giovedì 23 settembre 2010

LETTERA APERTA AL COMITATO CIVICO "IO CONTO"

   Come Consigliere comunale di opposizione sento il dovere di intervenire sulle problematiche evidenziate nel vostro foglio distribuito nei giorni scorsi in Ugento, con appunti severi verso "tutta la classe politica" ugentina accusata di sordità, disinteresse, indifferenza, in una parola di "assenza".
  Cercando sinteticamente di spiegare il perché, pur comprendendo tutte le ragioni, è un documento condivisibile solo in parte se solo si va a guardare la storia politico-amministrativa di Ugento negli ultimi 20 anni.
   Intanto credo che nell'amministrazione pubblica di una comunità, di un territorio, le responsabilità politico-amministrative vanno graduate tra "maggioranze" e "opposizioni" che si sono succedute negli anni senza fare di "tutta l'erba un fascio".
   Le problematiche che affliggono questo nostro territorio, anche quelle lamentate nel documento riguardanti in particolare l'ambiente, non si sono abbattute per castigo divino, ma sono state determinate dalle scelte, dettate dai più svariati motivi, di chi ha avuto dai cittadini la responsabilità di governare il paese in questi lunghi anni, in primo luogo i sindaci, gli assessori e i consiglieri delle maggioranze che hanno avallato tanti atti.
   Dopo, abbastanza dopo, vengono i vari consiglieri di opposizione deputati al controllo ed a formulare proposte, di per sé, quasi sempre alternative a quelle della maggioranza che governa.
   Dopo ancora però, e questo vale più che mai a livello locale, nella catena di responsabilità vengono anche gli stessi cittadini, che solo a tratti si sono svegliati per capire ed agire, forse perché non completamente liberi dalle tante debolezze di uno stato di bisogno perenne, anche e soprattutto economico. Tutti questi responsabili "politici" a partire dai "più noti" (a tutti) hanno nomi e cognomi, gente che ancora oggi è ai vertici del governo di questo paese, da 14 anni (dis)amministrato quasi ininterrottamente dalle stesse persone con sindaci Dott. Pacella (3 anni) e On. Ozza (quasi 10 anni).
   Per stabilire le responsabilità, nel bene e nel male, basta andare a vedere gli atti dei consigli comunali dove ci si confronta ma tanto poco frequentati dai cittadini, per capire chi ha votato a favore o contro certe scelte, chi ha denunciato errori amministrativi e sprechi di risorse, chi ha cercato di combattere contro insensibilità, approssimazione amministrativa, mancata tutela dei cittadini.
   In coscienza devo dire che dall'opposizione il nostro dovere lo abbiamo fatto, dedicando tempo, capacità e risorse.
  Forse avremmo potuto essere ancora più incisivi, sicuramente è mancata e manca una sufficiente comunicazione e informazione con e verso i cittadini, un loro maggiore coinvolgimento, ma credo che i fatti e gli atti prodotti smentiscano abbondantemente l'accusa di disinteresse e indifferenza verso i problemi del nostro territorio e della nostra comunità.
   Quanti interventi con denuncie, sollecitazioni, proposte, fatti dai consiglieri di opposizione sui vari provvedimenti e sulle più diverse tematiche, anche su quelle richiamate nel vostro documento, sono caduti sistematicamente nel vuoto con i nostri governanti sordi ad ogni suggerimento, quasi convinti di essere infallibili, mentre intanto hanno proliferato spese improduttive (vedi spese legali legali per 300.000 €/anno) e sprechi di risorse. Il bilancio comunale è stato portato ormai sull'orlo del dissesto, rendendo così tutto più difficile. Quasi mai un'autocrìtica, l'ammissione di un errore in questi anni da parte di sindaco e assessori mentre si è continuato a gestire in tutti i modi il proprio spicciolo consenso personale.
   Non è facile per chiunque incidere in un contesto del genere.
  In ogni caso personalmente, non considerandomi un politico ma un cittadino, aderente ad un partito (PD), che cerca di dare il proprio contributo a migliorare questo nostro paese, accolgo i richiami del documento come un ulteriore stimolo per un maggiore impegno ed attenzione, abituato come sono intimamente a mettermi in discussione. Mi sia consentito però di pensare e dire che cosi come i cittadini "pretendono" una classe politica (in fondo scelta da loro stessi) seria e presente, dovrebbero essere coscienti che il bene comune si costruisce e si coltiva tutti insieme.
   È mia convinzione infatti che in questo senso tutti possono dare un contributo perché ognuno di noi fa "politica" tutti i giorni con le sue stesse scelte di vita (comportamenti, rapporti sociali, lavoro ecc).
  È vero che alla "classe politica" si ha diritto di porre delle domande e di ottenere in ogni caso delle risposte, ma un futuro migliore per Ugento non lo può costruire e non lo costruirà la sola "classe politica" ma la stessa intera comunità. Su questo dobbiamo sentirci tutti impegnati.
  Grazie per l'attenzione.
Ing. Oronzo Cavalera
 Consigliere comunale di opposizione del Partito Democratico

Nessun commento:

Posta un commento

INVIA IL TUO COMMENTO.

Inserisci un commento

Ti potrebbe interessare anche: