che, siccome faceva riferimento alla problematica dell’occupazione suolo pubblico, della Tosap, della pubblicità e quant'altro, noi diverse volte facciamo incontri, sollecitiamo i nostri responsabili ad attivare tutte quelle sinergie per poter ottenere migliori risultati.
Non c'è bisogno di fare atti di indirizzo, consigliere Cavalera, perché con i responsabili abbiamo continui rapporti, incontri per discutere di queste problematiche.
È chiaro che se i risultati non arrivano, dobbiamo utilizzare altri metodi. E sicuramente su questo dobbiamo lavorare. E questo sarà sicuramente uno dei prossimi e penso immediati atti che andremo a fare, incontrando nuovamente i nostri responsabili, richiamandoli alle loro responsabilità.
Cioè, non c'è bisogno di atto di indirizzo, perché è insito nel loro ruolo, quello di fare attività di controllo, di verifica, per evitare poi situazioni, quale quella purtroppo abbiamo, evidenziato circa le attività espropriative, oppure il non seguire l'iter delle richieste degli Avvocati, quando ci sono problemi di andare a transigere le sentenze. Sono atti che arrivano agli uffici, non arrivano alla parte politica.
Per cui, sicuramente devono migliorare ed essere molto più solerti e responsabili nell'affrontare queste problematiche.
È chiaro che noi sappiamo che il nostro territorio ha una potenzialità di incasso relativamente a questi aspetti sia per quanto riguarda le situazione di sanzioni ambientali, però molto spesso, quando noi prevediamo una somma, tipo 2 mila euro per le sanzioni ambientali, la prevediamo sulla base dello storico. Perché andare a mettere 20 mila euro, faccio per dire, noi siamo convinti che 20 mila euro possiamo incamerarli, però di fatto questo non è mai avvenuto. Ma per quale motivo? Perché molto spesso la pratica non viene portata avanti con solerzia, altre volte capita che le persone che vengono multate, di fatto attendono che gli arrivino ulteriori sanzioni su sanzioni, per cui non pagano immediatamente. E quindi, chiaramente, tutto questo comporta molto spesso delle inefficienze nell'azione gestionale, e quindi nel recuperare tutte quelle somme che questo nostro territorio può sicuramente recuperare.
E quando io, nelle mie relazioni, evidenzio continuamente responsabilità dei funzionari, quando evidenzio la necessità di attivarci per tutte le forme di entrate possibili e necessarie per poter poi fare la dovuta spesa, almeno per portare avanti i servizi essenziali, non lo faccio a caso. Queste sono relazioni che rimangono agli atti e che tutti quanti possono leggere, ma che io, ogni volta che finiamo il Consiglio comunale, do ai responsabili per una loro lettura approfondita in merito alle indicazioni che la parte politica evidenzia in queste relazioni.
Gianfreda ha detto, "Ognuno di noi deve attivarsi per dare un'immagine diversa del nostro territorio". Mi è piaciuta questa frase. “Ognuno di noi”. Io voglio sapere quanti, so che qualcuno lo fa, ma non tutti, quando ci sono disservizi, quando bisogna dare sollecitazioni, quando bisogna fare determinati interventi, vanno dai responsabili per sollecitarli ad intervenire.
Lo dico sia da parte della maggioranza che ha parte delle opposizioni. Perché quando si dice “ognuno di tutti”, dobbiamo veramente ognuno di tutti lavorare in tal senso. Perché non può essere questo solo un aspetto che debba riguardare l'esecutivo o la maggioranza, perché penso che debba riguardare tutti quanti noi.
Ripeto: alcuni lo fanno, altri non lo fanno, e dovremmo, invece, lavorare per cercare tutti quanti insieme di dare un’immagine diversa del nostro territorio. E quindi, richiamare i responsabili, i funzionari e i dipendenti diventa un problema fondamentale per ottenere i risultati che ci si auspica.
Per quanto riguarda, poi, la questione del Victor Village e della Monteco. Noi abbiamo fatto un Consiglio apposito della problematica della Monteco. Non senso che dovevo ricordare o riprendere tutta quella discussione.
