venerdì 2 ottobre 2009

Consiglio Comunale del 22 settembre 2009: Resoconto.

COMUNE DI UGENTO
CONSIGLIO COMUNALE DEL 22 SETTEMBRE 2009
II Segretario procede all'appello
PRESIDENTE - Presente 16, assenti 5. La seduta è aperta. Prima di cominciare Ì lavori del Consiglio, facciamo un minuto di silenzio per la strage terroristica che è avvenuta il 17 settembre a Kabul.
SEGUE MINUTO DI SILENZIO
PRESIDENTE - Dalla comunicazione che ho trasmesso ad ogni consigliere, questa sera siamo stati invitati dal Comune di Tiggiano per quanto riguarda i funerali del caporal maggiore Davide Ricchiuto, facente parte del reggimento paracadutisti, Folgore. Alle ore 17:00 sono i funerali. Quindi noi dovremo trovarci alle 15:30 già alla cattedrale. Per rispettare questi tempi, è chiaro che dobbiamo partire da Ugento massimo alle 14:30.
Io voglio fare l'appello, quindi, a tutti i consiglieri di mantenerci sugli argomenti di discussione, sui più stretti contenuti, positivamente per stare nei termini di essere presenti a questa cerimonia. Il Sindaco.
SINDACO - E doveroso da parte mia, e credo da parte di tutto il Consiglio comunale, rivolgere un pensiero grato a chi, per un altro sciagurato attentato, ha perso la vita, svolgendo il proprio dovere lontano dal suolo patrio. Io debbo rimarcare con grande senso di responsabilità, ma soprattutto con grande affetto verso questi giovani che perdono la vita a causa di attentati atroci. Voglio ricordare a tutti quanti che i nostri soldati in tutte le parti del mondo, questa volta in Afghanistan quotidianamente corrono il pericolo di essere uccisi da fanatici che si avvalgono di strumenti di morte ormai diffusi in tutti i paesi in cui c'è il terrorismo, togliendo la vita non soltanto ai nostri ragazzi, ma anche, ma anche a tanti altri giovani, americani, inglesi, tedeschi, spagnoli, cioè di tutto il mondo occidentale, che sono lì unicamente per portare la pace.
Debbo, in sintesi, esprimere l'apprezzamento perché tutto il mondo politico ha espresso in televisione, sui giornali, durante la cerimonia, la massima solidarietà e la massima di unione di intenti e di condivisione della missione di pace che i nostri svolgono nel mondo e si sono stretti tutti intorno ai nostri ragazzi, che sono, nei tempi moderni, rappresentano forse una immagine dell'Italia migliore che c'è attualmente. Molte volte poi ci fermiamo a guardare con interesse, leggiamo le cronache, leggiamo di grandi avvenimenti mirati soprattutto a mettere in risalto cose brutte, cose poco piacevoli. Però, quando assistiamo al martirio di questi nostri valorosi ragazzi, dobbiamo inchinarci tutti quanti, perché abbiamo la percezione giusta che in Italia ci sono ancora dei valori che molta gente, molti giovani rispettano. E basta sentire quello che hanno detto in chiesa nelle omelie e negli interventi, bisogna prendere atto che in Italia veramente non è tutto marcio. C'è tanta gente brava, soprattutto gente valorosa, che crede ancora nell'amor di patria, crede ancora in certi valori. E a questi giovani noi rivolgiamo un nostro attestato di solidarietà alle famiglie, ma soprattutto il nostro grato pensiero per quello che hanno fatto, sacrificando la vita. Grazie a tutti quanti loro.
PRESIDENTE - Grazie, Sindaco. Prego, consigliere Giannuzzi.
CONSIGLIERE GIANNUZZI - Brevemente, Presidente. Accolgo il suo invito di essere veloci nei lavori. Mi unisco alle parole di cordoglio che il Sindaco ha indirizzato alle famiglie e al pensiero che ha voluto rivolgere a tutte le forze armate impegnate a difendere la pace in tutto il mondo, laddove il terrorismo ancora imperversa ed è fonte di pericolo costante per tutto il mondo civile. Quindi il gruppo dell’UDC si unisce a questo invito e a questo ricordo che ha fatto il Sindaco a non dimenticare mai chi si occupa di questi temi anche a costo della propria vita.
Volevo anche fare presente che proprio noi ieri pomeriggio da Lecce, durante una riunione provinciale dell’UDC con il Presidente Casini, abbiamo inteso indirizzare delle parole di cordoglio direttamente alle famiglie. Il Presidente Casini ci ha invitato direttamente ad essere presenti a questa cerimonia funebre. Quindi l'UDC provinciale si unirà sicuramente nel pomeriggio a questa tragica cerimonia. Soltanto per dire questo, grazie.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Giannuzzi. Prego, consigliere Cavalera.
CONSIGLIERE CAVALERA - Presidente, per unirci come gruppo consiliare anche alle parole del Sindaco, che credo abbia parlato per tutto il paese. In effetti, sono cose che, ogni volta che succedono, speriamo sempre che sia l'ultima. Anche perché lascia attoniti il modo subdolo di questi accadimenti, perché questi ragazzi non hanno neanche il modo di difendersi. Ed è questo quello che fa rabbia e dovrebbe spingere tutti veramente... Perché è un nemico difficile da combattere questo terrorismo, proprio perché usa questi metodi. Forse per questo si dovrebbe pensare anche ad altre soluzioni, insieme alla soluzione militare, purtroppo. Perché sembra assurdo che ci siano ancora questi sentimenti in giro nel mondo, che non si riesca a capire od inculcare nella gente il rispetto della vita. Noi ci uniremo senz'altro anche a questa manifestazione di Tiggiano e speriamo che sia veramente l'ultima di queste morti tragiche che ormai ci portiamo avanti da tanti anni.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Cavalera. Prego, consigliere Coppola.
CONSIGLIERE COPPOLA - Grazie, Presidente Anche il gruppo della lista "Per tornare a sperare" si unisce al dolore che ha colpito queste famiglie dei nostri concittadini italiani. Esprimo veramente grandissima solidarietà a questo ragazzo, nostro compaesano di Tiggiano. Sarò presente anche io in quella manifestazione, dicembre come consigliere provinciale, in quanto siamo stati invitati dalla Provincia a partecipare, abbiamo avuto l'invito direttamente dal Presidente della provincia a non mancare. Faccio anche un altro appello come forse dell'ordine, che siamo molto vicini. Anche noi siamo presenti in quelle città estere.
Condiviso appieno l'invito del Sindaco, visto che ha parlato per rutti i cittadini di Gemini e di Ugento, che noi rappresentiamo. Grazie.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Coppola.

PUNTO 1 O.D.G.
  APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 30.07.09
PRESIDENTE - Chi è favorevole?
CONSIGLIERE GIANFREDA - Chiedo scusa, Presidente. Intanto avvisiamo il Consiglio che il consigliere Minenna è impegnato a Lecce, per cui tarda un po', ma farà di tutto per trovarsi anche lui ai lavori del Consiglio comunale.
Presidente, io ho chiesto la parola per pregare la Segretaria a verificare, almeno per il gruppo al quale io appartengo, di mettere la votazione sull'approvazione verbali delle sedute precedenti, perché io vedo che sono state divise Consiglio per Consiglio, non so per quale motivo, comunque laddove qualche consigliere del gruppo di mia appartenenza fosse assente in qualche seduta di queste per le quali stiamo approvando i verbali, essendo assente, non prenderà parte alla votazione, per cui si ritiene l'astensione come espressione di voto. Questo, chiaramente, per rispettare il lavoro fatto, invece, dai consiglieri presenti, i quali verificheranno se i lavori del Consiglio sono stati riportati fedelmente dal lavoro della signora della stenotipia. Grazie.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Gianfreda.   Devo giustificare l'assenza dell'assessore Scarcia che per problemi di salute si trova a Milano.
Consigliere Gianfreda, ti è sufficiente sapere se il gruppo tuo era presente o assente?
CONSIGLIERE GIANFREDA - Non il gruppo, ogni consigliere del gruppo. Cioè, io non mi ricordo adesso. Sicuramente per uno di questi sono stato assente, però, Presidente, ritengo che sia rispettoso anche... Cioè, io non vado a approvare o non approvare un verbale di un lavoro nel quale io sono stato assente. E questo il senso, in pratica.
SEGRETARIA - Però poi, siccome alla fine bisogna comunque fare una votazione, allora io vi comunicherò chi era assente in ogni delibera.
CONSIGLIERE GIANFREDA - Era quello che abbiamo chiesto, Segretaria.
SEGRETARIA - Però dobbiamo seguire una procedura perché, altrimenti, siccome si deve votare, voi non sapete cosa votare.
CONSIGLIERE GIANFREDA - Segretaria, era quello, essere informato.
SEGRETARIA - In questa seduta era assente Lecci, Scarcia, Ponzetta, Congedi, Preite, Coppola e Riso. Però poi se sono rientrati, dovrei guardarmi il tutto. Diventa difficile guardare anche all'interno. Il vostro gruppo era presente.
CONSIGLIERE RISO - Proporrei, delibera per delibera, fare l'appello di quelli che c'erano, Per regolarci.
SEGRETARIA - C'è solo un problema, che io posso guardare i presenti e gli assenti sul frontespizio della deliberazione. All'interno c'è chi poi si allontana, quindi non partecipa alla votazione. Se andiamo a essere così capillari...
CONSIGLIERE GIANFREDA - Segretaria, basta quella del frontespizio.
PRESIDENTE - Ti prego di nominare nuovamente quelli che erano assenti. Questo per economizzare anche i tempi.
CONSIGLIERE RISO - Almeno il frontespizio.
SEGRETARIA - Questi che ho elencati prima sono gli assenti.
PRESIDENTE - Segretaria, ti prego di elencare nuovamente quelli che erano assenti in questa seduta del 17.
SEGRETARIA - Lecci, Scarcia, Ponzetta, Congedi, Preite, Coppola e Riso. Però poi Riso ho visto all'interno che ha partecipato.
PRESIDENTE - Chi è favorevole?
VOTAZIONE
Presenti e votanti n. 15
Favorevoli: 13

Astenuti: 2 (Lecci, Coppola)

PUNTO 2 O.D.G.
APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 04.08.2009
PRESIDENTE - Prego, Segretaria.
SEGRETARIA  - Alla  prima  e  seconda  deliberazione  era  assente  Scarcia,  Ponzetta  e  Congedi. Nell'ultima solo Congedi. .
PRESIDENTE - Chi è favorevole?
VOTAZIONE
Presenti e votanti n. 16Favorevoli: unanimità dei presenti


PUNTO 3 O.D.G.
APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 10.08.2009
PRESIDENTE -   Prego, Segretaria.
SEGRETARIA -  All'inizio   risultava   assente   Ponzetta,   Congedi,   Colosso,   Minenna   e   Riso. Successivamente erano assenti: Congedi, Colosso e Minenna.
PRESIDENTE - Chi è favorevole?
VOTAZIONE
 Presenti e votanti n. 15
Favorevoli: unanimità dei presenti


PUNTO 4 O.D.G.
APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 18.08.2009
PRESIDENTE -   Prego, Segretaria.
SEGRETARIA - Erano assenti: Lecci, Ponzetta, Pacella, Nuzzo, Mauro, Greco, Carratta, Colosso, Preite, Basile, Minenna.
PRESIDENTE - Chi è favorevole?

VOTAZIONE
Presenti e votanti n. 15 Favorevoli: n. 6 (Riso, Coppola, Giannuzzi, Cavalera, Gianfreda, Corvaglia)

Contrari: 9 (Marchese, Lecci, Pacella, Nuzzo, Greco, Carratta, Colosso, Basile, Ozza)

