sabato 12 dicembre 2009

Comunicato Stampa Consiglio Comunale 11 dicembre 2009

Di seguito il Comunicato Stampa sulle motivazioni che ci hanno indotto a non partecipare al Consiglio di ieri.
 

COMUNICATO STAMPA
OGGETTO: Convocazione del Consiglio Comunale, in seduta straordinaria e monotematica, per venerdì 11 dicembre 2009, avente come O.d.G. : “Atto di solidarietà al Sindaco e alla sua famiglia in seguito alle ultime dichiarazioni degli organi di stampa sul caso Basile”.


Ugento, lì 11 dicembre 2009



Egregi Signori,
   pensavamo, dopo un anno e sette mesi di travaglio politico, sociale ed istituzionale, che il Consiglio Comunale potesse riunirsi, ed essere nuovamente partecipato e frequentato da tutti i nostri concittadini, per argomenti di importanza collettiva.
    Pensavamo che il Consiglio Comunale potesse tornare a riunirsi per discutere non solo e non soltanto di “legalità e sicurezza” o di argomenti inerenti il Bilancio del Comune, ma anche di come risolvere il degrado urbanistico di alcune zone del territorio, di come rilanciare i comparti dell’agricoltura, dell’edilizia e dell’artigianato.
    Pensavamo che il Consiglio Comunale potesse tornare a discutere di come risolvere il problema della disoccupazione che attanaglia molte famiglie, e degli stipendi che non vengono pagati da mesi, ad alcuni operai che lavorano in alcuni settori importanti per il decoro e l’immagine stessa della Città…
   Pensavamo, insomma, di poter tornare a discutere dei tanti decennali problemi che soffocano lo sviluppo di Ugento e del suo territorio, e di come in Consiglio Comunale si potessero affrontare e risolvere tali questioni. Pensavamo che il tanto invocato “silenzio” sulla vicenda del barbaro assassinio del nostro amico e collega Peppino Basile, potesse scendere, si potesse ritornare in un clima di serenità e si potesse “lasciar lavorare”, come si è detto tante volte, Forze dell’Ordine e Magistratura intorno a questo spinoso caso.
    Pensavamo, al di là degli steccati, delle barricate, e al di là di ogni considerazione in merito alla vicenda, che ci si potesse stringere unitariamente intorno alla famiglia Colitti e agli abitanti di via Nizza, che da quella maledetta notte del 14 giugno di più di un anno fa, non trovano pace ed anzi, sono ancora di più dilaniati da dubbi, angosce, incertezze e drammi personali e familiari.
   Lo pensavamo, appunto!
   Non si capisce bene se per un capriccio del destino, se per un caso fortuito, se per smanie di rampantismo e protagonismo da parte di qualcuno, ansioso di mettersi in mostra e di guadagnare “un posto al sole”, per i prossimi 10 o 20 anni della scena politica ugentina, o se per un preciso disegno politico ed istituzionale di tutto il centrodestra siamo arrivati, in maniera irrituale e pasticciata, alla convocazione di un Consiglio Comunale per esprimere “solidarietà al Sindaco e alla sua famiglia per gli attacchi subiti”.
   A parte il fatto che non si capisce bene per cosa e per quale motivo si debba esprimere “solidarietà” al Sindaco Ozza giacché questa proposta di Consiglio Comunale non è stata discussa, come prevede lo Statuto Comunale, in Conferenza dei Capigruppo, né abbiamo trovato in allegato alla convocazione del Consiglio Comunale di oggi, alcuna proposta di delibera o un impegno chiaro e preciso che il Consiglio stesso si assumeva o faceva assumere al Sindaco e alla Giunta Comunale in merito all’oggetto stesso della discussione.
   Complice forse la trascuratezza del Presidente del Consiglio Comunale o la sorte o il destino beffardo, noi oggi non siamo ancora riusciti a capire perché si è deciso di riunire, in seduta straordinaria e con un solo argomento in discussione, la massima assise cittadina, né di che cosa si dovrebbe discutere e poi votare …
   Né oltretutto siamo riusciti a capire a quali sorta di “attacchi” siano stati sottoposti il Sindaco e la sua famiglia: sappiamo che godono di ottima salute (e speriamo sinceramente che sia sempre così per i prossimi 100 anni) e li abbiamo visti tutti in questi giorni molto sereni, anzi più che sereni.
