domenica 6 giugno 2010

Consiglio Comunale del 5 maggio: resoconto


COMUNE DI UGENTO 
CONSIGLIO COMUNALE DEL 5 MAGGIO 2010

Il Segretario procede all'appello
PRESIDENTE – Presenti 18, assenti 3.
Voglio fare un piccolo richiamo di attenzione ai ragazzi: quando si fanno i Consigli comunali, ci deve essere il massimo silenzio nell'aula.
Devo giustificare l'assessore Pacella che per impegni istituzionali stamattina non ha potuto presiedere il Consiglio comunale.


PUNTO 1 O.D.G. 
PROBLEMATICHE DEL TERRITORIO - DETERMINAZIONI
(Argomento proposto dalle classi della Scuola Statale "Ignazio Silone" partecipanti al progetto del Consiglio Comunale dei Ragazzi)


PRESIDENTE – Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. Oggi ritengo che sia un giorno molto importante per la democrazia della nostra città, in quanto, attraverso il Consiglio comunale dei ragazzi si attua un confronto serio, un confronto costruttivo tra la scuola, in questo caso la scuola secondaria di primo grado Ignazio Silone, e le istituzioni locali. La proposta pervenutaci dalla scuola ha a oggetto la convocazione di un Consiglio comunale aperto per discutere delle problematiche attinenti il nostro territorio.
Problematiche che sono state sollevate, studiate dagli stessi studenti nel corso delle tempo e sulle quali loro stessi oggi in Consiglio comunale proporranno delle soluzioni.
Io devo ringraziare ancora una volta a nome mio e di tutto il Consiglio comunale, la scuola, i docenti referenti del progetto, i responsabili delle scuole, perché stanno davvero o attuando un lavoro molto importante, un lavoro pedagogico e educativo per l'istituzione Consiglio comunale dei ragazzi. Un progetto che ritengo sia molto importante affinché si possano formare i cittadini del futuro, cioè i nostri bambini, che un domani potranno costituire la classe dirigente del nostro territorio e non solo. E ritengo che il progetto del Consiglio comunale dei ragazzi debba essere uno strumento in grado di porre all'attenzione delle istituzioni le esigenze dei nostri giovani, affinché le istituzione possano attuare delle politiche giovanile mirate, delle politiche giovanili oculate e produttive di effetti benefici per la nostra società.
Detto questo, mi auguro che il confronto odierno possa essere l'inizio di un percorso che la scuola e le istituzioni devono percorrere insieme affinché possa migliorare la qualità della vita dei nostri ragazzi attraverso la risoluzione dei problemi che direttamente li riguardano. Grazie a tutti.
PRESIDENTE – Grazie, assessore. Adesso io devo chiedere, nell'ambito della scuola se c'è qualche coordinatrice, come avete stabilito gli interventi.
PROF. LELLA Intanto un buongiorno a tutti, buongiorno anche dalla nostra preside, che voleva esserci. Ma lei con la mente è sicuramente qui.

