lunedì 14 giugno 2010

C.C. 31 maggio: resoconto 3° O.d.G. (Bilancio)

CONSIGLIO COMUNALE DEL 31 MAGGIO 2010
PUNTO 3 O.D.G.
BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZIO FINANZIARIO ANNO 2010 - BILANCIO TRIENNALE ANNO 2010 /2012 - RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA ANNO 2010 /2012 - ESAME ED APPROVAZIONE
PRESIDENTE - Prego, assessore Pacella.
ASSESSORE PAGELLA - Buona sera a tutti. Prima di iniziare la mia relazione o, volevo informare l'assise e i cittadini presenti che discutiamo di bilancio. E proprio perché discutiamo di bilancio, all'interno vi sono gli elementi di discussione che riguardano il motivo per cui molti cittadini sono qui presenti questa sera. Intanto io chiedo scusa se mi dilungherò, ma la mia è una relazione al bilancio, dove c'è anche l'aspetto che riguarda la tassa sui rifiuti. Pertanto, non sarò molto prolisso rispetto alle altre volte, proprio perché immaginavo che l'argomento che maggiormente poteva interessare l'assise riguardasse in modo particolare quello sui rifiuti.
Pertanto vi chiedo sin d'ora scusa se sarò un po' prolisso, ma ripeto: non lo sarò come lo sono stato le altre volte, in altre occasioni sulla discussione al bilancio.
(Legge relazione allegati agli atti). Grazie.


PRESIDENTE - Grazie, assessore. Consigliere Coppola.
CONSIGLIERE COPPOLA - Grazie, Presidente. Inizierei con delle... Io toccherei solamente il lato per quanto riguarda il lato della raccolta rifiuti. Inizierei con due domande, non so a chi sono proprio indirizzate, per quanto riguarda chi ha deciso le ripartizioni in percentuale sull'aumento della tassa, chi è il responsabile di questi aumenti in percentuale. Perché il Comune di Ugento è il primo come costi della Tassa sui rifiuti. Da un'indagine fatta nelle zone limitrofe, ho constatato che Ugento, per la seconda volta dal 2008 al 2009, siamo i primi sui 23 Comuni per quanto riguarda la tassa sullo smaltimento. Anche quando Ugento non pagava lo smaltimento, assessore Pacella. Gli anni precedenti Ugento era esente dallo smaltimento, perché noi conferivamo i rifiuti nella Monteco, risultavamo i primi come tassa sui rifiuti, ripeto i primi su 23 Comuni che pagava la tassa più alta, senza pagare lo smaltimento. Ho fatto il volantino due anni fa, ho scritto anche su Uxentum, è a conoscenza di tutti i cittadini.
Oggi, da alcune note riportate anche dall'assessore, quando dice: "Ugento, quale sede della discarica Burgesi, per circa 18 anni non ha mai pagato lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani". Questo è verissimo, noi non pagavamo come smaltimento, ma lo smaltimento era compreso nella tassa della raccolta. Non era evidenziato, ma pagare 1,73 euro come metro quadrato, rispetto ad Alliste, che paga 1,40 euro e a Gagliano del Capo che pagava 1,10 euro compreso lo smaltimento, penso che i cittadini già allora pagavano lo smaltimento.
SINDACO - Gianfranco, non conosci la Legge.
CONSIGLIERE COPPOLA - Sono domande che sto ponendo a questa amministrazione, perché sta adottando queste tasse così elevate.
SINDACO - Non conosci le Leggi in materia.
CONSIGLIERE COPPOLA - Poi me la spiega lei, Sindaco, la Legge. Faccio alcune esempi delle percentuali adottate in questa tariffa dalla Giunta approvata, come alberghi con ristorante pagano 3,61 euro. Vorrei sapere l'albergo senza ristorante, 3,32 euro. Cioè, 30 centesimi mi meno, un albergo che non ha ristorante. Quando poi andiamo alla voce "ristoranti e trattorie", 12,04 euro. Che cambia tra ristorante e trattorie e alberghi con ristorante? Questa è l'altra domanda.
ASSESSORE PAGELLA - Così come ti sei documentato prima, vatti a documentare ora.
CONSIGLIERE COPPOLA - No, voglio che mi documenti te, assessore. I cittadini vorrebbero sapere perché un ristorante e una trattoria deve pagare 12 euro.
Poi vado anche alla voce che vorremo sapere, perché non capiamo qual è la percentuale ri
adottata: bar- caffè e pasticceria, 9,41 euro. Poi, banchi di mercato e generi alimentari, 9,88 euro. Ipermercati di generi misti, parliamo di supermercati, che assorbono da metà della cittadinanza del nostro Comune, un ipermercato paga 5,48 euro e un alimentare di un ugentino deve pagare 9,88 euro. Cioè, la diversità di un supermercato con un alimentari. C'è la differenza di 9,88 euro contro i 5 euro di un ipermercato, di una grandissima estensione, di un consumo enorme su Ugento, che addirittura ha messo in crisi e in ginocchio gli alimentari di piccola dimensione, dei nostri cittadini. Sono dovuti arrivare gente dall'estero oppure gente dal nord Italia per impossessarsi dei nostri soldi, non investendoli a Ugento e portarseli nel loro territorio.
Un'altra cosa che volevo evidenziare: la differenza che c'è tra un bar - caffè e pasticceria, 9,41 euro, con stabilimenti balneari, che hanno la stessa vendita di pasticceria, ristorazione e caffè, che pagano la differenza di 2,90 euro.
Cioè, ci sono 7 euro di differenza tra un bar della nostra comunità ugentina, con uno stabilimento balneare che si trova sulla litoranea, che ha una influenza di raccolta di rifiuti maggiore di come può essere una raccolta rifiuti nel nostro territorio, perché si incrementa la popolazione d'estate sulle litoranee.
Vorrei fare alcuni esempi: quanto paga il Comune di Ugento per la raccolta sulle abitazioni, compreso lo smaltimento: 2,16 centesimi. Gagliano del Capo, che fa parte dello stesso Ato, come uso domestica paga 1,20. C'è un euro meno di Ugento, pagando lo smaltimento, come lo paghiamo noi. Dove noi addirittura abbiamo il biostabilizzatore nel nostro territorio.
Alliste, che è un comune attaccato al Comune di Ugento, per abitazione paga 1,40 euro, un euro in meno di noi. Oggi mi sono informato dal Comune di Alliste (Pacella, questa è una cosa che interessa molto te), mette a disposizione dei propri fondi del Comune per coprire tutta la tassa per la raccolta. Quando oggi Ugento, e lo spiega bene in relazione sua, ha cercato... nella sua relazione dice: "Con la manovra decisa quest'anno da questa amministrazione e di questa maggioranza, l'entrata alla spesa complessiva per il servizio rifiuti in ossequio a quanto previsto dalla Legge, raggiungiamo livelli di copertura prossimi al 100%". Il Comune copre con le tasche dei cittadini, deve prelevare come un bancomat dalle tasche dei cittadini il 100% della spesa per coprire la spesa dei rifiuti soliti urbani. Che gli altri Comuni della provincia di Lecce hanno già provveduto da tempo a fare la copertura del 100%.
Oggi, mi sono informato dal Comune di Alliste, attaccato vicino a noi, con i cittadini copre il 60% della spesa, e il 40% lo inserisce  il Comune con i fondi propri. Lo facciamo che sono sempre fondi dei cittadini, ma non sono fondi dei cittadini prelevati due volte, perché il cittadino con le tasse paga certi oneri, con le altre tasse, che è la Tarsu, deve pagare la spazzatura. Il Comune di Alliste ha diminuito la spazzatura, la Tarsu, e ha prelevato, sempre dai fondi dei cittadini, tipo da altre entrate, per coprire la gestione dei rifiuti. E non come il Comune di Ugento, che comunque preleva dalle tasche dei cittadini sulle tasse, non della Tarsu, ma quelli servono perché ci stiamo avvicinando alle elezioni amministrative del prossimo anno, devono andare a fare opere pubbliche per far capire alle persone quanto ci tiene questa amministrazione ai cittadini. Abbellendo due piazze, una a Gemini e una a Torre San Giovanni, per far capire che questa amministrazione si muove con i soldi dei cittadini, prelevando dalle proprie tasche, in particolare dai bar, dai ristoranti, e per di più dai fiorai. Quelli che penalizzate di più sono i fiorai, che oggi passano un momento di crisi enormemente, che si può tagliare a fette. Una crisi cittadina, nazionale e comunale che oggi andate a prelevare nelle tasche dei cittadini.
Questo oggi meritano i cittadini di Ugento, dopo che con i sacrifici stanno cercando di affrontare questa crisi economica. Bar, ristoranti e per di più l'ortofrutta e i fiorai. Un'altra osservazione che vorrei fare per quanto riguardai servizi. Cioè, oggi puntiamo sulla Tarsu, perché purtroppo noi produciamo spazzatura e comunque dobbiamo raccoglierla e smaltirla. Oggi il problema vero è sì che bisogna smaltirla, ma è il Comune che ci costringe a portare i rifiuti nel biostabilizzatore. Perché, se il Comune avesse altre iniziative, non come quelle decifrate della relazione del dottorPacella, quando dice: "Concludendo, dunque, dovendo coprire questi maggiori oneri, siamo stati obbligati a scegliere tra due soluzioni: prelevare dai tasche dei cittadini e coprire il servizio al 100%...", cioè, o mi date i soldi, oppure la spazzatura deve rimanere a casa vostra.
Avrei preferito che togliesse i cassonetti verdi per incentivare i cittadini a non andare a buttare il tal quale per arrivare al biostabilizzatore. Questo intervento è previsto a lei che lo faccia a settembre - ottobre. Sempre perché in vicinanza della campagna elettorale l'assessore Lecci ha deciso che a settembre toglierà i cassonetti verdi perché deve impiegare dieci persone, forse del Comune di Ugento... Perché nel biostabilizzatore di Gemini lavora gente di Tuglie, gente di Acquarica, gente di fuori paese. Hai capito bene, Lecci. E non di Gemini e non di Ugento. E noi ci sopportiamo sempre le angherie di quella discarica. Ecco cosa è previsto di questa amministrazione. Stanno cercando i soldi dei cittadini per investire nella prossima campagna elettorale.  Grazie, Presidente. Continuerò dopo.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Coppola. Prego, consigliere Minenna.
CONSIGLIERE MINENNA - Grazie, Presidente. La relazione che è stata letta dall'assessore Pacella, e alla quale lui lo sa, presto sempre molta attenzione per quanto mi riguarda, essenzialmente fa due cose: da una parte dice: "Noi non vi possiamo promettere niente, se non lacrime, sudore e sangue" e dall'altra parte fa un invito alla coesione sociale. Nel senso che ci dice: "Viviamo un periodo di forte crisi economica, lo Stato, la Regione, gli altri enti non mandano più i trasferimenti, le risorse dovute. C'è stato un taglio netto dell'Ici. Allora, per andare avanti il normale funzionamento, come il personale del Comune, dobbiamo fare dei sacrifici".
Allora uno può pure dire: "Per me va bene".
A casa mia essenzialmente mi hanno insegnato una cosa: che nei periodi di ristrettezza economica i sacrifici devono farli tutti. Non li può fare soltanto un genitore, togliendosi il pane di bocca. In una certa misura, deve farli anche il figlio o i figli, e viceversa.
Io mi sarei aspettato, davanti a un aumento così considerevole della Tassa sui rifiuti solidi urbani, per alcune categorie addirittura del 200%, se non vado errato, anche oltre, un segnale da parte della classe politica. Così come, ripeto, è stato fatto in altri Comuni. Sto dicendo una cosa semplicissima: che può sembrare demagogica, ma in tempi di crisi demagogica e populistica non lo è.
Noi, se chiediamo un maggiore sforzo, se chiediamo di tirar fuori più soldi per far pagare la spazzatura ai cittadini di Ugento, Gemini e Torre San Giovanni, siamo pronti, come Sindaco, come Presidente del Consiglio comunale, come Giunta, e aggiungo anche come consiglieri comunali, a sospenderci per un anno le indennità e il pagamento degli stipendi.
Ripeto, se avessi detto questo in altri periodi, in altri frangenti della nostra vita politica e amministrativa, l'assessore Pacella avrebbe avuto tutte le ragioni per alzarsi e dire: "Consigliere Minenna, stai facendo demagogia, vuoi fare speculazione politica, non sono queste le misure". Questa può essere una misura tampone. visto che nella relazione dell'assessore Pacella si parla, appunto, di tamponature. E sarebbe stato, ripeto, un segnale politico fortissimo nei confronti della cittadinanza, nei confronti dei cittadini i quali, lo dicevo prima al Sindaco, stanno già esasperati di per sé. Ma forse, in base a questa piccolissima misura, per la quale mi sembra occorra soltanto la volontà politica, e non mi sembra di intravedere la volontà politica nel Sindaco, nella Giunta di sospendersi per un anno il pagamento dei propri stipendi, dicevo, manca questa piccolissima misura per la quale non serve il parere tecnico dell'ufficio ragioneria, ma serve semplicemente la volontà politica. Evidentemente, ne prendo atto, ne prendiamo atto, questa volontà da parte vostra non c'è.
Ed allora, fa bene poi il cittadino... e chi vi parla vi parla essenzialmente come Ugentino, poi come consigliere comunale, poi come rappresentante di un partito politico. Fa bene il cittadino a dire: "Guardate, da oggi in avanti noi la crisi non la paghiamo, non vogliamo pagare i costi di questa crisi". Di quale crisi? Essenzialmente di un... Come posso dire? Di un meccanismo oseuro che si ripercuote da anni, da decenni sullo smaltimento, anzi sull'intero ciclo dei rifiuti. Guardate che i cittadini stanno affollando questa seduta stasera, Sindaco, ma il pericolo e il sentore di un tale aumento c'era già, se non andiamo errati, un anno fa. Poi fu un emendamento, se non sbaglio presentato dal consigliere Giannuzzi, e poi dall'assessore Pacella, a scongiurare questo tipo di aumenti che andrete a approvare oggi. Perché personalmente io questo bilancio non lo approvo.
E diciamo questo, perché? Anche l'altra cosa che vi dicevamo, e la domanda che si pongono tutti i cittadini di Ugento, Gemini e Torre San Giovanni: noi abbiamo, dal 90 - 91 in casa una bomba ecologica, di cui poco a nulla sappiamo, che è la discarica Burgesi. Per la quale da tempo vi sto chiedendo l'istituzione di una commissione che vigili anche sulla post- gestione della discarica.
Allora il cittadino giustamente dice: "Se io sono stato e sono tutt'ora ........ Perché, non è che la discarica è chiusa, non portiamo più i rifiuti E, allora il problema ambientale e il rischio sanitario e il rischio di contrarre eventuali malattie è scongiurato. No, no abbiamo una discarica che sarà, tra virgolette, attiva lì per 30 anni. Per i prossimi 30 anni noi non sapremo che cosa succede in quella discarica. Va bene. Ma atteniamo questo disagio da parte nostra, disagio in termini di salute, in termini ambientali, come? Ricevendo un contributo, si chiama di ristoro ambientale da parte della Monteco che ha gestito o che gestisce la discarica.
È dal 2000 che sento dire queste parole in quest'aula. Dal 2000 ancora dobbiamo trovare una soluzione. Sì, mi venite a dire: "C'è l'arbitrato". Ma intanto quei 500 - 600 mila euro che ci deve la Monteco ogni anno e che dal 2000 non ci paga, 2002, intanto quei soldi vanno a mancare Mi bilancio. E fino a poco tempo fa, se non sbaglio, erano annoverati nei bilanci di previsione, successivamente poi non più, nei consuntivi... c'erano tutti questi passaggi.
E ripeto: questo disagio è normale che poi lo andate, perché voi siete l'organo esecutivo, a farlo pagare ai cittadini.
Accanto a questo, però, lo diceva bene prima in maniera forse un po' troppo semplice il consigliere Coppola, ma la realtà al 90% è quella, non ci sono soltanto questi aumenti. Nel passato c'è stato un aumento considerevole dell'addizionale IRPEF, per esempio, che è passato dalla 0,5 allo 0,8, il massimo consentito. L'addizionale IRPEF, attenzione, è un'imposta che lavoratori e pensionati, che superano un certo reddito, se non sbaglio intorno ai 7 mila o li a 10 mila euro annui, vanno a pagare. Me è un'imposta che in parte entra nelle casse del Comune.
Poi siamo andati a toccare le aliquote Ici in passato. E' giusto per chi ha (questo secondo un principio di equità fiscale) due case, una a Ugento e una a mare. Però non mi sembra giusto, in questo frangente, e di questo, caro Presidente, mi sarei aspettato anche una presa di posizione da parte del associazione Artigiani, di cui lei è Presidente, andare a far pagare maggiormente la Tarsu. Perché, se noi andiamo a parlare di pasticceria, per esempio, bar, pasticcerie, le categorie che prima elencava il consigliere Coppola, stiamo andando ad intaccare l'economia artigiana di un territorio.
Allora, siccome noi siamo un territorio dove l'agricoltura sta morendo, dove il lavoro (e questa cosa la conosci benissimo, caro Sindaco) o è per tre mesi, o è per quattro mesi, o è per sei mesi all'anno, dove c'è una forte domanda di prestazioni sociali, noi andiamo a mortificare con un taglio, nei passati bilanci, per oltre 35 mila euro l'assessorato ai servizi sociali. Che, se non sbaglio, ce lo può dire benissimo  l'assessore Preite, si è trovato costretto a sospendere l'assistenza domiciliare integrata. E noi abbiamo un incremento a Ugento di popolazione anziana e che ha bisogno anche di quelle 2 - 3 - 4 - 5 ore al giorno, di quelle prestazioni, appunto, che soltanto una badante può dare. E si è costretti a rivolgersi al mercato privato, con tutti i costi aggiuntivi. Perché, bene o male, se un servizio lo eroga il pubblico, si fa pagare un ticket minimo, poi l'altra spesa viene ammortizzata dalle casse comunali. Quindi, il cittadino paga poco o niente. Se, invece, ci si rivolge al mercato privato, ci si è costretti a sottostare a quelle tariffe imposte dal mercato privato.
Con questo, che cosa voglio dire? Che essenzialmente la crisi o la possibile crisi delle finanze comunali non la stiamo pagando tutti, caro Assessore Pacella. La stanno pagando le fasce sociali più deboli. Quelle fasce sociali più deboli che tu nella tua relazione giustamente dici di voler tutelare. Però, fra il dire e il fare... lo so, possono essere imposizioni oggettive, chiamiamole così, però la realtà, purtroppo, delle cose, o io sono abituato a basarmi sulla realtà delle cose, la realtà è quella. Già da un anno, un anno e mezzo a questa parte, questi tipi di costi li sta andando a pagare 1'805 della popolazione ugentina. Vi faccio un altro esempio, i cosiddetti servizi a domanda individuale: Scuolabus, mensa. A ogni bilancio ci dite: "Non siamo andati a ritoccare le tariffe". Va bene. Ma è mai possibile che non accogliete il nostro suggerimento? Che è quello di dirvi: "C'è un servizio scuolabus...", che tra parentesi, proprio per i tagli ai servizi sociali, alla pubblica istruzione, stava stentando a decollare, se non vado errato, ho presentato un'interrogazione in merito, stava per partire in ritardo, poi effettivamente è partito. Poi ci dite: "Noi non stiamo andando a ritoccare quelle tariffe. Benissimo. Ma è mai possibile, vi dicevo, che non accogliete il nostro suggerimento, che è quello di far pagare di più questi servizi a chi più ha? Fate a fasce reddituali: chi ha reddito zero, paga zero, chi ha reddito dieci, paga dieci, chi ha reddito venti, paga venti. Questo è un principio sancito dalla nostra costituzione: l'imposizione progressiva del reddito; chi più ha, più deve pagare. Chi meno ha, meno deve pagare.
Una volta mi fu risposto dall'allora capogruppo di maggioranza, oggi assessore, Graziano Greco: "Consigliere Minenna, noi siamo per un'impostazione liberale, liberista dell'economia, quindi se la tariffa deve essere, deve essere uguale per tutti". Io, sinceramente, a questa impostazione, e non voglio fare un comizio, sono nettamente contrario. E i fatti, purtroppo, ci stanno danno ragione. Ma drammaticamente ragione.
E da quando è iniziata questa consiliatura che vi avvertiamo di questo rischio. E siamo arrivati a oggi. Abbiamo fatto le cassandre? Purtroppo abbiamo fatto le cassandre.
Sinceramente, però, sono stanco di essere una cassandra. E questa volta non voglio che il Sindaco la prenda come una minaccia, perché il Sindaco mi conosce bene, sa che non sono abituato a minacciare, bensì a fare promesse, questa volta, per quanto mi riguarda, e penso di parlare a nome di tutta l'opposizione, se dobbiamo ricorrere alle autorità competenti contro questi aumenti, ricorreremo. E su questo, non in maniera demagogica, non in maniera strumentale, non per cercare voti. Voti non li vogliono i cittadini. Se avete fatto bene, la prossima volta vi voteranno e manderanno di nuovo noi all'opposizione, e viceversa. Ripeto, non in maniera per cercare di il voto, ma perché siamo convinti che questi aumenti siano gravi, a scapito di tutti e a privilegio di pochi, e soprattutto siano ingiusti.
Quindi mi riservo la facoltà, caro Sindaco, di ricorrere nelle sedi competenti.
Guardate, io per carattere sono abituato a non voler ricevere applausi, perché sto cercando semplicemente di fare il mio dovere, punto. Non sto facendo niente di eccezionale. Dicevo, e concludo, Presidente, su questo andremo a chiedere, con un volantino di nuovo, Sindaco, è un volantino fotocopiato... Vedi noi come risparmiamo in tempi di crisi? Non siamo andati in tipografia a spendere 100 - 200 euro, abbiamo speso 7,50 euro di fotocopie. Quindi, ci adeguiamo pure noi, come vedete.
Andremo a fare un volantino dove andremo a chiedere sostegno a tutta la popolazione per sottoscrivere questo ricorso, ripeto, se possibile, contro questi aumenti.
Presidente, mi riservo soltanto successivamente di intervenire per cinque minuti perché vorrei porre una domanda al revisore dei conti in merito alla sua relazione. Grazie.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Minenna. Prego, consigliere Cavalera.
CONSIGLIERE CAVALERA - Grazie, Presidente, per la parola.
La prima cosa che salta in mente di questo ordine del giorno: ho notato che la relazione dell'assessore Pacella quest'anno, cosa un po' strana, è una relazione senza numeri. Praticamente, ci sono pochissimi numeri. E l'assessore Pacella ha parlato, appunto, di un bilancio solo di gestione, senza alcuna programmazione. È stato un po' contraddittorio, veramente, perché contemporaneamente ha detto che è un bilancio vincolato da spese correnti e rate di mutuo. Poi, nello stesso tempo, in un altro punto della relazione, ha detto che è stata salvaguardata una dimensione dinamica del bilancio. E credo che si riferisse soltanto, perché solo lì si vede la dinamicità, nell'elenco delle opere pubbliche. Nell'elenco annuale e pluriennale delle opere pubbliche. Hai detto che le amministrazioni sono costrette a non pagare le imprese per rispettare il patto di stabilita. Hai detto che tutti i Comuni hanno difficoltà a far quadrare i bilanci. Hai detto che ti attenti un atteggiamento positivo e costruttivo da parte di tutti. Il nostro è stato sempre così e lo dimostreremo pure oggi, con proposte concrete.