CONSIGLIERE GIANFREDA - Chiedo scusa, Presidente, e chiedo la parola. 
PRESIDENTE - Non è possibile, perché non c'è discussione sull'approvazione verbali.
CONSIGLIERE GIANFREDA - Presidente, non è un'interrogazione! Presidente, io credo che in questo momento, e mi meraviglio per qualcuno dei consiglieri comunali di maggioranza, per altri mi meraviglio un po' di meno, che calpestando, ripeto: calpestando ogni sentimento, anche di moralità, visto che attualmente e di moda predicare il problema morale, ma poi di fatto si verifica quello che in quest'aula qualche secondo fa si è verificato, che politicamente è di assoluta gravita, Sindaco. Io non so se hai potuto seguire l'andamento di queste votazioni.
Vi dico la verità: a me il sospetto era venuto nel momento in cui, Presidente, ti sei preso lo sfizio di andare, per la prima vola... io sono 24 anni e qualche mese che sono qui, per la prima volta in questi 24 anni non si è messo all'ordine del giorno: "Approvazione dei verbali delle sedute precedenti", intendendo tutti i verbali con un'unica votazione, ma siamo andati a cavillare e addirittura a separare l'approvazione dei verbali seduta dopo seduta.
Da qui, naturalmente, la mia richiesta di sapere se era giusto intervenire su un lavoro fatto da altri, Se Gianfreda in quella seduta era assente, oppure no.
Ebbene, nella seduta del 18 agosto 2008, se non sbaglio 7 o 8 tra assessori, vice Sindaco e consiglieri di maggioranza che erano assenti, si sono arrogati, dico "arrogati" il diritto di votare contro l'approvazione di questi verbali.
Cosa che dal punto di vista, ripeto, morale la dice lunga sullo stato di questa vostra maggioranza. Ma io dirò di più: se è vero, come è vero, che nella espressione del voto, per quanto riguarda l'approvazione dei verbali della seduta precedente, dovrà riferirsi, e questo è chiaramente noto a tutti, soltanto A appuntare eventualmente qualcosa che si discosta dalla lettura del lavoro stenotipistico, che si discosta dal reale svolgimento dei lavori dell'aula consiliare, è chiaro che questo risponde anche al principio che è possibile farlo se se si è stati presenti nella seduta di quel Consiglio comunale. Ma andare a dire, dopo aver trascorso 5 o 6 ore, tanto è durato quel Consiglio, aver trascorso volontariamente quelle 5 o 6 ore ai vari uffici, per qualcuno, del Comune, tanto qui c'erano i fessi che avevano fatto convocare il Consiglio comunale, perché era stato convocato per l'ennesima volta dalle forze di maggioranza... Per cui oggi, dopo quegli atteggiamenti, ritenuti molto gravi dal punto di vista del comportamento sull'etica morale di ogni consigliere comunale... Proprio di ieri è l'appello del Cardinale Bagnasco, proprio ieri e oggi lo troviamo in ogni giornale: chi copre ruoli pubblici, chi copre ruoli politici, risponda sempre a sé stesso, deve essere sempre autore di comportamenti etici e morali che non lasciano trasparire che il politico non vuoi parlare di moralità.
Questo è il risultato, questo è l'appello del cardinale Bagnasco, consigliere Giannuzzi, che mi hai suggerito. Questo è l'appello!
6 o 7, magari poi ci divertiremo a contarli, tra cui alcuni assessori, tra cui il vice Sindaco, salutato da me per tre volte in quella mattinata del Consiglio comunale sui vari uffici, assente per tutta la durata del Consiglio comunale, e oggi, stranamente, hanno il potere di sapere che quel Consiglio comunale, quei verbali di quel Consiglio comunale devono essere bocciati, non approvati.
Ma che stiamo facendo, Vice Sindaco Lecci? Ci prendiamo in giro?
Stranamente ancora, Presidente, gli assenti delle sedute precedenti di quel 18, non pensando a quello che ha detto un misero consigliere di minoranza, che si chiama Renato Gianfreda, ma rispondendo alla loro moralità, si sono regolarmente astenuti quelli assenti. Infatti, io credo scusa alla Segretaria se ho fatto fare questo lavoro, ma credo che sia stato utile. Quindi, in quelle deliberazioni regolarmente astenuti, e è la cosa normale, nell'ultima stranamente, chissà perché, forse perché, Sindaco, pensate di sfuggire a quella realtà di quel Consiglio comunale, laddove passò l'ordine del giorno proposto dalle minoranze, che in quell'occasione, Presidente, come tu stesso hai ribadito ed è portato a verbale, la minoranza diventa maggioranza? E non è una delibera valida a tutti gli effetti?
Forse perché le minoranze in quell'occasione del 18 agosto avevano approvato, tra l'altro, di non nominare da parte del Sindaco il settimo assessore, venendo così... Tanto non cambiava nulla, 5, 6 o 7, se continuerete a fare in questo stato in cui avete operato finora.
Quindi, per contravvenire a un deliberato legittimamente espresso, formulato dal Consiglio comunale?
Non so dare altre spiegazioni. Il significato politico, perché quella delibera era solo di significato politico, non c'erano progetti da approvare, convenzioni e quant'altro, quello rimane, Sindaco. Ecco perché io ritengo che essersi esposti oggi ad una figuraccia vera e propria (ed io credo che per qualcuno di voi che andrà a guardarsi allo specchio, ricorderà questo piccolissimo mio intervento) a vantaggio di che cosa?
Ingegnere Nuzzo, a vantaggio di che cosa? Per prenderci ancora in giro? Io non so se eri presente. Avete votato contro un verbale di una seduta di un Consiglio comunale, dove eravate assenti.  Questa è la sostanza.
Quindi, Presidente, noi riteniamo che sia stato compiuto un atto grave, un atto irrispettoso nei confronti di chi in quella seduta ha lavorato, di chi quella seduta ha perso, col il carro torrido, di quel 18 agosto, 5-6 ore, per rappresentare, perché ognuno di noi è un rappresentante, le istanze della cittadinanza. E di conseguenza è una mancanza di rispetto, oltre che per noi consiglieri comunali, di riflesso anche, e io direi soprattutto per la nostra cittadinanza, che noi rappresentiamo.
Sindaco, non è possibile. Se oggi doveva essere un Consiglio comunale per voi di svolta, visto che c'è la presentazione dei nuovi assessori, credo anche la presentazione di un nuovo slancio per ripartire, ebbene, siete partiti non con un piede, con tutti e due i piedi sbagliati, ingegnere Cavalera. Siete partiti in questa  barbara   maniera. I cittadini  non meritano questo. E,  Presidente,  mi rivolto a   te personalmente, non devi prestarti i questi giochi. Sei la figura che noi riteniamo l'arbitro del  Consiglio comunale. Non dovevi prestarti a questi giochi meschini di dividere le sedute dell'approvazione dei verbali una per una.  Questa è una tua grave complicità in chi ha escogitato diabolicamente questo sistema, sperando, non riuscendovi naturalmente, di passare a di far passare inosservato  questo autentico atto di arroganza. Grazie per il cortese ascolto.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Gianfreda. Io respingo tutte le accuse fatte dal consigliere Gianfreda, perché io opero per quanto mi consente lo Statuto e il Regolamento. Lo Statuto e il Regolamento mi ha permesso di dividere le delibare, visto e considerato che si trattava di quattro, e era giusto fare chiarezza sulla votazione una per una. Quindi, tutte le perplessità che si crea il consigliere Gianfreda, io non me le pongo. Perché, quando sto nella legittimità, mi sento di operare nella massima giustizia per rappresentare questo Consiglio comunale.
CONSIGLIERE GIANFREDA - Anche in questo, Presidente, non ci meravigliamo, di quello che hai appena esposto.
PRESIDENTE - La parola al Sindaco. L'arrogante lo dimostri te che, oltre che interrompi, intervieni pure senza chiedere la parola. E lo hai dimostrato in questo secondo.
SINDACO - Grazie, Presidente. Io prendo la parola unicamente perché ho notato, nell'intervento del consigliere Gianfreda, una contraddizione in termini nel voler affermare stamattina che il loro documento del 18 agosto era un documento politico e adesso nega valenza politica al voto di quest'aula. Perché mi pare, caro Gianfreda, tu sei esperto di Consigli comunali da tanti anni, che per onestà nostra personale ai cittadini non si deve mai dimostrare una parte della realtà, bisogna illustrare tutto ciò che è successo per quel documento approvato. E partiamo brevemente, lo faccio in sintesi, dalla prima seduta nella quale noi eravamo qui presenti, insieme a voi eravamo 14; ve ne siete andati, facendo mancare il numero legale.
Questo sta agli atti del Consiglio comunale: non la maggioranza ha fatto mancare il numero. Il vostro ritiro, la vostra assenza andando via, avete fatto mancare il numero legale, facendo venir meno la discussione dell'argomento da voi stessi proposto. Non mi spiego quell'atteggiamento, se non con la voglia matta di fare polemica e basta, di dimostrare che la maggioranza non era presente, così come dovrebbe essere in qualsiasi momento ci sono argomenti importanti, ed in quel momento avete ritenuto di fare una sceneggiata qui dentro ed andare via.
Successivamente avete riconvocato il Consiglio con lo stesso argomento. Allora vi posso dire che quel giorno voi eravate 6, la seduta è rimasta valida perché c'erano consiglieri di maggioranza presenti, non se ne sono andati, sono rimasti qui per permettere alla minoranza di discutere quell'argomento. Non ci sarebbe costato niente: uno di noi andare via. Eravamo dieci, il Consiglio si sarebbe sciolto subito. Questo per rispetto, per non creare ulteriori polemiche ancora, siamo rimasti ed abbiamo consentito la discussione ampia per ore, come hai detto tu, sull'argomento proposte da voi, non certamente dall'amministrazione comunale. Non ho interrotto nessuno, consigliere Cavalera, permettimi di fare il mio ragionamento.
In quel documento, se ricordate, alla fine, quando arrivammo a votazione, ripeto ancora una volta, si poteva far mancare il numero legale. Io sono rimasto al mio posto, insieme a altri quattro consiglieri e abbiamo consentito la votazione, proprio perché si trattava di un documento politico, non un documento che impegnava l'amministrazione su fatti amministrativi, su un fatto politico, su un documento nel quale voi dicevate tutto e di più contro l'amministrazione comunale.
Io non credo che qualcuno adesso, che manda quel documento approvato da 7 consiglieri su 21, possa pretendere dal Prefetto, dal Ministero Maroni addirittura, di prendere provvedimenti contro i] Consiglio comunale per un documento che è stato approvato dalla sola minoranza.
Il fatto grave sarebbe se all'interno di un Consiglio comunale, anche la maggioranza si fosse accodata, si fosse astenuta, avesse votato a favore di quel documento.
Gianfreda, parliamo tra di noi, perché siamo i più vecchi di politica qui dentro. Io non credo che si possa pretendere, da un Consiglio comunale, di poter stravolgere il significato di quelle che sono le regole della democrazia.
Qui il Presidente poco  fa ha detto:  "Io sono rispettoso dei regolamenti, ho  fatto quello che il Regolamento e lo Statuto mi consente e ho posto a votazione gli ordini del giorno in quel modo".
Poi si può addivenire o meno a una condivisione di questa scelta, però ciò non toglie che il Consiglio
comunale sta operando nella piena legittimità.   E   se  qualcuno   pensa   di  poter   condizionare   la maggioranza, lo può fare con uno strumento semplicissimo, amici. Andate sempre in giro a mettere manifesti "Dimissioni, dimissioni". Avete uno strumento legalmente riconosciuto, c'è la mozione di sfiducia. Firmate la mozione o di sfiducia, venite in quest'aula e votatela. Se non vi sono i numeri, il Consiglio comunale viene sciolto, cade l'amministrazione comunale.
Siccome i numeri non ce li avete, potete soltanto chiedere, ogni qualvolta secondo voi qualche cosa non va, stravolgendo molte volte anche la realtà dei fatti e cercando sempre di mettere in luce qualche problema che all'interno della maggioranza, l'altra volta lo dissi, lo ripeto, c'è. Io non sono un ipocrita, per cui mi nascondo dietro false verità.
Io sto dicendo che se stiamo facendo questa polemica è perché c'è stato qualche problema all'interno della maggioranza.
Oggi vi stiamo comunicando il nome dei due assessori, la surroga del nuovo consigliere, per cui si riparte con una nuova composizione della Giunta e con un nuovo consigliere in più, che sostituisce il vecchio consigliere dimissionario.
Poi sui fatti, sul conto consuntivo, sul bilancio di previsione, sull'equilibrio di bilancio, avrete modo di parlare, di attaccare di dire quello che volete, però non potete, e ve lo chiedo ogni volta che ci sono le dimissioni di qualcuno, diventare ridicoli. Perché sta diventando lo stesso ritornello che sta facendo in tutta Italia il Partito Democratico, la Sinistra contro Berlusconi. In piccolo, qui si sta ripetendo la stessa storia.
Voi cercate sempre di mettere in cattiva luce tutto ciò che a voi non aggrada, chiedendo sempre le dimissioni, non avendo i numeri per farlo. Questo è il punto. E siccome in democrazia i numeri contano, grazie a Dio siamo in democrazia... Siamo in democrazia, Gianfreda. Anche se a te non piace, la democrazia è fatta da numeri soprattutto e di rispetto degli impegni che la gente ci assegna. Se per caso questa cosa a te non aggrada, mi dispiace non posso farci niente.
Tu puoi anche non condividere le nostre scelte, puoi anche criticare sempre. Però quando si fanno certe scelte, ti prego di evitare certi toni, ma soprattutto devi evitare di dire mezze verità, come stai dicendo questa mattina.
CONSIGLIERE GIANFREDA - Brevissima replica, Presidente. Solo un minuto.
PRESIDENTE - Grazie, Sindaco. Prego, consigliere.
CONSIGLIERE GIANFREDA - Io, Sindaco, sono sconcertato da questa tua replica. Ho premesso io che era un documento politico, E, se è vero come è vero, perché voi vi appellate soltanto sui numeri e niente altro, ed è vero che contano, la tua maggioranza, Sindaco, se si fosse presentata, ribadisco, con i consiglieri e assessori presenti negli uffici il 18 agosto, se si fosse presentata in aula, c'erano, Sindaco, o non c'erano i numeri per bocciare a monte quel nostro ordine del giorno? E tutto qui il discorso. Non è che i numeri contano quando fanno comodo a te o a voi della maggioranza. E grave ridurre il discorso politico a soli elementi matematici. E grave!
La delibera di bocciatura di quel verbale di Consiglio comunale, io non mi sono permesso di dire che è illegale il vostro voto contrario. Non mi avete sentito dire questo. Ho detto: "Rispondete alla vostra coscienza".
Quindi, venire qui a dire o a cercare di farmi lezioni di politica, ne passa un po', perché in questa tua replica io mi sono accorto che della vicenda davvero non sei riuscito a capire niente. Avevate o no i numeri il 18, presenti negli uffici comunali, per venire qui e dire: "Avete detto 100 mila cazzate - scusate il termine, forse oggi sto esagerando - per cui quella delibera noi la bocciamo". Quella è la strada maestra.
Andare a sotterfugi, che non servono a niente, perché non ci saranno effetti a livello... ma esporsi politicamente a questa, ed io ribadisco e poi chiudo, davvero trovata geniale, scusateci, ridicoli non siamo noi. Adesso la ribaltiamo la situazione: ridicolo è chi si espone a questi tipi di atteggiamento, non valutando, mandando a mare tutto il lavoro di tutti, di ogni consigliere di maggioranza. E questo che noi definiamo non corretto e addirittura, mi spingo per non esagerare, ma siccome il termine "ridicolo" l'hai usato tu, Sindaco, vediamo un po' se siamo noi o siete voi, o chi si sta rendendo responsabile di questo atteggiamento ridicolo.
PRESIDENTE -  Grazie, consigliere Gianfreda.
SINDACO - Una sola precisazione, Gianfreda, la faccio senza... esiste, nel regime di democrazia, anche il diritto dei singoli consiglieri di scegliere se esserci o non esserci in Consiglio comunale.
Ognuno è libero, non è che tu puoi imporre a qualcuno di venire qui a votare o assistere, etc. Per cui, siccome la democrazia deve essere intesa nella sua accezione completa, ognuno  è libero di esprimere il suo pensiero, la sua volontà come meglio crede. Detto questo, chiudo la polemica.
PRESIDENTE - Prego, consigliere Giannuzzi.
CONSIGLIERE GIANNUZZI - Segretario, solo brevemente. Considerato che l'intervenuta bocciatura del resoconto stenotipistico, non del verbale, è un fatto che riteniamo discutibile, le chiedo cortesemente di trasmettere questa delibera al Prefetto, altrimenti provvedere io. Perché poi con il Prefetto chiariremo se effettivamente si tratta di irregolarità o meno di questo verbale. Perché occorre distinguere tra verbale di deliberazione e resoconto stenotipistico. Siccome col voto contrario si contestano i fatti come sono accaduti in quel Consiglio comunale, chiederemo l'Intervento del Prefetto. Quindi la segreteria proceda a mandare questa delibera in Prefettura. Grazie.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Giannuzzi.