Noi ci abbiamo creduto in questo progetto. Se i ragazzi hanno appreso e comunque ci credono, è perché noi in primis ci abbiamo creduto, io con le mie colleghe e con tutti i colleghi.
Quindi i ragazzi comunque sono stati preparati intanto a allontanarsi a quella che è la mentalità dell'individualismo. Cioè, i ragazzi hanno cominciato a capire che quando propongono qualcosa deve essere per il bene collettivo, per il bene di tutti e non qualcosa che possa far bene solo a sé stessi. Partendo, quindi, da questa mentalità, i ragazzi sono stati preparati nella simulazione del Consiglio. Certo, loro, al contrario degli adulti, sono stati più bravi, penso, perché intanto sono stati sereni, intanto non hanno litigato, e spero che ciò possa essere di buon esempio per gli adulti.
Sono stati simulate tutte le prove. Cioè, noi abbiamo eletto, per ogni classe, un Sindaco. Abbiamo eletto gli assessori, i consiglieri, abbiamo insegnato loro come si fa la lettera di convocazione, i punti all'ordine del giorno. Per cui, sotto questo aspetto posso dirvi che abbiamo lavorato. Per cui noi abbiamo i rappresentanti Sindaci delle classi, delle varie sezioni, che sono seduti là e sono pronti a parlarvi. Quindi, interveniamo con l'ordine che loro ritengono, perché non voglio che ci sia qualcuno che voglia primeggiare. Chi vuole iniziare?
PRESIDENTE — Grazie, professoressa. Ha chiesto la parola Selluto Roberta.
SELLUTO ROBERTA Buongiorno a tutti. Come ha detto la professoressa Lella, siamo qui per proporre alcuni problemi che abbiamo notato, noi ragazzi, a Ugento, e anche le soluzioni che secondo noi sono le più giuste. Prima di tutto, abbiamo pensato di proporre il problema delle strade e dei marciapiedi, che al giorno d'oggi è molto frequente. È capitato molte volte che, chiamando poliziotti o altre persone per poterle sistemare, non sono mai arrivati. Perciò, il primo problema che volevamo esporre era proprio questo: se magari potevate provvedere per la sistemazione di marciapiedi e strade, appunto.   Il secondo problema che abbiamo notato noi a Ugento sono anche i cani randagi, che in questo periodo è molto frequente vederne, e molte persone sono state anche aggredite da questi cani, anche bambini, è molto pericoloso. é anche successo a me: stavo per strada, è venuto un cane e mi ha morso, per fortuna senza alcun danno. Però è molto frequente trovarne a branco.
Avevamo pensato, appunto, essendo che il Comune possiede dei fondi, magari di costruire dei canili, che possano ospitare questi cani, anche di occupare persone che se ne prendano cura, di non lasciarli morti di fame in questi canili, diciamo. Qualcuno che possa assisterli per non farli rimanere in strada. A parte il fatto che vengono presi sotto, vengono uccisi, e poi anche per la nostra salute.   Il terzo problema che è presente a Torre San Giovanni: praticamente ci sono le spiagge sommerse dalle alghe, completamente, e persone che vengono da fuori ne rimangono molto colpite da questo fatto. Anche i lidi, a esempio, io ho notato, spesso con mio padre capita che vado a correre sulle dune, quello è parco nazionale, ci sono i lidi che per pulire le loro spiagge raccolgono le alghe e le gettano sulle dune.
All'inizio mio padre mi ha raccontato che lo facevano per salvaguardare le dune, perché, essendo che il mare le stava, tra virgolette, mangiando, hanno pensato di usarle per crescere, appunto, le dune. Però mi sono accorta, prima l'anno scorso, andavo E c'erano fiori, c'erano piante, erano bellissime le dune, adesso, invece, sono diventate solamente accumuli di alghe, che puzzano anche. Cioè, sono rimasta veramente male a vedere tutta quella cosa.
E anche quando capita la domenica di andare a Torre San Giovanni a fare una passeggiata, vedere tutte quelle alghe accatastate, dove magari l'anno scorso ci andavo anche a giocare sulla sabbia. Ora, invece, è solamente un ammasso di alghe, che fanno veramente pietà vederle in quello stato, in quelle condizioni. E magari io avevo pensato, insieme ai miei compagni, se magari le persone che hanno i lidi, che hanno la concessione di guadagnare su quel pezzo di parco nazionale, magari potrebbero anche, al posto di raccogliere le alghe e di gettarle sulle dune, oppure di gettarle nella spiaggia libera, perché è quello che fanno, magari potrebbero anche pulire un pezzo del loro territorio e anche un po', 200 — 300 metri a destra di spiaggia libera e 200 — 300 metri di spiaggia libera a sinistra.
Non è giusto che le spiagge libere siano occupate dalle alghe che le persone che hanno i lidi accatastano. Oppure che le dune... Ripeto, io non sapevo neanche che esistesse un parco nazionale, perché quello che fino a ora ho visto sono state soltanto un ammasso di alghe. Prima c'erano i cigni ai bacini, adesso, invece, i cigni non ci sono più. Prima si vedeva l'acqua, si vedeva il fondo nel bacino. Ora, invece, ci sono tantissime alghe e un macchinario che avrebbe avuto il compito di pulirlo, che invece sta fermo e non si muove.
Questo credo sia un problema abbastanza grande. Gli animali non ci sono più. Praticamente il parco nazionale non c'è più. Oppure ci sono parecchie case costruite nella macchia mediterranea, dove ci sono le campagna. A esempio, a mio nonno, che ha una campagna E, non hanno... Cioè, non la può vendere perché c'è una casa, non può vendere la campagna, c'è una casa che è stata costruita... Quando l'ha comprata, c'era questa casa. Non la può vendere la campagna. Quando poi ci sono persone che incendiano tutto quello che c'è e costruiscono case anche abusive, che a volte vengono lasciate a volte, invece, vengono... praticamente ci sono un sacco di case lasciate grezze, e nessuno le va a togliere. Stanno così buttate, dove ci dovrebbe essere un parco. Invece il parco non c'è.
Poi novembre per il fatto che ci sono parecchie case abbandonate, dove i tetti sono ancora fatti di eternit. L'eternit qualche anno fa è stato abolito, se non sbaglio, per via delle particelle che facevano venire tumori e cancro. Invece ci sono case, a esempio a casa mia, case abbandonate provviste ancora di lastre di eternit.
Qual è la soluzione che propongo? Sarebbe, prima di tutto, di liberare il parco da tutte le cose che non c'entrano in un parco, che non sono compatibili, appunto.
Per quanto riguarda le spiagge, la soluzione l'ho già data, quella di farle pulire dalle persone che stanno li, spiagge, dal lidi, appunto. E poi, visto che nella maggior parte dei casi siamo noi ragazzi a vedere queste cose che non vanno e che magari gli adulti trascurano, avevamo pensato, insieme alla nostra professoressa, di fare un corso di formazione per noi ragazzi, con il fine di denunciare, di avere il diritto di denunciare se vediamo dei comportamenti corretti, sia per l'ambiente sia anche per la nostra salute.
Questo è tutto.
PROF. LELLA Lei è già emozionata. Il discorso è che da loro è nata l'idea di formare un gruppo di ragazzi meritevoli e in gamba, che possano formarsi con un corso preparato dalle scuole, dal Comune. Però, alla fine di questo corso, deve essere dato loro un patentino col quale poi loro possano un domani, d'estate vedere qualcuno che parcheggia, semmai, sui parcheggi riservati ai handicappati, che butta dei rifiuti che non sono riciclabili in altro modo, di fare delle multe vere e proprio. Cioè, autorizzarli a correggere comportamenti sbagliati degli adulti.   Questa è la soluzione, secondo me. E se diamo nelle mani di questi ragazzi quest'arma, secondo me è molto, ma molto valida. Almeno gli adulti cominciano a imparare.
SELLUTO ROBERTA – Di solito dovrebbero essere gli adulti a insegnare a noi, però a quanto sembra, sono gli adulti che sbagliano. Non tutti, però noi ragazzi veniamo rimproverati, gli adulti si prendono da briga di insegnarci come vivere, e poi, invece, sono gli adulti i primi che non tutelano l'ambiente in cui vivono.
PRESIDENTE – Io devo ringraziare la ragazza per gli interventi che ha fatto. Prego, chi deve intervenire?
CAPUTO EMANUELA Buongiorno, sono Emanuela Caputo. Vorrei parlarvi che questo paese ha il problema delle strade che non sono ben confortabili, diciamo. Secondo me è meglio che le rifacessero. Per esempio, ai marciapiedi ci dovrebbero essere anche degli scivoli per i disabili. Anche perché ci sono tante buche che possono pure rompere le macchine, a volte.    Poi, per fare dei nuovi canili adeguati per tutti i cani che si trovano nella città abbandonati e randagi. Anche perché muoiono di fame questi cani e hanno anche delle malattie. E quindi si devono curare.    Poi vorrei tanto che si pulissero le spiagge, perché sono piene di rifiuti. Soprattutto dalla di San Giovanni, come ho notato io, che oltre alle alghe ci sono anche tanti rifiuti che inquinano le spiagge, i lidi. E anche di pulire gli scarichi.
PRESIDENTE – Grazie, signorina.
CINO DAVIDE – Buongiorno a tutti, sono Davide Cino, e volevo proporvi alcuni problemi che abbiamo notato noi ragazzi. Innanzitutto, non ci sono delle strutture per noi ragazzi, come campi da calcio, strutture verdi e parchi da gioco. Poi, abbiamo anche notato che a Ugento manca un cinema comunale. Volevo proporvi di farne uno.    Con la nostra professoressa Lella abbiamo notato che sulla strada per Gallipoli molte persone buttano dei rifiuti tossici. Abbiamo pensato di mettere delle telecamere per vedere chi butta questi rifiuti che inquinano il nostro raccolto, perché là ci sono molti campi che coltivano.
PRESIDENTE – Grazie.
URSO PAOLO – Anche noi abbiamo trovato diversi problemi, di nuovo vi elenchiamo il problema delle strade e dei marciapiedi, che sono spesso rovinati e pieni di buche.  Poi in Ugento c'è la carezza di spazi verdi e attrezzati per gli adulti e pure noi bambini, per giocare. Poi ci sono molti campi abbandonati, nei quali io penso si potrebbero costruire dei parchi, campetti da calcio. Abbiamo trovato questi problemi, ma secondo me il problema più importante è che molti progetti ci sono, sono già stati stanziati dei soldi, però c'è molta incuria, e quindi vengono lasciati abbandonati. Per esempio, il palazzetto di mare, oppure la fabbrica della raccolta differenza, per la quale siamo usciti anche a "Striscia la notizia".
PRESIDENTE — Bravissimo. Deve intervenire qualcun altro? Prego.
FEROCINO GABRIELVolevo subito parlare dei campetti di calcio, perché credo che il campo comunale dovrebbe essere anche, oltre a essere rifatto nuovo, munito di un impianto d'erba, sintetica o naturale. Perché l'economia del paese, secondo me, può crescere anche in questo settore, perché ormai il calcio è diventato lo sport che praticano tutti. E quindi credo che si possa finanziare questo progetto.
PRESIDENTE — Grazie. Altri interventi?
PREITE LUCA — Buongiorno a tutti. Una cosa vorrei dire: la nostra professoressa Lella abita a Gallipoli. Per venire qua, quando deve andare a Gallipoli non trova mai i segnali. Allora, per i segnali stradali ha dovuto girare tante volte per trovare i segnali di Gallipoli. Poi ha chiesto un signore e doveva prendere per Melissano, e non sapeva. Quindi, mettere più segnali stradali.