Hai parlato, nello stesso tempo di progettualità, lungimiranza e tutela dei cittadini. E è proprio quella che è mancata in tutti questi anni. Per la Tarsu, poi, vedremo più approfonditamente. Hai parlato di recupero di evasione fiscale, e siamo d'accordo. Chi non è d'accordo? Hai citato le tecnologie satellitari, quelle che scopriranno gli immobili fantasma. Però ancora oggi siamo molto indietro su questo, se pensiamo, per esempio, che tutt'ora molte proprietà di suoli edificatori inseriti nelle lottizzazioni sfuggono ancora all'Ici. E anche se li scoprite adesso, potete recuperare soltanto fino al 2005, quando poi l'Ici esiste dal 1993, per esempio.
Quindi, hai parlato anche di un bilancio complesso, in contraddizione nel momento in cui dici che si tratta di un bilancio molto vincolato. Hai detto che avete messo delle misure per mettere m sicurezza gli equilibri di bilancio, anche per i prossimi anni. E questo è il dubbio più forte che c'è. Io vorrei mettere... Perché, per quanto mi riguarda, invece, sta continuando la lenta agonia delle risorse finanziarie di questo Comune verso il baratro. Perché credo che per i prossimi anni questo bilancio non sarà più in equilibrio. Sicuramente non sarà m equilibrio, se non in dissesto proprio. E spiegheremo con un po' eh numeri qualcosa. Ripeto, facciamo qualche numero, visto che l'assessore non ne ha dati. Per quanto riguarda le entrate, l'avanzo di amministrazione per quest'anno si è ridotto a una miseria, 71 mila euro. Nel 2009 non è che fosse andata meglio, perché anche se furono 764 mila euro, di questi sono stati usati 188.500,00 euro superspese correnti e 575 mila euro per investimenti, che però sono stati bruciati tutti con quel pasticcio del esproprio di Gemini, che ci è costato 550 mila euro.  Quindi, per sicurezza quest'anno siamo ridotti a 71 mila euro.
Per quanto riguarda le entrate, ho visto che avete previsto un aumento dell'addizionale IRPEF di 45 mila euro. Anche questo porta i suoi dubbi, visti i tempi di crisi in cui viviamo. Poi, per quanto riguarda la Tarsu, facciamo un primo riferimento. E è questa, penso, la cosa più complicata di questo bilancio, perché dai cittadini saranno presi quest'anno 3.067.000,00 euro, 6 miliardi di vecchie lire, con un aumento di 821 mila euro sul servizio. A questi si devono aggiungere 277 mila euro di addizionale Eca e Meca, che anche se non si spenderanno per il servizio dei rifiuti, i cittadini li pagheranno sempre in quella cartella esattoriale. Poi, su questo voglio tornare poi dopo, spiegando qualcosa in più. Continuiamo con qualche numero spicciolo, questo per far capire in che condizioni è arrivato il Bilancio del Comune di Ugento.
Si prevede un'entrata dei biglietti per servizi culturali, musei, etc., di 3500 euro, che mi sembra veramente una miseria per una città d'arte. Certo che se per i pasticci che si sono verificati su quel cantiere del museo, il museo è ancora chiuso, posso capire che tra l'altro questi 3500 euro serviranno, per 1600 euro, per esempio, saranno spesi per una nuova istruttoria dei vigili del fuoco e una nuova richiesta di sopralluogo per i vigili del fuoco. Quindi, metà di quei soldi sono già spesi per errori fatti su quel cantiere. Oltre ai soldi che si stanno spendendo, soldi del Comune, per riparare al meglio le deficienze di quei lavori., che sono circa 10 mila euro altri più o meno.
Poi c'è la situazione dei mercati coperti. Anche quest'anno prevedete ricavi per appena 3 mila euro su 14 mila euro di costi di spese sui mercati coperti.
I proventi della costituzione di parte civile. Sono scesi da 39 mila euro dell'anno scorso a soli 8 mila euro quest'anno. Non credo che c'è così poco da incassare ancora per la costituzione di parte civile, io ho dati diversi. Siamo sui 60 - 70 mila euro ancora che dobbiamo incassare. Poi il rimborso da spese processuali. Avete previsto 4.400 euro. Credo che dobbiamo recuperare molto di più su questo.
Non avete previsto, niente, per esempio, per la vendita dei lotti nella zona industriale, nella zona PIP. Visto che pure gli altri anni vi ho detto sempre che quel importo che mettevate veramente una presa m giro, perché era di là da venire ancora la zona industriale, quest'anno forse per sicurezza avete messo zero euro proprio. Anche se sulla carta adesso la zona industriale la teniamo approvata. Poi sui trasferimenti in conto capitale per opere pubbliche c'è un bell'elenco , come vi dicevo prima, di opere pubbliche, però quello che vorremmo noi è vedere i fatti e i buoni risultati nell'esecuzione di queste opere pubbliche. E chiediamo, come già lo abbiamo fatto con interrogazioni pure, perché per esempio non si completa la metanizzazione. Poi ci sono i lavori dei recapiti finali e della fogna bianca, due milioni di euro circa, che li teniamo assegnati dal 2006. Teniamo il (incomprensibile) statico della scuola media, 112 mila euro, che è del bilancio 2007.1 mercati di Ugento e Gemini, pure bilancio 2007. La piazza del porto di Torre San Giovanni, che sono soldi del 2004 in parte. Di tutti questi speriamo di vedere a presto l'inizio dei lavori. Non ne parliamo poi della toponomastica. Noi abbiamo rinunciato all'interrogazione  oggi, però 160 mila euro stanno in bilancio pure quelli del 2006 - 2007. Però è stato fatto Torre San Giovanni, Ugento e Gemini c'è da vergognarsi prima noi e poi i portalettere, insomma.
Poi c'è la tele gestione e risparmio energetico. Però voglio ritornare successivamente insieme alla Tarsu.
L'ultima cosa dei proventi, i proventi degli oneri concessori. Avete previsto 600 mila euro, vi siete mantenuti bassi quest'anno, perché nel 2009 sono stati incassati 150 mila euro in meno e quei 600 mila euro speriamo che quest'anno li raggiungiamo. Però ho i miei dubbi, visto che a oggi per quattro mesi abbiamo incassato  132 mila euro per i primi 4 mesi del 2010. Di questo passo ho paura che non ci arriviamo.
E poi ho visto che avete azzerato completamente le entrate di onori dai condoni edilizi, per esempio. È vero che il servizio è sospeso da oltre 2 anni, però ci sono ancora l'ira di Dio di
pratiche edilizie di condoni da fare e dopo quella sospensione, se non mi sbaglio, del novembre 2007, queste pratiche non sono state più prese in considerazione.
Per quanto riguarda poi le spese, l'indennità  di carica degli amministratori, siamo tornati a livello del 2008. Diciamo che avete perduto un'occasione, quando ci sono state le dimissioni dei due assessori, visto che nel 2009 abbiamo speso leggermente di meno, perché ci sono stati dei mesi senza due assessori, visto i tempi che corrono, avreste potuto fare a meno di nominare il settimo assessore, per esempio. Sarebbero stati i 20 mila euro fino a fine legislatura che si sarebbero potuti usare per qualche altra cosa.
Tra l'altro, la nuova Legge per le prossime elezioni gli assessori saranno ridotti addirittura a quattro. Quindi, per due anni potevano rimanere benissimo 6 assessori, senza mettere il settimo e risparmiare 20 mila euro, per esempio, fino alla fine della legislatura.
Le spese legali, ancora confermate a livelli alti, anche se un po' meno degli altri anni, però 220 mila euro di spese legali previste.
Risarcimento danni, aumentati quest'anno a 65 mila euro. Poi a questo bisogna aggiungere pure la questione dell'assicurazione di responsabilità civile. Perché se non è cambiato niente in questi ultimi giorni, per quanto ne so, è dagli inizi di gennaio che il Comune di Ugento sta scoperto di assicurazione di responsabilità civile. Perché ci hanno chiesto talmente tanto come costo, che non c'è la possibilità di farlo. Questo significa che se succede un incidente grave su uno spazio pubblico nel Comune di Ugento adesso, se c'è un milione di euro di danni, un milione di euro di danni deve pagare il Comune.
Poi, andiamo ai settori sacrificati completamente, perché le spese per il funzionamento dello sport, per esempio, ci sono 500 euro previsti. Le prese per la promozione turistica, 3800 euro, per una città turistica e d'arte come si fregia Ugento.
Le manifestazioni turistiche da 28 mila euro nel 2009 siamo scesi a 9800 euro. Non so cosa si può organizzare con 9800 euro.
Per la pubblica illuminazione, torniamo subito dopo per la questione del risparmio energetico. Per la pulizia dei litorali è stata prevista solo la somma che ci dirà la provincia, 35 mila euro. Il Comune non metterà un euro.
Poi, nel settore sociale è un settore eternamente in sofferenza. Perché, oltre alle rette ricovero minori, per cui si prevedono 333 mila euro, e a parte le spese di gestione, ci sono soltanto 37 mila euro per assistenza domiciliare anziani, 10 mila euro, e sta sospesa da settembre 2009. Ci sono 24 mila euro per rette ricovero anziani, mille euro per interventi sui canoni di locazione IACP, 2 mila euro per interventi diversi a sostegno degli anziani.
Poi ci sono 16 mila euro di debiti fuori bilancio che non so a cosa si riferiscano, sinceramente. Quindi, 37 mila euro nel sociale voi mi dovete dire cosa si può fare, come può lavorare, per esempio, l'assistente sociale con queste risorse a disposizione., visto che adesso paghiamo anche un'assistente sociale. E' cosa buona, per carità. Io speravo che con l'assunzione dell'assistente sociale dovevano diminuire le rette per il ricovero dei minori negli istituti. Evidentemente il disagio nelle famiglie continua a aumentare, perché siamo passati da 20 ragazzi ricoverati prima, a forse 24 - 25, quanti sono adesso.
Per l'artigianato, caro Presidente, anche per la mostra dell'artigianato, da 2 mila euro a mille euro siamo scesi.
Per l'agricoltura nel bilancio comunale c'è zero euro. Zero euro!
Poi andiamo alle spese in conto o capitale. A parte la questione che dicevo prima, la questione di vedere iniziare i lavori delle opere già da tempo finanziate, ci sono alcune considerazioni da fare. Per esempio, dieci mila euro soltanto previsti per manutenzione con utilizzo di oneri concessori. Per le scuole e per la messa in sicurezza delle scuole, speriamo che partano questi lavori dell'Inail, e dei 112 mila euro che abbiamo già a disposizione.
Per esempio, è una cosa gravissima non aver previsto niente per la manutenzione del palazzetto dello sport. Che se fatta una manutenzione straordinaria adesso, può darsi anche che si può anche venire con una certa somma. Fra poco tempo, se passa un po' di tempo, il palazzetto dello sport dovremo spendere 500 - 600 mila euro come se niente fosse per poterlo recuperare. Poi le strade rurali. Avete previsto 591 mila euro. Volesse il cielo che si verificasse questa cosa, visto che in campagna per le strade rurali non si fa niente forse da 15 anni. Che a cominciare dalla strada vecchia per Gemini, per andare a Gemini, che è in condizioni veramente disastrose e per cui abbiamo pagato anche dei risarcimenti danni. Credo che quelli che si recano a Gemini dalla strada vecchia conoscano benissimo la situazione.
Poi ci sono 60 mila euro per la redazione del nuovo strumento urbanistico, che noi abbiamo sollecitato tante volte, anche con interrogazioni.
Per questo si è perduto già troppo tempo e non vorrei, come al solito, che si voglia fare sempre nel silenzio o all'ultimo momento, visto che manca un anno alla scadenza della consiliatura. Perché questo si tratta di una cosa seria e del futuro di tutto il nostro territorio.
Va bene per la ristrutturazione degli immobili confiscati alla criminalità. Assessore, ogni tanto qualche complimento c'è.
Le infrastrutture nella zona industriale, che avete previsto 500 mila euro. Speriamo sia la volta buona. Ma c'è un errore all'origine madornale che avete fatto, ve l'ho detto già l'anno scorso, nel bilancio dell'anno scorso, perché avete previsto un valore per l'ICI di 18 euro a metro quadrato. Credo che avete problemi quando andrete a espropriare perché, giustamente, se un proprietario paga l'ici a 18 euro a metro quadrato, pretenderà di essere espropriato a 18 euro a metro quadrato. E quindi, credo che avrete problemi di esproprio.
Passiamo a due punti più critici, perché oltre alla tassa sui rifiuti, io vorrei parlare anche di quel progetto, di risparmio energetico, per cui in bilancio è previsto un mutuo di 1.307.350,00 euro. Questo è un altro debito che ci stiamo accollando, diciamo.
Per cui, con tutti gli interessi, si andrà a finire a un 1.700.000/1.800.000 euro.
Dopo aver trascurato il problema del risparmio energetico, stiamo parlando della pubblica illuminazione, avete scelto da soli la strada di affidarvi a un sistema brevettato dalla Telecom, senza esplorare e valutare altre soluzioni più adatte alla situazione del nostro territorio, che ha impianti vecchi e vecchi rimarranno dopo questo progetto. Sistema che molto probabilmente è già sorpassato, per esempio dalla tecnologia a led. Noi ci stiamo caricando un costo di mutuo di 170 mila euro all'anno. Se dovesse andare tutto bene, ci sarebbe un risparmio del 45% su 500 mila euro, che è la spesa che paghiamo adesso per corrente elettrica. Vale a dire, ci sarebbe un risparmio di 225 mila euro. Però, tolta la rata di mutuo, rimarrebbero 55 mila euro. Secondo me state facendo un grosso errore e comunque un altro buco nell'acqua, di cui dovrete darne conto prossimamente. Perché dopo dieci anni, come abbiamo detto anche in precedenti Consigli comunali, l'impianto rimarrà sempre vecchio. E questo risparmio di 55 mila euro verrebbe annullato dagli oneri per la manutenzione delle linee che sarebbero sempre a carico del Comune. Perché dico che questo è un altro argomento che procurerà danni nei prossimi anni? Perché per questo appalto non state creando un interesse per la ditta concessionaria a rinnovare gli impianti esistenti. Devono aggiungere solo dei dispositivi per cercare di raggiungere il risparmio. Poi, dopo i dieci anni, la potata bollente torna di nuovo al Comune.
A questo punto, senza impegnarci per un milione e sette, un milione e ottocento mila euro, per raggiungere il 45% io dico (e ho fatto anche un piccolo calcolo): cambiamo allora solo le lampadine. Le lampade da vapore di mercurio, le cambiamo con lampade o a sodio a alta pressione o a ioduri metallici, mettendo dei variatori di flusso per ogni zona.
Io dico questo, perché? Questo intervento è stato fatto già nel centro storico di Ugento, per esempio, via Salentina, quella zona li. Lì nella relazione del tecnico, con la sostituzione di quelle lampade nel centro storico di Ugento, il tecnico ha detto che risparmiamo il 21%. Allora, facendo un po' di conteggi, cambiando, ripeto... Noi teniamo 3 mila punti luce su tutto il territorio... 3500? Mi pare che sulla relazione c'è scritto 3000. Facciamo finta che dobbiamo cambiarne anche 2000, perché gli ultimi impianti sono stati fatti con lampade Sap, con lampade di nuova generazione, diciamo, quello di Torre Mozza, per esempio, il centro Storico, via Messapica, sono tutte lampade nuove, non devono essere cambiate, sono lampade a sodio a alta pressione o a ioduri metallici, non so. Comunque non sono vapori di mercurio, questo è certo. Allora, io ho fatto questo conteggio: la proposta Telecom porterebbe, quindi... 500 mila euro è quello che paghiamo adesso noi di correnti elettrica, più 170 di rata di mutuo, meno 225 di risparmio. Come dicevo prima, ci porta un risparmio di 55 mila euro. Cambiando 2000 lampadine, senza impelagarci in tutta questa storia, anche a un costo di 200 euro a lampada, perché oltre alla lampada bisogna cambiare anche il supporto e mettere i variatori di flusso negli armadi per ogni zona che si deve illuminare, si dovrebbe andare a 400 mila euro. E' un importo anche in abbondanza, in eccesso. Con gli interessi, per esempio, un mutuo di 400 mila euro, con gli interessi in 10 anni, dovremmo andare sui 500 mila euro. Vale a dire, una rata di mutuo che scenderebbe da 170 mila euro a 50 mila euro. A questo punto il risparmio... Perché, teniamo presente un'altra cosa: che le lampade che sta sostituendo adesso la Telecom, dove ci sono le lampade da 250 watt, loro metteranno delle lampade da 100 watt. Quindi ci sarà meno potenza, meno consumo di energia, significa, Avvocato. Credo che a ognuno il proprio mestiere. Credo che se anche se non sono un impiantista, però... Diciamo che con la sostituzione delle lampadine si raggiunge il 20% di risparmio, un 10% si dovrebbe raggiungere perché si diminuisce la potenza installata. Noi andremmo a risparmiare, con un impegno di 400 mila euro soltanto, con un mutuo di 400 mila euro, andremmo a risparmiare 100 mila euro all'anno, contro i 55 mila che andremo a risparmiare, se tutto dovesse funzionare bene con la strada che avete seguito voi.
Io su questi dati vi sfido a verificarli, questo dico. E vi chiedo, se è possibile, di tornare indietro su questa strada che avete intrapreso.
Per quanto riguarda il servizio smaltimento rifiuti, come dicevo prima, i cittadini pagheranno 3.067.000 euro in tutto, di cui 2.790.000 come entrate della Tarsu, per una spesa quasi uguale, perché il servizio viene coperto quasi completamente.
Allora, si tratta di un aumento medio del 30% rispetto al 2009 e del 60% circa rispetto al 2008. Allora, ci sono delle considerazione da fare, senza nessuna polemica e per essere chiari in tutto, fino in fondo. Già l'appalto di Ugento è partito male, come modalità di raccolta. Si è stati poco lungimiranti, non prevedendo il porta a porta totale, anche per l'indifferenziata. E prevedere vere isole ecologiche per le marine,  in numero adeguato ed una gestione pure adeguata per agevolare anche la differenziata delle marine.
Nonostante tutto, è stato un appalto già in partenza abbastanza oneroso. C'è un canone iniziale di un milione e 400 mila euro, IVA compresa. Questo confrontandolo con gli appalti che hanno fatto gli altri Comuni successivamente.
Ma il problema vero, in ogni caso, è che non si è rispettato tutto quello previsto nell'appalto, tutti i servizi previsti nel capitolato e che dovevano portare la raccolta differenziata, la percentuale di raccolta differenziata al 30% nel 2006, dopo il primo anno, al 34,73% nel 2009, l'anno scorso e addirittura al 36,47 nel 2010. Questo dice l'appalto della raccolta rifiuti di Ugento, il capitolato. Anche qui ho fatto qualche conteggio, che già ho riferito in precedenti consigli, perché è da anni che parliamo inutilmente  di tutto questo, il costo, se si fossero raggiunte queste percentuali, tenendo conto che adesso lo smaltimento costa 97 euro a tonnellata, come diceva giustamente l'assessore nella relazione, rispetto al 12,90% di differenziata che abbiamo fatto nel 2004 per arrivare al 34,73% previsto, invece, dal capitolato, sarebbero state 1850 tonnellate in meno in discarica. 1850 per 97 euro a tonnellata, sarebbero stati 180 mila euro di risparmio. Poi c'è il premio dell'eco tassa, che quest'anno si paga soltanto sulla frazione secca. Pero, in ogni caso, sarebbero stati 30 mila euro di risparmio anche di eco tassa, sarebbe il tributo che si paga alla Regione. E stiamo a 210 mila euro di risparmio. Per quanto riguarda le deficienze del servizio, io ne cito soltanto 3: la mancanza di una piattaforma per gli ingombranti e per la differenziata. Perché anche gli ingombranti potevano selezionare e smaltire, quindi, meno quantità in discarica. Poi i contenitori alle utenze non domestiche, che sono ancora oggi da distribuire. Perché non sono quei 50 - 60 contenitori, o 100, quanti sono stati, che hanno distribuito uno per ogni utenza. L'appalto prevedeva ben altro, prevedeva contenitori di adeguata capacità settimanale e non un contenitore, ne prevedevano di diverse capacità, a secondo del tipo di rifiuto. Io so di attività che stanno sbraitando per avere qualche contenitore, per esempio, per i cartoni. Perché, se non li lasci in mezzo alla strana, non vengono mai ritirati, per esempio. I composter. I 600 composter che ancora sono in deposito. Se fossero stati distribuiti tutti, facendo dei conteggi rapidi, nell'arco di un anno si potevano smaltire nei composter, sarebbero le compostiere quelle domestiche che ognuno che ha un po' di giardino lo potrebbe usare, si potrebbero risparmiare 650 tonnellate altre.
Questo significa, se facciamo un po' di conti, come se per quasi un mese non si fosse raccolta spazzatura in Ugento e Gemini. Già con la distribuzione e con un uso corretto di questi compostaggi.
Si tratta, quindi, secondo me, da questi conteggi, di un mancato risparmio per la collettività di Ugento di 350 - 400 mila euro, tenendo conto che sarebbe diminuito anche il tributo del Ato, per esempio. Il servizio, praticamente, nel 2010 ai cittadini di Ugento non doveva costare 2.800.000,00 euro, ma doveva costare 2.400.000/2.450.000. Questi sono i dati, se fosse andato tutto come si deve. Ripeto, per essere chiari e senza voler fare nessuna polemica.
Sono tutte cose che in questi quattro anni abbiamo fatto presente fino alla noia. Noi facemmo un primo manifesto, non so se l'ho portato, nel giugno 2007, dove dicevamo: "Raccolta rifiuti solidi urbani. Presente e futuro", dove mettevamo in guardia amministrazione e cittadini sull'importanza di fare una corretta gestione della raccolta dei rifiuti, sull'importanza di far rispettare il capitolato alla ditta. E' dal giugno 2007 che stiamo predicando per queste cose. Siamo rimasti sempre inascoltati. Inascoltati certamente fino all'estate del 2009, quando l'assessore Lecci ha cominciato a prendere qualche provvedimento. Mentre, fino ad allora era stato certificato ogni mese da parte del Comune la regolarità del servizio.
I risultati oggi sono questi che, confrontando, come diceva Gianfranco Coppola, i nostri costi con quelli degli altri Comuni, siamo fra i Comuni più alti. Tutti i Comuni confinanti con noi hanno delle tariffe inferiori e anche dei costi proprio di servizio inferiori. Per esempio, Ugento e Alliste stanno allo stesso livello, sui 280 euro, però le tariffe a Alliste sono molto più basse delle nostre, la meta delle nostre. Casarano sta a 260 euro a tonnellata smaltita. Anzi, prodotta, cioè fra raccolta differenziata e indifferenziata.  Racale sta a 250 euro a tonnellata. Taviano sta a 206 euro; Presicce sta a 205 euro a tonnellata; Salve addirittura 157 euro a tonnellata. Perché lì fa parte di un'associazione di Comuni del Capo di Leuca, evidentemente hanno avuto la capacità di fare un contratto veramente vantaggioso. A Ugento stiamo a 280 euro a tonnellata.