PUNTO 5 O.D.G.
INTERROGAZIONI
PRESIDENTE - Ci sono due interrogazioni, una presentata dal consigliere Minenna e l'altra presentata dal consigliere Giannuzzi. Considerato che il consigliere Minenna ancora non è presente in aula, discutiamo quella del consigliere Giannuzzi, riguardo certe attenzioni che chiede all'assessore, riguardo il palazzo Celestini che ospita il museo archeologico. Prego, consigliere.
CONSIGLIERE GIANNUZZI - Grazie, Presidente. Questa interrogazione dell'I 1 agosto 2009 è rivolta al Sindaco, all'assessore alla cultura e all'assessore ai lavori pubblici per sapere quanto segue:
1. la Provincia di Lecce con Deliberazione della Giunta n. 24 del 16 febbraio 2009 ha approvato il Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni del patrimonio immobiliare provinciale;
2. ai sensi dell'art. 58 della Legge n. 133/2008 di conversione del D.L. n. 112/2008, infatti, ciascun Ente Locale deve  predisporre un Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari che costituisce un nuovo allegato al Bilancio di previsione a decorrere dall'anno 2009;
3. Il Piano in argomento è costituito da un elenco degli immobili che, in quanto non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, sono suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione;
4. l'inclusione di un immobile nell'elenco in parola classifica lo stesso nel patrimonio disponibile
dell'Ente e ha effetto dichiarativo della proprietà, producendo gli effetti della trascrizione di cui all'art. 2644 del Codice Civile nonché quelli sostitutivi dell'iscrizione in catasto;
5. nell'allegato alla Delibera della Giunta Provinciale n. 24 del 16 febbraio 2009 è stato inserito anche   l'immobile   "ex Convento  dei Celestini"   (attualmente   destinato   a   Museo   Civico Comunale), sito in Ugento, Via Conti Orsini/Del Balzo n. 7, piano 1°, concesso in comodato al Comune di Ugento (e quindi non di sua proprietà), contratto di comodato peraltro scaduto nel 2007;
considerato che
6. con  delibera  della  Giunta  Comunale  n.  202  del 05.08.2004 veniva  approvato  il  progetto esecutivo, redatto dai tecnici Ing. Roberto CALÀ, Ing. Antonio STEFANACHI, Arch. Roberto BOZZA e Arch. Gianfranco PREITE, degli interventi di recupero, valorizzazione e fruizione del Convento dei Francescani, S. Maria della Pietà, quale sede del Museo Civico di Archeologia e Paleontologia e di sistemazione delle  aree di pertinenza, dell'importo complessivo  di € 3.614.000,00;
7. con contratto di appalto rep. 1087 del 07.02.2005, registrato a Casarano il 18.02.2005 al n. 454 - Sene 1^, i suddetti lavori venivano affidati alla ditta NICOLÌ COSTRUZIONI Srl - via San Pietro in Lama, 26 - 73010 LEQUILE (LE), per l'importo di € 1.969.753,41 oltre a € 45.000,00 non soggetti a ribasso per oneri relativi alla sicurezza, per un totale complessivo contrattuale di € 2.014.753,41, giusta determina di aggiudicazione definitiva n. 1644 del 31.12.2004;
8. per quanto ricordato in premessa una parte degli interventi di recupero, così come appaltati e collaudati nel mese di giugno 2009, sono stati realizzati, quindi, su una parte di immobile, precisamente quello contiguo, a piano primo, alla Sagrestia della Chiesa di Sant'Antonio da Padova, che si affaccia su Via Conti Orsini, distinto al Foglio 40, particella n. 508 sub 11, con accesso da vano scala e cortile comune distinti, quest'ultimo, alla particella n. 905, Fg. 40, che non è attualmente, e non lo era nemmeno al momento dell'avvio della procedura di appalto, di proprietà del Comune di Ugento, bensì della Provincia di Lecce, e soltanto concesso in comodato al Comune di Ugento nel 1988 con contratto scaduto nel 2007;
9. i lavori hanno quindi interessato proprio quella parte di immobile di proprietà della Provincia di Lecce, che quest'ultima con la Delibera della Giunta n. 24 del febbraio 2009, rivendicandone la proprietà, intenderebbe valorizzare oppure dismettere nelle forme previste dalla legge;
10. con nota del 27 febbraio 2009, il sottoscritto interrogante ha ritenuto opportuno e doveroso comunicare quanto innanzi al Sindaco, all'Assessore ai Lavori Pubblici, all'Assessore al Bilancio, al fine di attivare le opportune verifiche amministrative del caso e concordare con la Provincia di Lecce le opportune iniziative per una positiva soluzione della questione;
11. con nota prot. n. 6590 del 23 marzo 2009 indirizzata alla Provincia di Lecce, il Comune di
Ugento, sulla base di quanto esposto dal sottoscritto interrogante, ha chiesto il trasferimento a titolo gratuito al Comune della parte di immobile di proprietà provinciale, già interamente restaurato dal Comune di Ugento per essere destinato, come lo è attualmente, a Museo di Archeologia e Paleontologia;
12. il Consiglio Provinciale, con Deliberazione n. 40 del 21 aprile 2009 ha conferito mandato al
Presidente della Giunta Provinciale al fine di "consentire transitoriamente al Comune di Ugento
l'uso gratuito della parte dell'edificio dell'ex Convento dei Celestini,  richiesta in proprietà,
lasciando al nuovo Consiglio di provvedere definitivamente sulle richieste del Comune di Ugento";
considerato, inoltre, che
13. il Museo Civico è stato dotato di un impianto di climatizzazione costoso ma inefficace, in
quanto il flusso d'aria dirottato unicamente all'interno del sala principale "ex chiostro" è insufficiente a determinare il raffreddamento dell'aria in tutte le sale del Museo, che sono oltre 50, tutte prive di impianto di climatizzazione;
14. che, a causa delle alte temperature tempestive, delle finestre esterne obbligatoriamente e per ragioni di sicurezza chiuse, e dell'assenza dell'impianto di climatizzazione nelle sale espositive, alcuni visitatori hanno già avvertito malori nel corso della visita al Museo,
si chiede, quindi, di conoscere
1. se i titoli di proprietà dell'immobile ex Convento dei Celestini sono stati allegati ai progetti dei
lavori  di  riqualificazione  oggetto  di  appalto  aggiudicato  con  determina  dell'Area  Lavori
Pubblici n. 1644 del 31.12.2004 e come è stato possibile non accorgersi che una parte
dell'immobile da riqualificare, oggetto dei lavori appaltati, non era di proprietà del Comune di
Ugento (e non lo è attualmente), ma della Provincia di Lecce, che oggi ne rivendica la
proprietà;
2. qual è lo stato attuale del procedimento amministrativo presso la Provincia di Lecce per il
definitivo trasferimento in proprietà, e a titolo gratuito, al Comune di Ugento della parte
dell'immobile del Museo di Archeologia attualmente ancora di proprietà della Provincia di
Lecce;
3. perché è stato scelto dall'Amministrazione Comunale un impianto di climatizzazione, costoso
e inefficace,  che  indirizza l'aria climatizzata unicamente  nella  sala principale  del Museo,
ottenuta attraverso la copertura con vetri dell'ex chiostro del Convento, anziché optare per un impianto centralizzato con diramazione in tutte le sale espositive, come buon senso avrebbe consigliato;
4. quali provvedimenti intende adottare la Giunta Comunale al fine di superare gli inconvenienti
determinati dall'attuale impianto di climatizzazione, la cui assenza nelle singole sale espositive
ha già causato malori ai visitatori del Museo, a motivo delle alte temperature che si registrano
all'interno.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Giannuzzi. Assessore Lecci.
ASSESSORE LECCI - Grazie, Presidente. Questa risposta è congiunta con l'assessore Scarcia, che è assente, però l'abbiamo concordata insieme.
Con riferimento all'interrogazione testé illustrata dal consigliere Giannuzzi, si significa quanto segue: in seguito all'approvazione del Piano di alienazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare della provincia  di Lecce, varato  dalla  Giunta  con delibera  n.  24 del  16  febbraio  2009, si riscontrava l'inserimento di una parte dell'ex  convento dei Celestini, distinto al foglio 40, particella 508, subii, già oggetto di lavori di restauro da parte del Comune di Ugento nell'ambito dell'attività di recupero e valorizzazione del museo di archeologia, inaugurato il 17 luglio ultimo scorso. Con nota del 10 marzo 2009, prot. 21548, acquisito al protocollo dell'ente in dita 24 marzo, il dirigente del servizio gestione e valorizzazione del patrimonio della provincia di Lecce, specificata come le finalità di tale inserimento andavano ricercate nella possibilità di poter beneficiare, rispetto all'immobile di che trattasi, degli effetti ai fini della trascrizione, trattandosi di edificio rispetto al cui titolo di proprietà esiste la sola menzione nella divisione del patrimonio della Provincia di Terra D'Otranto, pubblicata su una   Gazzetta Ufficiale del 1923. La nota in questione concludeva asserendo come tale inserimento avrebbe consentito alla Provincia di procedere, qualora il Comune di Ugento, ne avesse fatto richiesta , al trasferimento dell'immobile, per la parte di proprietà provinciale, in favore del Comune medesimo. Come ricordato dall'interrogante e proprio in virtù di questi chiarimenti pervenuti dalla provincia, il Sindaco, con nota protocollo n. 6590 del 23 marzo 2009, avanzava al Presidente della Provincia formale istanza in tal senso.
Il Consiglio provinciale, con delibera n. 40 del 21  aprile 2009, conferiva mandato al Presidente e all'organo esecutivo dell'ente di consentire transitoriamente al Comune di Ugento l'uso gratuito della parte dell'edificio dell'ex convento dei celestini, demandando alla nuova assise la determinazione del caso in ordine al trasferimento de quo.
Con nota prot. n. 19.437 del 24 agosto ultimo scorso, il Sindaco invitava il nuovo Presidente, dottor Gabellone e l'assessore al patrimonio Gaetani, a attivarsi, per quanto di competenza, onde favorire il trasferimento a titolo gratuito in favore del Comune di Ugento del cespite in parola. Atteso che solo nei giorni scorsi si sono costituite le commissioni consiliari permanenti, auspichiamo che l'esame dell'istanza richiamata possa essere esaminata in tempi rapidi.
Per quanto concerne la mancata verifica preliminare all'aggiudicazione dell'appalto da parte del settore lavori   pubblici,   dalle   informazioni   acquisite   direttamente   dal   sottoscritto, sembrerebbe che   sia ascrivibile  all'esistenza  agli  atti dell'ufficio  di un'unica  planimetria  catastale,  elaborata  nel  1990 dall'ingegnere  Maruccia,  nell'ambito  di un  più ampio incarico di inventariazione  del patrimonio immobiliare comunale.
Venendo alle problematiche afferenti l'impianto di climatizzazione, si conferma che lo stesso è stato progettato  unicamente  per  consentire  la  fruizione  dell'ex  Chiostro  del  convento,  in  quanto  la previsione di una unità di refrigerazione con diramazione a tutti gli impianti avrebbe comportato un costo aggiuntivo di 70 mila euro, oltre IVA, non disponibili. E stato comunque accertato che sia al piano terra che al primo piano, con dei piccoli accorgimenti, si possano mitigare gli effetti del caldo, consentendo una normale fruizione.
Naturalmente, qualora in futuro dovessimo intercettare finanziamenti specifici, non mancheremo di implementare il sistema di climatizzazione. Grazie.
PRESIDENTE - Grazie, assessore. Prego, consigliere Giannuzzi.
CONSIGLIERE GIANNUZZI - Grazie, Presidente. Una breve replica. Approfitto anche della presenza dei due consiglieri provinciali, anche dell'assessore in particolare, perché si faccia carico di questo problema. So che già si sta interessando. Perché, a dire la verità, ne discutemmo proprio io e lei, assessore, quando uscì fuori questo problema. Quindi so che fin dal principio ha avuto modo e occasione di interessarsene. Oggi a maggior ragione, considerato il suo ruolo istituzionale presso la provincia di Lecce e considerato anche il ruolo istituzionale dell'amico collega Gianfranco Coppola, credo che il percorso amministrativo sarà agevole, armeno così si auspica, per il trasferimento in proprietà, a titolo gratuito, speriamo, di questo immobile al Comune di Ugento. Assessore, diciamo che implicitamente riconosce lei stesso che l'impianto di climatizzazione, così come è stato concepito per una scelta tecnica, evidentemente ha delle limitazioni. Perché, effettivamente, raffredda soltanto l'area del chiostro. La stessa refrigerazione non si registra negli ambienti, che sono 50. Per cui, dovendo mantenere chiuse le porte per ragioni di sicurezza, fa molto caldo, per cui anche questa estate ci sono stati dei malori.
Magari io avrei preferito che l'amministrazione comunale, come indirizzo politico, naturalmente, non come tecnico, perché è ovvio che poi i tecnici fanno le loro scelte, avesse optato per un impianto di climatizzazione centralizzato in ogni ambiente, in maniera da consentire sia il riscaldamento nella stagione invernale e sia il refrigeramento della stagione estiva. Anche perché non sono un tecnico, ma mi è stato detto che quell'impianto costi parecchio anche in termini di corrente, di consumi. Cioè, ci saranno problemi anche di gestione di questo immobile, perché le spese che richiederà possedere e mantenere questo immobile saranno abbastanza sostenute.
Quindi   credo   anche   che   di   fronte   a   questo   esborso   così   significativo,   faccio   carico   anche l'amministrazione l'obbligo di dare un servizio quanto più migliore è possibile.
Poi, penso già l'assessore sappia e penso sono già in corso di soluzione i problemi relativi all'allaccio fognario, che sembra che non sia stato effettuato, la caduta di una finestra che si è verificata nel chiostro. Insomma, ci sono dei problemi che per un immobile nuovo, lasciano un attimo preoccupare.
Però credo che siano stati avviati a soluzione, mi limito semplicemente a segnalarli. Grazie.
PRESIDENTE. - Grazie, consigliere Giannuzzi. Considerato che il consigliere Minenna non ha fatto in tempo a presenziare, l'interrogazione sarà portata al prossimo Consiglio.
CONSIGLIERE CAVALERA - Presidente, una interrogazione urgente, una segnalazione urgente. 
PRESIDENTE - Prego.
CONSIGLIERE CAVALERA - Per segnalare che l'anno scolastico è iniziato di nuovo con qualche problema, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza degli edifici, nel senso che non sono ancora edifici a norma. Iniziarne un altro anno senza avere questi benedetti edifici a norma: mancanza del certificato prevenzione incendi, quel marciapiede che non si è fatto, richiesto tante volte vicino alla scuola media e non si è mai completato. Però soprattutto voglio segnalare una cosetta, perché ho cercato di intervenire direttamente verso la Cogei, però su via Volta è necessario ripulire quegli alberi che ci sono sullo spartitraffico, perché sono pericolosi. Visto che adesso quella via è trafficata con l'inizio delle scuole, ci sono le palme, per esempio, che sono pericolose per i passaggi dei motorini, perché invadono la sede stradale. Bisogna urgentemente ripulire quegli alberi, a parte anche per una questione di estetica, soprattutto per le palme, che costituiscono pencolo per i ragazzi che vanno con le bici o con i motorini verso la scuola.
Poi, a proposito di alberi, aspettiamo a breve una risoluzione per le alberature di via Barco, perché la situazione lì sta peggiorando sempre di più, l'abbiamo già evidenziato in un'altra interrogazione. Però, prima di pagare ulteriori danni, cercate d intervenire.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Cavalera.