PRESIDENTE — Grazie.
DAMIANI ALESSANDRO — Buongiorno a tutti. Vorrei parlare di un problema: io desideravo da tanto tempo che i Ugento venisse costruita una pista ciclabili per bici.
PRESIDENTE — Grazie.
CHIRIVI' ALESSIA — Buongiorno, sono l'assessore della I A. Vorrei proporre di sistemare il cortile della scuola, perché è pieno di buche e di tufi.
PRESIDENTE — Grazie.
PROF. LELLAParlo io, loro sono emozionati. Quando loro hanno posto un problema, si diceva loro che dovevano dare una giusta soluzione per ogni problematica, perché poi non c'è niente di costruttivo se uno propone, ma poi non ha un metodo di risoluzione.
Ho detto loro che i fondi molte volte non sono quelli che si prospettano, a volte bisogna fare i conti con i soldi. Allora loro hanno proposto una cosa molto bella: per la costruzione di un altro canile o per risolvere il problema del randagismo, loro hanno detto: "Perché non mettere due persone che devono curare questo canile, quindi i cani, però con un'autotassazione familiare annuale". Loro hanno detto: "Perché ogni famiglia non mette 10 curo, per esempio, all'anno, moltiplicato per il numero delle famiglie, si può provvedere al cibo e quindi alla custodia di questi cani". E quindi già non veniva a pesare sul budget familiare, cioè del bilancio vostro. Un'altra problematica è stata quella che tutti quelli che abitano a Torre San Giovanni, quando vanno a parcheggiare... Cioè di aumentare il costo del parcheggio nelle località marittime. Quel aumento potrebbe servire a mettere qualcuno che possa pulire, che possa tenere in ordine le spiagge.
E quindi, come vedete, non è che poi abbiano pesato i loro problemi... cioè, non pesano sul vostro bilancio. Per cui, già queste due soluzioni erano belle.
In poche parole, perché a loro è stato detto che tutto quello che viene a voi, poi dai cittadini parte, non è che uno celi rimette.
Per cui hanno proposto queste cose. Secondo me noi a scuola abbiamo fatto un atto molto bello: abbiamo pulito noi i giardini. Noi il subito l'abbiamo dedicato all'ambiente e i ragazzi sono venuti, con le scope, palette, con i sacchetti della raccolta differenziata e ci siamo puliti in nostro giardino. Abbiamo piantato un po' di piante. E quindi, noi ci siamo prodigati. Cioè, quasi stiamo pulendo noi la scuola, però è arrivato il momento che qualcosa possa succedere e che possa venire da voi.
Quindi loro hanno capito che sempre non si può gestire con i fondi, che a volte possono mancare. Un'altra soluzione per quanto riguarda le strade e i parcheggi sconnessi, loro l'hanno data dicendo: "E perché non aggiustano una metà del paese quest'anno e promettono ai cittadini l'altra metà di lavori l'anno prossimo?". Quindi loro si sono suddivisi anche questi lavori.
Oppure dicevano: "Almeno le strade principali". Io non sono di Ugento, però, quel giorno che sono arrivata, tante di quelle fosse... Vi devo chiedere i danni per la mia automobile. Sono arrivata poi nel giardino della scuola, nel parcheggio, fango. Cioè, pure se porti scarpe costose, poi te le rovini e non mi sembra proprio il caso. Quel giardino della scuola e quell'atrio bisogna proprio asfaltarlo, credetemi. In questi giorni ci sono pozzanghere di acqua che saltano, gettano fango. Non è una bella cosa arrivare a scuola e vedere la scuola e il giardino così.
Quindi, queste sono le cose più lampanti. lo so che non potrete fare 100, però facciamo 10, ma che siano fatte.
PRESIDENTE — Grazie, dottoressa. Prego, Sindaco.
SINDACO - Buongiorno a tutti quanti. Ripeto i ringraziamento che ha già fatto l'assessore Greco a tutto quanto il corpo docente, in particolare alla coordinatrice, che si sta prendendo l'arduo compito di fare da tramite tra noi e i ragazzi.
Chiaramente, ringraziamo l'istituzione scuola, proprio come istituzione, perché quando si incominciano a avere dei contatti con l'ente pubblico, si comincia anche a capire, tramite questo approccio, quali sono le vere ragioni per cui molte volte certi problemi trovano difficoltà a essere risolti.
E dico questo perché molte succede che uno spettatore distratto, che non vive sul territorio, venendo da fuori, chi fanno queste rimproveri, queste osservazioni. I ragazzi, invece, sono osservatori attenti, perché vivono qui, hanno la famiglia qui, e chiaramente, vedendo queste cose che non funzionano, fanno bene, approfittando di questa assemblea, comunicarle a chi poi dovrebbe risolverle, trovare le soluzioni a queste problematiche.
Io vi do anche ulteriore spiegazione come saranno articolati gli interventi da parte nostra, per poi dare le risposte ai quesiti che avete posto. Il Sindaco è il rappresentante di tutto il Consiglio comunale, però per ogni settore ci sono gli assessori che hanno le deleghe del Sindaco, per le quali deleghe è prevista la precisa responsabilità, la precisa competenza dell'assessore al ramo. Per cui, quando cesserò il mio intervento, passerò la parola, in base alle richieste fatte dai ragazzi, settore per settore, agli assessori responsabili di quel settore.
In questo caso ho visto che ci sono domande, da questi tutti i ragazzi, che riguardano i marciapiedi e le strade, che è il problema più grave che c'è. Lo sappiamo noi, perché in Consiglio comunale i consiglieri di minoranza ci rimproverano perché spendiamo troppi soldi per i sinistri stradali. E siccome è un fatto reale, che viene registrato tramite esborsi ogni anno dalle casse comunali, è un problema che dobbiamo per forza cercare di risolvere in tempi abbastanza rapidi e, come diceva anche la professoressa, prevedendo, semmai, siccome la spesa è un po' esagerata, prevedere di farlo in uno, due, tre anni, in modo che poi si incomincia risolvere veramente questo grave problema.
Però di questo vi parlerà l'assessore Scarcia successivamente.
L'altro tema che sta a cuore dei ragazzi : pulizia delle spiagge, spazi verdi, impianti sportivi, e il problema del randagismo.
Sul randagismo, poi vi spiegherà l'assessore Lecci meglio, io vi accenno soltanto un problema che sieste. Da un po' di tempo è cambiato il modo, da parte della A.S.L., di intervenire per sanare questa grave problematica che esiste. Perché dovete sapere, ragazzi, che i cani c'è molta gente che li abbandona. Dice di volerli tenere, di volerli curare. Però molto volte succede che, al di là dell'affetto esteriore, poi questi cani rimangono abbandonati, nessuno pensa a dare da mangiare, nessuno pensa a curarli.
Qualche volta qualche persona sensibile c'è, c'è una signora presente qui dentro, che ultimamente mi ha portato un caso di un cane che aveva bisogno delle cure. Si sono fatti promotori di una colletta tra persone di buona volontà. Tramite questa colletta si è riusciti a intervenire e curare questi cani. Ci sono anche altre persone, altre famiglie, lo fanno già, che per conto loro raccolgono il mangiare da ristoranti, di alberghi, soprattutto durante l'estate, e cercato di accudire a 15 — 20 cani. Non potrebbero farlo, perché la Legge vieta che ci siano queste forme di assistenza, queste forme di tutela. Pero purtroppo, siccome è carente, non è sufficiente il canile che abbiamo, purtroppo dobbiamo ringraziare quelle persone di buona volontà che, grazie ai loro sacrifici riescono a sopperire a questo grave problema. Il canile che ha il Comune di Ugento è un canile che funziona già da qualche tempo e che ha limitato le conseguenze negative del randagismo rispetto ad altri Comuni.
Io ogni tanto sono chiamato in Prefettura come Sindaco e partecipo a riunioni che il Prefetto indice ogni anno per affrontare, in approssimazione della stagione estiva, tra i vari problemi anche quello del randagismo. Perché soprattutto alle soglie della stagione estiva? Perché succede molte volte che tanti turisti, che affollano ne nostre spiagge, si portano il cane, poi, quando se ne vanno, lo abbandonano. E noi troviamo le spiagge nostre piene di cani abbandonati. Siccome il canile contempla, in base al fabbisogno, un certo numero di cani, qualche volta succede che i posti del canile non siano sufficienti. Ecco il motivo per cui bisogna intervenire in altro modo, bisogna trovare delle soluzioni che ancora adesso... io vi posso dire una cifra: il Comune di Ugento spende ogni anno decine di migliaia di curo per accudire i cani.
Una cosa strana, pero non riusciamo a trovare decine di migliaia di curo che servono per i servizi sociali. E una incongruenza, una cosa strana. Professoressa, in Italia purtroppo succedono di queste cose. Però bisogna trovare la soluzione che costi di meno al Comune e che possa garantire che questi fenomeni di aggressività dei cani nei con fronti soprattutto dei vecchi e dei bambini, vengano eliminati quanto più è possibile.
Poi semmai sulla legislazione vigente in materia di accalappiacani vi parlerà anche l'assessore Lecci. Ultima cosa: quella soluzione che avete prospettato voi, professoressa, dell'autotassazione, e che potrebbe essere anche una buona cosa, però siccome ci conosciamo tutti quanti, io credo che qui nel sud, io parlo del mio Comune, è difficile trovare tanta gente disposta a autotassarsi.
Allora, io credo che il problema dell'autotassazione possa trovare accoglienza scarsa presso le famiglie di Ugento. Dobbiamo lasciare le persone di buona volontà, così le chiamo io, che loro si facciano promotrici di una sensibilizzazione diversa, perché questo fenomeno, ripeto, venga un po' attutito. Per quanto riguarda, invece, la cosa per cui abbiamo sorriso prima, della segnaletica, che sta creando qualche problema a lei, ma crea problemi anche ai numerosi turisti che vengono di da fuori durante l'estate, credo che è un problema che dovrà essere affrontato appena ci sono le risorse finanziarie. Perché la segnaletica ha un costo. E se bisogna fare la segnaletica di un certo stile... Perché poi, essendo una città d'arte, una città turistica, dobbiamo anche cercare di fare... siccome stiamo anche pensando di trovare dei fondi, perché occorre intervenire, sennò non diamo una buona immagine di noi, del Comune e delle spiagge, io credo che questo fatto...
Ultimo, per quanto riguarda le alghe, la pulizia delle spiagge. Mi pare che qualcuno abbia anche sollevato il problema dell'amianto, dei bacini di bonifica. E un problema che sta a cuore a tutto quanto il Consiglio comunale, non soltanto al Sindaco, agli assessori. Ma è un problema che viene collegato, viene posto all'attenzione non perché è un problema che gli uomini creano, sono problemi di carattere naturale.
Purtroppo il fenomeno delle alghe non è un fenomeno prevedibile anno per anno. Ci sono anni in cui le alghe sono di meno, ci sono anni in cui le alghe sono montagne. Trovare i fondi per poterle togliere, poterle smaltire, poterle mettere in un certo modo, che non diano fastidio, è un problema serio, di cui poi vi parlerà l'assessore Lecci.