Quello che io ho detto in quella occasione, la situazione rimane quella, non c’è niente di nuovo. Abbiamo promosso un arbitrato, gli arbitri ci sono già riuniti due volte, non abbiamo ancora esiti in merito a questa faccenda. Per cui, se prima non abbiamo risultati da parte del collegio arbitrale, non possiamo comunicarvi nulla altro.
Tutto ciò che c’era da dire sulla Monteco è stato detto.
Per cui, c’è questo contenzioso in atto e non vedo che cosa altro dovevo dire in merito alla questione della Monteco.
Come il passaggio del Victor Village. Devo dire che il Victor Village ha pagato gli anni pregressi, posso darvi questa come notizia. Deve ancora, però, pagarci il 2009, come lo deve fare il Robinson Club, così come lo deve fare la pineta comunale. L’ho detto nel mio intervento.
Per cui, andare a intervenire su questi aspetti, mi sembrava abbastanza superfluo, se nella mia relazione evidenziavo questi passaggi.
Pertanto, volevo dare queste risposte a queste vostre osservazioni e chiudo qui la mia relazione. Grazie.
PRESIDENTE – Grazie, assessore. Votazione. Chi è favorevole?
VOTAZIONE
FAVOREVOLI –
CONTRARI –
PRESIDENTE – Per l’immediata esecutività?
VOTAZIONE
FAVOREVOLI –
CONTRARI –
PUNTO 5 O.D.G.
RICONOSCIMENTO DI DEBITI FUORI BILANCIO RELATIVI A PRESTAZIONI PROFESSIONALI PER INCARICHI LEGALI  
PRESIDENTE – Prego, assessore Pacella.  
ASSESSORE PACELLA – Questo argomento riguarda il riconoscimento di debiti fuori bilancio in base all’Art. 191 in base al Decreto Legislativo 267/2000,  in virtù del fatto che, per quanto riguarda queste parcelle dei legali, in riferimento alla esatta quantificazione dei maggiori oneri occorrenti per la liquidazione delle parcelle professionali, a seguito di conclusione di giudizi pendenti.  
Come ben sapete, così come ho anche riferito durante il mio passaggio nella relazione sulla salvaguardia, ciò avveniva nel passato in modo particolare quando, nel momento in cui si assegnava l’incarico professionale, non quantificavamo l’esatto importo nella delibera di impegno. Proprio perché, non conoscendo esattamente quale sarebbe stato l’iter del processo, non conoscendo esattamente la conclusione, appunto, mettevamo delle somme che non vano sufficienti. Facendo poi una verifica delle parcelle pervenute, abbiamo praticamente riscontrato, così come è successo in altre occasioni, questa differenza. Per cui, gli importi maggiori delle parcelle pervenute, per 79.121,97   euro, sono importi derivanti da differenze tra l’impegnato e quello da impegnare.  
Per cui, in base alla ipotesi della lettera e) dell’Art. 194 del Decreto Legislativo 267, che considera, nella fattispecie, dei debiti da riconoscere, stiamo portando all’approvazione il riconoscimento, appunto, di questo debito, che trova disponibilità nell’intervento 10.10.803, Art. 6 del Bilancio corrente. Debito fuori bilancio per parcelle legali.  
Per cui, oggi stiamo approvando questo riconoscimento per le motivazioni che vi ho detto, ai sensi dell’Art. 194, comma 1, lettera e) del Decreto Legislativo 267. Grazie.  
PRESIDENTE – Grazie, assessore. Prego, consigliere Riso.  
CONSIGLIERE RISO – Mi scuso intanto per prima, sono stato precipitoso, ma per una questione di coerenza, dopo ho dovuto astenermi, per tener fede.  
Voglio fare una amara constatazione e suggerisco che è desolante il voto in aula da parte della gente. Suggerisco per questo, per il proseguo futuro, di convocare questa assise il pomeriggio, per dare anche modo ai consiglieri di ulteriore studio la mattina di atti per il Consiglio. E per tenere fede anche a quanto detto al punto all’ordine del giorno prima, intanto sarebbe giusto f.. non è controproducente per nessuno, forse non lo abbiamo colto ancora l’importanza della gente, non per fare i comizi, ma penso che ne guadagniamo tutti, per il semplice fatto che c’è un riscontro e i cittadini sanno pure come ci comportiamo tutti.  