PUNTO 6 O.D.G.
COMUNICAZIONI DEL SINDACO PER LA NOMINA DI N. 2 ASSESSORI
SINDACO - L'ordine del giorno reca la nomina di due assessori, che vengono nominati a seguito delle dimissioni degli altri precedenti due assessori. I nuovi assessori sono: Carratta Tiziano e Graziano. 
A Carratta Tiziano come deleghe: Agricoltura, pesca, servizi demografici, servizi elettorali e servizi cimiteriali.
A Graziano Greco: politiche giovanili, sport e spettacolo, pari opportunità, protezione civile. Le deleghe per il turismo ed innovazione tecnologica le mantiene il Sindaco.
Io approfitto dell'occasione della comunicazione per ringraziare gli assessori che hanno preceduto i due nuovi subentranti. Qui è presente Antonio Ponzetta, che è rimasto consigliere comunale. Manca Dino Congedi, che si è dimesso anche da consigliere comunale. A tutti e due rivolgo i miei sentimenti di gratitudine per il lavoro fatto durante questi tre anni trascorsi insieme. Ed esprimo ai nuovi assessori di poter lavorare con lo stesso spirito, con lo stesso animo che ha animato i due precedenti assessori. Con la speranza che in questi 20 mesi che rimangono possano portare frutti positivi, ma soprattutto possano dimostrare, da parte dei due nuovi subentranti, volontà, impegno e soprattutto capacità di operare all'interno della macchina amministrativa, non soltanto come consiglieri comunali, ma anche come assessori.
All'amico Dino Congedi, che qui non c'è, va il mio senso, oltre che di gratitudine, anche di dispiacere per non averlo più insieme nel Consiglio comunale, perché, così come Antonio Ponzetta, a loro due mi legavano sentimenti di amicizia fraterna che data da decenni. Per cui a me sarebbe piaciuto che sia Dino che Antonio rimanessero assessori. Purtroppo non è stato così per vicende che qualcuno dell'opposizione ha commentato a suo piacimento, ma che attengono alla normale dialettica interna di una maggioranza composita e composta anche da persone che hanno una certa personalità e che all'interno di una dialettica democratica possono anche, in certi momenti, non convergere con quelle che sono le sedute dell'intera maggioranza. Perché la dialettica politica, il confronto, anche la non condivisione di alcuni atteggiamenti, possono far parte, e tutti quanti lo possono accertare, di un normale rapporto che qualche volta ha qualche difficoltà a svilupparsi in senso concorde. Detto questo, io, ripeto all'amico Dino Congedi, che non c'è in Consiglio comunale, voglio che rimanga agli atti, esprimo la mia sincera gratitudine per quello che ha fatto, e soprattutto mi auguro di poterlo sempre incontrare, al di fuori del Consiglio comunale, con lo stesso senso di amicizia che ci ha sempre contraddistinti negli anni passati. Per cui concludo, Presidente, e passo la parola a chi vuole prenderla.
PRESIDENTE - Grazie, Sindaco. Prego, assessore Carratta.
ASSESSORE CARRATTA - Grazie, Presidente. Un ringraziamento faccio a te, Sindaco, per la fiducia che mi hai dato per la carica di assessore. Ormai, Sindaco, mi conosci da tantissimo, ho fatto il consigliere per 8 anni e sempre presente e corretto con tutti e con la massima umiltà, senza distinzione di nessuno o colore politico. E così sarò da assessore, perché sarò l'assessore di tutti. E chiudo dicendo: grazie al Sindaco per l'attenzione e la pazienza che ha nei confronti di tutti. Qualche volta ce l'abbiamo anche noi con te, Sindaco. Un ringraziamento va al Presidente a e tutti gli assessori e i consiglieri che hanno condiviso la scelta del Sindaco. Grazie.
PRESIDENTE - Assessore Greco.
ASSESSORE GRECO - Grazie, Presidente. Come ha precedentemente fatto l’assessore Carratta, anche io esprimo il mio ringraziamento al Sindaco per la fiducia risposta nella mia persona per ricoprire un ruolo che richiede Lavoro, preparazione, attenzione, ma soprattutto capacità di risposte immediate alle esigenze dei nostri cittadini.
Ritengo che il lavoro svolto dal Sindaco per rivitalizzare questa maggioranza sia stato un lavoro esemplare, un lavoro basato su una straordinaria capacità di sintesi amministrativa, attraverso la quale è stato possibile limare quei piccoli intoppi politici che si erano creati all'interno della nostra compagine amministrativa. Ma ritengo anche, ed è doveroso sottolinearlo, come in questa vicenda politica abbia svolto un ruolo essenziale, un ruolo determinante l'intera maggioranza, tutti i consiglieri e tutti gli assessori ed il Presidente del Consiglio, i quali hanno svolto un importante ruolo di ricucitura politica, che ha determinato un rafforzamento vero e proprio di questa maggioranza.
Questa maggioranza ha avuto, ha e continuerà ad avere come priorità il bene dei cittadini amministrati, per i quali continueremo a realizzare quel programma amministrativo suffragato da ben 4.500 voti, che è l'unico strumento di valutazione, e ripeto l'unico strumento di valutazione per il nostro operato.
La gente ha bisogno di risposte certe, ha bisogno di risposte concrete. Quelle risposte che questa maggioranza ha dato e che continuerà a dare. Perché la nostra città, che purtroppo da 15 mesi a questa parte sta vivendo un periodo particolare, ha bisogno di ritrovare quell'armonia politico-sociale, che è presupposto indefettibile per lo sviluppo del nostro territorio.
Avviandomi a conclusione, vorrei citare una frase del padre di Giacomo Leopardi, Monaldo Leopardi, nel momento in cui fu eletto consigliere comunale nel Comune di Recanati. Monaldo Leopardi disse:  "Rispetto ed onore per il lavoro svolto dai miei predecessori". Ed è questo che vorrei dire oggi in quest'aula  consiliare:  grazie  ai miei predecessori per il lavoro  che  egregiamente hanno  svolto  e soprattutto per i risultati che hanno conseguito in questi tre anni di attività. Le deleghe che mi ha conferito il Sindaco sono delle deleghe importanti, delle deleghe che richiedono lavoro, quel lavoro attraverso il quale il mio assessorato si propone di raggiungere risultati concreti ed immediatamente constatabili. Grazie.
PRESIDENTE - Grazie, assessore. Prego, consigliere Riso.
CONSIGLIERE RISO - Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. Consentitemi, per un fatto di mia coerenza e a mio modesto avviso, di dire che non condivido, senza alcuna polemica, la scelta del consigliere Ponzetta, per un semplice principio di coerenza che non c'è stato da parte dello stesso consigliere, perché secondo me doveva dimettersi anche da consigliere comunale, come ha poi fatto, sia pure tardivamente, ma è meglio tardi che mai, l'ex assessore, ingegnere Dino Congedi. Ho finito, grazie.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Riso.
CONSIGLIERE RISO - Scusate un attimo: auguri ai due nuovi assessori.
PRESIDENTE - Prego, consigliere Ponzetta.
CONSIGLIERE PONZETTA - Grazie dei suggerimenti, ma so fare da me e forse anche meglio. Buongiorno a tutti. Signor Presidente, signor Sindaco, colleghi consiglieri, cittadini presenti, ritengo doveroso prendere la parola in seguito alla comunicazione delle nomine dei nuovi assessori per significare quanto segue: preliminarmente credo sia opportuno esplicitare le motivazioni che spinsero il sottoscritto, a marzo di quest'anno, a rassegnare le dimissioni dall'incarico di assessore. Le stesse vanno prevalentemente ricercate nel gravissimo ritardo in cui l'Amministrazione comunale perseguiva e persegue i propri obiettivi programmatici, imprigionati in un apparato burocratico assolutamente inadeguato alla risoluzione tempestiva delle molteplici problematiche che attanagliano la nostra comunità.
Le dimissioni volevano essere estrema conseguenza, finalizzata a provocare e stimolare, all'interno della maggioranza prima e dell'esecutivo poi, profonde  riflessioni  sul pessimo  andamento  degli uffici disincronizzati dagli indirizzi politici, trasfusi in diversi atti sottesi ai bilanci di programmazione varati dall'assise consiliare.
Ritardi che, come denunciato in più riprese, si riverberavano  e si riverberano  direttamente nei confronti  dei  cittadini   che   spesso   non   ricevono   riscontri  alle   loro   legittime   istanze,   subendo, inaccettabili mortificazioni e danni patrimoniali che quotidianamente espongono l'Ente ad un rischio concreto di risarcimento.
Altro motivo posto alla base delle mie dimissioni afferisce alla mancata determinata reazione alla campagna di denigrazione sviluppatasi all'indomani dell'efferato omicidio Basile.
In particolare mi riferisco alla mancata presentazione di esposti a tutela dell'onorabilità, non tanto per noi amministratori ma della città di Ugento che ancora oggi assiste incredula ad esternazioni con amplificazioni mediatiche poco edificanti per una comunità pacifica come la nostra.
Ho atteso per settimane che il Sindaco provocasse un chiarimento immediato con i comitati civici che via via si venivano a costituire spontaneamente, nonché con il parroco dell'oratorio, sia pure in modo scomposto e non condivisibile, ma in ogni caso aveva diritto a delle risposte ferme ed inequivoche, che sicuramente avrebbero  impedito  qualsiasi  forma  di  strumentalizzazione  sviluppatasi  con  sempre maggiore enfasi sino ai nostri giorni.
Essendo caduto nel vuoto  ogni tentativo mio personale di prevenire il gioco al massacro a cui quotidianamente stiamo assistendo da quella fatidica notte del 15 giugno 2008, auspicavo, come già detto, che con il gesto estremo delle mie dimissioni si sarebbe dovuta aprire una nuova fase di conciliazione prima e politico- amministrativa poi.
Nel frattempo,  nonostante avessi  appalesato le mie critiche per le vie brevi sull'operato dell'Amministrazione, continuavo a garantire una leale collaborazione presenziando e votando in Consiglio comunale conformemente ai desiderata della maggioranza, senza subordinare il sostegno così manifestato ad alcunché.
In questa fase il Sindaco continuava a farmi partecipe delle azioni e problematiche che riguardavano le funzioni relative  alle deleghe  all'uopo rimesse,  evitando meno disagi possibili ai destinatari delle suddette azioni.
Oggi prendo atto delle nuove nomine assessorili, che sono sopravvenute, in seguito a consultazioni e trattative svoltesi prevalentemente con il gruppo consiliare che hanno indotto il Sindaco ad assumere le susseguenti determinazioni.
Per questo, non posso sottacere profonda amarezza per il mancato coinvolgimento del sottoscritto alle richiamate  consultazioni,  segno  di  mancanza  di  rispetto  e  di  ogni  considerazione,   sia  a  livello istituzionale che personale.
Probabilmente in queste fasi è venuto meno anche il supporto dei colleghi assessori e consiglieri che nel 2006 risultavano in quota a Forza Italia, che confermano la debolezza politica ascrivibile all'assenza sul territorio di un partito di riferimento compatto.
Per quanto fin qui esposto, avendo ottenuto un significativo consenso elettorale, evidentemente basato su credenziali ispirati da capacità professionali, dimostrati in altri ambiti e caratterizzati sempre dalla concretezza nell'agire,
Comunico:
1) di non riconoscermi al gruppo che faceva riferimento a Forza Italia.
2) di condizionare il sostegno all'attuale maggioranza al perseguimento degli  obiettivi
programmatici;
3) di collaborare, e perché no, a far parte da oggi al movimento politico "La Puglia prima di tutto", pur sempre all'interno del PDL, ma con la sua autonomia;
4) L'impegno di integrare il  programma  da voi  rimodulato   in   questi   giorni, se del   caso confermando una lealtà critica non tanto nei confronti di questa maggioranza, quanto nei confronti e nel rispetto del mandato elettorale conferitomi.
Resta inteso che non esiterò ad esercitare fino in fondo tutte le mie prerogative, affinché gli obiettivi di cui sopra vengano realmente raggiunti, rammentandovi che il livello di popolarità del Centrodestra di Ugento è giunto ai minimi termini, come dimostrato nelle ultime elezioni provinciali. E quindi, se non ci sarà un sussulto di orgoglio e senso del dovere, saremo destinati a soccombere con un'onta che difficilmente si cancellerà per i prossimi decenni.
Concludo invitando il Sindaco e l'esecutivo a riflettere sino in fondo su quanto sin qui esposto, a salvaguardare la dignità di quei cittadini che si identificarono in noi in quel lontano 2006, Buon lavoro e auguri a agli assessori.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere. Passiamo al settimo punto.
CONSIGLIERE GIANFREDA - Presidente, ti voglio chiedere: ma il consigliere Ponzetta ha speso dieci minuti del suo tempo così?
PRESIDENTE - Ti ho guardato!
CONSIGLIERE GIANFREDA - Devi dire: "Se c'è qualche intervento in merito, prego". Già l'hai detto dieci minuti fa: "Settimo punto all'ordine del giorno".  È mancanza di rispetto non nei miei confronti, nei confronti del consigliere Ponzetta: "Cunta tiè!". Questo è il significato: "Cunta tiè, nui sciamo nnanzi!". E deprimente! E poi il Sindaco mi dice che sono arrogante.
PRESIDENTE - E non è lui solo che lo dice! 
CONSIGLIERE GIANFREDA - Anche tu, lo so. PRESIDENTE - E non siamo solamente noi,
CONSIGLIERE GIANFREDA - Presidente, io credo che le osservazioni lette, quindi non esposte a braccio, ma lette dal consigliere Ponzetta, quanto meno, come egli stesso Auspica, debbano portare a una profonda riflessione di tutto il Consiglio comunale, non solo della maggioranza, Antonio. Prima, però, di addentrarmi, non voglio sottacere, Presidente, sulla mancanza di rispetto anche della surroga che, appunto, al settimo punto all'ordine del giorno avete previsto. Al settimo punto, non al primo punto! Non mettere al primo punto dell'ordine del giorno di oggi, Presidente, la pienezza dei poteri...
PRESIDENTE - Non hai i numeri a stabilire tu queste cose! È la maggioranza che le decide, il Regolamento.
CONSIGLIERE GIANFREDA - Presidente, hai detto bene: è la maggioranza che decide. PRESIDENTE - Non ti puoi sostituire al Regolamento.
CONSIGLIERE GIANFREDA - Presidente, hai detto bene: la maggioranza decide e tu sottoscrivi. La compilazione dell'ordine del giorno è tua prerogativa. Solo tua! Sindaco, non provocatemi! Ha detto bene: la maggioranza decide e lui sottoscrive. Perchè il consigliere Congedi, che deve subentrare, deve essere estromesso in questa ora e mezza di lavoro, da quelli che sono i suoi diritti? Certamente, Presidente, sarebbe stata sensibilità del nuovo consigliere, che da qui a poco entrerà, a dirvi: "Presidente, nei verbali della seduta precedente, siccome io non ero allora neanche consigliere, mi allontano. Ma questo non esime dal fatto del tuo ruolo di mettere il Consiglio comunale nella pienezza dei suoi poteri e dando il diritto di partecipare.
PRESIDENTE - Consigliere Gianfreda...
CONSIGLIERE GIANFREDA - Fammi finire.
PRESIDENTE - Un attimo di pazienza, poi ti lascio un'ora per parlare. Perché tu stai facendo un discorso campato in aria.
CONSIGLIERE GIANFREDA - Come al solito!
PRESIDENTE - Conosci bene il Regolamento, ma fingi di non conoscerlo. E questa volta non ti posso permettere a fare il comizio nell'aula consiliare. L'Art, 22 del Regolamento dice: "Nella formazione dell'ordine del giorno gli argomenti vanno scritti nel seguente ordine: punto 1 , lettura dei verbali della seduta precedente; punto 2, mozioni o interrogazioni dei consiglieri comunali; punto 3, comunicazioni del Sindaco o del Presidente; punto 4, comunicazioni del Sindaco, qualora venga nominato il Presidente del Consiglio.  Quindi, consigliere Gianfreda, devi finire di fare demagogia in Consiglio comunale, perché in Consiglio comunale non stiamo qua per fare comizi o propaganda elettorale. Stiamo per discutere gli argomenti che la popolazione ci sollecita ogni giorno di affrontare e di poter risolvere. E ora di finirla con questo tuo comportamento!
CONSIGLIERE GIANFREDA - Hai finito, Presidente?
PRESIDENTE - Ho finito. Però io ho finito di parlare, sempre tu, con il rispetto che dici che hai nei confronti degli altri, interrompendomi. Ora che ho finito, ti lascio parlare, a bassa voce, però.
CONSIGLIERE GIANFREDA - Grazie. Il mio tono non è una colpa. Quello è derivato, Presidente, dalla mia professione. Io faccio lezioni a scuola con alunni miei che sono lontani 100 metri da me, quindi è un tono acquisito professionalmente, per cui chiedo scusa, ma credo di aver dimostrato che il mio tono di voce volesse prevaricare. E una deformazione professionale, vi chiedo di credermi. All’Isef, Sindaco, facevamo proprio la prova del tono di voce a distanza, se veniva sentito ai 100 metri, la distanza più lunga quando c'è la corsa. Il professore all'arrivo e gli alunni alla partenza. Dicevo, ancora di più, Presidente, mi preoccupo quando ti accingi, come hai fatto, a leggermi i contenuti dell'Art. 22. Si riferiscono, Presidente, a un Consiglio comunale normale. Non è un Consiglio comunale di tutti i giorni surrogare un consigliere dimesso. Ho detto prima: se noi vogliamo...
PRESIDENTE - Non le puoi stabilire tu le regole. Il regolamento non dice se normale o straordinario. Noi non dobbiamo fare quello che tu pensi, dobbiamo fare quello che ci consente il Regolamento. Come te le devo ripetere queste cose?
CONSIGLIERE GIANFREDA - Presidente, ho mancato di mancanza di rispetto del consigliere che deve subentrare in Consiglio. Ripeto: sarebbe stata sensibilità del consigliere Congedi, ripeto, dire: "Non c'ero nelle sedute precedenti, quindi mi allontano". Chiuso il discorso, non vogliamo fare polemiche.
Entriamo nel cuore del problema. Qualche parola da spendere sul contenuto della esposizione, ripeto, letta, quindi scritta, quindi meditata, quindi approfondita. Perché un discorso a braccio può anche far sfuggire, far scappare qualche frasi magari non voluta o far capire un significato diverso da quello che magari l'oratore vorrebbe esporre. Invece, una volta scritta, presumo l'abbia letta e riletta caso mai qualcosa non fosse bene interpretabile. Io credo che, invece, abbiamo interpretato, almeno per quanto mi riguarda, consigliere Ponzetta, tutto quello che c'era da capire ancora di più, perché noi queste cose le sapevamo già e le abbiamo dette sempre. Poi siamo ridicoli. Se le diciamo noi, consigliere Ponzetta, noi siamo ridicoli. Se diciamo: "Andatevene a casa se non riuscite a dare una svolta a questa attività amministrativa", noi siamo ridicoli. Finalmente è venuto a conferma, dopo quell'intervento dell'ormai ex consigliere e ex   assessore Dino Congedi,  che  in  sostanza  era  questo  come  contenuto,  adesso  lo  dice  un  consigliere  che,  pur svincolandosi da vincoli di voto di maggioranza, rimane, e noi per questo lo rispettiamo e gli diciamo buon lavoro, rimane sempre nell'ambito del Centrodestra, se ho capito bene, confluendo nella "Puglia prima di tutto".
Il discorso delle motivazioni sulle dimissioni da assessore. Uno stimolo, ce lo avevi detto anche in forma non ufficiale a noi consiglieri: "Vediamo un po' se si scuote, buttiamo una pietra nello stagno".
Questo era il significato che tu oggi egregiamente hai ufficializzato con il tuo intervento.
Tutto tace, tutto è fermo.
Comitati (il punto cruciale) spontanei o cittadini che prendono il posto della politica, perché la politica era assente. La mancanza di chiarezza, una presa di posizione ferma, anche purtroppo sull'efferato delitto di Peppino Basile, è uno dei punti sui quali noi abbiamo sempre detto al Sindaco e alla maggioranza che non era quella la rotta da seguire, non era la contrapposizione tra associazioni e politica e amministrazione o Consiglio comunale, tra singoli cittadini e politica, che poteva portarci a far rimanere a galla l'immagine della nostra Ugento.
Lo hai ribadito perfettamente.  Quindi, all'inerzia che avevamo appreso qualche settimana fatta e denunciata dall'ex consigliere Dino Congedi, inerzia soprattutto a livello amministrativo, tu hai ricalcato questa inerzia ancora oggi. Non c'è rispetto. Dovevano quadrare i conti, perché i numeri sono quelli che contano. E come potevano coinvolgerti, consigliere Ponzetta? Se il Sindaco per mesi, come tu hai detto, pur essendo per mesi dimissionario, ti ha sempre investito di problemi che dovevano essere portati a soluzione, credo, secondo me, che erano quelle che condizioni per ripreparare il terreno affinché tu potessi continuare la tua opera assessorile. Come faceva più a chiamarti, se le decisioni erano state prese in maniera diversa?
Quindi, a questo anche la freddezza sia del comportamento del Sindaco, che deve nominare gli assessori, e la cosa ancora più grave; la freddezza, così tu hai detto, dei tuoi amici di partito, ex Forza Italia. Partito assente. Non l'abbiamo mai visto presente, veramente. Forza Italia a Ugento non ha mai avuto... Anzi, la prima volta, appena è nato, ne ha avute due di sezioni, tu non te le ricordi. Poi, sparite quelle due, niente, neanche una.
E tu, con puntualità capillare, hai sottolineato questo. In questo Consiglio comunale non si parla mai di partiti. In   questo Consiglio comunale siamo, forse tutti, una accozzaglia di persone che stanno lì, si vedono, a caso, forse, e che sono chiamati, a volte, nostro malgrado, a dare delle loro valutazioni, dei loro voti in Consiglio comunale e dei loro atteggiamenti o loro cose che devono essere svolte come rappresentanti del popolo. Quindi, questa è l'immagine. Allora noi, come te, non ci preoccupiamo, lo abbiamo sempre dimostrato, a dare il nostro aiuto, il nostro appoggio, il nostro voto favorevole, quando (e in sostanza è quello che hai detto) riteniamo che una delibera possa essere veramente valida per la crescita della nostra città.
Auspichiamo, e abbiamo ragione di crederti, che il nostro senso critico, spesso manifestato, possa essere un atteggiamento chiaramente costruttivo anche da parte tua, ecco perché svincolato dalla maggioranza.
Quindi, nel tuo intervento noi cogliamo che questa amministrazione, almeno fino ad oggi, ha fallito. Lo hai detto a chiare lettere: mai un rapporto costruttivo con i colleghi assessori, abbandonato al suo destino dal gruppo consiliare di appartenenza all'epoca delle elezioni 2006.
Sono cose che stai testimoniando. Per cui ci fa rendere meno ridicoli, consigliere Ponzetta, se noi più volte abbiamo detto, quando ce n'erano le ragioni: "Forse è meglio liberare il campo tutti quanti".
Credo che col tuo intervento, qualcuno che ci ha chiamati "ridicoli", possa rivedere un po' questo termine.
Chiudo, Presidente, dicendo che noi confidiamo nel sussulto avuto dal consigliere Congedi prima e dal consigliere Ponzetta poi, nell'esporre la loro criticità, che è garanzia di quello che noi abbiamo detto senza essere pazzi.
Sindaco, noi auguriamo ai due nuovi assessori, non soltanto per le loro deleghe specifiche, ma che fungano in questo momento da volano per una ripresa, assessore Carratta, assessore Greco, per una ripresa davvero efficace dell'azione amministrativa.
Non sono d'accordo, assessore Greco, quando mi dici: "La maggioranza finora ha lavorato benissimo".
Non è così. Sei stato smentito da un tuo ex amico di maggioranza. Non è così!
E se tu dici questo, assessore Greco, mi preoccupo, perché non vedi la necessità politica di essere uno dei promotori della svolta.
Quando   dici:   "Hanno   lavorato   tutti   bene,   per   cui   io   mi   accontenterei   di   continuare   così", evidentemente ci fai preoccupare. Ci fai preoccupare!
Quindi,  invito  che   facciamo:  che  siate  da  stimolo,  da  svolta  perché  tutti gli assessori,  tutta  la maggioranza, tutto il Consiglio comunale  (perché no?)  possa davvero cominciare ad affrontare e risolvere i problemi. E non andare a amministrare a macchia di leopardo, a fare qualcosa tanto per renderci un po' tranquilli con la coscienza. I grandi problemi che ha Ugento non sono stati, non dico risolti, ma neanche affrontati in questi ultimi anni.
Questa è la drammaticità in cui noi versiamo. E quindi, volevamo esternare la nostra solidarietà alla presa di posizione del consigliere Ponzetta.
Questo non è un lisciarsi un asso a carte. Quindi, che non siano fatte interpretazioni. . . Lo stesso Dino Congedi l'altra  volta  diceva:  "Quasi quasi mi verrebbe  di venire..."...  No,  stai lì al  tuo  posto tranquillamente. Perché serve, perché fatto da un consigliere che ha preso i voti in quella lista, serve il tuo  comportamento  di grande  criticità,  quando  questo  occorre.  Come serve  pure,  chiaramente, l'approvazione di qualcosa quando noi riteniamo che sia importante.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Gianfreda. Prego, consigliere Cavalera.
CONSIGLIERE CAVALERA - Io per esternare soltanto un sentimento, perché dal punto di vista politico è stato molto chiaro il consigliere Gianfreda. Perché, sinceramente, mi fa paura l'insensibilità e li a mancanza di rispetto che c'è, non soltanto nei nostri confronti, ma a questo punto devo dire anche fra di voi della maggioranza.
Nella maggioranza stesso vi chiedono... Adesso è il secondo componente della maggioranza che chiede a tutti una riflessione sull'andazzo di questi tre anni, e quindi un cambio di marcia da oggi in avanti.
L'ha fatto l'ex consigliere Congedi, adesso lo fa l'ex assessore Ponzetta, che resta consigliere per senso del dovere e voterà, giustamente, secondo coscienza volta per volta.
Il consigliere Ponzetta ha parlato (tante volte lo abbiamo detto anche noi) di ritardi nella risoluzione dei problemi, di mortificazione  dei diritti dei cittadini,  di risposte  chiare,  come diceva il consigliere Gianfreda, una presa netta sulla questione del delitto Basile, che avrebbe potuto contribuire ad unire il paese. La mancanza di coinvolgimento nelle decisioni successive alla sua dimissione. Non lo so, sono cose sulle quali noi vi abbiamo richiamati tante volte. Adesso vi richiamano i vostri stessi amici.
Su questo vi chiedo anche io di riflettere. Poi un augurio non deve mancare mai per i nuovi assessori. E in particolare vorrei ricordare per l'agricoltura, per la quale si è fatto poco... Anzi, per l'agricoltura non si è fatto niente proprio, sta abbandonata a sé stessa. Una cosa per tutta è la situazione disastrosa delle strade di campagna. Questa amministrazione, ma non solo questa, anche la precedente, non ha messo mani mai sulle strade di campagna. Gli ultimi lavori sulle strade di campagna che sono stati fatti, forse sono stati fatti 20 anni fa.
Non so se voi siete a conoscenza, ma sulle strade di campagna non si può più transitare, non fosse altro per i rovi e con le erbacce che escono sui limiti delle strade. C'è stata gente addirittura questa estate che ha rovinato nei camper, perché i turisti che si sono perduti per mancanza di segnaletica o per errori del GPS, del navigatore, si sono ritrovati nelle strade di campagna.
Teniamo presente che i contadini di Ugento sono tra i pochi della provincia di Lecce che pagano anche l’ICI per i terreni agricoli. Quindi, al danno la beffa.
Quindi, buon lavoro ai nuovi assessori.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Cavalera. Interventi? Prego, Sindaco.
SINDACO - Io voglio prendere atto di alcune osservazioni fatte dall'amico consigliere Antonio Ponzetta circa le motivazioni che l'hanno spinto alcuni mesi fa a dare le dimissioni. Lui in sintesi dice: io ero preoccupato dal ritardo in cui si realizzava il programma; ero ancora più preoccupato per la situazione che si era creata in Ugento dopo l'omicidio Basile.
Prendiamo atto che queste motivazioni lui le aveva esposte già altre volte, per cui credo che è sotto gli occhi di tutti che l'avvenimento tragico della morte di Peppino Basile ha comunque alterato non soltanto la vita cittadina, ma anche ha provocato qualche ritardo nell'attività amministrativa. Per il semplice fatto che le polemiche che si sono susseguite in tutti questi mesi, hanno irrimediabilmente portato non dico a un incattivimento del clima, ma ha portato a una presa di posizione molte volte aspra nei confronti dell'amministrazione comunale, che veniva spesso additata come responsabile di quel fatto.
Io credo che quando i consiglieri di opposizione parlano di questo fatto e cercano di addebitare al Comune, al Sindaco e all'amministrazione comunale le responsabilità di un mancato dialogo, io credo che lo facciano non dico per convenienza politica, perché comunque devono parlare male dell'amministrazione comunale, ma lo facciano soprattutto perché vogliono nascondere la verità dei fatti.
Perché mi sono permesso, in un intervento televisivo ultimamente, di sottolineare come in questi 15 mesi il Sindaco ha parlato sì e no 4 o 5 volte. Altre ne, altri hanno parlato decine e decine di volte. Io non credo che in Ugento ci sia ancora il pensiero unico, che tutti quanti dobbiamo rispettare e al quale dobbiamo per forza unificarci. Io credo che ognuno sia libero di esprimere il proprio pensiero. E non è detto che se il Sindaco parla di qualcosa, deve essere per forza attaccato, ripreso, offeso, come è successo nell'ultima trasmissione televisiva.
Io non so quanti di voi l'hanno vista quella trasmissione. Io credo che lo spettacolo a cui hanno assistito migliaia di cittadini ugentini non sia stato molto edificante. E non certo per colpa mia. Chiarito questo aspetto, che mi pare doveroso da parte di chi vi parla, torno agli argomenti che il consigliere Ponzetta ha sottoposto all'attenzione di questo Consiglio comunale.
Le osservazioni circa i ritardi del programma e circa il clima, io prendo atto che in effetti qualche problema c'è stato. Soltanto che anche debbo dire, in tutta onestà, che quando si fa parte di una maggioranza, le opinioni personali, le non condivisioni di certi progetti, di certe azioni, possono essere anche esternate, perché sono sempre e comunque rispettabili. Però una regola della democrazia vuole che quando si fa parte di una maggioranza, bisogna anche sentire gli altri componenti della maggioranza e vedere che cosa ne pensano. Perché sarebbe grave se ognuno di noi, all'interno di un gruppo di maggioranza, volesse aver ragione su tutto ciò che pensa lui personalmente, senza sentire che cosa dicono gli altri.
Questa è una regola fondamentale di una democrazia.
E mi dispiace che mi si dica che io non ho tenuto conto di certe situazioni. Perché chi mi conosce, e Antonio Ponzetta mi conosce da una vita, sa che io sono portato un dialogo con tutti, avversari compresi. Immagina se non avessi parlare con lui.
Purtroppo, però, ripeto, quando ci sono delle situazioni particolari e si creano certi fatti all'interno della maggioranza, il Sindaco, purtroppo, deve cercare di fare l'interesse della collettività, cercando di trovare una soluzione che porti avanti l'attività amministrativa, per verificare se ci sono o meno le condizioni perché l'attività amministrativa possa svolgere appieno il suo mandato.
Questo fatto può portare anche, purtroppo, a non condividere ciò che il consigliere in quel momento stava esternando.
E prendo atto e mi scuso con l'amico Antonio Ponzetta se qualche volta non ci siamo capiti. Perché succede, è successo anche con l'amico Dino Congedi, che non c'è questa mattina qui. Purtroppo in politica molte volte i fatti legati alla vita amministrativa, i fatti legati all'azione politica possono anche essere non condivisi e possono anche contrastare con l'opinione e con l'idea di altri, con i quali si condivide un percorso.
Detto questo, non è che voglio giustificare il fatto che abbiamo perso un po' di tempo, un po' di mesi per rivendicare, per portare avanti il programma.
Qui abbiamo l'assessore Pacella, che è l'assessore alla programmazione. Io devo dare atto ogni qualvolta ci fermiamo a parlare, lui ci mette sempre davanti un documento dal quale risulta tutto ciò che bisogna realizzare. E ogni volta che guardiamo quel documento, riusciamo appena appena a convincerci che si può realizzare in tutto quel documento, perché ci sono cose che si possono fare e cose che purtroppo non si possono fare. Ma non perché l'amministrazione comunale non vuole farle, perché ci sono degli impedimenti di carattere pratico, quali sono le risorse finanziarie che attualmente non ci sono. E si sta cercando anche adesso, proprio alla luce di fatti successi, sarebbe grave se l’amministrazione comunale nella sua interezza, la maggioranza, non prendesse atto di una situazione che comunque ha portato a uno stato dell'attività amministrativa.
Devo dire che, proprio per quello che mi pare Gianfreda ha detto, per cercare di rilanciare l’azione amministrativa, dopo questi mesi di stallo, noi abbiamo predisposto, e lo sottoporremo, l'ho redatto io insieme a Pacella... quanto prima riuniremo tutta la maggioranza per sottoporre all'attenzione di tutti quanti i consiglieri e assessori, quel documento che parla di attività amministrativa da portare avanti negli ultimi 20 mesi che ci rimangono.
Se su quel documento avremo la firma di tutti, e non ho dubbi che tutti quanti i consiglieri firmeranno quel documento, perché si tratta di cose utili al paese, io credo che poi tra qualche mese ci confronteremo un'altra volta con molta più pacatezza, tranquillità, per vedere se l’amministrazione comunale è riuscita o meno a realizzare quel programma.
Consigliere Gianfreda, hai fato il passaggio in cui si dice, prendendo spunto da quello che ha detto Ponzetta, circa la mancanza di vicinanza del partito, delle forze politiche... E una sua impressione, ma può anche essere vera, io non metto in discussione. Perché da un po' di tempo, è un fatto che attiene alla mia maggioranza, perché ci riconosciamo tutti nel PDL, al di là se Puglia prima di tutto, se Alleanza Nazionale, se Forza Italia, etc., c'è ancora attualmente, e voi lo sapete, perché ne parlano i giornali, una fase di transizioni dai vecchi partiti alla costituzione del nuovo PDL, attraverso la quale attività di transizione alla fine si costituiranno gli organi che gestiranno questo grande contenitore politico, che è il PDL, e nel quale tutti quanti noi ci riconosciamo, al di là delle singole appartenenze alle liste, oppure a piccoli monumenti che sono nati e poi si stanno sviluppando in Puglia.
Io credo che, detto questo, Consigliere Gianfreda, non si può parlare di accozzaglia di perone, come hai detto tu. Per chiarire, perché il termine accozzaglia...
CONSIGLIERE GIANFREDA - Ho detto che non parliamo mai di partiti in questo Consiglio comunale.
SINDACO -  Però potevi dire "una unione di persone", senza usare il termine "accozzaglia". Perché chi fa politica, come me, non ha mai fatto parte di nessuna accozzaglia. Io sempre sono stato in un partito, in cui si è discusso, si è parlato, si è anche dissentito, ma alla fine siamo usciti tutti con testa alta, perché abbiamo pensato in quel momento di portare avanti un programma, un'idea che per noi in quel momento rappresentava tutto.
Allora, detto questo, io invito, lo faccio con spirito di amicizia, il consigliere Ponzetta... lo ringrazio perché non ha fatto dichiarazioni di transumanza, e lo ringrazio per questo, come ho ringraziato l'amico Dino Congedi prima, che ha detto che lui, se fosse rimasto in quest'aula, sarebbe rimasto sempre al suo posto, all'interno del Centrodestra.
Detto questo, che cosa voglio dire? Che chi è stato eletto con questa maggioranza, comunque e sempre si riconosce nel Centrodestra, al di là di quelle che possono essere le divisioni particolari.
E ripeto ancora una volta: se divisione c'è stata, scontro c'è stato, polemica c'è stata, è stata sempre sugli in cui qualcuno ha sentito il percorso politico da portare avanti in modo diverso da quello degli altri, ma mai sono state mosse accuse, né dal consigliere Ponzetta, né dall'ex consigliere Dino Congedi circa programmi, scelte o fatti gravi, commessi da questa amministrazione comunale.
Negli altri Comuni (non lo faccio perché voglio giustificare quello che è successo qui) i Consigli comunali si sono sciolti per fatti molto più gravi, non si è sciolto per incomprensioni.
Per cui, quando ci sono questi fatti, che si verificano per causa di incomprensioni o dì non condivisioni di alcune scelte basate soprattutto su come portare avanti un programma, io credo che dovere del Sindaco è verificare se ci sono i termini, i modi e i tempi per poter ricucire. Perché comunque noi dobbiamo rispondere a chi ci ha votati, e non pensare a dividerci ancora una volta per poter poi eventualmente far valere le nostre ragioni. Ragioni che possono essere condivise, qualche volta non condivise, ma che vanno sempre portate all'interno della maggioranza, con la quale si partecipa alla vita amministrativa.
Detto questo, io credo di aver chiuso l'argomento. Credo che la discussione politica possa essere considerata da parte mia chiusa. Salvo poi incontrarci e scontrarci con l'opposizione in sede di conto consuntivo e di equilibri di bilancio. Grazie.
PRESIDENTE - Grazie, Sindaco.