Per quanto riguarda il bacino di bonifica, h c'è un intreccio (è bene che anche voi lo sappiate) che riguarda i rapporti tra due enti diversi: il Comune di Ugento e il consorzio di Bonifica. Perché i bacini di bonifica sono di competenza regionale, e stanno in gestione al consorzio di Bonifica.


Per cui lì, più che sollecitare, fare lettere di diffida, invitare il consorzio a intervenire, non possiamo fare. Perché, se noi troviamo dei fondi, non li possiamo spendere su uno specchio d'acqua, i bacini che non sono di nostra competenza. Per cui, anche da questo punto di vista ci sono interventi mirati, però in collaborazione con altri enti, che sono il consorzio di bonifica e la Regione.


Per cui, io passo la parola per primo all'assessore Scarcia, perché riguarda sta richiesta che mi pare comuni a tutti quanti: marciapiedi e strade.


PRESIDENTE – Mi deve scusare il Sindaco, però per fare chiarezza ai ragazzi: il Sindaco non ha la competenza di passare la parola al consigliere o all'assessore che deve rispondere. La competenza è del Presidente del Consiglio. Essendo che lui è abituato da diversi anni, quando la figura del Presidente del Consiglio non era rappresentata nel Comune di Ugento, era lui che dirigeva tutti i lavori. è un po' duro, quando si sono acquisite certe abitudini, poi di sopraffarle. La parola all'assessore Scarcia. Prego.


ASSESSORE SCARCIA - Buongiorno a tutti. Io ringrazio innanzitutto la scuola media di Ugento per questa iniziativa brillante. E la definisco brillante perché oggi è stato certificato, da parte dei bambini, con i loro interventi, che molte situazioni che l'amministrazione comunale affronta regolarmente, forse non vengono diffuse al punto giusto ai cittadini.


E questo sicuramente è un buon veicolo di trasferimento di notizie tra la pubblica amministrazione e le famiglie. L'ho certificato oggi, ripeto, quando ho sentito gli interventi dei vari ragazzi, che successivamente sarà il collega Massimo Lecci a informare di alcuni problemi detti, ma che questa amministrazione ha già affrontato.


Vado a quello che sono le mie competenze. I Lavori pubblici è una delega, ragazzi, che vi posso garantire è molto difficile. Difficile perché parliamo, è vero, di strutture pubbliche, ma parliamo anche di soldi. E gestire delle strutture pubbliche senza soldi, vi posso garantire che è difficile.


Per esempio, voi ponete l'accento sulle strade, sulle buche e sui marciapiedi. Questa situazione a noi amministrazione è molto dolorosa. Però analizziamo quali sono le prime cause di queste buche. Le prime pause delle buche del territorio di Ugento che, per vostra conoscenza, è il secondo territorio più grande della provincia. Sappiatelo, quindi non parliamo di un paese piccolo, Ugento. Sappiate, e di questo ne siamo orgogliosi: è il secondo territorio più grande della provincia di Lecce. Allora già questo pone un primo problema: che è il controllo del territorio. Il controllo è un'attività seria anche per quello che avete detto voi. Qualcuno dei bambini ha parlato finanche di rifiuti pericolosi. Bene, anche in questo per noi non è facile. Per esempio, giustamente ha corretto la coordinatrice sulle soluzioni che voi avete proposto. Perché a un certo punto mi sono smarrito, perché ho detto: "Ma questi ragazzi come opposizione riescono a farla bene". Però mi mancava la soluzione. Poi la vostra coordinatrice ha corretto il tiro. E è giusto, l'interpretazione che ha dato a voi secondo me è perfetta, perché non basta dire: "C'è la buca", ma bisogna dare la soluzione. Perché bisogna essere costruttivi, oltre che positivi. Perché chi sta da questa parte, cioè dalla parte della maggioranza, dovete sapere, ragazzi che come voi ci peniamo gli stessi problemi. Certe volte riusciamo a trovare delle soluzioni, certe volte non ci riusciamo, ma perché siamo uomini, per carità. Dovete darci anche il beneficio dell'errore. Chi è di Ugento, per esempio, si ricorda tre anni fa la via Mare in che condizioni era messa? Ve lo ricordate? Bene, questa amministrazione è riuscita a asfaltare tutta quella strada, oltre via Messapica. L'avete notato?


Allora, non è che voglio fare complimenti a questa amministrazione, però è giusto che voi sappiate che quella strada il Comune di Ugento, cioè questa amministrazione è riuscita a asfaltarla senza spendere i soldi. Una cosa che di solito non succede. Questo per dirvi che gli amministratori, che oggi possiamo essere noi, dobbiamo possono essere altre persone, chi siede su questi banchi vi posso garantire che si pone a favore del bene comune, della pubblica amministrazione.


Non è vero quando sentite quelle voci che dicono... io le smentisco tutte, fino a prova contraria. Noi lavoriamo tutti per il bene comune. Poi, lo ripeto: può essere che sbagliamo, questo sicuramente. Però il vero problema perché il nostro territorio è messo in questo modo, è anche perché e soprattutto noi stiamo passando dei sottoservizi, intendendosi per sottoservizi la fogna, l'acquedotto, e il gas. E sicuramente voi uscite fuori da Ugento, non è solo Ugento, è il territorio del Salento che, bene o male, si trova tutto in queste situazioni. Perché con le operazioni che si stanno facendo, cioè allaccio fogna, allaccio gas, è difficile avere un territorio perfetto o un asfalto perfetto.


Vi ho citato, e non a caso, prima via Mare. L'ufficio lavori pubblici, prima di asfaltare via Mare, aveva imposto a tutte le abitazionì, a tutti gli abitanti, a tutti i cittadini, di quella strada di farsi gli allacci per l'acqua, gas, etc.. C'è stato qualche cittadino che non ha voluto, qualche altro non è riuscito.


Noi abbiamo asfaltato. Andate a vedere oggi nei pressi del tabacchino di via mare. Sono stati fatti degli allacci e hanno rovinato la strada. Perché certe volte è vero che la pubblica amministrazione, gli uffici sono poco attenti. Ma quando hanno dimostrato una certa attenzione, c'è stato comunque qualcosa che non ha funzionato. E, ripeto, vi faccio vedere quella situazione.


Il allora, da parte nostra c'è sempre, ripeto, tutto l'impegno. Naturalmente, compatibilmente con le casse comunali. Per esempio, per i marciapiedi nell'ufficio lavori pubblici, dove detengo delega, proprio in virtù di qualche proposta risolutiva, c'è qualche cittadino che il marciapiede se lo sta facendo da solo. Chiede l'autorizzazione, l'ufficio lavori pubblici la concede a condizione che rispetta determinate condizioni, e è ecco che è una soluzione che voi avevate proposto e che noi stiamo adottando, tra virgolette.