Né potete pensare, poi, di rimodulare oggi, a un anno dalla scadenza del contratto, il servizio come, da quanto ho sentito, si sta cercando di fare, accollando altri costi ai cittadini, perché si parla di 270 mila euro altri, eventualmente. È da vedere se verranno compensati poi con la maggiore differenziata. Quello sarebbe tutto da vedere. Quindi, quello che dico io: dovete assumervi, invece, la responsabilità di questa situazione fino all'ultimo e non pensare neanche di scaricare sull'Ato queste responsabilità. L'Ato che ha pure le sue responsabilità, non è che la escludo da tutto questo. Anche perché le Ato, molto probabilmente, saranno abolite, e quindi fra un poco penso... Non saranno abolite più? Già hanno ritirato il decreto? Questa è un'altra notizia.
La verità è che non avete voluto e comunque non siete stati capaci di tutelare i vostri cittadini e le loro tasche, su tutta questa cosa, come su tante altre cose in questi anni.
Con questo bilancio di previsione, completamente ingessato, secondo me, avete raschiato il fondo del barile, è il risultato di anni eli cose fatte male, di tante inefficienza  e di tanti sprechi, e non ultimo quello che ci ha dato il primo colpo di grazia sono i 550 mila euro pagati per un esproprio che si poteva chiudere con 38 mila euro, quello che ha assorbito tutto l'avanzo di amministrazione del vecchio bilancio.
Ci sono tante spese per contenziosi, non ultimo 39 mila euro che si sono spesi, per esempio, per difendersi da tre ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato per il mega parco eolico, dove c'è soltanto una convenzione che non è per nulla impegnativa per il Comune di Ugento. Abbiamo pagato 39 mila euro di Avvocati per difendersi da un qualcosa che ancora non aveva alcun effetto giuridico. E tante altre situazioni.
Non finisce nemmeno qui, perché molto probabilmente, anzi sicuramente saremo condannati per l'esproprio del campo sportivo di via Taurisano, e saranno altri 600 - 700 mila euro. Mentre intanto sembra che il consorzio Cogei ci sta chiedendo lui a noi 400 - 500 mila euro di vecchie fatture arretrate. Mentre, l'arretrato della Monteco ancora non si vede via d'uscita, non si sa come andrà a finire con quei 3 milioni di euro che dobbiamo avere.
Siamo rimasti a Ugento con una discarica, altro che controllata, mai controllata, io dico, che effettivamente si dovrebbe adesso cominciare a controllare per la tranquillità dei cittadini e la salvaguardia dell'ambiente.
Di tutto questo, Sindaco, assessori e maggioranza, che state governando da 10 - 12 anni questo paese, siete responsabili con il vostro modo di governare, appunto, mirato al raggiungimento del consenso spicciolo, dove nessuno è, responsabile mai di niente, a tutti i livelli. Un modo di governare molto spesso arrogante, senza un po' di umiltà per cui ammettere qualche errore e cercare di porvi rimedio, senza gravare sempre. Anzi, cercando di ristorare qualche volta i cittadini stessi. Modo arrogante di amministrare, perché forse ci si fida sul fatto che gli ugentini sono politicamente assopiti o, cosa ancora più grave, sottomessi a un perenne stato di bisogno per sopravvivere, per cui tutto passa liscio.
Io sono stanco, come diceva anche il consigliere Minenna, sono stanco di tutto questo. Ugento, con le risorse che ha, non doveva arrivare in questa situazione. Per cui ritengo non siano sufficienti più i tanti consigli, proposte e le tante denuncie fatte in questa aula o sui manifesti in questi anni, ma è necessario passare a azioni di denuncia più forti e efficaci per porre fine a questo andazzo così deleterio, che sta ipotecando il futuro di questo paese.
Per il resto, ritengo ormai inutile riportare le ammonizioni e gli appelli puntuali che ogni anni vi elencano sia il dirigente del settore bilancio e programmazione, sia i revisori dei conti. Potete dire quello che volete, portare mille presunte giustificazioni, ma un'inversione  di rotta nella realtà non si è vista e non si vede. Anzi, il tempo passa e i problemi aumentano sempre più. Di questo passo alla fine per il futuro di questo paese rimarranno solo problemi di risolvere ancora più grandi per tanti errori amministrativi di tutti questi anni.
Per tutto questo noi voteremo "no" a questo bilancio di previsione. Voi, molto probabilmente, anzi sicuramente ve lo aprile proverete. Forse anche è giusto così, però è giusto che vi prendiate le vostre responsabilità fino alla fine, fino alle estreme conseguenze. Credo che i cittadini di Ugento pian piano si stanno rendendo conto e che prossimamente si dovranno affidare a altre persone e non a questa maggioranza per essere tutelati, per cercare di sanare tanti guasti e far ripartire questo paese.
Agli amici consiglieri di opposizione, a tutti quelli che vogliono obiettivamente il bene di questo paese, va la responsabilità di porre in essere ogni iniziativa per porre fine a questo declino e ricreare un'alternativa a questa maggioranza per risollevare e risanare le sorti di questo paese. Grazie, Presidente, e scusatemi se sono stato un po' lungo.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Cavalera. Prego, consigliere Giannuzzi.
CONSIGLIERE GIANNUZZI - Grazie, Presidente. Ringrazio i colleghi che mi hanno consentito l'intervento, perché a breve dovrò allontanarmi per delle questioni di lavoro, per cui ho chiesto la cortesia di cedermi la parola.
Vede, assessore, io non sono, l'ho sempre detto, lo continuo a dire in ogni occasione, molto abile nel far di conto, diciamo non e il mio mestiere. Non sono così preciso, così certosino nell'attività di verifica del bilancio, così come lo è stato il collega Cavalera, che probabilmente ambisce a essere ricordato in qualche libro di memorie. Quando qualcuno andrà a riscrivere la storia di questo Comune, si troverà nel libro le memorie del consigliere Cavalera. Tutto bene, fino a quando non sono "Le mie prigioni", quelle di Silvio Pellico. Fino a quando si tratta di memorie tradizionali, è sempre bene che ci siano.
Dicevo, io mi voglio fermare alla cruda realtà dei numeri, a quella che magari può percepire un cittadino di media comprensione, di media cultura dal punto di vista contabile. E questi numeri, sinceramente, quest'anno, assessore Pacella, raccontano una storia drammatica. Lei ha concluso il suo intervento dicendo "questo documento lo affido al Consiglio comunale". Vede, in tema di affido condiviso, e mi riferisco agli affidi in tema familiare, per fare questo affido occorre l'incontro di due volontà, perché altrimenti l'affido non avviene.
Diciamo, non è che noi siamo proprio predisposti questa sera a accettare questo affido. Ma non perché lei non sia bravo, non perché l'ufficio non ha fatto bene i conti, non perché il revisore non ha controllato per bene. Perché probabilmente la storia che lei ha raccontato in questo documento contabile da noi non è in parte condivisa. Perché il bilancio, credo, per chi si accosta in maniera timida, come faccio io, non è soltanto un documento di conto, non è soltanto un più, un meno, una tassa in più, una tassa in meno, non è un prelievo in più o un prelievo in meno, ma è soprattutto una storia. Cioè, il documento racconta una storia, una storia passata che guarda al futuro.
Il problema, però, qual è? Che questa volta questa storia, non per ripetermi, è, rispetto agli scorsi anni, preliminarmente triste e delicata. Nei bilanci abbiamo un avere, un'entrata, abbiamo un'uscita. Il problema è che le uscite di quest'ente, ma non soltanto di quest'ente, perché sarebbe idiota sostenere che soltanto le uscite di quest'ente sono superiori alle entrate, però diciamo che le uscite di quest'ente superano le entrate. Ciò che prendiamo dai cittadini non ci basta per coprire ciò che spendiamo evidentemente per i cittadini. Perché qui non è che qualcuno viene per spendere qualcosa per sé. Questo è pacifico.
E allora, che cosa dobbiamo fare? Dobbiamo prendere delle somme e cercare, come è stato scritto nella relazione, di tamponare più o meno fantasiosamente, perché si tratta anche di finanza creativa, per ripercorrere la scia di un noto economista che sta al Governo nella nazione, si tratta quindi di tamponare qui e lì, cercando di far quadrare i conti di questo bilancio.
Come lo stiamo facendo, per l'ennesima volta? Lo stiamo facendo da un lato applicando gli oneri di urbanizzazione. Però quest'anno, come si scrive responsabilmente il responsabile (scusate il bisticcio di parola) dell'ufficio di ragioneria, quest'anno gli oneri di urbanizzazione non sono stati sufficienti, perché c'è stata una flessione dell'attività edilizia. E allora abbiamo dovuto spostarci anche sulla voce "tariffa rifiuti solidi urbani" e abbiamo incrementato anche questo ingresso.
Ora, una critica me la dovete consentire, soprattutto perché da questo punto di vista ho ripetuto in quest'aula sempre la stessa mi auguro canzone, non cantilena
Gli oneri di urbanizzazione flettono perché lo strumento urbanistico, il Piano Regolatore è saturo, è non più rispondente alle esigenze di sviluppo.
Non mi potete certamente negare che in quest'aula vi ho più volte invitati, fin dall'inizio di questo mandato, anzi vi ho detto: "Cercate di caratterizzare questo mandato come il mandato della revisione dello strumento urbanistico, del Piano Regolatore". Perché credo che in questo quadro economico mondiale così disastrato, probabilmente risorse ne avremo poche per poter affrontare l'andamento dell'amministrazione.
Purtroppo questo suggerimento, ahimè, non è stato accolto. Ingegnere Nuzzo, Presidente nella commissione urbanistica, purtroppo questo suggerimento non è stato accolto. Cioè, nonostante abbiamo preso coscienza che il Piano Regolatore non è più rispondente alle esigenze di sviluppo, e quindi ciò sta determinando una flessione degli oneri di urbanizzazione, che sono (diciamo impropriamente)  quelle tasse che i cittadini pagano quando vanno a ritirare una concessione edilizia, siccome questi oneri di urbanizzazione, dicevo, non sono più sufficienti, allora dobbiamo andare a inventarci dove andare a pescare i soldi. Quest'anno abbiamo aumentato questo aumento significativo della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
Vedete, il problema è che continueremo in quest'aula a affrontare varianti su varianti al Piano Regolatore, che sono tamponi alle esigenze di sviluppo, anziché andare a risolvere il problema alla radice. Noi abbiamo, nel nostro territorio, zone agricole, ingegnere lei me lo può confermare, perché collaboriamo nella commissione, che sono state trasformate in zone turistiche - ricettive. Abbiamo, però, dall'altra parte delle zone che nel Piano sono turistico -ricettive e per le quali i cittadini pagano una certa imposta, proprio per quella destinazione, non essere utilizzate. Allora significa che c'è un corto circuito nel Piano Regolatore, significa che non sta più andando nel verso giusto. Non avendolo cambiato, subiamo le conseguenze negative di questa politica urbanistica,, che è mancata, e ecco che allora, ripeto, andiamo a inventarci (è un termine improprio), andiamo a studiare come andare a recuperare quelle somme mettendo, purtroppo, le mani nelle tasche dei cittadini. E lo stiamo facendo in maniera significativa.
Ecco perché, secondo me, occorre assumersi una responsabilità particolarmente forte quest'anno, perché la richiesta di sacrificio che andiamo a fare ai cittadini è una richiesta di sacrificio forte, per altro in un contesto nazionale e internazionale di crisi economica rispetto al quale anche il Governo nazionale sta intervenendo con manovre economiche drastiche, che tagliano la spesa pubblica. Probabilmente saranno, come diceva l'amico Minenna, i ceti meno abbienti a pagare il conto più salato. Perché è logico, in una situazione di crisi così generalizzata, laddove si tagliano i servizi, sono le persone che purtroppo contano su uno stipendio, su una pensione, quelli poi a rimetterci maggiormente.
Ora, anche in questo discorso, assessore Scarcia, si pone una questione di priorità politica. Stiamo andando a mettere le mani nelle tasche dei cittadini, aumentando questa Tarsu.
Sa che io fino adesso ho mantenuto un atteggiamento più o meno di vigile attesa sul successivo sviluppo dell'appalto per il risparmio energetico. Che la voce "risparmio energetico" sia una voce che lo stesso responsabile dell'area bilancio e programmazione ci ha invitato più volte a riguardare, occorre risparmiare su quella voce, è pacifico, lo abbiamo letto tutti gli anni e anche quest'anno lo stiamo leggendo.
Però, in questa fase la priorità politica, mi chiedo, era proprio quella? In un quadro nazionale così complesso, dove già si taglia, io credo che le amministrazioni locali debbano svolgere un ruolo di cuscinetto. E come lo si fa? Dal mio punto di vista che, evidentemente, non è detto che sia anche il vostro, ma qui ognuno ha il suo punto di vista. Come lo si fa? Lo si fa sicuramente potenziando le politiche sociali. Quello che voglio dire io è che la spesa in questa fase congiunturale dell'ente dovrebbe essere concentrata sulle politiche sociali sostegno delle famiglie che già a livello nazionale sono chiamate a un sacrificio, perché c'è il blocco degli stipendi, c'è il congelamento nel settore privato, nel settore pubblico, dobbiamo porci una vocazione noi? Vogliamo svolgere un ruolo in questa fase così delicata? Io credo che le politiche sociali dovevano essere incrementate.  Attenzione, fermo restando che il risparmio energetico doveva essere affrontato, ma forse non in questo momento. Magari lo poteva essere in fase di programmazione, ma poi la programmazione si scontra con la realtà dei fatti. E la realtà dei fatti è mutevole, cambia di giorno in giorno. Della Grecia nessuno pensava di dover affrontare il problema. Invece adesso pensiamo anche di andarci sullo stesso piano.
Vedete, io apprezzo quello che ha scritto l'assessore Pacella nella relazione questa sera. Quello che ha fatto questa sera l'assessore Pacella, forse non ha citato numeri, però ha fatto un'operazione politica che, in un certo senso, occorre apprezzarla. Cioè, ha fatto un'operazione verità. Cioè, non si è mascherato dietro una situazione per cui "il tutto va bene, voi siete quelli che gettate al populismo, voi siete quelli che vi orientate sulla facile presa sul popolo" e quant'altro. Ha fatto un'operazione verità. Ma bisogna darne atto di questa situazione. Cioè, io non provo nessun tipo di disagio, stando all'opposizione a dire: "Ha fatto un'operazione di verità". Il problema, però, è che ci scontriamo dove? Ci scontriamo sulle priorità, sul modo di rispondere a questa verità. Perché è vero che Napoleone, assessore, diceva che ci vuole carattere più per amministrare che per fare la guerra, però non dimentichiamoci anche dell'altro risvolto della medaglia. Cioè, Napoleone fece due giorni nella polvere e due giorni sull'altare. Cioè, le cose sono mutevoli. Oggi probabilmente siamo nella polvere. Quindi, riferirsi a Napoleone per me va bene, però inquadriamolo nella situazione storica attuale. Siamo nella polvere. E come uscire da questo stato? Sicuramente con priorità che io personalmente, noi dell'opposizione, ma non mi permetto di parlare per i colleghi, non condividiamo.
Ci sono alcuni spunti, alcune riflessioni che lasciano ben sperare nella politica. Perché nel momento in cui io leggo questa frase, e l'ho letta più di una volta, perché secondo me è un dato di fatto importante, secondo me questa sera l'assessore Pacella ha dato una svolta politica, dicendo: "Guardate, le cose stanno così", un po' come ha fatto Berlusconi a livello nazionale. Fino a adesso la crisi c'era, non c'era, magari era questione che riguardava gli altri. Poi, ahimè, ha dovuto ammettere: "La crisi c'è, c'è anche in Italia, rimbocchiamoci le maniche, affrontiamo le misure necessarie per risollevare la china".
E quello che probabilmente è il messaggio politico che arriva dalla relazione dell'assessore Pacella è significativo. Perché io ripeto questa frase: "stasera dovremmo misurarci, attraverso un ragionamento maturo, sereno, per certi versi nuovo - ed io mi fermo su questo elemento di novità, perché è la novità di quest'anno, di questa relazione - con lo spirito e la logica che ha questo documento. Non vorrei - dice l'assessore - che qualcuno interpretasse questo auspicio come un retorico buonismo. Io, invece, credo fortemente nella necessità delle rinnovamento, del cambiamento. E questo parte innanzitutto dalla capacità di rimodificare lo stile di approccio a cose e persone". Se mi viene da un esponente autorevole dell'amministrazione questa voglia di rinnovamento, significa che a un certo punto si sta prendendo consapevolezza che occorre dare una virata significativa. Perché, così come stanno andando le cose in questo contesto nazionale e internazionale mutato, così come si è amministrato fino adesso... ognuno poi, naturalmente, ha un giudizio diverso su quello che si è fatto fino a adesso. Ma su quello che si farà domani, occorre dare una spinta al rinnovamento. È, secondo me, un messaggio politico forte, importante.
Per concludere, perché gli altri colleghi sono entrati nei numeri più e meglio di me, io non lo farò, mi volevo soltanto fermare i questi brevi passaggi, a queste pennellate di tipo politico, io non entro mai nell'esame dei numeri, io vorrei dire, però, assessore Pacella, assessore Scarcia, colleghi della maggioranza: stiamoci attenti, perché quest'anno stiamo chiedendo un sacrificio significativo, notevolissimo alla collettività, ripeto, in un contesto nazionale difficile. Occorre, però, che la politica dia un senso di rinnovamento, come ha detto l'assessore Pacella. Altrimenti, altro che "affido", assessore. Probabilmente il documento di questa sera rappresenterà il viatico di questa maggioranza. E, sinceramente,  io non credo che di questi tempi avremo cittadini disposti a fare i buoni samaritani, cioè a fermarsi di fronte a una persona debole, ferita e soccorrerla. Se il samaritano è diventata la politica, rischiamo di vederci voltare le spalle. Non voglio dire a destra, a sinistra, al centro, perché la politica sta subendo effettivamente, per il mancato buon esempio, voglio soltanto riassumere in queste due parole quello che dovrebbe essere la condotta del politico, cioè dare il buon esempio, noi rischiamo davvero che i cittadini ci voltino le spalle e soprattutto rischiamo davvero di compromettere. Perché guardate che noi siamo l'ente più vicino ai cittadini, siamo l'ente che dà i maggiori servizi. Siamo quell'ente che, se funziona, i cittadini vedono migliorare la propria vita, se non funziona, i cittadini vedono mortificare la propria vita.
Quindi, di fronte a questa assunzione di responsabilità, che state prendendo, questo sia chiaro, occorre dare una svolta significativa nel rinnovamento in questo ultimo anno che ci separa dalle elezioni. Poi siamo tutte persone serie e responsabile per presentarci al elettorato, ognuno poi tirerà le proprie somme. Grazie.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Giannuzzi. Prego, consigliere Riso.
CONSIGLIERE RISO - Grazie, Presidente. Cerco di essere breve. Io però ci tengo a lanciare segnale forse di discontinuità sia all'opposizione, della quale faccio parte, e sia alla maggioranza per dire che non è la prima volta che si arriva in quest'aula e ricevo sollecitazioni momentanee u seguire da una parte o dall'altra con l'influenza che cerca di fare su di me.
Allora, solo per dire questo suggerisco innanzitutto ai miei amici del Centrosinistra di interpellarmi qualche volta prima ancora di arrivare in quest'aula. Poi, con questo non chiudo la porta alla stessa maggioranza, dove è possibile trovare punti in comune di comunicazione, quindi, e di contributo alla causa comune.
Detto questo, entro in merito alla questione: il bilancio di previsione. E qui non voglio fare alcuna demagogia, ma sicuramente cerco di attenermi a quello che è il risultato sotto gli occhi di tutti. lo leggo, a un certo punto "previsione entrate ICI 2010: 2.689.900 euro; addizionale IRPEF: 460 mila euro". Sto sparlando per il 2010. Queste sono le previsioni. Allora io, come lo stesso Minenna prima ha suggerito di rinunciare alle indennità nostre, tutte, io allo stesso modo cavalco questo pensiero e dico ancora: se non di tutto l'anno, di metà indennità in un anno. E propongo anche che quel addizionale IRPEF della quale la Legge dice che ogni Comune può applicare l'addizionale IRPEF, per un anno rinunciamoci. Sicuramente andremo a recuperare quella previsione di 460 mila euro che si è fatta per il 2010. Non sto dicendo cose insensate. E legittimamente è possibile farlo. Sono dei suggerimenti, perché è inutile criticare il bilancio e poi non dare una soluzione o qualche soluzione. La Tarsu del 2010, qui sono previsti 3.067.000 euro. La Tosap incentiviamola, direi, di più. E non gridate allo scandalo, perché la Tosap, se ho * capito bene, riguarda il rilascio delle concessioni agli operatori commerciali, del suolo pubblico, che viene pagato. E perché no? Se noi incentiviamo quanto più è possibile questa tassa, in modo tale che ci fossero più entrate, vuol dire che stiamo dando più possibilità agli operatori commerciali sul territorio a lavorare di più, a lavorare in tanti e a prendere anche... si guadagna e si pagano pure le tasse.
E qui è previsto per il 2010, 88 mila euro.
Poi parliamo della stessa Burgesi, stiamo parlando di ciò, senza alcuna polemica. La Burgesi, a quando sarà sanata? Giace là, nessuno ne parla più. E lì il capitolato d'appalto prevedeva il risanamento di quella Burgesi. Nessuno vigila. Allora, scusate se sono ripetitivo, andiamo a fare una commissione che vigilasse su ciò. Non voglio dire una commissione di inchiesta,  ma ci manca poco.
Altrimenti arriveremo a sorbirci il danno che abbiamo e la beffa nello stesso tempo, perché noi stiamo pagando ancora gli aumenti sulla tassa dei rifiuti. Quindi, la salute da una parte. Io aggiungo, al tema caldo di questa sera, l'esborso da parte del cittadino di più soldi dalle proprie tasche. Però non trascuriamo la salute. Qui ognuno di noi, dinanzi alle tasche, dimentica la salute. E io, come sensibile a tutto ciò, come Verde, non posso che parlarvi innanzitutto  di Salute. Perché quando se ne va la salute le tasche non reggono. E con questo non voglio un segnare niente a nessuno.
E poi vi parlo anche in concreto: i 2 milioni di euro che ancora il Comune non ha avuto da tutto ciò che è danno... Tanto è vero che per non spaventarci, parlano per quei 2 milioni di ristoro ambientare, per dire "danno", così la gente non si spaventa. Così la gente non si spaventa, questa è la realtà.
E perché no di quei milioni, se li incassiamo, non ridurre le tasse ai cittadini? Non ho capito, ma sto farneticando? Ditemi voi.