PUNTO7 O.D.G.
SURROGA CONSIGLIERE COMUNALE
PRESIDENTE - II primo dei non eletti entra, se è in aula, Congedi Enzo. Prima votazione.
CONSIGLIERE GIANFREDA - Presidente, cosa stiamo votando? 
PRESIDENTE - La surroga.
CONSIGLIERE GIANFREDA - Va messa ai voti?
PRESIDENTE - Sì. Chi è favorevole?
VOTAZIONE 
UNANIMITÀ DEI PRESENTI
PRESIDENTE - Per l'immediata esecutività?
         VOTAZIONE 
UNANIMITÀ DEI PRESENTI
PRESIDENTE - Prego, consigliere Congedi. A nome di rutto il Consiglio comunale, i nostri migliori auguri. Siamo lieti che sei tra noi. Ci auguriamo insieme di portare avanti un lavoro. Il lavoro, quindi, che a noi spetta da consiglieri comunali, come il massimo impegno, con le massime risposte da dare alla cittadinanza.
CONSIGLIERE CONGEDI - Grazie, Presidente, grazie a tutti, soprattutto ai cittadini di Ugento. Dopo una lunga assenza di tre anni, mi ritrovo di nuovo in questi banchi. Sinceramente sono emozionato. Dopo tre anni, spero di poter dare, ancora una volta, un buon contributo, un contributo positivo a questa amministrazione, e spero di mettermi molto presto in cammino, perché, dopo tre anni di assenza, molte cose mi sono sfuggite.
Sindaco, ti ringrazio nuovamente e spero di poter essere utile a questo Consiglio comunale. Grazie a tutti.
PRESIDENTE - Prego, consigliere Riso.
CONSIGLIERE RISO - Benediciamo il nuovo ingresso del consigliere Congedi Enzo. Solo per dire una cosa: che ho un po' di imbarazzo per quello che sappiamo tutti, a vedere di là il consigliere Congedi Enzo e di qua l'altro consigliere. E questo vorrei che mi fosse chiarito bene, solo per questo. Basta.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Riso. Prego, consigliere Congedi.
CONSIGLIERE CONGEDI - Rispondo con due parole al consigliere Riso. Credo che ricordi le ultime votazioni, dove il sottoscritto era candidato con l'UDC ed è risultato il primo dei non eletti dell'UDC. Non credo che ci siano stati altri problemi in seguito. Io non ho cambiato niente, quindi penso di rappresentare alcune parti dell’UDC. Poi, se eventualmente c'è un problema all'interno dell’UDC, sarà risulto all'interno del partito, non credo in questa assise. Grazie, Presidente.
CONSIGLIERE RISO - Scusate, senza alcuna polemica: mi sembra giusto e corretto che sia chiarito a tutto il Consiglio il discorso, dato che l'ingresso è nuovo. Quindi, se da una parte abbiamo il signor Congedi del PDL da una parte e il signor Nico Giannuzzi dall'altra, facenti parte, poi se mi sbaglio correggetemi, facendo parte ambedue dell'UDC, uno in qualità di commissario (così sono stato informato) e l'altro come esponente. Questa cosa vorrei che mi fosse chiarita. Credo che sia un mio diritto. E finisco qua. Grazie.