Non è detto che è controproducente per alcuni. Almeno, io la vedo così.  
Quindi, dicevo, per tenere fede anche a quanto detto al punto 3 dell’ordine del giorno odierno, dico che non si può lasciare lo sperpero di risorse economiche per spese legali a chi la fa da padrone, cole l’Avvocato Quinto, al quale va, da parte mia, tanto di cappello. Questo per non essere frainteso.  
Infatti, ha percepito, come parcella, un importo pari a 52.627,00 euro. O company, sempre Avvocati, per un totale 41.829,00 euro, gli Avvocati Marra  - Leucci. L’Avvocato Rizzo, 5 mila euro e rotti. L’Avvocato Cantobelli Francesco, 16.921,00  euro; l’Avvocato Garzia Ezio, 5 mila e rotti; l’Avvocato Ghezzi, 5 mila; Millefiori Tommaso, 3 mila e passa.  
Allora qui voglio dire che qui dobbiamo parlare di qualità e di quantità esagerate.  Non per entrare in merito nelle competenze, cioè se quegli importi sono congrui o no. Sono tanti, questo voglio dire. Ecco perché parlavo di quantità.  
Occorre da subito evitare qualche contenzioso, almeno questo è il mio suggerimento. E, come si suol dire, è meglio un triste accordo che una causa civile.  Più o meno è questo il senso, non lo ricordo bene.  
Però chiedo a tutti noi, compreso io: è mai possibile che non riusciamo a evitare qualche contenzioso, qualche causa, per arrivare un attimino a qualche transazione con la controparte?  
Vi chiedo: in compenso alle casse comunali, occorre anche introitare, non solo spendere, sperperare e così via. È giusto che i professionisti, gli Avvocati, gli architetti, i commercialisti venissero pagati, però non mi sembra che stiamo un po’ esagerando?  
Queste sono le mie premesse. Poi, chi più e chi meno, non conta niente.  
Tanto è vero, il totale di tutto ciò che ho detto ammonta a 79.121,00  euro. Per me sono troppi. Grazie.  
PRESIDENTE – Grazie, consigliere. Interventi? Prego, consigliere Cavalera.  
CONSIGLIERE CAVALERA – Grazie, Presidente. Intanto per fare un piccolo, non richiamo, perché non c’è da richiamare niente qua: caro Totò hai parlato di rispetto, di libertà di coscienza. Però vorrei che una cosa fosse chiara qua: nessuno ingabbia nessuno. Questo che sia chiaro. Però nessuno si può permettere di mettere in ridicolo il lavoro degli altri con il proprio atteggiamento, specialmente da chi cerca di fare opposizione seria e per chi ha una visione diversa, molto diversa dall’attuale maggioranza sullo sviluppo del paese, del territorio e del futuro dei nostri cittadini.  
Quindi, questo vorrei che ci pensansi pure tu sopra, da questo punto di vista.  
E su questi debiti fuori bilancio io vorrei fare alcune considerazioni e, se possibile, avere anche dei chiarimenti, visto che, girando per gli uffici, non è che sia riuscito a trovare tutto.  Perché questa è l’ennesima delibera di debiti fuori bilancio che facciamo in questi tre anni e mezzo. Credo che stiamo intorno alle 30 delibere, ormai, di debiti fuori bilancio da quando è iniziata questa nuova consiliatura.  
Purtroppo queste delibere sono quasi sempre per spese legali. Spese legali che anche per il 2009 si attesteranno sui 300 mila euro. È inutile illudersi che saranno di meno.  
E penso anche una cosa: che vi siete fermati a 79 mila euro adesso perché non c’era altra capienza del bilancio, perché erano previsti 80 mila euro. Ho paura che per fine anno uscirà qualcosa altro.  
ASSESSORE PACELLA – In sede di bilancio di previsione conoscevamo già questo importo. Ecco perché abbiamo messo 80 mila euro.  
CONSIGLIERE CAVALERA – Quindi li rimandate anno per anno nel riconoscerli.  
ASSESSORE PACELLA – Non ci sono altre parcelle, sono queste pervenute a oggi.  