Allo stesso modo, e non voglio farlo con nessuna strumentalizzazione, però dico: "Basta, non più speculazioni su quella maledetta Burgesi". Con manifestazioni e strumentalizzazioni, che vi hanno portati a conquistare la provincia. Io questo penso, modestamente. E usare i ragazzi, sere fa a Gemini, per una causa strumentalizzata, speculata, e qui i bambini innocenti. È grave. E non mi voglio dilungare, perché non sto facendo alcun comizio. Mi attengo strettamente al tema di oggi, ma devo, con tutta la mortificazione dire, che queste cose non si fanno. Perché sono peccati mortali. E lo dico da microstiano e ci credo fermamente.
Allora, finisco per chiudere questo argomento che, una buona volta per sempre, il nostro Governatore Vendola, che è anche vostro, ha detto semplicemente che questa storia strumentalizzata è stata anche affiancata da un gruppo di mafiosi geminiani e ugentini. Non tutti i mafiosi geminiani e ugentini. Chiudiamo questo capitolo. Non sto facendo i comizi. C'è poco da ridere, perché quando si prendono i bambini, a usarli su quel palco a dire: "Io c'ero, io c'ero", questo è un peccato mortale. Permettetemi.
Poi andiamo al biostabilizzatore. Stiamo parlando sempre di rifiuti. Noi, finalmente, con l'entrata a regime di questo biostabilizzatore, dovevamo avere tutti i successi di questo mondo sulla salute e sulle tasche. Perché non è vero che il biostabilizzatore ha fatto sì che aumentasse tutto ciò. Non è quello. Perché non è neanche vero che si è pagato la tassa per lo smaltimento, però pur non pagandola, si è arrivati poi a pagare, rispetto ai Comuni viciniori, o a occupare il terzo posto, dopo Casarano, dopo Alliste e così via.
Quindi, è vero che qui, anche a prendere per buono il discorso di 18 anni che non abbiamo pagato lo smaltimento, comunque abbiamo sempre pagato più degli altri. E non sto qui a elencare tutti i Comuni.
Passando all'altro discorso, siccome stiamo parlando di bilancio, nel piano pluriennale è previsto, lo state tanto sostenendo, quel maledetto impianto di illuminazione che volete fare Mi questo Comune. Quello, cioè, che sarà gestito dalla Telecom, che non si è mai interessata di illuminazione, si è interessata solo di telefoni. Scusate la mia ignoranza. Telefoni che al Comune di Ugento non funzionano. Se uno vuole mettersi in contatto, fa prima a mettersi in contatto col Padreterno. Questa è la situazione. E paghiamo già dei .costi. A questi costi aggiungiamo pure quello dell'illuminazione. Che poi andremo a spegnere tutte le luci con un comando dal Comune, allora li, sinceramente, è proprio il patatrac. Stiamo parlando di 2 milioni di euro. È vero che l'assessore dice, ma poi saranno quei... Quell'impianto  sarà collaudato. Se non funzionerà, non lo accetteremo. Mai sia dovesse funzionare, per 20 10 anni il popolo, compreso io, perché sono prima cittadino, Avvocato Scarcia, e poi consigliere... Invece, l'Avvocato Scarcia, che mi sta guardando, me lo prendo diretto, per dire lui o altri, allora... Lui dice, invece: "Sai, non c'è nessun problema". Se funzionerà, per 10 - 20 anni le tasse le pagheremo tutti. Allo stesso modo, per risparmio del 25%. Poi comincia a aumentare un pochino, e noi dobbiamo rischiare tutto questo capitale? Non ho capito. Quando sul territorio già per cambiare una lampadina bisogna rivolgersi prima al Padreterno e poi all'amministrazione. s trazione. Quando un topolino mette in crisi un impianto di illuminazione, perché rosicchia un filo elettrico. Ma qua dove siamo? Sulla terra? lo sono abituato a piantare bene i piedi per terra. Forse voi siete arrivati sulla luna, ma non state neanche sulla terra. È questo il problema di fondo.
Questo per voi forse non è bilancio. Questo forse per voi non è altro che i sacrifici, le tasse che devono pagare i cittadini. Perché, mi dispiace, assessore Scarcia, non è un'accusa, è una constatazione di fatto quando lei riesce, beato lei, a spogliarsi da cittadino e a fare solo il consigliere. Io, purtroppo, ho questa condanna, quella di essere così condizionato dall'essere cittadino e poi, se riesco a dare del mio meglio o un contributo come consigliere, etc. etc..
Allo stesso modo, dicevo, la differenziata. Stiamo parlando di tutto ciò. La differenziata non funziona. Sai, Salvatore Riso è catastrofista. Non funziona! È inutile prenderci in giro. Il 10% che ammette l'amministrazione non c'è. Perché per me è il 5%. E stiamo attenti pure a quel 5%.
Poi, dove si è visto, se noi andiamo a vedere nel bilancio, al di là della somma, che questo Comune va a smaltire il differenziato e paga soldi? Evidentemente non è differenziato bene. Perché, per quel differenziato dobbiamo ricevere i soldi. Questa è la realtà. Se funziona la cosa. Evidentemente a settembre i bidoni, qua è tutto un bidone, i bidoni della spazzatura dovevano essere già, perché ci ha visto attenti, perché ci ha visto succubi di questa situazione, partire da una vita. Casarano già ha iniziato a far sparire i bidoni. Questa è la realtà. In poche parole, il popolo non dovrebbe pagare niente. Nel momento in cui va a ridurre, a selezionare bene, e subito dopo quel poco di rifiuti, di verde, di bucce, di verdura che si butta, quello nei giardini a incrementare con i contenitori e fare il concime in questo modo. Noi non dovremmo produrre niente. E non producendo niente, non si paga niente. E io vado a guadare in previsione 3 milioni di euro per questo. Ma di che cosa stiamo parlando? Ma che cosa, devo fare lezioni io di questo? Me ne sono stato zitto.
O    pensate, nel momento in cui andate a fare una campagna di sensibilizzazione, come è stato fatto ieri, coinvolgete la gente e non chiamate il sottoscritto, che è Verde nella mente e nel cuore, né le associazioni, che non risulta. Associazione Acri, Presidente Salvatore Riso, che si spende su questo territorio in favore della salute e del ambiente da dieci anni. Questa è la realtà.
E chiamate le persone per far fronte a tutte le negligenze vostre.
Ben venga la campagna, ma prima dovete fare il vostro dovere. Ben venga il discorso di fare l'arredo urbano, ma prima dovete rimettere voi i sedili e h aggiungono le associazioni. Voi ne mettete dieci, e le associazioni ne aggiungono due altri , tre. Ma non che fate all'opposto, vi lavate le mani e le associazioni raccolgono i soldi dei cittadini per mettere questo arredo urbano. Ingegnere, proprio in direzione ci siamo tutti e due. È la sua materia questa. Non me ne voglia nessuno.
Poi le spese per gli incarichi esterni. Non è che siano tanti. 1 contenziosi. Aggiungo di più: le spese di gratificazione economica interna. Qui gli uffici non funzionano. Glielo sta dicendo chi non è ingegnere come lei. È gravissimo questo, come lei riesce a essere indifferente dinanzi a tanto scempio. Qui non funziona niente.
Allora devo riportarmi indietro, quando due persone, due tecnici portavano avanti il Comune, l'ufficio tecnico. Oggi non c'è un responsabile. Perché non si possono chiamare funzionari, perché il funzionario paga. Perché il Sindaco dopo, a fine anno, quando non ha raggiunto il risultato, lo rimuove da quell'incarico. Questa è la realtà. Altro che ridete! C'è da piangere qua.
E vai a presentare una domanda. Le pratiche non si evadono. Siete indietro anni luce, eppure abbiamo un Comune attrezzato di tecnici. Perché non lo dite? Perché non lo fate? Come fate a rispondere con quella vostra indifferenza a chi vi ha dato fiducia per risolvere e dare i servizi alla gente?
Allo stesso modo, mi rifaccio alle parole vostre stesse, che sono in contraddizione, nel momento in cui... e non mi interrompete! Ve lo dico già da adesso.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Riso.
CONSIGLIERE RISO - No, hai sbagliato proprio. Leggo a un certo punto: "Il piano d'ambito dell'Ato Lecce 3 approvato di recente. Pertanto, la raccolta differenziata già obbligatoria per Legge dal 1997, rappresenta nell'interesse di tutti i cittadini l'unico strumento per ridurre le quantità da rifiuti da smaltire in discarica e ottenere dei vantaggi per il nostro ambiente, ma anche minori costi di smaltimento".
Siccome stiamo parlando sempre di rifiuti, faccio un passo indietro. Io ho proposto a quello scellerato progetto di illuminazione,  di andare a fare una società mista con la Cogeam per produrre energia da quel biostabilizzatore. Dalla altre parti funzionano le cose, perché il pubblico e privato si mettono insieme. Là dobbiamo investire. Quella può essere una nostra risorsa per illuminarci, per riscaldarci. Evi dirò di più, perché, grazie a Dio, io do le gratificazioni pure agli altri. Sono io che vengo beffeggiato da tutti. E non me lo chiedo nessuno.
Lo stesso PD ha proposto di fare le luci, l'impianto a Led., risparmiando il 50%. Anche quello può essere un altro risultato da provare o da metterci a tavolino per studiare la soluzione migliore.
Quindi, i 2 milioni, quei 2 milioni servivano per fare l'auditorium a Gemini. Perché a Ugento c'è già, non perché non ci penso a Ugento. Questa è la realtà. Allora non ci rinuncio a ciò io, dovete dare conto di tutto ciò. E io in ogni occasione lo dirò alla gente.
Allora, ritornando qua, l'intervento sulla tassa rifiuti, con un incremento previsto nel gettito di ri
poco superiore agli mila euro per coprire il considerevole incremento di cui sopra, ci è da un lato imposto dal vigente quadro normativo e dall'altro consentito dalle scelte di risparmio e di contenimento della pressione fiscale, operate nel corso degli ultimi tre anni, proprio perché il Comune di Ugento non doveva pagare il costo dello smaltimento.
Lo state dicendo voi, finalmente lo avete ammesso.
Poi andiamo alle altre contraddizioni. Spiegatemele, nel momento in cui dite quest'altro... l'assessore al bilancio dice: "Per poter potare avanti questo ambizioso programma, dovremmo avere la capacità di monitorare costantemente le entrate. L'attuale sistema di riscossione non consente di avere in tempo reale né la possibilità di conoscere il flusso delle entrate, né tanto meno di disporre delle entrate di competenza in tempi ragionevoli, se non in tempi biblici. Per questo penso si debba tornare alla riscossione diretta". Lo dicono loro, non lo dico io. "La riscossione diretta, in modo tale da risolvere entrambi i problemi. Certo, si tratta di scelte. Il quesito che noi abbiamo il dovere di porci è il seguente..." etc. etc.. Poi arriva a un altro punto e va in contraddizione con sé stesso, e dice: "Non abbiamo dubbi, bisogna attivare giuste politiche che consentano una più razionale politica delle entrate, evitando di incidere sulla pressione fiscale delle famiglie, che fanno già tanta fatica a tirare avanti".
Sono così solidali, grazie a Dio, che fanno mea culpa. "È importante individuare validi strumenti, magari ricorrendo a soggetti esterni". E siamo alle solite. Prima dice: "Vediamo di risolverceli a casa questi problemi". Poi dice: "Diamo spazio agli esterni, così gestiscono questo tipo di cose". "Ai soggetti esterni, da scegliersi mediante apposita gara di evidenza pubblica, mi grado di garantire un valido supporto alle attività di individuazione delle sacche di evasione" quando di evasione se n'è tantissima. Questa è la situazione. E io mi sono stancato, come cittadino e come consigliere, di pagare le tasse per gli altri. Paghiamo tutti e paghiamo meno. Mancano i concreti suggerimenti, questo lo dico io, al Governo centrale. Avete il governo centrale, suggerite a Berlusconi, suggerite ai vostri amici.
All'assessore all'ambiente suggerite che la tassa è tempo di non pagarla più in base ai metri quadri, ma a seconda dei rifiuti che noi produciamo. Questa è l'illegalità della Legge. Secondo i rifiuti che la gente produce. Per cui,    niente, non paga niente. Questa è una
ui se uno non produce
tassa mafiosa!
La Tarsu, non in base ai metri quadri, dicevo. E finisco, perché non voglio più arrabbiarmi, perché è tempo perso. Grazie.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Riso. Prego, Gianfreda.
CONSIGLIERE GIANFREDA - Presidente, io mi scuso...
CONSIGLIERE RISO - Un secondo, mi scuso: ma l'ICI l'abbiamo recuperata veramente, quella che avete detto? Perché ho i miei dubbi io. Non vorrei che fosse capitato come a Lecce. A Lecce hanno messo i soldi che entrano, ma in realtà non sono mai entrati, e rischiano una bancarotta di 50 milioni. Se qua ci troviamo pure in questa situazione, ditecelo. Perché poi deve venire fuori, non ci potete prendere in giro. Ho finito, scusa.
PRESIDENTE - Può parlare adesso il consigliere Gianfreda, consigliere Riso?
CONSIGLIERE RISO - Dicevo, Presidente, io, prima del mio intervento, mi scuso con il Consiglio comunale e gli intervenuti,  perché per un'improrogabile impegno familiare, non ho potuto partecipare alla prima parte del Consiglio. E quindi, mi scuso anche con l'assessore Pacella, perché non ho potuto seguire la prima parte della sua relazione. Però ho avuto abbastanza tempo, Presidente, per leggermi questa prima parte, che io non avevo ascoltato. E parto da una considerazione, che il consigliere Cavalera, del mio gruppo, ha fatto nella introduzione del suo intervento. Dicendo all'assessore Pacella che questa, a differenza delle altre relazioni, questa relazione è priva di numeri. Io condivido appieno questa osservazione fatta dal consigliere Pacella, e anzi devo complimentarmi di cuore con il dirigente dell'ufficio, dottor Bocco, e dell'intero suo ufficio e dei suoi collaboratori per i salti mortali che ha dovuto fare per chiudere in pari questo bilancio. Perché, assessore Pacella, tu ormai in politica hai fatto il callo e quindi hai ben capito che non era il caso a livello politico, di dare, nella tua relazione, dei numeri. Perché, onestamente, l'amministrazione della quale tu fai parte, assessore, in tutti questi anni di amministrazione un po' di numeri li ha dati davvero.
E io voglio spiegare a cosa mi riferisco quando dico quello che ho detto. Perché, se è vero, come  è vero, che c'è stato un passaggio, e quindi comincio proprio con i numeri, che credo siano quelli che diano il senso e la percezione a chi ci ascolta, di quello che voi avete fatto, soprattutto, perché è la parte cruciale del bilancio quest'anno, sulla tassa rifiuti solidi urbani: 2007, 1.638.000 euro; 2008, 1.741.000 euro, con un lievissimo aumento; 2009, 1.968.000 euro, quindi al di sotto dei due milioni di euro, con un aumento rispetto al 2008 di qualche punto; 2010, facciamo il balzo: da 1.978.000 euro a 3.067.000 euro.
Allora, assessore Pacella, quando nella tua relazione provi a giustificare questo esorbitante aumento, assessore Greco credo che proprio perché nel tuo assessorato sono stati dati appena 500 euro, credo che valga la pena, però chiedo scusa se mi permetto, perché parlerò anche dell'assessore allo sport, eventualmente, valga la pena, anche se stiamo stanchi un po' tutti... Dicevo, assessore Pacella, noi non possiamo andare dietro le favole, fermo restando che qualche piccola percentuale di verità in questo c'è. Ma non possiamo giustificare dicendo che siccome dal 9 novembre 2009 in attuazione del Piano Regionale dei rifiuti (sto leggendo dalla tua reazione) è stato avviato il ciclo a regime, che prevede un compresso procedimento per la gestione dei rifiuti indifferenziati, tramite la biostabilizzazione, quindi il nuovo impianto, con costi complessivi pari mediamente a 96,76 euro per tonnellata, ebbene, noi dobbiamo dire che l'impianto di biostabilizzazione, così come è cominciato per Ugento, che è Comune sede della nuova discarica, è cominciato anche per tutti gli altri Comuni facenti parte dell'Ato Lecce 3. Sindaco, poi eventualmente è chiaro che hai la parola. E siccome diciamo che anche per gli altri, come stavo dicendo, è iniziato questo processo di biostabilizzazione, l'ingegnere Cavalera ha dato dei numeri sulle tonnellate. Io ho paura che qualche cittadino che ascolta e che interessa credo di più quanto deve esborsare, allora dice: "Se è aumentato in tutti i paesi, purtroppo ....." . No, con l'impianto di biostabilizzazione in funzione... vi cito 8 - 9 Comuni dell'ambito Ato Lecce 3, e vi cito le tariffe che hanno approvato quest'anno, 2010, con l'impianto di biostabilizzazione in funzione. Partiamo da Acquarica del Capo, 1 euro, noi 2,16 euro a metro quadro, quindi più del doppio. Parliamo di Salve, 1,10 euro, quindi ancora siamo al doppio; parliamo di Taviano, mi consta personalmente, perché voi sapete che io la tassa rifiuti solidi urbani per la mia casa la paga a Taviano, 1,35 euro a metro quadro, Presicce, 1,33 euro a metro quadro; Alliste, 1,40 metro quadro. Come vedete, assessore, ci siamo presi un po' di fastidi per andare alla ricerca... Taurisano, 1,75 euro; Racale, 1,75 euro.
Ci si dirà, e io prevedo questo, perché credo che di un po' di politica l'ho fatta e me ne intendo, e quindi già vi rispondo a quella che potrebbe essere la vostra giustificazione, quella della percentuale di copertura dei vari servizi. Allora io già vi dico che Taviano, con 1.,35 copre il 95%, che Acquarica con un 1 euro, meno della metà di noi, copre l'80%. Il 75% è il minimo di Alliste, fino addirittura al 100%, come quasi stiamo noi, perché 99,9% è quasi 100%. Allora mi si dirà, e io già prevengo quello che mi si dirà: le altre persone percentuali che mancano, gli altri Comuni evidentemente non le hanno messe per non caricare sui cittadini perché hanno disponibilità economiche nel bilancio, nell'aiutare. Quindi, chi delibera 1'80%, l'altro 20% lo mette a carico del Bilancio comunale. Quindi, evidentemente non hanno dato i numeri, come ha tentato di spiegare H consigliere Cavalera, nell'aver pagato 550 mila euro in esproprio, quando qualche anno prima il proprietario stesso chiedeva 38 mila e poi 52 mila. Siamo andati al contenzioso, 10 volte in più. Non hanno dato i numeri quando Comuni della nostra grandezza come numero di abitanti all'anno spendono 50 - 60 mila euro di contenziosi per spese legali, e noi ormai l'andazzo è quello da 8 - 9 anni, superiamo sempre i 300 mila euro. Quindi, si tratta di numeri che, naturalmente, rispecchiano le scelte politiche.
Allora, quando, assessore Pacella, poi due pagine dopo quello che io vi ho appena letto, ci scrivi, spiegando l'esorbitante aumento della tassa sui rifiuti solidi urbani, leggo sempre un tuo passaggio: "Noi nel quadro attuale sulla manovra delle aliquote ICI sugli immobili diversi dall'abitazione principale, avrebbe, con tutta probabilità, profili di maggiore equità e senza dubbio di maggiore prociclicità nei confronti della non positiva dinamica economica". E aggiungi, e io me lo sono sottolineato, però sull'ICI, come su tutte le altre voci di entrata del Comune, non possiamo più intervenire a aumentarle. Perché non potete più intervenire? Perché da anni le avete applicate al massimo consentito dalla Legge.
Questo bisogna dirlo con chiarezza ai cittadini. Cioè, dice l'assessore Pacella: le altre voci non potevamo più aumentarle, perché siamo da anni a livelli massimi. Questo è il succo del discorso, e lo dici tu.
ASSESSORE PAGELLA - (Fuori microfono).
CONSIGLIERE GIANFREDA - Ecco quello che io volevo ascoltare. Ma anche se non lo avessi detto, ti avrei risposto. L'assessore Pacella ci potrà dire: "Ma benedetto Dio, l'Ici dovevamo portarla al massimo livello". A parte che, esclude le prime case, l'avete portata al massimo livello da un po' di anni, così come le aliquote dell'addizionale IRPEF. Ebbene, qualcuno di voi può pensare che, per esempio, e quindi qui un passaggio di governo centrale, il nostro caro amato Berlusconi, potreste pensare che siccome ha tolto l'anno scorso Berlusconi la tassa sulla prima casa dell'Ici, poverino il Comune di Ugento, chissà quanti danni a livello di entrate ha avuto. Non è affatto così.
Ma perché non è così? L'assessore Pacella lo sa prima e meglio di me. Ad Ugento l'influenza del risparmio dei proprietari che hanno una sola casa, quella principale di civile abitazione, e noi lo diciamo da tempo questo, avevano già l'80% di loro, il privilegio della precedente finanziaria di Prodi, dove per la casa di civile abitazione c'era un abbattimento di oltre 200 euro, per cui il proprietario della casa di civile abitazione sì e no veniva a pagare, a seconda della grandezza della casa, quelle 20 - 30 euro all'anno.
Infatti, i dati complessivi delle entrate, io vi prego di ascoltare attentamente, chi sa un po' di matematica, di Ici nel 2007, con la tassa sulla prima casa, entravano 2.350.000 euro. Quindi parliamo di un Comune di 11 mila abitanti, che la bellezza di disporre della sola tassa Ici di quasi 5 miliardi di vecchie lire all'anno. Questa è la situazione del Comune di Ugento.
Andiamo avanti, 2008, sempre tassa sulla prima casa. Nel 2008 ancora c'era: da 2.350.000 siamo passati a 2.247.000 , quindi più o meno la stessa cifra.
2009: introduzione dell'invenzione del nostro grande Berlusca, prima casa, quindi tutti chissà che cosa... No, la prima casa ha privilegiato chi di case e di ville ne ha quante ne ha Berlusconi. E i numeri dicono questo, non noi. Perché a Ugento nel 2009, senza il pagamento della prima casa, il gettito addirittura è passato da 2.247.000 euro a 2.330.000 euro, quindi in più. Altro che ci sono le finanziarie! Quest'anno prevedete 2.400.000 euro. Quindi  parliamo di un Comune che di sola Ici incassa circa 5 miliardi di vecchie lire all'anno. Comuni che ci invidiano. Tutti gli altri Comuni ci invidiano, dicono: "Potessimo noi incassare 5 milioni di Ici all'anno".
Quindi, questa è la realtà.
