sabato 31 dicembre 2011

MEGA EOLICO AD UGENTO: L'ARTICOLO DEL CORRIERE


Ugento, è lite sul parco eolico
Avrà 18 pale di 120 metri:il comune di Taurisano protesta

LECCE - Un parco eolico previsto sulle Serre salentine rischia di far scoppiare una «guerra» tra Comuni nel Basso Salento. La fattoria del vento, con le sue 18 pale eoliche alte circa 120 metri da 2,5 megawatt l’una, dovrebbe sorgere, infatti, ad Ugento, ma al confine con il territorio di Taurisano, dove monta la protesta. Gli amministratori ugentini nel 2007 approvarono uno schema di convenzione con la società proponente, la «Erg Eolica Italia srl», che il 1° dicembre scorso ha presentato la richiesta di valutazione d’impatto ambientale alla Regione Puglia. Visto l’evolversi della situazione, con un’interpellanza di queste ultime ore, il consigliere taurisanese di Rifondazione comunista, Salvatore Antonio Rocca, chiede provvedimenti urgenti da parte dell’assemblea civica dicendosi certo che «l’immagine delle Serre sarà offuscata da un pauroso impatto ambientale». Ma c’è di più. In realtà il progetto è destinato a coinvolgere diversi Comuni: oltre a Ugento e Taurisano, anche Casarano, Collepasso, Cutrofiano, Galatina e Ruffano. Dalle carte risulta che il parco eolico dovrà essere affiancato da altri impianti, in particolare due elettrodotti, uno lungo 18,3 chilometri che collegherà la cabina primaria di Ruffano con quella di Galatina, e un secondo di 2,75 chilometri tra Ruffano e Casarano. «Non si comprende perché non si scelgano forme meno invasive di energia alternativa, come ad esempio quella solare sui tetti - scrive il consigliere Rocca - capace di sfruttare le tante ore di sole di cui beneficiamo ogni giorno per la maggior parte dell'anno. Sono maturi i tempi per trattare problematiche di gestione del nostro territorio in chiave sovracomunale poiché riteniamo che quello che succede nel territorio di Ugento non riguardi solo gli ugentini ma anche noi».

La storia dell’impianto eolico di Ugento, su cui ha acceso i fari anche la sezione del Sud Salento di Italia Nostra, coordinata da Marcello Seclì, è parecchio tormentata. Dopo la prima delibera di approvazione vi furono ricorsi al Tar da parte dei proprietari dei terreni e da altri privati residenti in agro di Casarano. Il Tar diede ragione ai ricorrenti annullando la delibera, ma il Comune di Ugento la spuntò dinanzi al Consiglio di Stato ottenendo l’annullamento della decisione del Tar. «A questo punto io credo che il Comune di Taurisano - sostiene Salvatore Antonio Rocca - debba prendere con estrema urgenza un provvedimento che possa impedire ad Ugento di alterare il nostro paesaggio già violentato nei fondi "Tore e Fumusa" con i parchi fotovoltaici, altrimenti finisce che il nostro territorio rimane vittima della logica della globalizzazione».
Antonio Della Rocca
28 dicembre 2011



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