Per il momento mi fermo per non caricare. Poi, se volete delle ulteriori delucidazioni o se non sono stato completo nella esposizione dei fatti, io rimango qua comunque.


Concludo dicendoci che adesso l'ufficio lavori pubblici sta iniziando, dopo l'approvazione del bilancio, a asfaltare qualche strada. Questo ve lo voglio dire. E adesso l'ufficio lavori pubblici ha adottato la nuova politica, che non è quella della chiusura singola della buca. Quello lo si fa solamente nelle strade dove c'è emergenza.


Mentre si sta adottando la politica del tappetino. Cioè, viene fatto un tappetino, per esempio largo un metro, lungo dieci. Sta adottando questa nuova politica. Grazie.


PRESIDENTE — Grazie, assessore. Vice Sindaco, Avvocato Lecci.


ASSESSORE LECCI — Buongiorno a tutti. Come anticipato dal Sindaco, il Sindaco mi ha attribuito la delega all'ambiente. E quindi, nel venire a rispondere a alcune sollecitazioni che sono arrivate dai diversi interventi, dico questo: per quanto concerne il fenomeno del randagismo canino, quindi è un fenomeno grave, lo abbiamo già detto, qui, per la verità, essendo cambiata la normativa, in virtù di un regolamento di polizia veterinaria del 1954 prevedeva delle forme semplificate di accalappiare un cane, oggi fondamentalmente la normativa mira a una sterilizzazione quasi a tappeto di tutti i cani, la microcippatura, quindi l'identificazione di un cane, e la reimmissione dello stesso cane sul territorio. Perché, arrivare a fare ospitare un cane in una struttura, sia esso un ricovero canino o un canile, c'è tutta una prassi amministrativa molto rigida, che passa dal vaglio dell'autorità sanitaria locale. La cui autorità è l'unica autorizzata e legittimata a chiedere l'intervento o a far procedere all'accalappiamento dei cani.


Quindi oggi anche noi siamo vittima di tutto questo iter amministrativo, che però risponde a precisi indirizzi di carattere legislativo. 
Per quanto concerne, invece, il fenomeno non delle alghe, si chiamano "foglie di Posidonia oceanica", svolgono una funzione importantissima che l'erosione delle coste, e ritengo che voi abbiate già discusso comunque vi prego di approfondire, credo anche i docenti, che sia opportuno soffermarsi un attimo sulla funzione della Posidonia, sulle direttive comunitarie, che ne tutelano la gestione della Posidonia. E ci sono tutta una serie di direttive anche della Regione Puglia, che recepisce, a sua volta, delle indicazioni da parte del Ministero dell'ambiente, che invitano le amministrazioni periferiche a trattenere in sito la Posidonia, proprio perché ne riconoscono la funzione ambientale.


Naturalmente, non può essere discussa in questa sede, perché altrimenti andremmo troppo in là con i tempi. 
Con la Posidonia oceanica abbiamo, non accumulato le alghe così, abbiamo cercato di porre rimedio a degli scempi che erano stati compiuti negli anni e che si chiamano "sbancamento nelle dune". Anche sulla funzione delle dune dovreste un attimo approfondire con i vostri docenti, e non solo, la funzione naturale che svolgono. E sono pronto anche a portarvi direttamente sul posto, quindi invito anche i docenti a organizzare un sopralluogo operativo, per andare a vedere la vegetazione. Voi oggi non sapreste discernere, o comunque sarebbe difficile distinguere una duna che già preesisteva con quella ricostituita. E ci sono dei progetti importantissimi, uno è partito proprio due — tre giorni fa, che oltre alla manutenzione della vegetazione della macchia mediterranea, che è una peculiarità, per cui ci hanno riconosciuto il parco con una Legge la Regione ha ritenuto che 1600 atteri di questo territorio fossero idonei ad ospitare un parco naturale. Quindi è previsto anche un progetto specifico, la piantumazione di specie arboree e compatibili con l'ambiente circostanze.


Quindi, su questo aspetto delle dune, sulle funzioni della Posidonia oceanica, ritengo che dobbiamo soffermarci un attimo, perché è importante che ci sia consapevolezza piena sull'importanza di questa Pianta.




Poi accolgo il suggerimento della professoressa. Non credo che ci sia bisogno di patentini particolari. Ritengo che tutti noi siamo chiamati a diventare di fatto anche dei custodi del paesaggio. C'è una bella iniziativa anche dell'azienda di promozione turistica, dell'APT, che intendiamo recepire anche noi a livello amministrativo, con una nomina formale anche di custodi del paesaggio. E quindi anche voi ragazzi sarete presto chiamati a aderire a questa importantissima iniziativa.


Rifiuti tossici, la presenza di discariche disseminate sul territorio.


Il Comune di Ugento è stato l'unico Comune in tutta la Regione Puglia che si è visto finanziare poco tempo fa, dal Ministero dell'interno, un progetto che prevede il monitoraggio satellitare di tutto il territorio, dove ogni tre mesi noi avremo delle foto satellitari, perché Ugento ha un'estensione territoriale di 9.860 ettari, non è facile svolgere una funzione di vigilanza adeguata a terra. Però, sfruttando positivamente le innovazioni tecnologiche, oggi con il satellite saremo in grado, ogni tre mesi, di monitorare il territorio. E con una risoluzione molto alta, fino a 60 centimetri, sapremo dove gli scempi vengono compiuti, e quindi sapremo anche intervenire in modo tempestivo non solo in fase di repressione, ma anche in fase di prevenzione.


Poi dovete sapere che il Comune di Ugento è uno dei pochissimi Comuni che si costituisce parte civile in tutti i procedimenti penali che riguardano reati come messi nel settore ambientale. Quindi, il Comune di Ugento, ogni volta che viene riscontrato un illecito, sia esso abusivismo edilizio, comunque nei confronti di qualsiasi scempio ambientale che la Magistratura intende perseguire, il Comune di Ugento nomina un Avvocato per chiedere i danni. Se voi chiedete ai vostri colleghi dei Comuni vicini, questa iniziativa importante non la fa quasi nessun Comune della provincia di Lecce. E non solo. Siamo pochi in Italia ad avere intrapreso questa iniziativa.


Quindi, qualche cosa di buono anche noi la facciamo.


Le piste ciclabili. Adesso si stanno pubblicando tutta una serie di bandi. Abbiamo presentato già per il parco un progetto che prevede la realizzazione di piste ciclabili, dove cerchiamo di utilizzare al meglio anche le strade del consorzio di bonifica che costeggiano i canali di cui si diceva, la cui gestione, per la pulizia, è di competenza esclusiva del consorzio di bonifica.


Anche qui, con il consorzio di bonifica abbiamo perfezionato un protocollo d'intesa che, piano piano, li costringerà a svolgere quelle manutenzione nel miglior modo possibile. Grazie.


PRESIDENTE – Grazie, vice Sindaco. Prego, assessore Greco.


ASSESSORE GRECO – Grazie, Presidente. Io devo dire preliminarmente, professoressa, che gli interventi sollevati dai nostri ragazzi oggi sono davvero degli interventi molto intelligenti, molto oculati e che soprattutto stanno determinando un vero confronto istituzionale tra la scuola e il Comune.


Detto questo, dagli interventi dei ragazzi ho recepito che è molto sentita l'esigenza di avere ulteriori attrezzature sportive nel nostro territorio.


Premetto che come città di Ugento abbiamo la fortuna di avere un bellissimo palazzetto dello sport, sito in via Goldoni, che rappresenta una delle strutture più imponenti e più importanti che abbiamo a livello provinciale. All'interno di tale strutture si pratica uno sport che è molto sentito qui a Ugento e è molto seguito, come è quello della pallavolo.


Penso che domenicalmente anche di voi, se non tutti di voi, assistono alle partite che le nostre due squadre di pallavolo presenti qui a Ugento, i Falchi Ugento e la squadra femminile di pallavolo, disputano domenicalmente all'interno del nostro palazzetto.


E, come avrete avuto modo di vedere, è un palazzetto molto bello, che ogni domenica accoglie molti tifosi, proprio perché qui a Ugento la pallavolo è cultura, la pallavolo è molto sentita. E è uno sport che rappresenta, potremmo dire, la storia della nostra civiltà.