Allora, io non voglio essere lungo, Presidente, ma voglio essere molto preciso in queste che sono poi le mie osservazioni, che non sono altro che il sunto di quello che in parte anche è stato detto. Allora, quando noi, come citava il consigliere Cavalera, Presidente, nel giugno 2007 dicevamo: "Guardate, Sindaco, Assessori, che siamo partiti malissimo con il nuovo appalto della raccolta rifiuti solidi urbani". Io definii allora, se vi ricordate, i cestelli, quello giallo, quello verde e quello rosso, i cestelli delle bambole. Mi disse l'assessore Pacella: "Li abbiamo dati solo a Gemini per un esperimento, se non va bene, li togliamo e diremo alla ditta di fornirci quelli più consoni". Ioli definii i cestini delle bambole. Ma dissi anche una cosa molto più grave, e la ripeto, e so quanto è grave: secondo me quella ditta, quei cestini non li ha potuti vendere a nessun Comune, se non a quello di Ugento. Questa è la verità. Perché io vi dissi, assessore... Questa è la prima cosa. Ma la seconda cosa che io vi dissi, e sulla quale vi dico anche la vostra risposta, però a distanza di quattro anni poi vi dico: chi aveva ragione?
Noi dicemmo su questo manifesto: "Attenzione, che la tassa in due - tre anni dal 2007 al 2010 andrà a raddoppiarsi". Poi ci sono le ragioni che dirai tu, però a monte ci sono quelle che diciamo noi a, e che le diciamo da anni. Perché questa situazione voi, è vero, siamo stati obbligati quest'anno, perché siete stati non attenti gli anni precedenti, anche sulle nostre raccomandazioni. Perché, volesse il cielo che fossero stati solo raddoppiati. Siamo passati da 1.638.000 a 3.100.000, quindi raddoppiati.
Perché vi diciamo questo? Allora l'assessore Lecci ci disse: "Ma non possiamo buttare a terra un appalto". Perché noi dicemmo: ci vuole , così come hanno fatto in maniera naturale tutti i paesi, tutti i Comuni... Quando vuoi raggiungere una percentuale dignitosa di raccolta differenziata, sia per i nostri vantaggi economici, ma sia perché dovevamo essere da esempio, come sede di discarica nei confronti di altri Comuni. Quando noi diciamo agli altri Comuni: "Dovete fare la differenziata, perché a Burgesi sta arrivando troppo materiale", sapete che ci rispondono quelli che sanno le percentuali? "E voi, quando incominciate?". Questo ci rispondono.
Era nostro vantaggio dare l'esempio per fare arrivare a Burgesi, sul nostro territorio, quanto meno materiale possibile. Oggi, su questo bilancio, di quei 3.067.000 mila euro, ben 1 milioni quasi sono per le spese di smaltimento. Pensate: un milione di euro solo per lo smaltimento. Ecco quando noi dicevamo: "I secchielli di quelle dimensioni non servono". Ma soprattutto dissi, nel 2007, me lo ricordo come se fosse ieri... A Taviano metà paese lo fecero in una notte a ritirare tutti i vecchi cassonetti, l'altra metà paese, che non erano riusciti in quella notte, vi dissi e ve lo ripeto, capovolsero i cassonetti rimasti per toglierli la notte successiva. Perché è così che si fa. Io una mattina mi alzo e vedo mezzo paese con i cassonetti capovolti. Poi andai a chiedere e all'ufficio mi hanno detto: "Li hanno capovolti, perché il messaggio nello stesso giorno deve passare sia a quelli che non ce l'hanno più, e sia a quelli che ce l'hanno i cassonetti". Guardate un po' con quale cura. Non ve li abbiamo dette da tanti anni queste cose?
Oggi, ingegnere Nuzzo, rispetto ai primi giorni in cui abbiamo consegnato i famosi cestelli, oggi la mattina quando ci alziamo ne vediamo più in giro? La verità dovete dirmi. Sporadicamente. I primi periodi, forse l'entusiasmo, il colore bello, almeno ne vedevamo qualcuno. Oggi non c'è un secchiello, se non proprio quello che non riesce a farne a meno di andare a buttare la spazzatura nei cassonetti.
È qui il fallimento, è proprio qui il fallimento. Ecco perché oggi ci troviamo, soprattutto per queste manchevolezze fatte a monte...
Io mi avvio a conclusione, Presidente. Quindi, oggi che, a parte gli altri argomenti, che io non voglio toccare, perché sono stati già toccati, perché non dobbiamo dire... l'ingegnere Cavalera si meravigliava: zero euro per l'agricoltura, zero euro... Ma se addirittura dovete portare, assessore Lecci, 270 mila euro di queste tasse che paghiamo per la spazzatura, dobbiamo riportarle su un altro capitolo di copertura, che è quello del affidamento minori. Cioè, in un aggravio così pesante come è possibile? E allora, se fosse stato fatto, io non mi sarei allarmato più di tanto, per esempio, se a quelle cifre di cui hanno parlato prima di me... un esempio io vi faccio, perché io credo che i cittadini con gli esempi capiscano meglio: ci chiediamo perché un ristorante a Racale, o marina di Racale, confinante con noi quasi, paga 1,89 euro al metro quadro? Noi sapete quanto paghiamo? Quanto loro fanno pagare ai ristoratori? 7 volte di più: 13 euro a metro quadro. Ingegnere, diglielo ai tuoi parenti, diglielo. Quindi la pizza dovrebbero farsela pagare almeno il doppio per competere, rispetto a quelli che la vendono a Racale.
Questo è secondo voi lo sviluppo dell'economia? Invogliate voi allo sviluppo dell'economia? Poi nella relazione diciamo: "Gli altri anni abbiamo tamponato con gli oneri di urbanizzazione". Oggi quegli onori non ci sono più, oltre per la crisi, anche per l'immobilismo dal punto di vista urbanistico della nostra amministrazione.
Queste sono le amare realtà che noi col cuore in mano vi diciamo.
E se, assessore Lecci, se, come io ho sempre ritenuto, che nel Comune di Ugento, proprio per le sue caratteristiche, per la sua estensione e quant'altro, l'assessorato all'ambiente è l'assessorato più importante, sia per dare il decoro al paese, sia per creare movimento e indotto dal punto di vista commerciale. Abbiamo la fortuna che nei mesi invernali, non estivi, a Torre San Giovanni al sabato e alla domenica ci sono migliaia e migliaia di cittadini. Per fortuna, speriamo che continuino  a venire. Li accogliamo in maniera dignitosa? Oggi ormai ci sono tanti turisti qui. Andate a vedere. lo ieri con la vespa, venivo dalla scuola mia, da via Racale verso Ugento, andate a vedere come è conciato il marciapiede sulla destra salendo da Via Racale per andare... Andate a vedere! Non ve lo dico io, andate a vedere se l'erbaccia non è alta. Ma non quella nei suoli privati, ingegnere. Quella a ridosso tra il marciapiede e l'asfalto. È un'immagine  che noi possiamo continuare a dare, quando questi servizi, hai detto bene, consigliere Cavalera, erano previsti nei appalti con la ditta che fa... Eccome, se non erano previsti!
Quindi, assessore Lecci, l'assessorato all'ambiente doveva innanzitutto occupare le intere energie del suo assessore. Non ci risulta che le intere energie tue siano su quel settore lì. Non ci risulta, e non voglio dire altro. Ma soprattutto c'erano le condizioni, assessore Lecci, per mancare a casa, e so quello che vi sto dicendo... No, tu devi avere il coraggio di dirle queste cose. Per mandare a casa da anni da ditta. E io non so se gli altri ti accompagnano in queste decisioni. Perché erano previste nella gara d'appalto assegnata, perché non era al ribasso. L'unico che può dire queste cose, perché io c'ero, la gara era una combinazione tra la qualità dei servizi offerti e l'offerta in denaro. Aggiudicata per poco più di un milione di euro allora. Eccome se era un fiore all'occhiello il capitolato!
E poi? Assessore Scarcia, un'estate, poi vai a vedere tu chi è che reggeva le sorti, non chi contribuiva... la mattina alle 6:00 a Torre Mozza il camion dell'acqua lavava la passeggiata ogni mattina. Non mi risulta, da un po' di anni, che questo avviene ogni mattina.
Questo è il discorso. Andate a leggervi i capitolati. Perché poi, e chiudo, Presidente, non sono soltanto queste cifre che io vi ho detto che andiamo a esborsare. Non dimenticativi che noi da anni abbiamo il nucleo di vigilanza ambientale, che noi paghiamo. Quindi, si devono aggiungere anche quelle spese che il Comune sostiene. Cose che dovrebbe fare la ditta stessa. E che cosa conduce, che cosa porta di vantaggi il nucleo di vigilanza ambientale? Incassiamo qualcosa che possa essere nominata a livello di occupazione spazi e suolo pubblico, per esempio? Dimmi quanti euro. 2 mila euro su 10 mila ettari di territorio.
Queste sono le drammaticità. Vi risulta che è congruo le somme che noi mettiamo da incassare sulle tasse ultime pubbliche affissioni? Ridicoli! Dieci mila ettari di territorio, 15 chilometri di costa. Andate a vedere in bilancio. Non c'è la volontà di andare a colpire i furbi. Non c'è. Continua a non esserci, soprattutto quest'anno, fra un anno si vota. Questa è la drammaticità, che io in parole, credo, spero, che siano state semplici. Questo è. Qualcuno dice: 13 euro... Va bene, se questo andasse a vantaggio delle civili abitazioni, ma va bene. Il ristorante forse guadagna. Pagano più i ristoranti che guadagnano, paghiamo meno noi di civile abitazioni, che non abbiamo attività commerciali. No, gli uni e gli altri. Questo è.
Altro che giustificazioni. Non possiamo coprire e nasconderci dietro all'attivazione, che quasi quasi la leggo come un rimorso, quando leggo che siccome ha chiesto la discarica Burgesi... frutto di tante lotte se la discarica Burgesi ha chiuso. E quasi quasi è un rammarico, così come viene posta qui. Siccome la discarica... Con orgoglio dobbiamo dire che la discarica Burgesi ha chiuso.
Quindi, Presidente, e chiudo, un bilancio veramente che ci fa rabbrividire. E lo diciamo con i numeri alla mano. Poi è chiaro, potete mettere tutte le giustificazioni che volete, però meno male che ci siamo sempre mossi sia con atti ufficiali e sia con atti pubblici esposti. Non ci avete voluto ascoltare, queste poi sono le conseguenze.
Consigliere Riso, una precisazione: dalla Monteco noi non dobbiamo avere 2 milioni di euro, sono 4 i milioni di euro, tanto per capirci.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere Gianfreda. Prego, consigliere Corvaglia.
CONSIGLIERE CORVAGLIA - Grazie, Presidente. Chiaramente, anche perché è tardi, sono stanco anche io e sono stanchi anche i cittadini, io affronterò solo una problematica, e è quella dei rifiuti. La affronterò da un altro punto di vista, però. Però, prima di addentrarmi vorrei fare delle osservazioni su alcune cose che sono successe. Sinceramente noi non accettiamo lezione da voi per quanto riguarda il volantino. Innanzitutto il collega Minenna ha spiegato quale era il senso. Ma anche se non ero in prima linea politicamente, ricordo, a un adeguamento degli oneri di urbanizzazione di molti anni addietro, cosa avete combinato, come Centrodestra, chiaramente, non sto parlando delle singole persone presenti, cosa avete combinato nel paese. Salvo poi far voi l'adeguamento sugli oneri di urbanizzazione, togliendo ogni detrazione possibile e impossibile, anche quelle che ci potevano stare. Perché probabilmente l'unico probabilmente che vi siete posto era quello di coprire il bilancio, di coprire le spese che si facevano e non, magari, di tagliare delle spese improduttive. Chiuso questo capitolo.
Mi piace rispondere al nostro Presidente, che all'inizio, tanto non ci stanno problemi adesso di ordine pubblico, ci ha spronati a proporre delle soluzioni. Cosa che comunque a parer nostro è anche uscito. Mi fa piacere, voglio dire, che ci sia tanta gente stipendiata, incluso  Sindaco e assessori, per risolvere i problemi e poi si chiede conto all'opposizione per 13 euro a Consiglio comunale di risolvere i problemi che, con tutte le migliaia di euro che fuoriescono, alla fine non sono stati risolti. Ma il problema, e ritorno all'argomento, parte da lontano e i responsabili non siamo noi, siete sempre voi.
Affronterò la questione spazzatura dal punto di vista... Mi riaggancio a quanto ha detto Angelo Minenna, e quindi vorrei cercare di buttare un po' di luce sul meccanismo oscuro, come l'ha chiamato lui. Per cui, noi abbiamo una situazione che, l'hanno detto altre persone, ci vede pagare comunque di più, anche adesso che paghiamo anche lo smaltimento, ma comunque mediamente con gli altri paesi che lo hanno sempre pagato, noi ci troviamo in testa in questa speciale classifica.
E quindi, le tariffe di cui giustamente i cittadini si sono indignati, sono enormi. Come dicevo, sono enormi per motivazioni vere. Anche, lo ripeto, se c'è da dire che comunque sia c'è qualcosa che non torna, se noi pagavamo già senza smaltimento più di alcuni paesi, e altri paesi, con lo smaltimento, comunque riescono a dare delle tariffe minori ai cittadini.
Allora, è chiaro che questo argomento non si può affrontare... ripeto, lo già preannunciato che lo affronterò da una visuale diversa. Si deve affrontare per vedere cosa è che non va. È chiaro, la Monteco, il discorso sulla discarica, almeno per quanto riguarda i soldi, i "picciuli" è chiuso. Mi concentrerò sul rapporto che ha il Comune di Ugento con la ditta che si occupa dello smaltimento, dello spazzamento, della pulizia, dell'igiene urbana, vale a dire il consorzio Cogei. Ora, io qua ho molte cose appuntate, ma per forza di cose devo abbreviare. 
E quindi, farò un elenco, purtroppo un po' lunghetto, cercherò di condensarlo, su cosa doveva fare la Cogei e cosa non ha fatto. A esempio, 
  • aveva l'obbligo, tramite il responsabile dei servizi, di comunicare al Comune la relazione tecnica settimanale sull'organizzazione dei servizi giornalieri, modello GOS. Mi risulta, perché sono andato a vedere nelle carte, che non ci sia mai stato, non sia stato mai fornito. Fra le altre cose, questo è un motivo di risoluzione, uno fra i motivi di risoluzione del contratto. Il GOS è un modello che la ditta deve al Comune per l'organizzazione settimanale dei servizi. E lo presenta la settimana prima, alla fine, per la settimana dopo. 
  • C'era l'obbligo di provvedere e garantire un servizio di pronto intervento giornaliero, ossia garantendo la presenza di personale in grado di attivare questo servizio in via urgente per fronteggiare eventi eccezionali. Non è mai stata prevista la squadra di pronto intervento. 
  • Aveva l'obbligo di redigere, entro e non oltre 180 giorni dall'attivazione del servizio, la bozza della Carta dei Servizi. Mai distribuita. 
  • Aveva l'obbligo di trasmettere mensilmente all'ente appaltante, allegando la fattura dei corrispettivi, il report delle segnalazioni e delle richieste di intervento articolate per numero e tipo. Servizio mai fatto. 
  • Aveva l'obbligo, anche questo obbligo, per me il più importante, anche perché ha sottoscritto un contratto volontariamente, non l'hanno obbligata, di raggiungere gli obiettivi minimi di raccolta differenziata, previsti sia dal progetto - offerta, la tabella 4 del Pos, sia dalle vigenti disposizioni di Legge. Sono delle percentuali che non sono state mai aggiunte. 
  • Aveva l'obbligo di pagare i costi di smaltimento dei rifiuti residui delle operazioni di valorizzazione, della raccolta differenziata. Un servizio mai fatto. Ha pagato sempre il Comune. 
  • Aveva l'obbligo di effettuare la manutenzione sia ordinaria che straordinaria di tutti i cassonetti, mezzi, attrezzature e dei servizi in genere utilizzati per gli espletamenti previsti nel Pog-Siu, che sarebbe il progetto dei servizi, per tutto quello che riguarda l'igiene urbana. È nel progetto-offerta della ditta stessa. Servizio mai fatto. 
  • Aveva l'obbligo di posizionare tutti i cassonetti, contenitori e attrezzature previsti del Pog- Siu e nel progetto offerta, nel rispetto delle distanze, delle volumetrie di progetto e dei vincoli criticità. Servizio mai fatto. 
  • Come ha detto l'ingegnere Cavalera prima, aveva l'obbligo di fornire, a circa il 20% delle utenze, un contenitore speciale, chiamato composter, di volumetria variabile, a seconda delle necessità, al fine di favorire il compostaggio domestico della frazione organica dei rifiuti e ridurre ulteriormente in conferimento in discarica. Su questo fatto sono state distribuite, anche dopo molte nostre sollecitazioni, con molto ritardo alcune compostiere, non tutte quelle previste, e sempre su pressione costante del Comune. 
  • C'era l'obbligo di posizionare, presso le utenze commerciali di significativa superficie espositiva (Sidis, Standa, Eurospin, Lidl, MD, etc. etc.) in considerazione di un elevato conferimento dei cartoni, idonei contenitori, tipo containers, scarrabili, chiusi. Un servizio mai fatto. E comunque non fatto anche adesso che qualcosa che si sta muovendo, fatto non nella maniera riportata nel Pog- Siu. 
  • aveva l'obbligo di posizionare... questa è una chicca, perché probabilmente non lo sa nessuno o quasi nessuno. C'era del progetto, presentato dalla Ditta, era previsto il posizionamento dei contenitori per la raccolta degli abiti usati. Servizio mai fatto. 
  • aveva l'obbligo di distribuire a bancarellisti dei mercati settimanali e fiere in genere, dei bustoni trasparenti in plastica per il conferimento monomateriale delle frazioni riciclabili dei rifiuti prodotti in tali aree. Servizio mai fatto. Infatti, chi li ha visti questi bustoni? 
  • In occasione di feste, fiere e manifestazioni civili e religiose in genere, aveva l'obbligo di posizionare contenitori per la raccolta differenziata delle frazioni riciclabili dei rifiuti: carta, plastica, vetro, alluminio. Servizio mai fatto. 
  • Nelle aree adibite a mercato settimanale, aveva l'obbligo di posizionare i contenitori per la raccolta differenziata passiva. Sarebbe a dire i contenitori grandi. Servizio mai fatto. 
  • In occasione del lavaggio e disinfezione di strade, piazze, aree adibite a fiere - mercato o mercati settimanali, aveva l'obbligo di utilizzare soluzioni disinfettanti. Di cui doveva chiedere il placet alla A.S.L.. Non ci risulta che lo abbia mai fatto. 
  • Aveva l'obbligo di effettuare la pulizia, il lavaggio, la disinfezione e la deodorizzazione dei bagni pubblici. Servizio mai fatto. Il Comune nel periodo estivo ha pagato altre imprese per tenere aperti e puliti i bagni pubblici. 
  • Aveva l'obbligo di pulire le superficie murarie degli edifici da pulviscolo, scritte, affissioni non autorizzate. Lasciamo perdere. È chiaro, mai fatto. 
  • Aveva l'obbligo di delimitare le piazzole dei cassonetti dei rifiuti solidi urbani e della raccolta differenziata passiva con segnaletica orizzontale e, laddove possibile, con dissuasori. Servizio mai fatto. 
  • Aveva anche l'obbligo di effettuare il servizio di pulizia e riassetto delle aree limitrofe intorno ai contenitori. Questo è un servizio che non è stato, neanche a dirlo, mai fatto. 
  • Aveva l'obbligo di effettuare la pulizia periodica di fontane e fontanelle pubbliche, di gallerie e monumenti pubblici. Neanche questo fatto. 
  • Aveva l'obbligo di attivare un numero verde gratuito a servizio dell'utenza. Dal 2006 a ottobre 2009 è stato attivato un numero a ripartizione, spacciandolo per gratuito. In seguito a un esposto all'autorità garante della concorrenza, praticamente la ditta è stata condannata. Quindi, in definitiva, era una frode, perché lasciava intendere che era un numero gratuito, anche nei depliant che distribuiva a tutta la popolazione. Effettivamente il costo della telefonata si divideva fra la ditta e i cittadini. 
  • Aveva l'obbligo di utilizzare mezzi nuovi o al massimo con data di immatricolazione non superiore a 24 mesi al momento dell'attivazione del servizio. A vederli, alcuni non sembravano che fossero parecchio nuovi.
  • Aveva l'obbligo di lavare i mezzi adibiti al trasporto dei rifiuti solidi urbani, lavaggio esterno e interno, ogni giorno, mentre gli altri almeno una volta a settimana, eseguendo il lavaggio mi apposite aree attrezzate e autorizzate, al fine di vietare il grava mento sul suolo delle acque di lavaggio e il conseguente inquinamento. Non è che l'abbia mai vista tutta questa frequenza.
Ne ho saltato qualcuno, però ci tengo a questo:
  • aveva l'obbligo di effettuare i seguenti interventi di sanificazione ambientale, come previsto nel progetto offerta: n. 8 interventi di disinfezione, n. 8 interventi di disinfestazionen. 8 interventi di derattizzazione, indicando per ogni giorno di trattamento l'intervento previsto: antialare, antilarvale, disinfettante, derattizzazione, per un totale di n. 24 interventi per ogni anno solare.   Gli interventi fatti da Cogei per ogni anno sono solo 8. Il consorzio obietterà che per ognuno degli 8 interventi, sono 6 ore per intervento di notte, ha effettuato questi servizi. È falso. A parte che tali servizi dovevano essere effettuati singolarmente e in maniera accurata, non si comprende come ci sia riuscita, visto il tempo limitato e la vastità del territorio di Ugento. In questa maniera la ditta ha risparmiato 16 interventi per ogni anno. Per 5 anni, fanno 80 interventi.
Allora, ho fatto un elenco delle cose che non sono state fatte e comunque molte sono incontrovertibili, perché sono sotto gli occhi di tutti i cittadini che non sono state fatte, su altre mi si potrà obiettare più o meno fondatamente.
Però ritorno un secondo all'interrogativo  iniziale: perché paghiamo così tanto? Faccio questa premessa perché secondo me paghiamo così tanto per diversi motivi. 
Allora, un primo motivo riguarda l'importo iniziale dell'appalto. Sinceramente a me, fermo restando la bontà del tecnico che l'ha stilato, lascia un po' sconcertato. È vero che c'erano dei servizi, tra l'altro, nella maggior parte dei casi non fatti, che lo rendevano più costoso. Però se passiamo da quello che era all'incirca in euro il vecchio appalto che, se ricordate bene, provocò... Appalto, fra l'altro, i cui parametri furono stabiliti quando era Sindaco l'assessore al Bilancio attuale, Francesco. Quell'appalto provocò a Ugento un casino. Il Centrodestra allora accusò il Centrosinistra di un appalto che era un appalto molto costoso. La cifra esatta non sono andato a recuperarla, comunque stava su un miliardo e due, un miliardo e tre di vecchie lire. Diciamo 600 - 650 mila euro adesso, annuali.
Il nostro, al netto di IVA, e anche senza le revisioni prezzi che si sono succedute, annualmente è di 1.275.000 euro, due miliardi e mezzo di vecchie lire. Voglio dire, vi siete lamentati che si pagava, avete fatto una guerra che si pagava tantissimo e, ripeto, dentro ci sta la differenziata. Che poi nei fatti è stata fatta in maniera alquanto abborracciata. Però, comunque è esagerato.
Quindi io non ci vedo bene in questa cifra, nella cifra iniziale. E potete stare tranquilli che me ne occuperò. E questa è una prima parte.