CONSIGLIERE CAVALERA – E è inconcepibile come per questo problema non si riesca a trovare una soluzione.  Come ce si accettasse supinamente ormai questo stillicidio di risorse dalle casse comunali, senza individuare mai un responsabile. Questo è il punto. A proposito di quello che diceva prima l’assessore, che si fanno gli incontri con i responsabili per la gestione dei settori, per dare direttive, anche se a voce. Però, assessore Pacella e tutta la Giunta, quando non si ottengono i risultati, quali provvedimenti poi si prendono? Questo è il punto. Cioè io, in questi tre anni e mezzo, ricordo un solo addebito che si è fatto a un funzionario e poi niente. In tre anni e mezzo, un solo addebito.  
Ecco perché dico: quali provvedimenti prendete quando non si ottengono risultati?  
E alcune considerazioni su questi debiti fuori bilancio, su queste sentenze. Per esempio, quella del dottore Mele contro il Comune. La sentenza è di circa un anno fa. Il dottore Mele è stato condannato alla restituzione di 36 mila euro circa. Non sono riuscito a sapere se sono stati restituiti o no questi 36 mila euro, visto che questo procedimento, con vittoria in questo caso, ci sta costando, però, 17 mila euro di spese legali.  
Questo è uno dei chiarimenti che vorrei sapere: se questi 36 mila euro in un anno di tempo sono stati restituiti o meno.  
Poi ci sono due parcelle per cause di costituzione parte civile. Questo è il solito discorso che io faccio ormai da tre anni: su queste parcelle, guardando le carte, il Comune ha incassato 500 euro di danni per il Comune e ne ha cacciati 2800 di spese per Avvocati. Questi sono gli affari che facciamo.  Perché le persone non sono state condannate. Questo è vero che è un discorso vecchio, almeno adesso si è cambiato modo di  dare gli incarichi, almeno adesso ci limitiamo solo a 200 euro in caso di condanna, però gridano vendetta anche questi soldi vecchi, di cui ne dobbiamo recuperare altra tanti. Ancora dobbiamo recuperare 80 – 90 mila euro di soldi già sborsati da parte del Comune.  
Poi c’è la questione “Capece c/Comune” che ci è costata 2 mila euro di spese legali. E anche qui c’è stato un po’ di pasticcio, nel senso che si è arrivati in questa causa fino in Cassazione, per poi finire di nuovo in Tribunale con un’assoluzione dell’imputato, perché il fatto non sussiste. In quanto era stata rispettata la convenzione urbanistica con il Comune, che era stata stipulata. È qualcosa di assurdo pure questo.  
Ecco perché dico: è possibile che non si è stata capaci, con i funzionari, o chi per loro, di risolvere questo problema? Con una convenzione firmata?  
Se nella convenzione c’era scritto che dovevano cedere le zone con le opere eseguite, ci voleva tanto a pressare la realizzazione delle opere e accettare zone e opere successivamente, senza andare in causa? Non lo so.  Anzi, chiedo all’assessore Mauro se questo problema è stato nel frattempo risolto. Cioè se queste opere adesso, dopo il contenzioso, sono del Comune, se sono state trasferite all’Ente.  
Poi c’è quella parcella dell’ingegnere Romano. E riconosco qua che ci si è opposti a delle pretese assurde, giustamente, addirittura di 250 mila euro. Ci è costato 42 mila euro, però effettivamente in questo caso erano delle pretese veramente assurde.  
Poi c’è la questione dell’ultimo debito, quello del ricorso della Edilcav, una ditta che ha fatto ricorso perché esclusa dall’appalto, uno degli ultimi apparti fatti per la rete pluviale, 16.524,00  euro. Dico soltanto questo: credo che è stato esagerato ricorrere a uno studio legale così importante per una cosa del genere, per difendersi da un ricorso al Tar abbastanza segnato ormai come favorevole al Comune, già dall’inizio. Non fosse altro che l’ufficio già prima di  escluderla, si era premurato di trovare delle sentenze favorevoli, che già c’erano. Quindi, l’esclusione di una ditta per la mancanza di un semplice documento di presa visione del progetto.  
Siccome nel bando c’era scritto che era a pena di esclusione, era necessario addirittura difendersi al Tar? Forse non era necessario nemmeno difendersi, si doveva soltanto difendere la ditta che ha vinto la gara e basta.  