   Oltretutto, non riusciamo a spiegarci come “qualcuno”, abbia voluto trascinare nella bagarre politica la famiglia del Sindaco Ozza: a parte il fatto che per qualunque motivo e in ogni occasione, è bene lasciare fuori dallo scontro politico affetti e persone care, non riusciamo a comprendere la dicitura “e alla sua famiglia”, contenuto nell’Ordine del Giorno oggi in discussione, che sa tanto di “privato” e “familistico”.
   L’opposto di un deliberato del Consiglio Comunale, proposto dalle opposizioni e votato a maggioranza dal Consiglio Comunale nell’agosto scorso, dove il Consiglio stesso (nel pieno della sua sovranità e non “presenziato solo dai Consiglieri di opposizione”, come disse il Sindaco in quei giorni!!!) si pronunciò per una sonora inversione di tendenza del precedente modo di amministrare, da parte di questa Giunta come delle precedenti, sempre di centro destra, che quasi ininterrottamente governano Ugento da 15 anni: una gestione, appunto, non più familistica, non più improntata alla tutela di certi interessi, ma rivolta ad una  condotta  amministrativa che va nella direzione di un benessere diffuso, per tutti gli abitanti di Ugento, Gemini, Torre San Giovanni e marine.
   Oggi, ci sembra invece, forse non per volontà del Sindaco stesso o della sua famiglia, ma per la smania (lo ricordavamo sopra) di mettersi in evidenza di qualche Assessore, come fido seguace e zelante “esecutore degli ordini”, avallato certamente dal Presidente del Consiglio Comunale che, troppo spesso dimentica di non avere tessere di partito in tasca e  che dovrebbe, invece, essere il garante di tutte le forze politiche presenti in Consiglio e non solo di una parte di esse, ci sembra dicevamo, che si sconfessi tutto ciò che è stato legittimamente votato dal Consiglio Comunale nell’agosto scorso e, soprattutto, auspicato da tanti, troppi anni da tutti i nostri concittadini: la volontà, cioè, politica ed istituzionale di lavorare per gli interessi generali del territorio, e non solo e non soltanto per una parte di essi, o, peggio, per alcuni personaggi e gruppi di potere.
   In una parola, ci sembra che oggi si ritorni bruscamente ed inaspettatamente indietro ad un uso sconsiderato e privatistico del Consiglio Comunale da parte di questa maggioranza e allo stesso tempo ad un “uso”  irragionevole ed illogico della massima assise cittadina convocata forse più per capriccio e per un preciso imperativo che suona come un “qui comandiamo noi!!!”, che per una sensata convinzione … e forse nemmeno voluto dal Sindaco, che sappiamo essere persona riservata, che non mischia i fatti di casa propria con la discussione politica e che non ama questo genere di polemiche.
   Tanti fattacci sono avvenuti in questa nostra città: dalle minacce agli insulti verbali, alle devastazioni delle sedi dei partiti, dai battibecchi poco eleganti sui giornali alle scritte sui muri, alle lettere minatorie, a minacce più o meno velate…ad un attacco a tutta la classe politica ed istituzionale a mezzo di un ordigno esplosivo che, più di due anni fa, ha sfondato l’entrata principale del Palazzo Comunale (subito archiviato da Sindaco e maggioranza come semplice “incidente di percorso”, e invece prontamente denunciato alla cittadinanza, mediante manifesto murale, da parte delle opposizioni!).
   Per tutte queste ragioni, per quanto abbiamo sempre detto, non ci sentiamo di partecipare ai lavori del Consiglio Comunale di oggi, a quella che appare come una “tragica sceneggiata”, e nello stesso tempo ribadiamo la nostra piena fiducia nel lavoro della magistratura e il pieno rispetto per il lavoro degli avvocati impegnati nella difesa dei nostri concittadini Colitti.

  Distinti Saluti

I Consiglieri Comunali
Coppola Gianfranco (I.d.V.)
Giannuzzi Nico (U.D.C.)
Cavalera Oronzo (P.D.)
Corvaglia Luigi (P.D.)
Gianfreda Renato (P.D.)
Minenna Angelo (P.d.C.I.)


 

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