La seconda parte riguarda la cattiva conduzione. Ho fatto un elenco prima di tutte le cose che non sono state fatte. Queste cose che non sono state fatte, da una parte hanno portato alla ditta un beneficio, perché se non sono state fatte... scusate, ho dimenticato una cosa importantissima nel ciclo dei rifiuti: l'isola ecologica. L'isola ecologica era importantissima nel discorso dei rifiuti. Era importantissima perché consentiva di chiuderlo in maniera adeguata, era uno strumento dove... Sinceramente non riesco a trovare dove me la sono segnata. Poi è stata sequestrata. Ma questo non significava niente, perché, comunque sia, quello era un obbligo della ditta. È stata sequestrata, probabilmente non era stata fatta a norma, non si lavorava a norma ed è successo.
Stavo dicendo, tutte queste cose qua perché non sono state fatte? 
L'operatore aveva determinati impegni con il Comune. Non li ha mantenuti. Alcuni di questi sono risolutivi del contratto. E perché, nonostante questo, il Comune non si muove?
Questo, come dicevo prima, ha comportato anche il non raggiungimento degli obiettivi, soprattutto per la raccolta differenziata. Obiettivi, uniti agli altri, che ci avrebbero permesso almeno di alleviare questi aumenti. 
Ma vi faccio una domanda: perché il Comune non si è mosso, nonostante ne avesse motivi? Perché, come ho detto prima, per il GOS, per quel modello quello era un motivo. L'altro motivo l'ho già detto, è il mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata. Ci sono anche cinque violazioni, anche non consecutive alle disposizioni previste dal capitolato d'appalto, che sicuramente le troviamo, se andiamo a cercarle.
Una sospensione dei servizi più di tre turni dovuti consecutivi, e ce ne stanno, a meno che non ci sia uno sciopero o altre cause di forza maggiore.
Rimane sempre questo interrogativo: perché non ci si è mossi?
Io me lo sono chiesto e, ripeto, una prima perplessità mi viene dall'entità iniziale del POG-SIU, del progetto. Che, sinceramente, per quanto riguarda, invece, la seconda parte, cioè perché il servizio non è stato fatto, perché il Comune non si è mosso o si è mosso comunque in maniera tardiva e comunque sia, per quanto ne so, sta anche rientrando questo discorso. Tanto è vero che c'è il progetto spinto del porta a porta, che io non affiderei mai a una ditta che non ha rispettato tutto quello che ho detto. 
Ripeto: perché per non si è mosso?
Io una risposta me la sono data.
Anzi, non l'ho data io, l'ha data la Cogei stessa, il consorzio Cogei stesso: che in una nota, a riscontro a una nota del Comune, dell'assessore all'ambiente, dice testualmente... Non la leggo tutta, perché ci sono tutte una serie di rilievi che fa in risposta all'assessore, leggo la conclusione, se vogliamo: 
"Per quanto su esposto, e per quanto riguarda gli ipotetici disservizi lamentati dalla vostra nota, protocollo n. 17.790, del 29 luglio 2009, le cause vanno ricercate nelle continue intromissioni e condizionamenti nell'ambito della gestione del nostro sistema operativo, che la vostra amministrazione esercita sistematicamente. Ovvero: il mancato posizionamento dei trespoli nel centro storico, le continue e estenuanti modifiche e cambiamenti ai servizi e all'utilizzo del personale assunto per i lavoratori stagionali; allo spostamento continuo dei cassonetti posizionati lungo le strade cittadine, con spreco di risorse a discapito del servizio". A me quella più pesante sembra questa: "Al condizionamento delle scelte del personale assunto, alla continua immissione di elementi estranei al nostro sistema organizzativo"
E poi fa un elenco: 
  • nuovi cassonetti, non di nostra proprietà, posizionati nel perimetro di raccolta degli ambiti serviti di questo concessionario;
  • specifiche disposizioni date da presunti collaboratori tecnici del Comune di Ugento - chissà perché li chiama presunti - di depositare i rifiuti i rifiuti derivanti dalla pulizie delle spiagge date in concessione agli stabilimenti balneari nelle cassonetti dei rifiuti solidi urbani; 
  • ulteriore raccolta dei rifiuti solidi urbani accumulati nelle zone pinetate e vicino ai cassonetti, derivanti dalla pulizia delle spiagge".
Quindi, questa per me è la risposta. 
Sono questi i motivi per cui non potete mandare la ditta a casa, come mi suggerisce di dire Gianfreda. Ma era chiaro. Quindi, non venite a raccontarci le solite storielle. Grazie.

VICE PRESIDENTE - Grazie, consigliere Corvaglia. Prego, assessore Scarcia.
ASSESSORE SCARCIA - Io prendo la parola, visto che sono stato chiamato in causa per quanto riguarda la tele gestione. Per essere sincero, ancora questa sera, per la terza volta che questo argomento viene affrontato in questo Consiglio, viene ripetuto sempre lo stesso discorso sull'impianto di pubblica illuminazione. Per la verità, è anche intervenuto, come ha detto molto sinceramente il consigliere Giannuzzi, per quanto riguarda la tele gestione, è la prima volta che interveniva, e chiariva un punto, dicendo: "Forse voi, come maggioranza, dovevate chiarire le priorità. Perché proprio la tele gestione, il risparmio energetico in questo momento storico?":
Giannuzzi, per la verità, nel mese di novembre ricordava tutti noi che eravamo in netto ritardo sul risparmio energetico. Però devo partire da un volantino fatto circolare a firma del PD, che io ho avuto 15 giorni fa , dove vi faccio un sunto, perché leggerlo... dice che noi per 18 telecamere, caro ingegnere Cavalera, questo sicuramente è suo, spendiamo 2 milioni di euro. Non solo, in questo volantino lei scrive, o il PD scrive: "Apparecchiature tecnologicamente superate per un impianto che garantirebbe un risparmio energetico molto ridotto a causa di una rete di distribuzione inefficiente". Poi fate la proposta, caro ingegnere  Cavalera, avete fatto una proposta con un volantino 15 giorni fa, non voglio fare, polemica, credimi... Attenzione, di tele gestione, lo ricordiamo ai cittadini, stiamo parlando dell'agosto 2009, con della famosa delibera. Arriva il PD a novembre, dopo aver discusso a marzo, se non vado errato... No, a aprile, arriva un volantino 15 giorni fa e dice: "Signori, la proposta del PD è questa: il rifacimento della rete di distribuzione con sostituzione dei cavi elettrici dei vecchi pali e la ritaratura dei quadri di comando". Continua: "La realizzazione di un impianto di pubblica illuminazione, con la nuova tecnologia a led, che porterebbe a avere effettivamente un risparmio energetico di oltre il 50%". Mi dispiace, e lo dico con il cuore in mano, che dietro questo volantino voi lo collegate alla tassa dei rifiuti. Mi dispiace, perché? Chiedo scusa, mi faccia finire, perché poi lei continua dicendo: "E mentre i nostri ........ Allora lo leggiamo, così siamo chiari: "E mentre i nostri governanti si trastullano con questo progetto di dubbia riuscita, un'altra ulteriore chicca è l'aumento della tassa sulla spazzatura". E lei mi dice che non è collegato. Consigliere Cavalera, mi faccia finire, abbia la cortesia di ascoltarmi, la prego.
Mi dispiace che io, in data 30 aprile 2010, prima dell'uscita di questo volantino, leggevo in questa aula che cosa era il progetto del risparmio energetico. E dicevo a tutti voi quali erano le condizioni necessarie e sufficienti su cui poggiava questo progetto.
Mi dispiace, non è contenuta una virgola. E questo, che significa, egregio consigliere Cavalera? Voler bene al nostro popolo? Questo è il volantino che il PD dichiara di voler bene al suo popolo? Glielo dico io, caro ingegnere, glielo leggo per l'ennesima volta, di modo che i cittadini, che sono presenti questa sera... Io rileggo le stesse parole, ingegnere, di modo che sanno tutti quanti le cose come stanno. Aggiungo una cosa, ingegnere, giusto per completezza. E ripeto: chiedo scusa del tono, però 15 giorni fa lei mi ha detto questo, oggi in quest'aula un'altra cosa. Lei, ingegnere,  deve chiarire: quando programma una pubblica amministrazione non può
cambiare da un giorno all'altro. Noi siamo andati verso un progetto, perché, ripeto, da agosto il PD è arrivato dopo con le proposte. Dobbiamo dire, ingegnere Corvaglia... Se mi fate finire... Cosa ha detto? Parli, non ho problemi.
VICE PRESIDENTE - Assessore, evitiamo, continuiamo gentilmente.
ASSESSORE SCARCIA - La proposta che ha fatto l'ufficio lavori pubblici per questo benedetto risparmio energetico, io non vedo e non si è chiarito ai cittadini, non lo so perché, che noi non stiamo toccando le tasche dei cittadini. Condizione necessaria e sufficiente. È sottoposto a tre condizioni questo progetto.
INTERVENTO DAL PUBBLICO
ASSESSORE SCARCIA - Vedete, è la disinformazione che date ai cittadini. Questa è la prova che i cittadini sono stati disinformati. L'ha fatto adesso quel signore. Adesso ha dichiarato la sua disinformazione. Nessuno, e dico nessuno di voi è andato ai cittadini a dire: "Signori miei, noi spendiamo 500 mila euro all'anno". Allora, che cosa è successo? L'ufficio lavori pubblici ha confezionato un progetto, dove Telecom ha dichiarato che c'è il 45% di risparmio. Quindi, quel 45%, attenzione, accentato anche dai nostri uffici, serve per coprire la rata. Quindi, noi spendevamo 500, continuiamo a spendere 500. Non spendiamo un euro in più. Diciamolo ai cittadini. Dal risparmio ci paghiamo quel sistema, perché grazie a quel sistema risparmiamo.
Ingegnere Corvaglia, deve aspettare. Io sono stato adeguato a ascoltarla, quindi ascolti, non si preoccupi, stia tranquillo.
CONSIGLIERE GIANFREDA - Invitiamo il Presidente a farlo calmare un po' l'assessore, lo vediamo molto nervoso.
VICE PRESIDENTE - Consigliere Gianfreda, evitiamo,
ASSESSORE SCARCIA - No, non sto nervoso, è il mio spirito. Ho chiesto scusa prima. Perché si è parlato... avete scritto: "Il rifacimento della rete di distribuzione. Ve lo ricordo io a voi: la rete di distribuzione elettrica nel Comune di Ugento, sono 63 chilometri. Voi mi parlate del rifacimento di tutta la rete. Io chiedo a qualcuno: sappiamo a qualcuno quanto costa il rifacimento di tutta la rete? Forse è il caso che voi vi facciate due conticini.
Come due conticini ve li dovete fare sui led. Poi finisco sui led tra poco. Però è giusto che i cittadini sanno che a proposito di questa vetustà del nostro impianto, nel contratto, che io vi ho chiesto e vi ho detto, e vi ho citato in quel Consiglio del 30 aprile, e vi ho detto: "Andatevelo a prendere" c'è scritto che sono state verificate da Telecom, attraverso il partner UMPI... Un altro chiarimento: Telecom, che fa, come dice il consigliere Riso, che parla di Telefoni, ha ragione da una parte, ma è Umpi il progetto, i cui tecnici hanno verificato la consistenza dell'impianto di pubblica illuminazione esistente. Io faccio l'Avvocato. Queste parole hanno un significato giuridico sacrosanto. Hanno verificato l'impianto esistente.
Per carità, siamo uomini e possiamo sbagliare, ma non abbiamo consegnato niente a nessuno, né abbiamo regalato nulla.
Vado avanti. I cittadini, e qua non c'è scritto, non lo sanno che noi abbiamo progettato o stiamo effettuando questo progetto attraverso una prova. Noi non abbiamo detto: "Ve lo regaliamo". No, abbiamo detto: "Prendiamo due quadri, uno a Ugento e uno a Gemini". Spiego perché quello di Gemini: quello di Gemini è stato scelto non perché l'assessore Scarcia è di Gemini, perché, grazie a Dio, a Gemini abbiamo un primato: è il quadro più vetusto di tutto il territorio di Ugento. E lo abbiamo fatto.
Allora, questo progetto pilota, dice il contratto, deve dare il 27,8% , così come sta. Perché non viene toccato nulla. Se non dà questo risparmio, noi non stipuliamo nulla. Noi non diamo niente a nessuno. Telecom se ne va. Ove mai dovesse superare il 27,8%, invece, succede che gli diamo l'impianto.
Che cosa succede? Ditemi se queste non sono norme a garanzia di un comune. Che cosa succede? Leggo: "Il Comune di Ugento, provvederà al pagamento della rata di leasing, con decorrenza dalla data di collaudo definitivo". Ripeto "collaudo definitivo", è un termine importante. "dell'impianto di tele gestione dell'illuminazione pubblica attestante la regolarità dei lavori in oggetto, nonché delle prestazioni degli apparati descritti all'Ars. 2, compreso la certificazione di un risparmio minimo del 45% dei consumi energetici sull'intero impianto di pubblica illuminazione comunale oggetto del sistema di tele controllo, a conclusione dell'attività di verifica di cui all'Ars. 9. Ove mai una delle tre condizioni innanzi citate non si dovesse verificare, il collaudo non avrà esito positivo e pertanto Telecom Italia sarà tenuta a rimuovere le difformità entro 15 giorni". Conclusione, se non mi dai il 45%, io non pago.
Smentitemi di questo che vi sto dicendo pubblicamente. Smentitemi. Se non c'è il 45% di risparmio, non pago, non pago nulla. Non è forse. Per cortesia, il contratto sta qua, analizzatelo e portatelo dagli Avvocati.
Allora, in questo l'ingegnere Corvaglia mi dovrà rispondere adesso pubblicamente, perché il progetto pilota è partito sia a Ugento che a Gemini. Io ho chiesto umilmente all'ingegnere Corvaglia di partecipare attivamente a queste misurazioni. Perché io ho detto: "Ingegnere Corvaglia, verifichiamo, perché se non va bene, lo mandiamo a casa. Noi ci crediamo, ma può darsi che ci sbagliamo". Mi smentisca l'ingegnere Corvaglia se per ben due volte non l'ho invitato a partecipare al progetto pilot, perché questa era nell'interesse  della cittadinanza, non era nell'interesse mio.
Perché, se qualcuno mi deve smentire, mi smentisca sul campo. È questo che io chiedevo. Perché può darsi pure che noi ci stiamo sbagliando. Nessuno è perfetto. Io lo avevo chiesto e nessuno mi ha seguito. Solo questo. Grazie.
VICE PRESIDENTE - Grazie, assessore Scarcia.
CONSIGLIERE GIANFREDA - Presidente, una piccola precisazione, visto che l'assessore Scarcia... Solo per fare questa considerazione, Presidente: l'ingegnere Corvaglia ha speso quasi 20 minuti del suo intervento, per leggere tutte quelle che erano le condizioni stabilite per contratto, a suo tempo, dalla ditta Cogei. Credo che almeno ci deve essere la delicatezza di dire: "Allora me ne devo guardare bene nel leggere quelle che saranno le regole del nuovo contratto con l'impianto della Telecom".
Cioè, l'ingegnere Corvaglia ha dimostrato che ci sono dei contratti che l'amministrazione comunale fa, sottoscrive, e di quei contratti il 90% non viene rispettato, e la ditta sta ancora qui. Almeno ti avrebbe potuto, questo suo intervento fatto precedentemente, suggerire di non essere... e poi non deve nulla. Assessore Scarcia, l'ingegnere Corvaglia al limite deve essere invitato a rispondere. Ma lei non deve usare all'ingegnere Corvaglia "Mi deve rispondere". Mi sa
Scusami, di arroganza. Scusai, Presidente. È stato `questo che hai detto, Assessore Scarcia. Mi sa tanto di arroganza, che è fuori.... Almeno, nei nostri rapporti personali, io non l'ho mai condivisa.
Quindi lei non deve obbligare nessuno. Lei invita a rispondere, ma non obbliga.
Per quanto riguarda, e poi chiudo, Presidente, la disinformazione ai cittadini, perché ti sei rivolto a un cittadino che ha dato... Io non so se riusciremo mai a disinformare e soprattutto a imitare l'assessore Scarcia in disinformazione  dei cittadini. Assessore Scarcia, in questi ultimi giorni è vero o non è vero che tu hai fatto specifiche riunioni con cittadini, ai quali hai detto che le tariffe della spazzatura sono state approvate anche dall'opposizione? Facendo confondere i cittadini quello che era qualche tempo fa portato in Consiglio comunale come approvazione del Regolamento, sul quale neanche abbiamo dato il voto favorevole, ci siamo pure astenuti, migliorato, ma poi non ci bastava quello che avevate accolto di noi, perché avevamo fatto altre proposte... Assessore Scarcia, questa è disinformazione, questo è vandalismo politico. Questo è, assessore.
Non puoi assolutamente dare, di quella che è la tua maestria, colpe, invece, di fare noi queste cose.
Su quel volantino ci sono... Se poi c'è un'altra proposta, questo rafforza, senza Scarcia, che a livello di proposte, esclusa quella, che secondo i nostri, oltre che consigliere, anche qualcuno che se ne intende per fortuna ce l'abbiamo, addirittura ce n'è più di una che avreste potuto valutare. Non che inficia o che dice che noi non sappiamo programmare. Chi programma, assessore Scarcia, siete voi. Noi vi suggeriamo e diciamo: "Questa non la volete? Ve ne diamo un'altra", come ha fatto l'ingegnere. Altro che è accusato di darvene un'altra! Addirittura pure migliorativa rispetto a quella vostra proposta.
Mi urgeva, Presidente, fare queste precisazioni, grazie.
VICE PRESIDENTE - Grazie. Però io suggerirei di evitare il battibecco. Uso un termine improprio.
ASSESSORE SCARCIA - Io non pensavo, Renato, che l'ingegnere Corvaglia avesse bisogno di un Avvocato. Lo apprendo adesso dal suo intervento. Poi non ho capito: dici a me di non dire all'ingegnere certe espressioni, e perché a me non mi hai invitato nel dire "è vero o non è vero"? Scusami, la tua espressione non l'ho capita bene. Ma ti tranquillizzo che io non ho detto assolutamente che tu hai approvato la tariffa. Tu ti sei astenuto e io inviterei i cittadini di andare a leggere quello che avete detto...
CONSIGLIERE GIANFREDA - Ma non sulla tariffa. Assessore Scarcia, le tariffe con la Giunta, voi le avete stabilite.
ASSESSORE SCARCIA - Mi fate parlare?
VICE PRESIDENTE - Consigliere Gianfreda!
ASSESSORE SCARCIA - Io ho detto solamente di andare a leggere la stenotipia sul Regolamento. Che è una cosa diversa. Ogni cittadino può chiedere la stenotipia, in modo che vedano, leggano che cosa hanno detto i consiglieri di opposizione in tema di regolamento. Quali sono gli esempi che hanno... Io di Regolamento ho parlato. Lei, invece, sta dando per scontato che io ho parlato di tariffa.
No, sul regolamento.
Posso dirti una cosa? Il cittadino non può aver capito questo. Il cittadino sai che cosa ha capito su questo manifestino? Che con due milioni di euro io potevo andare a pagare la spazzatura, invece di aumentarla. Fattelo dire da qualcuno. Mica hai scritto "Si autofinanzia"!
Poi, giusto per rispondere all'ingegnere Corvaglia, che mi sfuggiva questo particolare, parla di apparecchiature tecnologicamente superate. Ingegnere, parli di regolatori di flussi. Forse i regolatori di flussi sono superati.
Un'altra cosa, ingegnere Corvaglia, ti voglio precisare: che questo sistema regola anche le lampadine a led.
Io, quello che non sto capendo, e veramente ho difficoltà a capire su questo sistema, perché tanta vostra insistenza. Ma solo per dirvi che se vi sono dispersioni sulla linea, caro ingegnere Cavalera, questo sistema ce lo rileva. Quindi, noi non andiamo a fare un intervento generico, così come consigliate. Noi, ove mai c'è questo, ce lo dice il sistema e andiamo a intervenire su dieci metri, su cento metri, su 200 metri. Questo è il sistema.
Io lo dico con molta umiltà: secondo me dovreste approfondire un tantino meglio (ma non è una critica, non voglio fare polemica) su questo sistema. Su questo sistema vorrei che l'ingegnere... E. ingegnere Cavalera, ti dissi che ero a disposizione per aprire un dialogo con Telecom, se ti ricordi, per confrontarvi, perché è giusto. Perché, se voi avete delle idee diverse, è giusto il confronto, se ti ricordi. Però, per carità , accetto tutto. L'importante che riconosciamo che Carlo Scarcia ha fatto più proposte per incontrarci e per discutere di questo sistema.
VICE PRESIDENTE - Grazie, assessore Scarcia. Noi dovremmo procedere... Credo che la discussione generale si sia sviluppata abbastanza. Adesso facciamo fare la replica del Sindaco. Poi, per dichiarazione di voto interverranno i consiglieri. Così ci organizziamo meglio nei lavori. Credo che sia più proficuo. Prego, Sindaco.
SINDACO - Sono stato in religioso silenzio per 5 ore e mezza... Anche perché sono stato abituato da sempre a rispettare gli interventi e a sentirli tutti, soprattutto in occasione di un ordine del giorno così importante, quale è il bilancio di previsione di un ente, come è il Comune di Ugento.
Io faccio soltanto due - tre osservazioni, poi entro nel merito. Incomincio dall'inizio, a proposito dell'intervento di Angelo Minenna, laddove, con una sala piena di gente ha fatto una proposta. Adesso non c'è nessuno di quelli che c'erano prima, tutta gente nuova, che è arrivata adesso. Allora, Angelo, io posso capire un po' di demagogia non guasta mai quando si parla di bilanci, ma quando si va a dire che il Sindaco e gli assessori possono rinunciare per un anno all'indennità di carica, l'effetto è buono, ti hanno anche applaudito, hanno battuto le mani, però devi anche avere l'onestà intellettuale, perché tu mi conosci, hai vissuto insieme a me questi quattro anni, anche spiegare ai cittadini che l'indennità del Sindaco è stata già ridotta da 2400 a 1600. Cioè, mi sono tagliato 800 euro insieme agli assessori tutti, i quali non pigliano mille euro, pigliano 600 - 700 euro appena.
E questo perché noi, accogliendo l'invito delle vecchie finanziarie, ci siamo già ridotti l'indennità che avevamo.
In più aggiungo che tutti gli assessori... L'assessore Pacella non la piglia più, perché fa l'assessore alla Provincia. Poi gli assessori vanno girando con macchine loro, cacciano la benzina di tasca loro, ospitano la gente con soldi loro. Non so che cosa possono fare di più per dimostrare che quei quattro soldi che pigliano al mese sono appena sufficienti perché possano espletare correttamente il loro mandato.
In più il Sindaco, e tu, Angelo lo sai, quei quattro soldi che piglio come Sindaco rispetto agli altri Sindaci che pigliano molto di più, tu lo sai che fine fanno, perché stai vicino a me e hai visto quanta di quella cifra mi rimane a fine mese.