 PUNTO 8 O.D.G.
RATIFICA   DELIBERA  DI  G.C. N. 133 DEL 24/07/2009 "VARIAZIONE URGENTE  ALLA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2009 /2011 E AL BILANCIO DI PREVISIONE 2009/2011
PRESIDENTE - Relatore l'assessore Pacella.
ASSESSORE PAGELLA -  Buongiorno a tutti. Portiamo in questo Consiglio comunale la ratifica di una variazione di bilancio, di una variazione urgente alla relazione previsionale e programma dea, la ratifica della delibera della Giunta comunale n. 133 del 24 luglio scorso. La modifica al bilancio, la variazione, quindi, al bilancio si è resa necessaria a  seguito  di richieste pervenute da responsabili di alcuni settori,  che hanno evidenziato la necessità di provvedere a una variazione urgente di bilancio.
La prima si riferisce a una richiesta da parte del responsabile dell'area urbanistica del giugno 2009 con cui chiedeva una variazione di bilancio  relativa alla registrazione delle concezioni di demanio marittimo intestate al Comune di Ugento.
Un'altra, sempre dell'area urbanistica, con cui chiudeva una variazione relativa al rimborso di somme versate e non dovute per oneri concessori dell'oblazione per pratiche di condono edilizio.
Una terza a firma del Vice Sindaco, con cui comunicava che la autorità locale di protezione civile chiedeva una variazione al bilancio per la previsione di un finanziamento riconosciuto dalla Regione Puglia per la realizzazione di un pozzo per l'emungimento di acqua a uso antincendio, da ubicare all'interno del distaccamento dei vigili del fuoco.
Una quarta si era resa necessaria, in quanto il Nucleo Antisofisticazione e sanità, con un sopralluogo presso i mercati coperti, evidenziava e faceva delle contestazioni per alcune violazioni alle condizioni di igiene.
Ricevute queste richieste, l'ufficio ha ritenuto di sottoporre all'attenzione della Giunta la necessità di provvedere alla variazione. Variazioni, ripeto, disposte con la suddetta variazione, rendevano comunque compatibili le
variazioni di bilancio e, di conseguenza, il rispetto degli obiettivi del Patto di Stabilità.
Pertanto, oggi si porta alla ratifica questo documento, che per le motivazioni che vi ho testé elencato, si era reso necessario. E pertanto gli equilibri di bilancio vengono comunque rispettati. Grazie.
PRESIDENTE - Grazie, assessore. Interventi? Consigliere Cavalera.
CONSIGLIERE CAVALERA -   Presidente, grazie. Ho appreso in questo momento che quelle multe fatte dai NAS... Io avevo capito prima che erano dei soldi che entravano al Comune, invece sono delle multe fatte al Comune per la scarsa igiene dei mercati coperti.
Altra situazione da noi denunciata più volte! E forse abbiamo fatto male a non andare fino in fondo e farli chiudere nei quei mercati coperti, già negli anni scorsi.
Poi, non possiamo essere d'accordo su questa variazione di bilancio, anche perché i soldi si prendono per la maggior parte dei debiti fuori bilancio, abbassando i debiti fuori bilancio. Siamo convinti, purtroppo, che adesso si stanno togliendo dai debiti fuori bilancio e a fine mese, con gli equilibri, e senz'altro da qui fino alla fine dell'anno sicuramente usciranno altri debiti fuori bilancio, dove li dovete rimettere.
Quindi, mi sembra il gioco delle tre carte, che non porterà a niente.
Quindi, noi siamo contrari.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere. Altri interventi? Chi è favorevole?
VOTAZIONE
Presenti e votanti n. 15 Favorevoli: n. 11