Tant'è che proprio con riferimento al palazzetto dello sport, a settembre dello scorso anno, in collaborazione sempre con la squadra di pallavolo Falchi Ugento, abbiamo proposto un progetto alle scuole, sia alla scuola media ne alla scuola elementare, dal titolo: "Domenica niente scuola, tutti al palazzetto".


Si tratta di un progetto che prevede la realizzazione di un racconto sportivo, di un disegno artistico che rappresenta un atleta mentre sta per fare un'azione sportiva, o comunque un punto strategico del nostro palazzotto. Disegni e racconti sportivi che saranno premiati da una commissione che sarà nominata ad hoc, in occasione della giornata nazionale dello sport. Giornata nazionale dello sport, che sarà il 6 agosto, in cui l'amministrazione comunale, in collaborazione con le diverse associazioni sportive presenti sul territorio, redigerà un programma, proprio per evidenziare qual è la funzione importante dello sport, non solo nel nostro territorio, ma a livello mondiale.


Detto questo, ovviamente, dicevo che nel palazzotto dello sport si pratica per il momento solo un'attività sportiva, che è la pallavolo. Ovviamente, l'amministrazione comunale sta per redigere un regolamento per quanto concerne l'utilizzo degli impianti sportivi, affinché anche le altre discipline sportive possano usufruire degli impianti sportivi che noi abbiamo all'intero del nostro territorio.


Qualcuno ha poi sollevato l'eccezione relativa al palazzotto dello sport di Torre San Giovanni, al pallone tensostatico di Torre San Giovanni.


Proprio alcuni giorni fa, qui in Consiglio comunale, abbiamo fatto un Consiglio comunale in seguito a una petizione popolare, che è stata attuata da un comitato civico "Ugento attiva" che ha raccolto circa 536 firme al fine di sensibilizzare le istituzioni per poter intervenire su quel impianto, che effettivamente è un impianto che è in rovina.


Ovviamente, siccome, come ricordava anche prima l'assessore Scarcia, nel bilancio comunale le somme sono molto esigue, ci attiveremo per recepire i finanziamenti necessari per poter riqualificare quel pallone tensostatico, che, ahimè, è un neo all'interno del nostro territorio.


Per quanto riguarda, invece, i campi sportivi, proprio nel febbraio di quest'anno, l'assessorato allo sport, in collaborazione con l'assessorato ai lavori pubblici, ha partecipato al bando dei punti sport. Si tratta di una possibilità che è riconosciuta agli enti locali, ai Comuni, da una Legge Regionale del 2006, con la quale il Comune di Ugento ha presentato due progetti per la realizzazione di campi sportivi polivalenti, uno per quanto riguarda Ugento nella zona 167, e uno per quanto riguarda Gemini, invece, nei pressi delle scuole medie.


Ovviamente, speriamo che i progetti presentati dall'amministrazione comunale possano essere finanziati. Si tratta di un importo di circa 120 mila euro, se non vado errato, il quale, se sarà ammesso a finanziamento, dovrà prevedere una quota di co-finanziamento da parte dell'amministrazione comunale di circa 50 mila euro.


Campo sportivo di via Taurisano. Questa è una domanda che mi è stata sollevata da Gabriel Ferocino, se non mi sbaglio. Gabriel lo conosco, perché è di Gemini, quindi ho ricordato il nome. Come avete avuto modo di vedere, ci sono dei lavori in corso. Si sta per realizzare un progetto per la ristrutturazione del campo, attraverso un finanziamento che in parte è stato riconosciuto dal C.O.N.I. e in parte è un finanziamento con fondi comunali.


L'eccezione relativa all'erbetta del campo è stata già sollevata da altre associazioni sportive e si sta cercando di reperire dei preventivi, in modo da soddisfare questo tipo di richiesta.


Ovviamente, occorrerà valutare se è opportuno fare un campo in erbetta sintetica, oppure in erba naturale. Ovviamente è un problema molto importante questo, perché anche io ho giocato su quel campo, e ritengo anche che per la salute e per l'incolumità dei nostri atleti sia molto importante intervenire su quel tipo di problema.


Detto questo, mi auguro che questo tipo di confronto, che oggi c'è stato tra la scuola e l'amministrazione comunale, possa continuare nel tempo, possa essere proficuo, in modo che il nostro territorio attraverso le vostre eccezioni, attraverso il vostro e il nostro lavoro, possa effettivamente svilupparsi in un modo che possa essere decisivo per lo sviluppo della nostra città. Grazie.


PRESIDENTE – Grazie, assessore. Ha chiesto la parola il consigliere Gianfreda. Prego, consigliere.


CONSIGLIERE GIANFREDA – Buongiorno a tutti, sono Renato Gianfreda, consigliere comunale, e debbo dire anche che sono un operatore scolastico. Io insegno presso l'istituto alberghiero qui a Ugento. Quindi, è soprattutto per questa seconda funzione che voglio spendere due minuti, intanto per congratularmi con gli interventi dei ragazzi, che secondo me, Presidente, hanno superato una prova. Altro che esami di terza media o quinta elementare. Hanno parlato, se avete notato, tutti a braccio. Non una parola scritta. E per noi che da po' di anni che siamo su questi banchi, vi garantisco che non è una cosa semplice.


E quindi, congratulazioni vere. Il compito di parlare a braccio, secondo me, è stato agevolato anche dal fatto che avete esposto problemi non studiati sui libri, ma vissuti giornalmente. E quindi, questo un po' vi ha facilitato. Chiaramente, io non voglio essere lungo, perché, come docente so che siamo quasi al limite della soglia di attenzione dei ragazzi, perché i colleghi sanno, quando superiamo le due ore, poi incominciano a stancarsi.


Né voglio parlare di maggioranze, opposizioni. I ragazzi sono stati splenditi sotto questo aspetto, hanno esposto i problemi senza vestire alcuna veste. E sarebbe bello che non sapessero, almeno per il momento, che cosa vuol dire maggioranza e opposizione. Sarebbe proprio bello.


Io voglio puntualizzare due piccoli problemi: 1, siccome è stato detto, tra le varie soluzioni, che in pratica dovremmo ottenere il procedimento opposto per quanto riguarda la sensibilizzazione sulle problematiche del territorio, soprattutto quelle ambientali, è stato detto e io condivido, che sono i ragazzi oggi che dovrebbero vestire i panni di coloro che sono educatori nei confronti degli adulti, dei genitori, dei nonni e anche chi vivo loro vicino. Io predico da anni questa cosa. E mi ha meravigliato un piccolo fatto. Io, essendo molto vicino anche alla scuola media da un punto di vista materiale, spesso vengo a prendere il caffè alla macchinetta, perché l'alberghiero una delle sedi è proprio affianco, l'ala della scuola media, e da un po' di anni sono rimasto veramente molto contento sulla sensibilizzazione fatta dalla scuola, anche con progetti appropriati, sulla raccolta differenziata. Abbiamo i bidoni della plastica in quella scuola, della plastica, del vetro.


A voi ragazzi chiedo una cosa: purtroppo Ugento non naviga in belle acque per quanto riguarda la percentuale di raccolta differenziata generale, cioè quella che fanno le famiglie. Come mai da anni questo progetto funziona benissimo a scuola, e poi non si traduce altrettanto efficacemente nelle famiglie? Quindi, sta venendo, secondo me, a mancare quel compito di cui parlavate, cioè: protagonisti a educare voi gli adulti.


Non è un rimprovero, per carità, però io vorrei che questa sensibilizzazione continuasse oltre le 4 o le 5 ore in cui siete a scuola .


Non mi piacerebbe sentire dire un ragazzo: "Lo faccio a scuola, perché i professori mi obbligano, ma una volta che vado a casa, sono libero di fare quello che voglio, di buttare la plastica dove si dovrebbe buttare il vetro e viceversa". Mi dispiacerebbe se succedesse questo. Però vi do un elemento di riflessione (io credo di parlare in maniera semplice, perché il compito degli insegnanti è di parlare a bambini che devono capire tutti i termini usati): prendete a cuore questo problema, siate davvero gli educatori anche... con questo non voglio dire che le vostre famiglie non si impegnano in questo, però un piccolo vostro aiuto, anche dal fatto che vi siete insegnato a suola, è molto importante.