Ecco perché dico: siccome si trattava di un atteggiamento ineccepibile, in questo caso, dell’ufficio, perché dovevamo ricorrere addirittura o uno studio di grido per spendere 16 mila euro?  
Quindi, si tratta sempre di poca attenzione, poca accortezza nel cercare di evitare contenziosi e di non aver mai istituito un ufficio legale. Cosa che so che anche l’assessore Pacella si è dichiarato sempre d’accordo su questo, però non so quali sono gli intoppi che bloccano questa possibilità. Perché ci sono tanti Comuni che lo fanno.  
Ricordiamo soltanto una cosa: che con il 2009, con i 300 mila euro che spenderemo anche quest’anno, sono 8 anni che spendiamo 300 mila euro all’anno, vale a dire 2.400.000,00  euro, che mi sembrano veramente tanti.  
Ecco perché noi non possiamo avallare questi debiti fuori bilancio. Grazie.  
PRESIDENTE – Grazie, consigliere. Prego.  
CONSIGLIERE RISO – Solo per dire al consigliere Cavalera che il sottoscritto non invalida e non distrugge niente dell’opposizione. Perché non è stato mai coinvolto nelle decisioni e intese politiche prima dei Consigli. Ho detto quasi mai.  
Né sono stati mai prese in degna considerazione le sue decisioni e suggerimenti. In altri termini, senza peli sulla lingua, il sottoscritto non si deve ridurre, gliel’ho detto, non ho niente da nascondere. Salvatore Riso, consigliere comunale…  
PRESIDENTE – Alla presidenza ti devi rivolgere, Totò.  
CONSIGLIERE RISO – Salvatore Riso, consigliere comunale, non deve servire solo a firmare documenti, sia pure di coerenza, documenti politici e intese.  
E ancora: dare i soldi per quanto riguarda la sua parte, a fare i manifesti pro o contro l’amministrazione. Salvatore Riso, il suo compito non è limitato a questo. È questo che ancora non abbiamo capito, o facciamo finta di non capire. Grazie.  
PRESIDENTE – Prego, assessore Greco.  
ASSESSORE GRECO – Grazie, Presidente. Intervengo brevemente, perché non vorrei che ogni qualvolta che si parla di contenzioso, emergesse l’immagine di un’amministrazione spendacciona, che non sa razionalizzare le spese e che dispensa incarichi a destra e a manca. Io credo che una siffatta immagine dell’amministrazione comunale sia completamente avulsa dalla realtà. E soprattutto ritengo che calcare la mano sempre e comunque nei confronti degli incarichi legali, sia non solo scorretto nei confronti dei professionisti che svolgono appieno il loro lavoro, ma soprattutto denota una volontà palese di non tenere in considerazione la fisiologicità del contenzioso amministrativo.  
A tal proposito ho l’obbligo di ricordare che purtroppo, quando nasce un contenzioso, la sua definizione non è immediata, ma si protrae nel tempo, finché non si giunge alla definizione della lite.  
E se tale definizione interviene nel momento in cui c’è un Sindaco e c’è una Giunta, è quella Giunta e quel il sindaco che devono liquidare la somma scaturente della soccombenza del giudizio.  
Sono d’accordo, ovviamente, con chi dice che occorre prevenire il contenzioso. E, ovviamente, credo che questa amministrazione abbia dimostrato di aver sempre attuato quegli strumenti necessari per prevenire qualsiasi tipo di lite. Ovviamente, ci sono dei casi, delle situazioni in cui purtroppo non è possibile.  
E va dato atto che questa amministrazione ha poi attuato il decreto Bersani, che consente di definire a priori la parcella definitiva sin dal momento dell’affidamento dell’incarico.  
Tuttavia, apprendo con soddisfazione la volontà dell’assessore al bilancio e comunque dell’intera maggioranza di istituire una commissione consiliare d’inchiesta per verificare se nel corso del tempo le procedure, che sono state seguite, e per le quali sono state create delle situazioni che oggi siamo stati chiamati a pagare, siano state eseguite nel modo corretto.  