Allora chiariamole tutte queste cose, perché sennò non c'è gusto nel dire certe cose a metà.
Io credo che quando vado a Roma, e vado a spese mie, l'albergo me lo pago solo, il ristorante me lo pago da solo, il taxi me lo pago da solo, quando vado a Bari metto la macchina mia perché il Comune non ha macchina e metto la benzina, tutte queste cose le devi dire, sennò non fai informazione corretta.
È troppo facile dire: "Si taglino gli stipendi e poi facciamo sacrifici". Non è così, non può essere così. Questo per amore di verità.
Detto questo, un'altra osservazione debbo fare, perché abbiamo speso l'80% del tempo dedicato alla discussione del bilancio per parlare di spazzatura, di ICI. Non so se un bilancio comunale, come quello che ogni anno Pacella ci indica, con tutta una serie di precisazioni, di richiami, di sottolineature, di inviti, possa ridursi soltanto alla tassa della spazzatura.
Scusa, Cavalera, non fare l'insofferente. Io ti ho sentito per cinque ore e mezzo, hai fatto un intervento di 45 minuti e nessuno ti ha interrotto. Allora, un po' di rispetto per chi sta parlando. Dovete avere anche la bontà qualche volta di sentirvi qualche critica, perché io me le debbo sorbire tutte e debbo stare zitto; voi, appena vi facciamo degli appunti, intervenite e saltate sulla sedia. Abbiate pazienza di sentire, anche perché non c'è tutta quella gente di prima.
Perché posso ammettere, c'è l'interrogazione, c'è l'argomento, avete chiesto un argomento monotematico. Parliamo soltanto di questo, posso anche ammettere che si parli soltanto di quel argomento. Ma qui si parla di bilancio, nel bilancio ci sono tante cose da dire. lo non voglio insegnare niente a nessuno, per carità. C'è gente esperta come te, Ronzino, come Renato, avete vissuto tanti anni insieme a me prima, non è che siete nuovi. Dei bilanci avete detto tante di quelle cose prima, ci avete insegnato anche come si fa critica politica, opposizione politica. Oggi ho sentito soltanto una serie di accuse, giuste o sbagliate poi ne parlerò successivamente, però non ho sentito nessuna proposta da parte dell'opposizione che possa andare a migliorare il bilancio di un ente. Non c'è stato un emendamento, non c'è stata una proposta, non avete parlato di niente, se non di spazzatura.
Allora, giacché l'argomento è questo, permettetemi che possa chiarire. E parto dall'ultima domanda che ha fatto il consigliere Corvaglia. Perché, quando si pongono certe domande, consigliere Corvaglia, uno come me, che da 40 anni fa politica e da 30 anni siede in Consiglio comunale, riesce a captare anche qualche messaggio trasversale, qualche cosa che si intende dire e non si dice. Siccome, grazie a Dio, non ho niente da nascondere, parto dalla lettera che hai letto. Tanto per essere chiari. Hai voluto leggere la lettera della Cogei, che risponde al Comune. lo ti posso fare una semplice precisazione e poi entriamo in merito alla lettera: qui dentro, in quest'aula per primo l'assessore Lecci ha fatto a voi sapere, e l'ha fatto sapere anche a me, a tutti quanti, che aveva mandato una lettera di contestazioni serie, dettagliate, circostanziate al consorzio Cogei, perché riteneva che non rispettava quel capitolato, come tu hai evidenziato adesso, e chiedeva la rescissione del contratto. L'ha fatto in quest'aula, non l'ha fatto ad uso privato. L'ha detto qui dentro ed ha usato delle parole anche pesanti, per le quali si è preso anche la minaccia di una querela , tanto è stato pesante. Per essere chiari. Per cui, non accettiamo lezione da parte di nessuno perché l'assessore Lecci, essendo vice Sindaco, essendo assessore all'ambiente, si è preso la responsabilità di dire quelle parole. Questo per essere sicure più esaustivi.
Arriviamo alla lettera. La lettera risponde alla contestazioni mosse dall'assessore Lecci con quella sua nota e chiaramente l'Avvocato della controparte, che deve fare per giustificare che quelle contestazioni non sono vere? Deve attaccare e dire: "I disservizi che avete denunciato, non sono dovuti a nostra negligenza, ma sono dovuti a interferenze del Sindaco, a interferenze dell'assessore".
Allora, io te le spiego subito quali sono le interferenze mie, tanto il Consiglio comunale lo può registrare perché sto dicendo cose vere. lo ho chiesto, da tre anni a questa parte, al consorzio Cogei di non iniziare, così come previsto in capitolato, a Giugno, perché ritengo che la stagione estiva a Ugento incominci fine a aprile, se non a metà aprile. Per cui ho chiesto di dilazionare l'assunzione di tutti e 18 i dipendenti stagionali il 4 -5 mesi, invece di tre mesi estivi, giugno, luglio e agosto. Se questo è un peccato, è un'interferenza, se questa è intromettersi nell'organizzazione, vuol dire che io ho fatto male e mi scuso con... Io credo che quell'intervento mio, incominciando da aprile a fare il servizio, ha evitato per tanti anni che a maggio venissero i turisti a trovare le strade piene di erbe, di rifiuti ingombranti e quant'altro.
Io credo che sia stato un mio dovere cercare di migliorare il servizio. Chiaramente questo fatto, con la diluizione del personale, avendo concentrato non più m giugno, luglio e agosto tutti i 18 lavoratori, ma avendoli spalmati per 5 mesi, ha provocato, semmai, durante il periodo pieno di luglio - agosto, qualche rallentamento di qualche altro servizio. Però ha migliorato l'aspetto della
pulizia delle nostre marine durante gli altri mesi, che presentavano veramente un aspetto indecente, indecoroso. Questo è per quanto riguarda il contenuto.
Poi arriviamo alla questione benedetta dello smaltimento. Avete citato numeri. Adesso Renato l'ultima cifra che ha sparato è 4 milioni. Sono 3 milioni e due. Se ce ne danno 4 milioni, li pigliamo.
In più poi, dei 4 milioni della Monteco, Renato, ne abbiamo parlato anni fa, quando loro non c'erano ancora, ne abbiamo parlato sempre, continuamente. Se noi adesso, con là aumento che c'è stato, avremo la possibilità, a ottobre - novembre, quando arriverà la notifica della tassa nuova, perché stiamo parlando adesso di delibera che stabilisce quelle tariffe, poi ne parleremo, però la gente sarà chiamata a pagare quando arriverà l'avviso bonario del Comune di Ugento a ottobre - novembre. Poi la gente avrà quattro mesi di tempo per pagare ratealmente. Se non riesce a pagare, perché non ce la fa, aspetta la notifica di Equitalia e avrà altri 4 mesi, 5 mesi per poter pagare. Dunque, se ne parlerà per pagare a agosto - settembre dell'anno prossimo, con nessun aggravio né di spese, né di more, né di interessi. Questo per essere chiari. E è un punto. Perché si paga di più il servizio a Ugento? Perché si dice che a Ugento siamo partiti con un milione e 200 mila euro di tassa di spazzatura.
Rispetto agli altri Comuni, questa cosa mi pare che l'ho ripetuta già altre volte... il Comune di Ugento non è il Comune di Acquarica, di Alliste, di Presicce, con tutto il rispetto degli altri Comuni. Il Comune di Ugento, voi lo sapete, è un comune con qualche peculiarità un po' particolare. Cioè, nelle marine durante l'estate si riversano circa 80 mila persone, che saranno un milione di presenze. Questo fatto, se qualcuno conosce un po' i calcoli matematici, e siete tutti istruiti e tutti capaci di fare dei conti, dovete fare un po' di conti e dire: quei quattro mesi estivi (giugno, luglio, agosto e settembre) durante i quali il consorzio Cogei utilizza 18 - 19 persone, 20 persone per fare il servizio aggiuntivo, incidono per un terzo sul costo normale. Allora, se per caso in un altro Comune l'appalto della spazzatura con 12 mila abitanti costa 800 - 900 mila, aggiungete un terzo e arrivate a un milione e due.
Poi al milione e due aggiungete l'IVA, poi aggiungete l'adeguamento che c'è, previsto per Legge, quello non è un'invenzione, è la revisione del canone, ed arrivate a un milione e sei. È facile fare i conti, non si può sbagliare.
Poi aggiungete le altre voci, previste sempre per Legge, le avete già lette, e arrivate a circa un milione e otto, un milione e nove. Poi, questa è la cosa che mi preme più evidenziare, e mi dispiace, ripeto, che non c'è la gente che senta, quel canone di smaltimento che stiamo pagando di circa un milione, non è un canone che il Comune di Ugento, per un capriccio, si è alzato la mattina, o l'assessore Lecci ha detto: "Sindaco, dobbiamo far pagare lo smaltimento".
Quello è canone dovuto per Legge. E mi meraviglio che voi, consiglieri comunali, non abbiate speso una parola per dire che, essendo cambiato il ciclo di smaltimento e non avendo...
CONSIGLIERE GIANFREDA - Sindaco, perché dici questo? Abbiamo detto che portiamo più rifiuti di là perché la differenziata... non devi dire cosa che noi non abbiamo detto.
SINDACO - Renato, tu non c'eri all'inizio, e non sai di altri interventi. Allora, se sei arrivato in ritardo, abbi pazienza, perché quello che sto dicendo è la verità, perché qualcuno l'ha detto. Allora, questo fatto del milione di euro in più che i cittadini devono versare, bisogna rendersi conto che un milione di euro extra che il Comune di Ugento deve far pagare ai suoi cittadini per un servizio che prima non pagava. Siamo stati 18 anni senza pagare smaltimento. Se fate il conto: 18 anni di mancato pagamento di tassa smaltimento. Coppola dice compreso... Coppola non conosce nemmeno le Leggi, non sa nemmeno quello che dice, perché parla di cose che non conosce. Perché se dice così, che nella tassa di raccolta c'è anche lo smaltimento, Coppola, ti devi aggiornare, mi dispiace, non puoi fare il consigliere comunale. Coppola, aggiornati, non è così, dici bugie.
Allora, se questo te lo dico con... Perché, se continui a dire bugie, la gente una fine si convince che quella bugia, detta cinque, sei, sette volte, diventa verità. Ma non è così, è sempre una bugia. Allora, se continui, vuol dire che ancora non hai capito come funziona il meccanismo dell'amministrazione comunale.
Detto questo, se io vado a considerare il costo di smaltimento che attualmente si paga, e siccome dobbiamo fare un po' di conti con i cittadini, si è andati a fare il calcolo su come riuscire a far versare ai cittadini quel milione in più che c'è. E mentre negli altri Comuni pagavano 60 euro circa di smaltimento, noi pagavamo zero euro. Ecco perché c'è stato l'aumento così vertiginoso. Perché da zero a passare a 96,70 euro, e non da 62 a 96, vuol dire pagare da zero una cifra che non era contemplata mai. 'Ecco perché l'aumento. Ai cittadini bisogna spiegarle queste cose. Perché sennò pensano che è un capriccio di questa amministrazione che ha voluto aumentare così, capoticamente, inventarsi la tassa dello smaltimento.
Detto questo, c'è ancora di più, perché bisogna anche ragionare in termini pratici. Io mi sarei aspettato da parte vostra che, venendo qui questa sera e contestando l'eccessivo carico su certe categorie di fronte a altre categorie, foste venuti qui con una proposta alternativa. Non ho sentito da voi nessuna proposta. Non avete fatto un emendamento, non avete detto: "Avete sbagliato qui, facciamo ......" Non avete proposto a noi, dicendo "avete sbagliato". No, avete detto "Avete esagerato", ma non ci avete detto come far pagare ai cittadini quel milione di euro in più previsto per lo smaltimento.
Allora, noi vi diciamo: possiamo anche aver sbagliato, per carità, abbiamo privilegiato, nella calibrazione della cifra da far pagare per lo smaltimento, abbiamo scelto un criterio: siamo andati a leggere il decreto Ronchi, l'ufficio, insieme all'assessore Pacella, insieme all'assessore Lecci, insieme a tutti quanti gli impiegati, sono andati a vedere il Decreto Ronchi e dal Decreto Ronchi sono usciti i criteri fissati per Legge. 1 quali fissano quello che ogni cittadino, che ogni attività produttiva deve pagare per poter consentire lo smaltimento dei rifiuti.
Ci poteva essere, tra il minimo e il massimo, una scelta intermedia. Si è preferito far pagare un po' di più, il massimo della tariffa consentita dal Decreto Ronchi per evitare che l'incidenza sulle classi più povere, più disagiate fosse una incidenza  talmente gravosa da non consentire ai cittadini meno abbienti di pagare la tassa dello smaltimento. Io ho sentito Minenna prima parlare, a proposito dell'Ici, non mi ricordo che cosa, che ha detto: "Chi più ha, più paga". Abbiamo usato il criterio che dice lui. Non chi più ha, nel senso che guadagna di più, ma chi più ha la possibilità, eventualmente, di pagare, perché ha un'attività produttiva. Vorrei tranquillizzare che noi questa volta abbiamo fatto una scelta di carattere sociale. Da voi non ho sentito nessuna proposta alternativa. Questo è il problema.
Allora, di che cosa parliamo? Io avrei gradito da parte vostra sentire: "Sindaco, hai penalizzato i commercianti, hai penalizzato gli artigiani, noi ti facciamo ......".
In più, per essere ancora più precisi, i commercianti e gli artigiani che sono soggetti a fare la dichiarazione dei redditi, hanno la possibilità, è per Legge, basta andare a un loro commercialista, possono chiedere di scaricarsi, di dedurre dal loro reddito le spese per lo smaltimento, per la tassa rifiuti solidi urbani. Per cui, facendo un po' di conti, siccome fino a 15 milioni, si paga il 23%, da 15 a 28, si paga il 27%, dal 28 in poi si paga il 33% di tasse. Se fate un po' di conti, chi produce meno reddito comunque ha diritto a detrarsi il pagamento di quella tassa Tarsu, ammesso che paga mille euro, ha diritto di detrarsi 230 euro. Se uno, invece, produce di più, prende di più, ammesso che sia oltre 28, ha diritto a detrarsi il 33%. Su mille euro, sono 330 euro.
Voglio dire, ci sono dei meccanismi che hanno fatto propendere da parte nostra questa scelta piuttosto di un'altra. In più ancora, perché poi ragionando, cercando di capire come funziona il meccanismo dei rifiuti, etc., c'è anche da considerare un'altra cosa: i saloni. In base alle regolamento che abbiamo approvato, sono state introdotte, anche grazie a delle osservazioni fatte dall'opposizione, sono state introdotte alcune modifiche, per cui c'è la possibilità di avere un'incidenza ancora minore rispetto a altre categorie. E stato un emendamento in quell'occasione, fu accettato, lo votammo qui all'unanimità. Mi pare che da questo punto di vista, quando sono fatte proposte sensate, come tante volte le fate voi, con né motivo da parte nostra di respingerle.
Ho preso tanti appunti, perché l'ora tarda fa dimenticare delle cose.
A proposito della raccolta differenziata, c'è un mistero da chiarire, che non riusciamo... tutti e 24 i Sindaci dell'Ato ci siamo posti il problema nell'ultima assemblea che abbiamo fatto, quando abbiamo eletto il nuovo Consiglio direttivo, perché molti Sindaci, pur avendo aumentato la raccolta differenziata, purtroppo a questo aumento di raccolta differenziata non corrisponde una diminuzione del conferimento dei rifiuti indifferenziati. Mistero.
Luigi Nicolardi, il Sindaco di Alessano, ha sollevato questo problema, ma insieme a lui anche Taviano, anche Racale, Tiggiano, Ugento. È un mistero. Una spiegazione qualcosa ha voluto azzardarla. C'è un problema da chiarire sotto questo aspetto. Non vorrei, questo è un dubbio, abbiamo parlato con l'Ato, attiveremo una vigilanza più stretta, più contingente, mirata soprattutto a sorvegliare, che non vengano da fuori a scaricare nei nostri contenitori.
Sta succedendo che molta gente non sta facendo più la differenziata, perché ha notato che a fronte di uno sforzo che si sta facendo di sensibilizzazione, trovano continuamente queste cattivi riscontri dovuti certamente non a cattivo controllo dell'amministrazione comunale, perché su un territorio di 10 mila ettari, come è il Comune di Ugento, io sfido chiunque, anche avendo un gruppo di vigilanza ambientale che svolge correttamente e in maniera esemplare il suo compito, anche ad avere, invece di 3, 10 - 20 vigili, non riusciamo a coprire con la vigilanza tutto quanto il territorio. È una questione che ci stiamo ponendo e spero che con il prossimo capitolato o con il prossimo progetto che andremo a fare, spariranno anche a Ugento i cassonetti.
Come mai in alcuni Comuni si raggiunge una percentuale più alta? Allora, distinguiamo Comune e Comune. Io posso dire: il Sindaco Blasi di Melpignano riusciva a raggiungere il 40%, il 50%. M'è un paese di 1700 abitanti, se esci fuori, ti trovi in piazza, hai visto tutti quanti i cittadini. A Ugento non è così. Come non è a Ugento, non è a Gallipoli, come non è a Gallipoli, non è a Tricase, come non è a Tricase, non è Casarano né a Nardò.
Questo fatto adesso mi porta anche a un'ulteriore considerazione: avete citato tanti Comuni, dove si paga di meno. L'incidenza dello smaltimento e della tassa è di meno.
Allora io, siccome bisogna ragionare per Comuni omogenei, io mi sono andato a prendere il Comune di Gallipoli, che, essendo un paese turistico come il nostro, presenta le stesse caratteristiche nostre. E mi sono andato a vedere le tariffe di Gallipoli e le ho confrontate non quelle di Ugento.
CONSIGLIERE COPPOLA - (Fuori microfono).
SINDACO - Che c'entra la tariffa con la differenziata?
PRESIDENTE - Consigliere Coppola, non stiamo facendo un dibattito!
SINDACO - Parli a vanvera, Gianfranco. Scusami, se tu non capisci neanche quello che sto dicendo... Io ti sto facendo il raffronto tra la tariffa di un paese e la tariffa di un altro, che esula da quello che è il tipo di raccolta. Quando un supermercato a Gallipoli paga molto di più rispetto a Ugento, quando un ristorante a Gallipoli paga molto di più... Ogni voce, se ne la leggo, Gallipoli paga di più di Ugento, e è un paese che ha la stessa economia turistica di Ugento.
Allora, i raffronti vanno fatti con paesi simili, omogenei, che hanno una stessa propensione turistica. Non la puoi fare con Acquarica e Alliste, con Patù o con... Fai una cosa, Gianfranco, quando hai da fare qualche osservazione, falla prima. Ti leggi le carte e fai le...
Io ti sto parlando di Gallipoli perché Gallipoli ha le stesse caratteristiche di Ugento.
CONSIGLIERE COPPOLA - (fuori microfono).
SINDACO - Coppola, se fai finire di parlare e non interrompi... Nardò, ti faccio un esempio: tre anni fa, quando fu chiusa la discarica e non aveva più lo smaltimento gratis e arrivarono le bollette ai cittadini, se ti ricordi, ci fu la rivolta a Nardò. Non mi citare Nardò, perché hanno ha fatto pagare lo smaltimento ai cittadini.
Taviano è un altro Comune a te vicino, non paga all'Ato, non sta versando i soldi per lo smaltimento. Casarano, un milione e mezzo di euro, non sta pagando lo smaltimento. Allora, non mi fare paragoni con Comuni che sono morosi e che non stanno rispettando nemmeno le regole più corrette del normale vivere civile amministrativo.
Allora, non mi fare questi raffronti, perché le cifre non le sai. Io vivo nell'Ato, so quello che succede. Mi preoccupo di vedere di sanare alcune disfunzioni, poi vengo qui e tu mi dici cose che non stanno né in cielo né in terra. Allora, cerchiamo di essere... Tanto stiamo parlando di cose che riguardano le famiglie nostre di Ugento. E nessuno ha interesse, né tu né io abbiamo interesse a far pagare ai cittadini di più di quello che debbono pagare. Qua si sta dicendo: abbiamo fatto una scelta di carattere politico. Voi non ci avete contestato quella scelta, avete detto soltanto che abbiamo aumentato a dismisure la tassa di smaltimento. Non ci avete offerto un'alternativa diversa. Perché comunque quel milione e rotte di euro, non mi dite come farli pagare ai cittadini di Ugento.
PRESIDENTE - Grazie, Sindaco. Per dichiarazione di voto, chi deve intervenire? Cominciamo da Minenna. Due minuti ogni consigliere.
CONSIGLIERE MINENNA - Grazie, Presidente. Io devo soltanto chiarire alcune cose. Sindaco, tu mi conosci bene, e sai che o ci sono dieci persone o ce ne sono 100 in quest'aula, o se ne sono mille, quello che devo dire, lo dico. Se non ti ricordi male, o se ti ricordi bene, ho anche detto alle persone, che forse dite tre volte hanno applaudito: "Guardate, applausi non ne cerco, non ne voglio, ne non ho mai voluti e non è la sede per applaudire o non applaudire qualcuno".
Quando ho detto: "Mi sarei aspettato la volontà politica di...", riferito alla sospensione delle vostre indennità per un anno, e ho aggiunto anche dei gettoni di presenza dei consiglieri, so benissimo che c'è stata una riduzione del 30%, che è stata determinata dalla finanziarie che fino a qui si sono prodotte. La mia, più che altro, era una provocazione nei vostri confronti, e l'ho detto pure prima. E era anche una segnalazione, ripeto, di una certa volontà politica da dare...
ASSESSORE PAGELLA - (Fuori microfono).
CONSIGLIERE MINENNA - Io l'ho premesso prima, ho detto: forse sarò accusato di essere demagogo. Ho detto: forse è una misura tampone. Non ho detto: risolviamo il problema così. Ho detto: è una misura tampone, ma comunque sia, tu segnali una precisa volontà di stare affianco alla crisi attuale, economica che stanno vivendo le famiglie con questo segnale. Punto.
Riguardo alle proposte, Sindaco, io ho perso il conto di queste interpellanze, di quanti emendamenti ho presentato al Bilancio. Una su tutte per quanto riguarda il pagamento della Tarsu, se non vado errato era aprile dell'anno scorso, perché era a ridosso della campagna elettorale per le provinciali, stavamo per iniziale la campagna elettorale per le provinciali, io ho fatto un'interrogazione con richiesta di risposta scritta indirizzata all'assessore Pacella... anzi, un'interpellanza, per essere più precisi. E all'assessore all'ambiente, se non vado errato, ma non mi sto ricordando in questo momento, ma a Pacella era sieuro, dove segnalavo che c'era la possibilità, contenuta nella finanziaria, di ridurre il pagamento della tassa sulla spazzatura per chi effettuava correttamente la differenziata sul territorio. Avevo anche aggiunto m quell'interrogazione, e adesso do un assist sia all'ingegnere Corvaglia e sia all'assessore Lecci, che si stanno battendo per capire le pieghe di questo contratto posto m essere con la Cogei, che per fare questo dobbiamo avere i bidoni della raccolta differenziata con il microcip con il codice a barre, se non vado errato, assessore Lecci.