Così pure quando stiamo sulla spiaggia, vediamo tante scene, in cui uno sbuccia un'anguria, fa la fetta all'anguria e subito va a buttare sulla spiaggia stessa.


Ecco, dobbiamo essere protagonisti della vigilanza del nostro territorio.


Un'ultima considerazione, e chiudo, perché non dobbiamo abusare della buona volontà che stanno dimostrando in maniera egregia i ragazzi a stare attenti soprattutto, riguarda la gestione dei sazi della scuola stessa. La professoressa ha parlato del fatto che quello spazio antistante la scuola media non è uno spazio accoglibile. Perfettamente ragione. E questo è da un po' di tempo che lo dico (l'assessore Lecci me ne può dare atto). Secondo me, professoressa, quello spazio, siccome dobbiamo fare diventare la scuola come se fosse una seconda casa per i ragazzi, in cui c'è l'aula, c'è il corridoio, c'è la sensibilità, come ho detto prima, alle varie problematiche, e molte case, soprattutto case di questi ragazzi, che sono piccoli, e quindi si presume abbiano genitori giovani, prima di entrare in casa hanno il loro giardinetto, hanno la loro aiuola, hanno la loro panchina. Ecco il mio desiderio, che ho espresso in quest'aula un po' di tempo fa: quello di fare di quello spazio, dove oggi andiamo a parcheggiare le macchine, e purtroppo, sotto quei poveri alberelli, che dovrebbero respirare tutt'altra aria, che non quella delle marmitte delle macchine, di non fare entrare le macchine. Avevamo pensato, due anni fa, dalla parte dove adesso accedono i ragazzi per andare a scuola, da parte dell'altra strada, di adibire lì, affianco a quel ingresso, lo spazio per le macchine e fare, dello spazio in cui oggi parcheggiate le macchine, un vero giardino: aiuole, verde, erbetta. Perché io credo che sia importante esercitare anche i ragazzi a come si va a irrigare un prato, a come si va a accudire un fiore, una pianta.


Cioè, è un'occasione e quindi quello spazio servirebbe soltanto per coloro che dall'esterno hanno bisogno, forse una volta all'anno, di andare a scuola per vari problemi.


Quindi, quello spazio da far diventare veramente una bomboniera, quello spazio stesso. Questa era la mia idea, che pongo naturalmente all'attenzione del Consiglio comunale dei ragazzi, se ritenete farla propria, e quindi esporla poi all'amministrazione.


Io credo di aver detto queste due cose importanti. Condivido il discorso che vanno apprezzati di più spazi anche naturali, non campi sportivi polivalenti ufficiali. Ai bambini della loro età bastano 30 metri di spazio pulito. Ci mettono da soli, vanno a un falegname, perché magari uno di loro è figlio di un falegname, si fanno fare due pali e una traversa per fare due porte e giocano tranquillamente al riparo da traffico.


Cioè, è importante dare spazi vivibili da questo punto di vista, perché i ragazzini hanno bisogno vitale di poter trascorrere, proprio dal punto di vista della educazione motoria, ma anche per aumentare di più il grado di socializzazione, di divertirti in maniera tranquilla.


Grazie per l'attenzione e veramente complimenti, ragazzi.


PRESIDENTE – Grazie, consigliere Ha presto di intervenire la dottoressa Lella. Dopo si prepara il consigliere Minenna.


PROF. LELLA Io volevo ringraziarla, perché si vede che il professore ha la forma mentis dei docenti, che è la mia. Io volevo invitarvi a una verità assoluta. E dovete credermi, perché, avendo fatto anche degli studi di psicologia, io so quanto sia importante offrire ai ragazzi un ambiente che abbia tutti i confort. Vi dico subito che non tutte le aule sono dotate di buoni banchi e di buone sedie. Non vuole essere una cosa a cui dovete provvedere. Bagni, io vi garantisco, i miei alunni, quando vengono, dove non si chiudono le porti. Bagni con porte semi aperte. E secondo me la privacy va cautelata. Perché, se voi veste dei figli che vengono tranquillamente in quella scuola e vedere che devono andare in bagno a due a due, perché uno deve reggere la porta e l'altro deve andare in bagno, io penso che sia una cosa sconsiderata.  Oppure, quando si entra, vedere... Noi abbiamo notato delle nostre alunne, lo posso denunciare, non è una cosa molto grave, avevano scritto sui muri dei bagni delle frasi carine poi tra loro, non avevano scritto sconcerie. Quando io l'ho saputo, con la Preside abbiano preso l'iniziativa di chiamare i genitori e di far ridipingere quei muri. E questo per far capire o per fare intendere quanto stiamo accorti e quanto non vogliamo pesare sulla gestione. Però vi prego: ci sono cose scientificamente provate: se a un ragazzo tu offri l'ambiente ideale, quel ragazzo rende. E se noi vogliamo degli alunni veramente preparati, non dimenticate che in tutte le scuole c'è la dispersione sommersa, il ragazzo che viene un giorno sì e un giorno no, il ragazzo che non si vuole applicare. Mancano tanti laboratori e tante cose. Non è una cosa cui dovete provvedere. Però io vi voglio dire, che come noi stiamo bene nelle nostre case, se abbiamo un doppio bagno, se noi abbiamo una doppia camera da letto, se abbiamo i confort, se ai ragazzi diamo anche i confort, loro sicuramente qualcosa in più ci daranno. Vi prego, fate qualcosa e venite almeno a riparare le porte dei bagni. Perché io non voglio che i miei alunni mi denuncino questa cosa. Grazie.
PRESIDENTE – Grazie, dottoressa. Scusa, consigliere Minenna, il vice Sindaco ha bisogno di dare una risposta.

ASSESSORE LECCI – Professoressa, sulle porte dei bagni, proprio con la scuola secondaria di primo grado abbiamo perfezionato una convenzione dove le manutenzioni ordinarie vengono, proprio per garantire la tempestività dell'intervento, dovrebbero essere garantite con un'organizzazione manutentiva che gestisce autonomamente il dirigente scolastico. E è stata un'esperienza questa, questo è il secondo anno, tanto positiva che se lei si rivolge alla professoressa Conte le dice quanti interventi sono stati realizzati. Mi sembra strano che sulle porte non sia intervenuta. Però, se si rivolge alla Preside, sicuramente le saprà dire il perché non è stato garantito l'intervento. Noi adesso, con l'approvazione del bilancio, andremo a integrare altre somme. Per quanto riguarda proprio la scuola media di Ugento, insieme all'assessore ai lavori pubblici partirà una gara d'appalto per circa 500 mila euro di adeguamento della stessa scuola.  Quindi, anche questo è già un progetto esecutivo, che partirà. Per la manutenzione ordinaria, pero, professoressa, acquisisca direttamente informazioni da parte della Preside, perché tante cose possono essere evitare con un intervento tempestivo.

PRESIDENTE — Grazie, Vice Sindaco. Prego, consigliere Minenna.

CONSIGLIERE MINENNA — Grazie, Presidente. Mi presento anche io: sono Angelo Minenna, consigliere comunale del Comune di Ugento.  In maniera egregia il Presidente del Consiglio prima ha inteso spiegare a voi, che vi state accingendo a eleggere quello che sarà il Consiglio comunale dei ragazzi, e i vostri docenti ci hanno ricordato di come state facendo delle prove tecniche, chiamiamolo così, in tal senso, vi ha accennato a quello che è il ruolo del Presidente del Consiglio in quest'aula.
Io parto da una considerazione generale: andrebbe spiegato ai ragazzi e forse anche a qualche adulto, Presidente, che cosa è un Consiglio comunale. Perché, magari, ci possono essere delle voci, che prima ricordava l'assessore Scarcia, che in Consiglio comunale magari non facciamo niente o non discutiamo di niente, oppure passare il tempo a litigare. Non è così. Un Consiglio comunale è il massimo organo, quello più rappresentativo, del Comune, quindi di un territorio., dove vengono rappresentate tutte le parti sociali, tutte le istanze, tutte le richieste che vengono da parte della popolazione. 
Sicuramente conoscete in maniera egregia quali sono le funzioni del Sindaco, ve lo avranno spiegato i vostri professori, le vostre professoresse. Vi ha ricordato il Presidente del Consiglio quale è la sua funzione. Sapete benissimo quale è la funzione di un assessore.  Io vorrei soltanto sottolineare quale è il ruolo del consigliere comunale. Perché qualcuno, soprattutto qualche adulto, Presidente, potrebbe pensare che il nostro ruolo è marginale o, per meglio dire, non serve a nulla.  Proprio in virtù di questo e per le sollecitazioni che sono state fatte dai ragazzi, che nella loro spontaneità e genuinità, sottoscrivo in pieno, un consigliere comunale, secondo lo Statuto che noi abbiamo e che hanno tutti ti Comuni d'Italia... Lo Statuto è quello strumento che serve dia sciolinare la vita amministrativa e politica di ogni Comune. Ogni consigliere comunale, sia di maggioranza che di opposizione, ha il cosiddetto diritto di iniziativa. O sbaglio, Sindaco?