Quindi esprimo tutta la mia soddisfazione, a nome mio e di tutto il gruppo consiliare di maggioranza, per l’intenzione avanzata in precedenza dall’assessore al bilancio.  
Concludo ribadendo gli auguri alla dottoressa Magagnino per l’incarico ricevuto, ringraziando ancora una volta l’assessore Pacella per il lavoro puntuale e preciso che, ogni qualvolta che si discute di bilancio, riesce a fornire all’attenzione del Consiglio comunale. Grazie.  
PRESIDENTE – Grazie, assessore. Prego, Assessore Pacella.  
ASSESSORE PACELLA – Solo per rispondere a alcune osservazioni in merito a questo argomento, al consigliere Cavalera, oltre a ringraziare l’amico collega Graziano Greco.  
Per quanto riguarda quel contenzioso “Mele – Comune di Ugento”, qui, chiaramente, come hai ben detto, il Comune ha ottenuto un risultato positivo in questo processo. Mele deve pagare quei 36 mila euro. Non ci ha pagato. Tra l’altro ha fatto opposizione qua quella sentenza. Abbiamo affidato nuovamente l’incarico a Cantobelli per costituirsi all’opposizione. Però abbiamo chiesto anche un nostro legale di attivarsi, perché quella è una sentenza immediatamente esecutiva, per incamerare le somme.  
Siccome non lo seguo io l’aspetto contenzioso, consigliere Cavalera, ma purtroppo il mio collega Scarcia oggi non è presente, perché aveva un giudizio in Tribunale molto importante, per cui non è potuto venire in Consiglio, è un aspetto che dovremmo sollecitare. Lo farò sicuramente appena mi vedo con l’assessore Scarcia per attivarsi a verificare l’esito di questo giudizio.  
Gli altri, come tu hai sollevato, evidentemente non sono a conoscenza di tutte le problematiche, perché, ripeto, io guardo l’aspetto economico e non mi sono guardato la faccenda, non ho avuto proprio tempo questa volta, devo essere sincero, nell’andare a controllarmi la situazione di ogni processo.  
L’commercio, quello dell’incarico a Quinto, relativamente all’Edilcav, sinceramente non conosco a fondo tutta quanta la faccenda. Per cui, se l’ufficio ha ritenuto opportuno rivolgersi a tale studio, ritengo perché effettivamente, siccome su questo appalto ci sono due rischi: uno è che il notevole ritardo possa farci perdere il finanziamento, per cui capisci benissimo che forse per questo rischio ci si voleva rivolgere a un legale di grido, come tu evidenzi.  
L’altro non conosco quale potrebbe essere l’altra motivazione, ma sicuramente era per far sì che quest’opera potesse essere immediatamente appaltata e conclusa nei tempi brevissimi, proprio per evitare l’eventuale rischio di perdere il finanziamento, altrimenti diventa poi un costo a totale carico dell’amministrazione, se dovesse iniziare il lavoro la ditta e poi, ahinoi, perdere anche il finanziamento.  
Per cui, l’individuazione di questo studio è stata determinata o dettata da questa esigenza. Questo è un mio pensiero, ritengo che sia così.  
PRESIDENTE – Grazie, assessore. Votazione.  
CONSIGLIERE CAVALERA – Presidente, solo una precisazione: l’ufficio, quando dice che è bene difendersi, non di à nominativi di legali. Dice soltanto che è del parere di difendersi. E poi, come puoi benissimo vedere, assessore Pacella, in questi incarichi non si è rispettato il fatto della determinazione a priori dell’importo, della parcella  
ASSESSORE PACELLA – Ma sono precedenti all’anno 2006.  
CONSIGLIERE CAVALERA – Io parlo di questi ultimi due incarichi.  
ASSESSORE PACELLA – Te l’ho detto: perché Quinto non accetta la convenzione.  
PRESIDENTE – Votazione. Favorevoli?  
VOTAZIONE
FAVOREVOLI –
CONTRARI –
ASTENUTI –

PUNTO 6 O.D.G.
SENTENZA GIUDICE DI PACE DI NOCI N. 88/2009. FIMCO SPA C/COMUNE DI UGENTO. RICONOSCIMENTO DEBITI FUORI SUBITO BILANCIO  
PRESIDENTE – Assessore Pacella.