Chiudo, per quanto riguarda la questione della vigilanza  sulla corretta raccolta e sul corretto smaltimento dei rifiuti, e offro un altro assist a Corvaglia e a Lecci, se non vado errato, nel Pog- Siu, adesso non ce l'ho sotto mano, quindi non vorrei essere impreciso, è previsto, da parte della ditta a supporto del nucleo di vigilanza ambientale che noi abbiamo, la costituzione di una quadra di 4 - 5 elementi a posta per la vigilanza ambientale. Questo giusto per sottolineare che almeno da parte mia opposizione preconcetta non ce n'è mai.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere.
CONSIGLIERE MINENNA - Naturalmente il voto è contrario, Presidente.
PRESIDENTE - Due minuti, ingegnere.
CONSIGLIERE CAVALERA - Sì, sarò brevissimo. Perché non ci si può nascondere dietro un dito, insomma. Perché all'Avvocato Scarcia, evidentemente non ci siamo spiegati bene. Eppure abbiamo dimostrato con i numeri che ci sono altre possibilità per quanto riguarda il risparmio energetico. Quindi, siccome è stata intrapresa questa strada senza esplorare altre possibilità, e quello che abbiamo sempre detto noi, evidentemente l'assessore Scarcia non si deve meravigliare se c'é più di una possibilità altra per il risparmio energetico. Noi siamo stati chiari, abbiamo detto che la ditta concessionaria non sarà messa in condizioni di essere interessata a rinnovare gli impianti esistenti. E questa per noi è una cosa fondamentale, vista la situazione di Ugento.
Poi, ripeto, il Sindaco... io personalmente credo che parlando di bilancio ho spaziato su tutto il bilancio, non ho parlato assolutamente soltanto di tassa dei rifiuti.
Quindi, per quanto riguarda le contestazioni della Cogei, lo abbiamo detto prima noi che l'assessore Lecci ha fatto le contestazioni. L'unica cosa è che le contestazioni sono avvenute dopo tre anni dall'inizio dell'appalto.
ASSESSORE LECCI - No, ci sono i verbali.
CONSIGLIERE CAVALERA - Nel 2007, assessore, facevi incontri tecnici con la Cogei. Le contestazioni sono arrivate dopo l'estate del 2009.
Nell'ottobre 2007, mi ricordo benissimo, avete fatto il primo incontro tecnico. Le contestazioni alla Cogei sono avvenute nell'estate del 2009.
Poi, mi sembra pure che il Sindaco ha detto che se dovessero entrare i soldi della Monteco... Anzi, lo avete scritto sulla delibera, veramente, che sarà abbattuto questo aumento. Soltanto io non l'ho detto prima, lo dico adesso, dovrebbe avvenire la moltiplicazione dei pani e dei pesci, perché quei soldi della Monteco, se guardiamo il piano triennale delle opere pubbliche, ci sono impegnati 3 milioni di euro in opere pubbliche, pure, tutti con i proventi della Monteco.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere.
SINDACO - Doveva impegnarli, perché...
CONSIGLIERE CAVALERA - Poi, per quanto riguarda... io, almeno, sono stato chiaro, Sindaco. Io non ho detto che la Tarsu non doveva aumentare, non abbiamo detto questo. Abbiamo detto con numeri, con calcoli precisi che si potevano risparmiare 350 - 400 mila euro. Questo è certo. Se il contratto fosse stato rispettato, si potevano risparmiare quei soldi.
Quindi, invece di un milione di euro, i cittadini di Ugento avrebbero potuto cacciare 600 mila euro.
SINDACO - I calcoli tuoi andavano verificati.
PRESIDENTE - Grazie, ingegnere.
CONSIGLIERE CAVALERA - Presidente, ho finito. Poi il Sindaco ha parlato di proposte alternative, di emendamenti...
PRESIDENTE - Ingegnere, non è che puoi ripetere tutto quello che vuoi ripetere.
CONSIGLIERE CAVALERA - Gli emendamenti, gli altri anni non ce ne avete mai accettato nessuno. Quest'anno, con il bilancio in queste condizioni, veramente sarebbe sembrata demagogia, perché il Bilancio è ingessato, non si può fare niente proprio. Forse non vi siete accorti che state chiudendo il bilancio quest'anno con 277 mila euro, che state prendendo dalla Tarsu per finanziare spese sociali. Praticamente, state finanziando le rette dei minori con i soldi della Tarsu. Questa è la verità. L'anno prossimo, se ci condannano, per esempio, per il campo sportivo, per l'esproprio del campo sportivo, il bilancio non lo chiudete più. Questo è il punto. Non ci sarà possibilità di chiudere il bilancio, perché è stato raschiato tutto.
PRESIDENTE - Grazie, ingegnere. Prego, ingegnere Corvaglia.
CONSIGLIERE CORVAGLIA - Molto velocemente rispondo all'assessore Scarcia. Già gli avevo detto fuori che a quella sua richiesta che ha fatto in maniera reiterata, purtroppo da una parte non ho avuto tempo, dall'altra comunque penso che tutte le volte che l'abbiamo affrontato questo tema, c'è una questione di fondo che ci differenzia, cioè il problema che non risolve la manutenzione, il rinnovo del vecchio impianto. E il risparmio, ai calcoli che hai fatto tu, li ha fatti l'ingegnere Cavalera, permettimi di essere scettico, quei 55 mila euro, una volta risparmiati non sappiamo se prenderanno la strada per aggiustare qualche cavo, qualche quadro o, invece, non andranno a prendere altre direzioni.
Poi, per quanto riguarda i macchinari obsoleti, io sono un ingegnere civile, non è che sia un espertissimo, forse ho un po' un'attitudine maggiore di te, che sei Avvocato, però... Sicuramente obsoleti sono. Il server centrale, che non si trovano neanche in commercio, di quel tipo, o superiore dice. Però, magari, se hanno quello vecchio, mettono quello vecchio. E le telecamere. Sono telecamere che se inquadrano una persona non sono... 640 x 480 di risoluzione, se non erro. Se inquadrano una persona che commette un reato, non si è in grado successivamente di riconoscerla.
Per essere veloce, un appunto al Sindaco: non è che sia proprio la verità. Non tutti gli assessori girano con macchine loro.  E per quanto riguarda la sua risposta alle mie osservazioni, a me sembra un rimestare l'acqua nel mortaio.
Velocemente: avete portato a esempio Gallipoli. Certo, Gallipoli adesso sta partendo la differenziata e è più cara di noi adesso. Sinceramente, siccome come parte privata c'entra anche la ditta che abbiamo discusso stasera, io penso che tra qualche anno sarà ancora peggio a Gallipoli, visto il risultato di Ugento.
PRESIDENTE - Grazie, ingegnere.
CONSIGLIERE CORVAGLIA - Chiaramente, sono contrario.
PRESIDENTE - Grazie. Consigliere Coppola. Due minuti.
CONSIGLIERE COPPOLA - Non è una dichiarazione di voto, ma è una risposta, perché sono stato chiamato in causa dal Sindaco,  che sicuramente lui sarà un professore in matematica, ma con i calcoli ci saprò fare anche io un pochettino.
Avevo detto in precedenza che Ugento risultava quarto nell'Ato/3, nei 23 Comuni. 1,72 Euro, e non pagavamo lo smaltimento.
C'erano altri Comuni che pagavano 1,10. Mi dici quale misura avete adottato per arrivare a 1,72?
SINDACO - Te l'ho spiegato: Ugento paga per 80 mila persone in più durante i quattro mesi estivi. Eri distratto quando ti ho detto questo fatto. Forse non hai seguito il ragionamento. Allora, non è un paese di 12 mila abitanti per tutto l'anno, è un paese di 12 mila, più 80 mila durante i quattro mesi, con tutti i villaggi. Allora, se queste cose non riesci a afferrarle, è inutile che io parlo, tu dirai sempre le stesse cose.
CONSIGLIERE COPPOLA - No, deve parlare, perché lo devono capire anche i cittadini. Siccome non si sente molto bene, e lo diceva spesso l'amico mio, lei forse non riesce a parlare molto chiaro, perché non si capisce bene, non ho capito una parola di quello che hai detto. Ma non perché non sai parlare, ci mancherebbe altro, perché non si capisce quando parla nel microfono. E è la prima. Siamo quarti rispetto agli altri. E io le posso citare quanti Comuni vuole, che ce li ho tutti a portata... Ha preso l'esempio più brutto che poteva esistere nella provincia di Lecce. Lei ha paragonato Ugento all'esempio più brutto, che è Gallipoli. Questo lo metterò anche sul volantino, perché noi ci stiamo equiparando a Gallipoli. Sindaco, glielo dirò ai cittadini che abbiamo preso d'esempio Gallipoli, non gli altri Comuni, perché non lo sa fare l'esempio degli altri Comuni.
SINDACO - Perché Gallipoli ha, come noi, 80 mila...
CONSIGLIERE COPPOLA - La domanda era: chi ha fatto le ripartizioni in percentuale dell'aumento della tassa?
Il Sindaco ha detto che è stato lui in Giunta che ha fatto i calcoli per ripartire la percentuale... Hai detto che voi avete deciso in Giunta le tariffe. Chi ha deciso in Giunta le tariffe? Chi ha deciso le tariffe per quanto riguarda la tassa sui rifiuti?
Ho fatto la domanda, non mi ha risposto. Inizialmente ho iniziato col dire: Volevo sapere chi ha deciso quella tariffa della tassa sui rifiuti.
SINDACO - Forse eri distratto di nuovo. Te l'ho spiegato prima, te lo dico più lentamente, in modo che tu possa capire: quelle tariffe sono state calibrate in base a riferimento normativo previsto dal Decreto Ronchi, dove ci sono.
CONSIGLIERE COPPOLA - E chi l'ha calibrato? Chi ha fatto questo equilibrio? Questo calibro da chi è scaturito?
SINDACO - È per Legge.
CONSIGLIERE COPPOLA - Chi ha fatto i conti?
SINDACO - Come chi ha deciso?
CONSIGLIERE COPPOLA - Allora, qualcuno ha preso dalla Legge. Chi l'ha preso?
SINDACO - Come chi l'ha preso? Siamo obbligati, come Comune. Non ho capito cosa vuoi dire.
CONSIGLIERE COPPOLA - Chi, come personaggio, come soggetto. Chi l'ha preso?
SINDACO - L'ufficio.
CONSIGLIERE COPPOLA - L'ufficio chi? Chi in persona?
SINDACO - L'ufficio ragioneria, tributi.
CONSIGLIERE COPPOLA - Gli faccio l'esempio per l'ufficio tributi, parlo per l'ufficio tributi, non per la Giunta, che ha approvato queste tariffe. Questo volevo sapere. Siccome mi sembra molto strano, e ripeto: alberghi con ristorante, ha fatto una tariffa di 2,89...
ASSESSORE PACELLA - Scusami, il decreto l'hai preso?
SINDACO - Ce l'hai il decreto?
CONSIGLIERE COPPOLA - Non ce l'ho il decreto.
SINDACO - Allora leggiti il decreto.
CONSIGLIERE COPPOLA - E l'avete adottato voi il decreto.
ASSESSORE PACELLA - Questo è un decreto del Presidente della Repubblica.
CONSIGLIERE COPPOLA - Allora prendo un esempio degli altri Comuni che hanno adottato diversamente nel 2010? Gli altri Comuni sono inadempienti? Sono in difetto?
ASSESSORE PACELLA - Che c'entra? Mica i Comuni hanno adottato tutto questo decreto.
CONSIGLIERE COPPOLA - E perché il Comune di Ugento ha adottato questo decreto, a discapito dei cittadini? Questo voglio capire. Io devo andare a Gemini stasera e a Ugento a dire: "Guarda, è stato adottato il Decreto Ronchi, perché il Comune è l'unico che lo vorrebbe adottare perché ha preso esempio dal Comune di Gallipoli".
SINDACO - Gianfranco, una precisazione, sennò ci confondiamo le lingue, per essere più correttamente informati. Gli altri Comuni non hanno lo stesso numero di tonnellate che smaltiamo noi. Noi, a Ugento, smaltiamo tra 9 mila e 10 mila tonnellate. Gli altri, Acquarica, Presicce, ne smaltiscono 2 mila, Alliste ne smaltisce 1500. Chiaramente, la cifra che andiamo a pagare è con una tariffa che non l'abbiamo fissata noi, l'ha fissata la Regione. La Regione ha fissato, per tutti e 24 Comuni dell'Ato, 96,70 euro. Allora, arrotondiamo a 97 euro, moltiplicato per 9500 tonnellate, viene oltre 900 mila euro.
CONSIGLIERE COPPOLA - E perché noi facciamo 900 tonnellate?
SINDACO - 900 mila euro viene, più l'IVA, 180 mila euro di Iva, viene un milione e o 80 mila euro. Il Comune di Ugento lo devo ripartire tra i suoi cittadini, che devono pagare il smaltimento, che fino adesso non lo pagavano.
CONSIGLIERE COPPOLA - E secondo te è giusto, Sindaco, che un alimentari di piccole dimensioni deve pagare... con il decreto Ronchi. È legittimo, secondo te?
SINDACO - Allora, la proposta tua, se la formalizzi, la mettiamo ai voti. Tu dici, a questo punto, siccome non è giusto che paghino tanto, facciamo pagare ai cittadini che stanno a casa loro e che hanno uni a pensione di 500 euro, facciamo pagare di più. È questa la proposta che fai?
CONSIGLIERE COPPOLA - No.
SINDACO - Allora, da dove li pigli?
CONSIGLIERE COPPOLA - La proposta mia la dico io...
SINDACO - I soldi da dove li pigli?
CONSIGLIERE COPPOLA - Aumentare ai villaggi, che producono spazzatura quanto un paese. Aumentare al campeggio, aumentare al ristorante con l'albergo. Non il ristorante semplice.
ASSESSORE PACELLA - Devi prendere da quello che ti dice il Decreto.
CONSIGLIERE COPPOLA - E dillo quello che dice il Decreto. Non dice cazzate il Decreto! Qua gli altri Comuni hanno diviso, non è possibile.
PRESIDENTE - Per favore, una mozione d'ordine....
CONSIGLIERE COPPOLA - Io chiedo: un alimentari, quello di Martino...
PRESIDENTE - Gianfranco...
CONSIGLIERE COPPOLA - Scusa un attimo.
PRESIDENTE - Come scusa? Ti dico che devo fare una mozione d'ordine e dici "scusa"?
CONSIGLIERE COPPOLA - Voi non potete modificare queste tariffe?
ASSESSORE PACELLA - No.
CONSIGLIERE COPPOLA - Perché dici no? Che se tutti i Comuni le hanno modificate.
COMUNE di UGENTO - Consiglio Comunale del 31 Maggio 2010 - punto 3 O.D.G.    42
PRESIDENTE - Per favore, potete fare silenzio? Posso fare una mozione d'ordine?
CONSIGLIERE COPPOLA - E' che non volete agevolare i cittadini, è diverso.
PRESIDENTE - Mi permetti di fare una mozione d'ordine? Scusa, consigliere! E' possibile io, Presidente del Consiglio, che faccia una mozione d'ordine. Dammi le disposizioni. Posso farla? È mezz'ora che dico "mozione d'ordine" e tu continui sempre a parlare. Abbi pazienza! Prego i consiglieri di non rispondere, di lasciare il consigliere Gianfranco Coppola con le sue opinioni, che completi la sua deposizione di Consiglio, e si mette ai voti, se è necessario. Abbiate pazienza.
Quando l'italiano, purtroppo, si interpreta in diversi modi, è inutile che si va avanti. Perché siamo tutti di Ugento, però in Ugento, purtroppo, ci sono diverse lingue di italiano che si parlano.
Prego, completa la tua proposta.
CONSIGLIERE COPPOLA - Grazie, Presidente. Vorrei fare una proposta: è possibile che vergano fatte delle variazioni sulle tariffe? La mia proposta è questa qua: sull'abitazione civile, che venga abbassata al meno del 10%, sui fiorai, ortofrutta e galtri menzionati, pescherie, fiori e pizza... Pizza al taglio hanno un aumento del 260%, cioè devono pagare a metro quadrato 13,27 euro. La pizzeria deve pagare di meno. Ora io non so che scambia tra pizza al taglio e pizzeria. Me lo dovete spiegare dopo voi.
Allora, un abbassamento di tariffa sui ristoranti, bar e tutti gli altri connessi. E poi di cercare un aumento, magari sui campeggi, che vanno a pagare meno di un'abitazione, 1,77 euro, stabilimenti balneari che producono spazzatura a più che possono, 2,90 euro, e poi su altri esercizi che producono spazzatura superiore.
E poi, farò la dichiarazione di voto dopo il consigliere, che sicuramente sarò contrario a questo bilancio. Grazie.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere. Prego, consigliere Riso.
CONSIGLIERE RISO - Non ho parole. Tutte le percentuali sono scandalose. Se vado a leggere, 22, 56, 20, 50, per rimanere a noi, è inutile fare riferimenti agli altri Comuni. E la giustificazione è il decreto Ronchi? Ma scusate un attimo, ma così si possono beffeggiare i cittadini?
Scusate un attimo ancora, ma perché non andiamo a verificare tutte le aree dei villaggi turistici? Tutto ciò per quanto attiene all'Ici e per quanto attiene alla spazzatura?
Facciamo gli accertamenti. Poi andiamo a recuperare tutti i soldi che ancora devono pagare.
E allora, abbiamo risolto i nostri problemi? Basterebbe questo. Anche se ho dato già delle indicazioni prima come recuperare e come non far pagare ulteriormente i cittadini, i comuni mortali. Occasione del Regolamento, Salvatore Riso qui presente disse: "Coloro i quali stanno all'estero, non gli facciamo pagare niente, se non utilizzano l'abitazione". Allo stesso modo, chi va a mare e, fortunatamente, con tanti sacrifici, è riuscito a farsi una casetta al mare, perché deve pagare tutto l'anno? Oppure, prenderlo in giro con la diminuzione della tassa per un 10%? Io, almeno farei pagare la meta della tassa di tutto l'anno. E queste cose io le ho dette in occasione di Regolamento. E, chissà perché, come mai quando si parla di tasse, si parla di Regolamenti, quando in questo Comune i regolamenti non esistono proprio. Questa è la realtà. Quando parliamo di edilizia, regolamento non esiste.
Ecco perché Salvatore Riso stava tentando nel modo molto trasparente di andare a fare, pur non essendo l'ingegnere Nuzzo, a sostituirlo, perché Nuzzo fino adesso, in qualità di Presidente della commissione edilizia, non ha esperito tutto ciò che era di sua competenza in qualità di ingegnere. Questa è la politica, queste sono le cose da fare concrete per i cittadini. Altrimenti si deve dimettere, Presidente Nuzzo.
PRESIDENTE - Tempo!
CONSIGLIERE RISO - Sul personale non ho niente. Però, scusatemi, le devo dire queste cose. Il Regolamento sui rifiuti. Bello approvato. E parliamo ancora di bilancio, nel momento in cui andiamo a toccare la Tosap.
PRESIDENTE - La dichiarazione deve fare, per favore.
CONSIGLIERE RISO - Nel momento in cui, per piacere, corre l'obbligo del sottoscritto aspettarvi a Torre Mozza, in quella piazza disgraziata che avete lasciato, piena di macerie, con un trullo... è riferito soprattutto all'assessore Scarcia. Incomincia a annuire. Perché, se tutto ciò significa acquisire o prendere in consegna uno spazio privato, che poi deve prendere in consegna il Comune e usarlo quando conviene e quando non conviene, dire che non è stato preso in consegna, e quindi mi riferisco ai parcheggi. Quest'anno i parcheggi non li farete più là, perché mi opporrò. Allo stesso modo, in una piazza antistante, mai nominata, mai dato un nome a quella piazza, mai messa a disposizione delle persone.
PRESIDENTE - Grazie, consigliere.
CONSIGLIERE RISO - No, per piacere, lei stia zitto per un momento.
PRESIDENTE - Stai parlando da cinque minuti! Gli altri hanno parlato due minuti.
CONSIGLIERE RISO - Non vi preoccupate, io faccio anche la mia dichiarazione di voto, vi sbrigate in una volta con me.
SINDACO - E fai la dichiarazione di voto e basta.
CONSIGLIERE RISO - Calma, non mi dice lei quello che devo fare.
Allora, sto nel contesto. Io in questa occasione mi sbrigo tutto. Allora, dicevo, la Tosap. In quell'occasione dicevo che occorre dare un nome, e non abbandonare quel trullo. Per fare un esempio concreto, non perché parlo solo. Quel trullo, forse perché vengono sottratti clienti a qualcuno, non avveduto, che con un concorso di idee può organizzare la turnazione degli eventi. Questo è, Avvocato Scarcia. Dicevo, vi aspetterò là tutti questa estate per risolvere questi tipi di problemi, che sono a cuore dei cittadini. E vi aspetterò a tutti i varchi, non vi lascio in pace.
Vi dirò di più, e finisco, e vi faccio pure la mia dichiarazione di voto: di parlare finalmente di Regolamenti per regolare le strutture dello sport da dare in mano ai privati, eventualmente, come gestione. E ci vogliono i Regolamenti. Allo stesso modo, quant'altro sull'edilizia ci vuole il Regolamento che manca, e ne mancano tantissimi. Perché sono i regolamenti che regolano le norme, tali da fare le gare, da fare i concorsi nella gestione del demanio. Non vita natural durante. Le concessioni rimangono in mano sempre alle stesse persone. E ve l'ho detto un'altra volta: a Gallipoli, che li considero poco di buono, evidentemente sono più onesti di noi, perché qui non esiste nessuna norma, nessun regolamento che regola tutto ciò.
E vi dicevo ancora, e finisco: non me ne volete, non ce l'ho con nessuno, ma queste cose... E qui devo pure dire, non perché mi piace criticare distruttivamente i miei amici. Costruttivamente devo dare pure qualcosa a loro di concreto, di critico. I miei amici dell'opposizione, dico a loro, suggerisco di confrontarsi anzitempo anche con me, Verde per la Pace e il mio gruppo, per poi decidere insieme ai cittadini forme di lotta, di mobilitazione per qualsiasi problematica presente sul territorio e la loro risoluzione, occorre tornare fra la gente, altrimenti la Lega Nord cavalcherà sempre la protesta e i bisogni della gente, come Partito dei lavoratori mistificato. E poi ai presenti dico della maggioranza: che hanno imparato molto bene dal maestro Bossi e Company. E finisco veramente questa volta, per dirvi: come Verde per la Pace, pur restando costruttivo, boccio in toto il Bilancio di previsione 2010, nonché il bilancio triennale 2010 -2012, fallimentare, a mio modesto avviso. Grazie.
PRESIDENTE - Passiamo alla votazione. Chi è favorevole?
VOTAZIONE
FAVOREVOLI
CONTRARI -
PRESIDENTE - Per l'immediata esecutività?
VOTAZIONE
FAVOREVOLI -
CONTRARI -

Nessun commento:

Posta un commento

INVIA IL TUO COMMENTO.

Inserisci un commento

Ti potrebbe interessare anche: