mercoledì 7 dicembre 2011

Eolico, la Erg muove le torri e il mega-parco fa passi in avanti

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Eolico, la Erg muove le torri e il mega-parco fa passi in avanti

di PIERANGELO TEMPESTA

UGENTO - Fa passi in avanti il cammino del mega-parco eolico da 18 aerogeneratori da 2,5 megawatt l’uno. Il progetto che la società «Erg Eolica Italia s.r.l.» di Genova vuole realizzare a Ugento, in un’area al confine con i territori di Casarano e Taurisano, è datato 2007, anno in cui il Comune di Ugento ha deliberato a favore dell’impianto. Ne nacque una battaglia a suon di ricorsi e sentenze per cercare di bloccare l’iniziativa.

Il 1° dicembre, intanto, la società ha presentato la domanda di valutazione di impatto ambientale (Via) alla Regione Puglia: il progetto e lo studio di impatto ambientale sono stati depositati per 60 giorni in Regione, in Provincia e nei Comuni di Ugento, Casarano, Collepasso, Cutrofiano, Galatina e Ruffano, a disposizione di chiunque voglia fare delle osservazioni. Il coinvolgimento di altri cinque comuni, oltre a quello di Ugento, è presto spiegato: oltre alle 18 torri è prevista la realizzazione di imponenti opere connesse, come un elettrodotto aereo di 18,3 km che collegherà la cabina primaria di Ruffano a quella di Galatina e un altro elettrodotto di 2,75 km che da Ruffano arriverà a Casarano. Alcune linee elettriche in cavo interrato in media tensione, poi, assicureranno il collegamento delle singole torri alle cabine di raccolta e alla stazione di trasformazione e smistamento per l’allacciamento alla rete elettrica nazionale. Inoltre il progetto prevede l’adeguamento delle strade esistenti e la costruzione di nuove strade per la viabilità di cantiere a servizio degli aerogeneratori.

Il primo via libera alla realizzazione dell’impianto arrivò il 17 marzo 2007, con il parere favorevole del consiglio comunale di Ugento e l’approvazione dello schema di convenzione con la Erg Eolica. Alla delibera seguì un ricorso al Tar, presentato da alcuni proprietari dei terreni dove è prevista la nascita dell’impianto, da alcuni residenti della zona e dal Comune di Casarano, preoccupato per il deturpamento del paesaggio nell’area al confine con Ugento. Il tribunale diede ragione ai ricorrenti, annullando la delibera. Il Comune di Ugento, però, presentò ricorso al Consiglio di Stato, ottenendo, nel febbraio 2010, l’annullamento della decisione del Tar, poiché nella delibera la fattibilità del progetto era stata subordinata alla positiva valutazione in sede di conferenza dei servizi. 

È di giovedì scorso, infine, la domanda di valutazione di impatto ambientale presentata alla Regione dalla Erg Eolica. Secondo gli accordi del 2007, «il Comune avrebbe dovuto incassare il 4,5% sia sui certificati verdi sia sulla produzione, con un minimo garantito di 150mila euro ma con cifre che avrebbero potuto anche superare i 500mila euro annui». 
A chiarirlo è l’assessore all’innovazione tecnologica dell’epoca, Donato Congedi, che sottolinea: «Il progetto prevedeva anche 150mila euro versati una tantum alla firma del contratto e l’impiego di manodopera locale». Contropartite economiche che non hanno mai convinto gli ambientalisti e, in generale, chi giudica simili impianti troppo invasivi per il territorio.

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