ASSESSORE PACELLA – Anche questo riguarda un debito da riconoscere a seguito della sentenza n. 88/2009 con il Giudice di Pace di Noci, che ha rigettato l’opposizione al Decreto Ingiuntivo n. 156/2006,  promosso dalla Società Fimco SpA C/Comune di Ugento.  Confermando la validità e condannando il Comune di Ugento al pagamento delle spese processuali di complessive 1.431,60 euro, oltre le spese generali del 12,50%,  per un totale, a seguito della nota che ci è pervenuta dal legale dell’ente, Avvocato Cino, di 5.986,06 euro.
Questo riguarda una richiesta fatta dalla società Fimco, che gestiva, negli anni a cui fa riferimento questo giudizio, il depuratore in via Vecchia Felline.
Risulta, dagli atti che ho letto, perché non era una questione che ho seguito personalmente, che il Sindaco avesse chiesto a questa società, la possibilità, in periodo estivo (il fatto è avvenuto nell’estate del 2001) di poter aprire l’impianto di depurazione, proprio perché vi era un’enorme esigenza di portare i reflui delle civili abitazioni, che durante il periodo estivo sapete benissimo, per mancanza delle fognature nelle marine, determina un flusso enorme di richieste, per cui c’era questa esigenza.
Pare che, a seguito di questa richiesta fatta dal Sindaco, ci fosse stata una richiesta da parte dell’AQP di dover prevedere delle somme per consentire, per l’appunto, alla società di poter tenere aperto nei giorni  festivi l’impianto di depurazione.
Purtroppo l’amministrazione non ha provveduto in tal senso e per questo motivo siamo stati condannati al pagamento di queste somme che, con la sentenza, chiaramente, ci vede anche condannati al pagamento delle spese processuali e questo determina un maggiore esborso di somme.
Per cui, ai sensi dell’Art. 194, lettera a) del Decreto Legislativo 267,  che verifica la legittimità del debito fuori bilancio, in questo caso proprio perché c’è una sentenza, siamo chiamati a approvare tale debito. Grazie.
PRESIDENTE – Grazie, assessore. Interventi?  Consigliere Cavalera.
CONSIGLIERE CAVALERA – Presidente, mi dispiace che devo essere sempre io, però l’assessore Pacella ha detto: “L’amministrazione non ha provveduto”. Penso che non ti è scappata, Francesco.
ASSESSORE PACELLA – L’amministrazione, quando si intende di servizi… Perché credo che il Sindaco avesse detto…
CONSIGLIERE CAVALERA – Sinceramente a me ribolle il sangue, perché sono cose che, sinceramente, con un po’ di accortezza, ma pure un po’ di furbizia… Certe volte, proprio come se fossero cose fatte da bambini. Per una sorte capitale di 2.837,00 euro, ne stiamo pagando altri 3.148,00 euro di spese legali. Per una cosa che andava con i piedi suoi.
Non si poteva pagare la fattura, quando la Fimco ha mandato la fattura, che era di 2.479,00 euro?
ASSESSORE PACELLA – Era comunque un debito fuori bilancio.
CONSIGLIERE CAVALERA – Va bene, perché era stato ordinato senza nessun impegno. Però, voglio dire, da 2.479,00 euro, andare a 5.500,00 euro, quelli che sono, quando poi c’era… Possibile che sono andati a fare una causa, senza sapere che c’era una lettera del Sindaco, che aveva dato incarico per questa apertura domenicale?
Qua c’è scritto, sulla sentenza, che il Comune, nel costituirsi, non aveva conferito alcun incarico alla Fimco che giustificasse l’emissione della fattura. Quando poi dopo la Fimco ha cacciato fuori una lettura del Sindaco che ordinava l’apertura.
Ma dico, sono cose che veramente si fa fatica proprio a capire.
È qualcosa di assurdo, secondo me, perché sono pasticci di cui vi dovete prendere la responsabilità nei confronti dei cittadini, e non soltanto.
PRESIDENTE – Grazie, consigliere. Votazione. Favorevoli?

VOTAZIONE
FAVOREVOLI –
CONTRARI –
PRESIDENTE – Grazie, la seduta è sciolta.

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