Contrari: n. 3 (Cavalera, Coppola, Corvaglia)
Astenuti: n. 1 (Riso)

PUNTO 9 O.D.G.
APPROVAZIONE IN VIA DEFINITIVA, AI SENSI DELL'ART 21 DELLA L.R. N. 56/ 80, DELLA VARIANTE AL PIANO PER GLI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI (P.I.P.)
PRESIDENTE - Relatore, assessore Pacella.
ASSESSORE PACELLA - Grazie, Presidente, grazie, assessore Mauro. Devo dire che finalmente questo argomento arriva al suo iter conclusivo in questa assise comunale, dopo che nel 2004, con deliberazione del Consiglio comunale, era stato adottato il progetto di variante alla zona PIP del Comune di Ugento. La necessità di quella variazione, era stata determinata da una ridistribuzione interna dei lotti connessa al nuovo assento della viabilità.
La stessa era stata poi, per dieci giorni consecutivi, pubblicata all'Albo pretorio. Non sono pervenute osservazioni in merito alla stessa e successivamente il Comune di Ugento ha inviato al Comitato Urbanistico della Regione Puglia tutti quanti gli atti relativi a questa variante.
Nel giugno 2008 il Comitato Urbanistico Regionale aveva approvato la suddetta variante, evidenziando però la necessità di salvaguardare le parti del territorio della zona PIP interessata da cigli di scarpata, prevedendo in prossimità degli stessi l'ubicazione dell'area destinata a verde attrezzato e a parcheggi, ovvero ubicando, in prossimità della direttrice Ugento — Racale, lotti già posizionati su cigli di scarpata.
Per questo motivo l'amministrazione   comunale ha inteso fare uno studio  approfondito  sulla geomorfologia dei siti interessati, dando incarico al geologo, dottor   Marcello De Donatis, il quale ha redatto una apposita relazione geomorfologica per la verifica di emergenze morfologiche della zona PIP oggetto di variante.
Dalla relazione si evince che l'aspetto evidenziato su cui il comitato chiedeva di salvaguardare queste parti, il problema viene superato sotto il profilo paesaggistico. I vincoli geomorfologici derivati dal CUR di dover procedere all'approvazione definitiva della variante, tesa, come dicevo prima, a una nuova distribuzione interna dei lotti, veniva superato da questo studio, che è allegato agli atti.
Pertanto, per questi motivi quest'oggi portiamo all'approvazione definitiva questa variante in questa assise comunale.
Ripeto, è un atto che giunge con ritardo, ma è un atto importante, che dovrebbe dare opportunità a nostri operatori, mi auguro... So che ci sono diverse richieste. Ma adesso l’amministrazione attiverà tutte le procedure necessarie, con un bando pubblico, per l'assegnazione dei lotti e procederà, spero in tempi brevi, ristretti, anche all'esproprio delle relative aree da assegnare ai richiedenti.
Non solo questo: l'amministrazione comunale si sta muovendo per fare richiesta alla Regione Puglia, grazie alle opportunità che la Regione Puglia ha messo a disposizione degli enti locali per la risoluzione delle infrastrutture nelle zone PIP, di partecipare a un bando della Regione Puglia per la richiesta di finanziamenti per il completamento delle infrastrutture in quell'area.
Per cui, viene richiesto in quel bando la necessità di avere una zona PIP efficace. Pertanto, oggi con l'approvazione definitiva di questa variante, possiamo dire che la nostra zona PIP da oggi risulta essere uno  strumento  efficace  a  tutti gli  effetti.  Pertanto  possiamo  partecipare  al  bando  regionale  per l'ottenimento di tali finanziamenti.
Per  cui,  voglio  ancora  una  volta  evidenziare  la importanza  della  stessa  approvazione  di  questo argomento, che ritengo possa essere uno strumento importante per dare maggiori opportunità a diversi operatori, piccole e medie imprese, di poter avere un opificio nella nostra zona PIP. Grazie.
PRESIDENTE - Grazie, assessore. Interventi? Prego, consigliere.
CONSIGLIERE CAVALERA - Presidente, dopo tanti anni che si arriva a questa approvazione definitiva, bisogna almeno dire la nostra soddisfazione. Finalmente va in porto, almeno sulla carta (e sottolineo "sulla carta") questo strumento fondamentale di pianificazione.
Però, purtroppo, debbo rilevare, e l'ho fatto già altre volte, che il comportamento pratico con cui questa amministrazione sta affrontando la questione della zona industriale lascia a desiderare. E mi riferisco a due questioni: una, la questione delle risorse che l'amministrazione sta incassando già dalla zona industriale, perché da un po' di anni quelli che hanno costruito, le ultime costruzioni hanno pagato fior di quattrini come oneri di urbanizzazione, e a parte quella strada, che facemmo ormai cinque anni fa, non è stato fatto niente altro. Io, che ci lavoro abbastanza su quella zona, ho lavorato abbastanza, so quali problemi ci sono. Prima di tutto la questione, per esempio, della fogna bianca, perché quando succedono le piogge, diventa un disastro. E man mano che aumentano gli insediamenti, sarà sempre più un disastro.
Quindi, voglio dire, gli importi che il Comune ha incassato per quelle concessioni edilizie, per quei permessi di costruire, che ormai si aggirano intorno ai 150 mila euro, sono stati messi nel calderone degli oneri concessori del Comune, quindi spesi anche per spesa corrente (l'assessore Pacella sicuramente me ne darà atto) e non si è destinata ancora una lira di questi soldi alla zona industriale. Poi, l'argomento della zona industriale, dal punto di vista pratico, deve essere affrontato nella sua totalità. Perché, per esempio, io l'ho evidenziato anche in fase di bilancio, l’amministrazione comunale ha fatto l'errore di portare l’ICI di quelle zone a 18 euro a metro quadrato. Questo significa che quando andrete a espropriate, non credo che riuscirete a espropriare meno di 18 euro a metro quadrato, non fosse altro per una questione di giustizia.
La questione, ripeto, deve essere affrontata nella totalità. Per cui, siccome i suoli costeranno una cifra molto superiore rispetto a quella di altri paesi per la zona industriale di Ugento, non credo che ci saranno tutte queste grandi richieste. Anche perché in questo periodo di crisi non credo che gli imprenditori che vogliano investire facciano la fila.
Allora, speriamo di entrare in qualche finanziamento pubblico, perché questi finanziamenti pubblici, che speriamo a fondo perduto, dovrebbero far diminuire i prezzi dell'urbanizzazione della zona industriale. Logicamente, se adesso c'è un preventivo di 12-13 euro a metro quadrato, che aggiunti ai 18 euro dell'esproprio si arriva a 30 euro a metro quadrato per poter acquistare un lotto della zona industriale di Ugento, è un importo che non credo possa stare sul mercato.
Quindi, speriamo in qualche finanziamento pubblico per poter abbattere i costi degli urbanizzazioni. Perché, se il Comune riuscirà a acquisire dei finanziamenti a fondo perduto, dovrà detrarli dall'incidenza da caricare sugli imprenditori che chiederanno l'acquisizione del lotto.
Per fare questo, c'è bisogno di un impegno forte dell'ufficio, perché, a partire dai vecchi proprietari che hanno costruito, bisogna fare, come ho detto sempre, più incontri per gestire tutta la situazione pregressa, prima di tutto, per cercare di recuperare qualcosa.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere. Prego, consigliere Riso.
CONSIGLIERE RISO - In merito all'argomento che stiamo trattando, ho da precisare che tali zone, le zone industriali in particolar modo, sono mancanti di servizi ed opere di urbanizzazione. Intanto l’Amministrazione percepisce soldi senza dare in cambio servizi. Mi sembra di vitale importanza questo. Poi, occorre fare finalmente ordine sulle zone industriali ed artigianali e poi, per finire, anche se potrebbe essere in primo luogo, a Gemini non esiste né zona industriale né zona artigianale. Poiché questo mi viene spesso sollecitato, ecco che di rimando lo sollecito all'Amministrazione tutta. Grazie.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere. Prego, assessore Mauro.
ASSESSORE MAURO - Grazie, Presidente. Io volevo fare solamente una piccola precisazione, perché sembrerebbe che all'interno di questa area industriale abbiamo recuperato chissà quali somme, Abbiamo introitato da parte dei cittadini chissà quale cosa, ma poi di fatto... l'ingegnere Cavalera l'ha detto parzialmente. Il programma è questo: all'interno di quell'area, proprio perché non era stato mai realizzato niente di opere pubbliche, di servizi, e quant'altro, non si era mai chiesto niente a chi ha realizzato. In effetti all'interno vi è un atto unilaterale d'obbligo. Significa che l'amministrazione ha concesso, a tutti quelli che stanno in quell'area, di costruire senza percepire una lira. Nessuno di quelli che hanno costruito prima degli ultimi cinque anni ha pagato una lira.
Quindi, noi dobbiamo andare a recuperare quell'impegno morale e sottoscritto. Qualcuno in quell'area già avanza pretese e quindi vorrebbe disattendere quel suo impegno morale e giuridico. Poi qualcuno in quell'area già si tira indietro e dice che non vuole pagare. Quindi, per i cittadini, per la moralità che hanno, fanno e poi veniamo a dire che l'Amministrazione... Forse sono cittadini, parte di quei cittadini, poi andiamo a vedere chi sono che non vogliono pagare. Perché devono dare delle somme che sono stati tolte a tutti quelli che stanno lì, perché quelli nel costruire hanno pagato i loro neri. E devono pagarli pure loro, come li ho pagati io, come li hanno pagati tutti.
Quindi, se abbiamo fatto delle cose, dovranno pagare. Poi vediamo il perché si vogliono tirare indietro. Non l'ho capito.
Quindi di fatto non ha pagato nessuno, che sia chiaro, escluso gli ultimi cinque anni, che abbiamo introitato delle somme. Però quei 150 mila euro, carissimo ingegnere (meno male che se un tecnico e sai) non servivano nemmeno a fare la progettazione o a pagare i tecnici, ingegneri come te e come tanti altri architetti, neanche a pagare quelle persone a fare una progettazione.
Quindi i 150 mila euro non sarebbero sortiti a niente. In effetti quest'Amministrazione ha aspettato quest'atto finale per poter poi iniziare di fatto la realizzazione completa di quell'area, andando a recuperare in maniera tranquilla, pacifica quelle somme e, se sarà necessario, fare un'azione legale verso tutti quelli che stanno in quell'area. Poi porteremo all'attenzione, in questo Comune, se sarò ancora presente, i nomi di tutti quelli che non vogliono pagare, così poi i cittadini sanno chi non vuole pagare. Perché poi alla fine siamo sempre noi amministratori a subire, ma forse a volte bisogna anche vedere i cittadini che cercano di uscire fuori da quelle che sono le norme. E quindi l'amministratore cerca di recuperare e il cittadino sfugge, va via e cerca di trovare tutti i sotterfugi per non pagare. Quindi, non è sempre l'amministratore l'imbroglione di turno, anzi ritengo che nell'amministrazione, se entra uno con quell'idea, è bene che se ne stia a casa, che vada a imbrogliare da qualche altra parte. Nell'amministrazione ci vuole gente seria e capace. Questa amministrazione l'ha dimostrato nei cinque anni passati e lo dimostrerà da oggi in avanti, e l'ha dimostrato anche con tutte le difficoltà nei tre anni passati. Quindi, nei tre anni passati ha dimostrato che comunque si può andare avanti, e lo farà ancora in questi due anni che rimangono di amministrazione. Grazie.
PRESIDENTE - Grazie, assessore. Prego, consigliere.
CONSIGLIERE CAVALERA - Una cosa soltanto di poteva fare, non con 150, ma con 60-70 mila euro: portare l'acquedotto, per esempio, che sta già vicino all'Eurospin. Con 60-70 mila euro si poteva portare l'acquedotto alla zona industriale, che è una cosa fondamentale. Perché avere acqua potabile in uno stabile significa non stare contro legge.
PRESIDENTE -  Grazie, consigliere. Interventi? Prego, assessore Greco.
ASSESSORE GRECO - Grazie, Presidente. Soltanto per esprimere la mia soddisfazione, a nome del gruppo consiliare di maggioranza, per il raggiungimento di questo risultato importantissimo, che i nostri cittadini attendevano da circa 40 anni. Un obiettivo fortemente voluto da questa amministrazione, che consentirà al nostro territorio di conoscere finalmente un vero e proprio sviluppo occupazionale, in quanto gli artigiani e coloro che vorranno investire nel nostro territorio, potranno tranquillamente farlo, concorrendo in una logica di cooperazione allo sviluppo occupazionale non solo del nostro territorio. Va dato merito per il risultato raggiunto, soprattutto al Presidente della Confartigianato di Ugento, a Biagio Marchese, il quale, insieme ai suoi componenti, hanno sempre svolto un'attività di sollecito, un'attività di cooperazione per il raggiungimento in tempi celeri dell'attuale risultato.
Ovviamente, come diceva in precedenza l'ingegnere Cavalera, l'approvazione della variante al PIP, equivalendo a una dichiarazione di pubblica utilità delle opere previste, necessita dell'acquisizione pubblica degli immobili mediante espropriazione.
Ovviamente sarà premura di questa amministrazione sollecitare il responsabile del settore urbanistica e assetto del territorio affinché possa essere attuata la presente delibera e gli ulteriori adempimenti di Legge nel minor tempo possibile. Grazie.
PRESIDENTE - Grazie, assessore.
CONSIGLIERE GIANFREDA - Presidente, chiedo scusa, solo per chiedere una precisazione. Mi è sembrato di capire che l'assessore Greco abbia fatto un intervento più come capogruppo che non come assessore. E rimasto capogruppo della maggioranza?
PRESIDENTE - Sì. Passiamo alla votazione. Chi è favorevole?
VOTAZIONE
Presenti e votanti n. 19 Favorevoli: n. 19 (unanimità)

PRESIDENTE - Passiamo al punto 10.
CONSIGLIERE GIANFREDA - Presidente, il consigliere Minenna ha chiesto di parlare, perché è appena arrivato.
PRESIDENTE - Abbiamo votato.
CONSIGLIERE MINENNA - Appunto per dire che non è all'unanimità, mi astengo, perché non so nemmeno... Cioè, sono arrivato proprio in questo istante. Quindi, mi astengo, perché non so su che cosa stiamo andando a votare. Questo soltanto, per una questione di regolarità.

VOTAZIONEPresenti e votanti n. 19
Favorevoli: n. 18 Astenuti: n. 1 (Minenna)


PUNTO 10 O.D.G.
APPROVAZIONE PROGETTO IN VARIANTE AL PRG AI SENSI DELL'ART. 5 DEL D.P.R. 447- 98  "PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UN CENTRO RICETTIVO PER VACANZE E TURISMO COSTITUITO DA UN ALBERGO, DEPENDANCE E SERVIZI PRIVATI IN AMPLIAMENTO ALLA STRUTTURA ESISTENTE".
PRESIDENTE - Prego, assessore Mauro.
ASSESSORE MAURO - Grazie, Presidente. Devo leggere una nota che è arrivata da parte del titolare di questa ditta. Noi dovevamo portarlo oggi all'approvazione, però ieri la SL sport e il suo titolare hanno protocollato una nota. Cioè, insieme all'approvazione, perché di fatto si tratta di una variante, in quell'ambito viene censita una variante. Quindi, dove viene realizzata quest'opera diventa una variante, insieme a quella va presentato anche il progetto.
Noi avevamo predisposto tutto per il Consiglio comunale. Il titolare fa questa richiesta, io ve la leggo: "Richiesta sospensione pratica in testa alla ditta SL sport srl. Il sottoscritto signor Scarcia Luigi, nato ad Ugento il 18.03.1952, residente alla via Capitano Ugo Giannuzzi n. 243, in qualità di amministratore unico della società SL sport srl, in riferimento alla pratica presentata, ai sensi dell'Art. 5 del D.P.R. 447 del 98, avente a oggetto la redazione di un progetto per la realizzazione di un centro per vacanze e turismo, costituito da un albergo con dependance e servizi privati in ampliamento al complesso di supporto al turismo già esistente, chiede la sospensione della medesima pratica per un ulteriore approfondimento tecnico, finalizzato a una rimodulazione progettuale".
Quindi, se dobbiamo approvare il progetto e il progetto in questi giorni hanno verificato che andava rimodulato o meno, hanno chiesto la possibilità di ripresentare questa nuova progettualità, sempre nel riferimento della norma, quindi da quello sancito dalle diverse commissioni, anche dalla Regione Puglia. Però devono rimodulare questo progetto, quindi chiedono la sospensione.
Quindi io porto all'attenzione dell'assemblea e ai voti il ritiro di questo argomento, che verrà presentato nel momento in cui porteranno gli elaborati tecnici rimodulati. Grazie.
PRESIDENTE - Grazie, assessore. Ci sono interventi? Prego, consigliere Cavalera.
CONSIGLIERE CAVALERA - Prendiamo atto di questa novità, diciamo, con un suggerimento: la rimodulazione del progetto credo che avrà la necessità di riacquisire tutti i pareri. Quindi anche la conferenza di servizi di nuovo. Questo credo che... Perché, siccome fino adesso su questa pratica è stato fatto un pasticcio, un grande pasticcio veramente, credo che addirittura a questo punto anche lo stesso richiedente si sia reso conto, credo, vista questa missiva, questa nota che ha mandato questa mattina, per cui nel rifare la pratica che sia, per favore, più lineare e più controllata. Dico solo questo.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere. Prego, consigliere Coppola.
CONSIGLIERE COPPOLA - Se per gentilezza ci fa avere una copia di quella missiva, almeno per me, poi per chiunque altro la desidera. Grazie.
PRESIDENTE - Ci sono altri interventi? Votiamo per il ritiro. Chi è favorevole?
VOTAZIONEPresenti e votanti n. 19
Favorevoli: n.19  (unanimità)

PUNTO 11 O.D.G.
NOMINA REVISORE DEI CONTI PER IL TRIENNIO 2009/2011
PRESIDENTE -   Prego, assessore Pacella.
CONSIGLIERE COPPOLA - Scusate, prima di iniziare. Io devo andare via, perché ho un altro impegno alla Provincia di Lecce. Mi dispiace per non esserci anche a questa votazione.
ASSESSORE PACELLA - Signor Presidente, amici consiglieri, signor Sindaco. Siamo giunti oggi all'approvazione della nomina di un revisore dei conti per il triennio 2009/2011.
Prima di entrare nel merito di questo argomento, voi sapete benissimo che con deliberazione n. 36 del Consiglio comunale del 2006 questa assise comunale ha conferito incarico per il triennio 2006 /2009 a n. 3 revisori dei conti, nelle persone dei signori dottor Giuliano Cucci, in qualità di Presidente, della dottoressa Paola D'Ambrosio e dottor Profico Antonio Guido, in qualità di componenti, l'incarico del collegio dei revisori dei conti di questo ente. Proprio in virtù del fatto che hanno concluso il loro mandato, tra l'altro questi professionisti sono stati componenti del collegio dei conti della città di Ugento per ben due mandati, per cui non hanno più possibilità di essere rinominati, proprio per aver svolto per 6 anni il ruolo di revisore dei conti di questa amministrazione. Per questo motivo io voglio in questa assise, lo abbiamo già fatto in altre occasioni, in occasione di dibattito nell'ambito della discussione di bilanci di previsione, ma lo voglio ripetere e rimarcare: ringraziare i professionisti che hanno svolto in quei 6 anni con dovizia, con dovere e con responsabilità il loro ruolo di revisore dei conti di questo ente.
Voglio anche ringraziarli per i loro interventi, per le loro relazioni ai vari documenti di bilancio che sono stati poi di volta in volta discussi da questa assise, in modo particolare nel momento in cui il collegio evidenziava le criticità in maniera precisa, puntuale. E devo dire che hanno svolto un ruolo imparziale, a difesa dell'operato dell'intero Consiglio comunale. E proprio per questo motivo voglio ulteriormente ringraziarli per quanto loro hanno fatto in questi 6 anni.
Proprio per questo adesso l'amministrazione deve procedere, proprio perché il loro mandato è scaduto, in base all'Art. 234 del Testo Unico degli enti locali, decreto legislativo 267/2000, così come modificato dalla Legge finanziaria 296 del 2006, dobbiamo procedere alla nomina. Questa volta la novità è di un solo revisore contabile. Perché per Legge Finanziaria, appunto, le amministrazioni fino a 15 mila abitanti non possono più eleggere tre componenti, ma un solo componente. Sapete benissimo che questo è un compito arduo, il ruolo del revisore dei conti non è facile, soprattutto dopo le novità che le varie finanziarie in questi ultimi anni hanno introdotto nelle pubbliche amministrazioni, per il ruolo di controllo molto particolare che devono svolgere. Per cui, un solo revisore significherebbe un lavoro enorme da dover svolgere, con attenzione e particolare verifica e controllo.
Nel giugno 2009 l'ufficio degli affari generali, con propria determina ha approvato un avviso per procedere all'individuazione dei candidati da sottoporre all'esame del Consiglio comunale. L'ufficio ha ritenuto opportuno procedere in tal senso proprio in virtù del fatto che, come ben sapete, negli ultimi anni, anche per qualsiasi tipo di incarico, le amministrazioni comunali procedono a pubblicare bandi per poi individuare la figura professionale da adibire a determinati incarichi, di consulenza, di ricerca o di studio.
Questo bando è stato pubblicato all'albo pretorio e sul sito internet del portale dell'amministrazione comunale del Comune di Ugento dal 10 agosto 2009 al 25 agosto 2009.
Sono pervenute delle istanze di alcuni professionisti, che sono allegate alla delibera.
Con questo atto, prima di procedere alla individuazione per scrutinio segreto, quindi si voterà sulla individuazione del professionista sulla base delle istanze pervenute, informo comunque che con questo atto andiamo anche a determinare il compenso annuo lordo del revisore dei conti, in base, appunto, al decreto Ministeriale del 20 maggio 2005, che ulteriormente viene maggiorato del 5%, sulla base, appunto, di ciò che prevede il decreto ministeriale nelle tabelle b) e e), che comprende un importo di maggiorazione che l'amministrazione comunale, con questo atto, prevede in massimo 5%, perché la norma prevede fino a 10%.
Pertanto noi prevediamo il 5%, e l'importo lordo annuo complessivo che si riconoscerà al revisore dei conti nominato, che sarà eletto in questa assise, è di 11.311,87 euro, che graverà sull'intervento 10.10.103, capitolo 20, Art 4 del Bilancio di previsione degli esercizi 2009, 2010, 2011. Pertanto, nel rinnovare ai precedenti professionisti, che hanno condotto, ripeto, con grande diligenza il loro operato, mi auguro che il professionista che questa assise nominerà sarà un professionista che farà altrettanto e sarà all'altezza del compito. Grazie per l'attenzione.
PRESIDENTE -  Grazie, assessore. Ci sono interventi? Prego, consigliere Giannuzzi.
CONSIGLIERE GIANNUZZI - Presidente, considerata anche la procedura di voto, a scrutinio segreto, quindi con scheda, per comunicare semplicemente all'assemblea che ho ricevuto mandato dai soci dell’UDC di Ugento dì procedere alla individuazione del revisore in un professionista ugentino. Privilegiando la presenza di un professionista ugentino, la sezione si è orientata in questo modo, per cui io sono stato autorizzato a fare questa dichiarazione.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere. Altri interventi? Prego, consigliere Riso.
CONSIGLIERE RISO - Da parte dei Verdi, anche io esprimo la solidarietà a che nominassimo uno del luogo, anche perché ci sono tutte le condizioni, e mi sembra giusto. Quindi mi esprimo in tale direzione. Grazie.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere. Altri interventi?
ASSESSORE PAGELLA - Solo per dire che il sistema prevede comunque il voto a scrutinio segreto. Per cui possiamo procedere.
PRESIDENTE - Altri interventi?
CONSIGLIERE GIANFREDA - Quindi non c'è un orientamento della maggioranza, assessore?
ASSESSORE PAGELLA - L'orientamento c'è, lo vedrete dal risultato. Io mi auguro che possa essere all'unanimità, consigliere Gianfreda.
CONSIGLIERE GIANFREDA - Se ti auguri l'unanimità del Consiglio, allora fatecelo sapere. Perché, sennò, come facciamo?
SINDACO - Dovevo intervenire, ma non intervengo, su suggerimento di un amico. PRESIDENTE - Scrutatori: Basile Maurizio, Angelo Minenna, Enzo Congedi.
SI PROCEDE ALLA VOTAZIONE A SCRUTINIO SEGRETO
PRESIDENTE - N. 15 Voti per Macagnino Francesca, n. 3 schede bianche. Dobbiamo votare per l'immediata esecutività.
CONSIGLIERE   GIANFREDA  - Apprezziamo,   Presidente,  che   è   stato   accolto   l'invito   delle minoranze. Anche se non in toto, assessore Pacella.
ASSESSORE PACELLA - E per questo sono rimasto male, devo essere sincero.
PRESIDENTE - Chi è favorevole?
VOTAZIONEPresenti e votanti n. 18
Dott.ssa Francesca Macagnino: n.15
Bianche:  n. 3
PRESIDENTE - Mi auguro che questo pomeriggio siamo in molti a Tiggiano. Grazie.

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