In che cosa consiste questo diritto di iniziativa? Consiste nel presentare delle interrogazioni, dove noi diciamo: "Perché, per esempio, i bacini non vengono puliti e non vengono dragati?".  Delle interpellanze, dove, per esempio, diciamo: "Chiediamo che i marciapiedi vengano aggiustati, perché sono pericolosi, possono costituire un danno di immagine al nostro Comune" e tante altre cose.   Accanto a questo, il Presidente, il Sindaco e gli assessori lo stanno benissimo, c'è lo strumento delle mozioni e degli ordini del giorno.  Allora, un consigliere comunale o un gruppo di consiglieri comunali, qualora va a vedere, così come avete visto voi e toccato con mano voi, quali sono le problematiche di un territorio, va a proporre un ordine del giorno in Consiglio comunale. Poi questo va discusso e posto in votazione.
Perché dico questo? Voi sollevavate, giustamente, il problema del randagismo. Adesso non lo dico per piaggeria oppure per fare della pubblicità. Però, per esempio, uno dei primi atti del sottoscritto, di chi vi sta parlando, è stato quello di presentare una mozione sul randagismo. Che poi è stata approvata all'unanimità, cioè da tutti, da questo Consiglio comunale. 
Che cosa andavamo a prevedere? O meglio, che impegno abbiamo chiesto noi, come Consiglio comunale, al Sindaco e alla Giunta, per quanto riguarda il problema dei cani randagi? Che, per esempio, fosse istituito il cane di quartiere, che si prevedessero, in virtù delle Leggi che sono cambiate, così come ricordava l'assessore Lecci, delle sterilizzazioni e delle vaccinazioni per i cani randagi, che si predisponesse, a esempio, un'area igienica adibita a portare E i cani, non che magari passeggino per strada e poi insozzino tutto: marciapiedi, strade, con tutte le conseguenze dal punto di vista dell'igiene, che potete benissimo immaginare. Quindi, è questo il ruolo del Consigliere comunale. Non ve lo dico perché io sono sia consigliere comunale, ma ve lo dico, soprattutto a voi, in quanto, appunto, vi state accingendo a eleggere e farvi  eleggere quali consiglieri comunali nel Consiglio comunale dei ragazzi di questo Comune. In modo che abbiate chiaro qual è la funzione. Non è tanto e solo importante essere Sindaco o assessore, ma è anche importante il ruolo del Consigliere comunale.   Perché, anzi, può essere un'interfaccia, un filtro, un mezzo di maggiore interlocuzione tra le istanze che vengono da voi, che siete parte attiva di questo Comune, e il Sindaco e la Giunta comunale, che poi sono quelli che devono fare le cose nel concreto.   Io, Sindaco, penso che ci sarà un intervento conclusivo da parte tua. Auspico, ecco il desiderio che ho, lo dico qui in quest'aula, lo dico in presenza dei ragazzi, del corpo docente, che tu concluda con una sola parola, Sindaco, perché in base a quello che hanno detto i ragazzi, non penso che si possa aggiungere niente altro.  Io vorrei che tu concludessi con questa frase, rivolgendoti ai ragazzi: "Ragazzi, le problematiche, i problemi che sollevate, le sollecitazioni, in maniera del tutto spontanea e genuina - come è giusto che sia alla loro età – le facciamo nostre. Anzi, sono nostre. E ci impegniamo in tal senso".

Siamo a fine consiliatura, però sappiamo benissimo che quando c'è la volontà, a volte, indipendentemente anche dalle risorse che si hanno in bilancio, si possono fare tante cose.  E concludo, Presidente, perché, rifacendomi appunto, alla discorso della volontà di fare le cose, i ragazzi della scuola media di Ugento e degli istituti scolastici in generale del territorio, ci sono mastri in questo senso.  Io so benissimo, qualcuno ha fatto cenno, penso la coordinatrice di questo progetto, al fatto, per esempio, che i ragazzi ogni anno aderiscano a quella che è un'iniziativa, che si chiama "scuole pulite" per rendere visibile in tutti i sensi l'ambiente in cui loro vivono e passano magari la maggior parte del loro tempo e aggiungo anche: dove insegnano, dove lavorano degli insegnanti. Ecco, Sindaco, io vorrei che concludessi con questa frase: "Le vostre sollecitazioni che facciamo nostre, anzi sono nostre". Grazie.

PRESIDENTE – Grazie, consigliere Minenna. Prego, consigliere Riso.

CONSIGLIERE RISO – Buongiorno a tutti. Grazie, Presidente, grazie a tutti.   Io penso che non dobbiamo uscire da quest'aula, modestamente, se non diamo a tutti voi e a noi stessi segni concreti, tangibili, da subito, affrontando le problematiche una alla volta.  E allora dico: grazie all'apporto tecnico dato dal consigliere Minenna, grazie a tutte le scolaresche e quindi ai dirigenti scolastici, ai docenti e discenti. Un particolare grazie all'apporto chiaro e preciso dato dal Sindaco Roberta Selluto e tutti gli altri Sindaci del Consiglio dei ragazzi. 
Mi chiamo Salvatore Riso, sono un operatore scolastico, un consigliere comunale, un rappresentante Verde del cuore e nella mente, e quindi più attento alle problematiche ambientali e territoriali, quali le spiagge libere, il parco libero, da tutte le cose incompatibili. La salvaguardia della flora e della fauna, dei bacini idrici inquinati e vietati alla balneazione.    La protezione della vipera e la difesa stessa dell'uomo che viene morso dalla vipera. Perché ci troviamo dinanzi a farmacie che sono sfornite di siero per combattere, mai sia.  Quindi, dobbiamo proteggere la vipera, ma anche le persone da ciò.   La raccolta differenziata, che è al minimo, si è toccata anche oggi e io non mi dilungo su questo. Le buche delle strade, le buche che sono oggetto di contenziosi. Anche per queste buche noi spendiamo, come pubblica amministrazione, circa 750 mila euro, che non sono altro che un miliardo e mezzo delle vecchie lire. E non è soltanto, come diceva l'assessore, non solo soltanto strade dove si portano gli allacci delle fogne e del gas. Sono anche strade dove non c'è né collegamento di fogna, né collegamento di gas, e solo disastrate.  
Io uso sdrammatizzare, dicendo che sul territorio c'è uno scempio. Assistere a così tanto scempio è grave. Allora, dobbiamo dare tempo. Perché, giustamente diceva l'assessore che il territorio è molto grande. è molto grande, quindi bisogna iniziare a risolvere un problema alla volta. Ma dobbiamo iniziare da subito, senza perdere tempo, altrimenti qui ce ne andremo tutti a fare una bella figura, ognuno ha detto la sua, e finisce tutto là.  Anzi, direi di più: diamo seguito a tutto ciò che si è detto. Penso che ci rivedremo al più presto, prima che finisca l'anno scolastico, per iniziare già a mettere il punto, almeno su un problema, quale esso sia. Allora, dicevo ancora... io ho premesso a me stesse in cinque minuti di finire, e anche a voi soprattutto, che siete stanchi di ascoltarci. E quindi dicevo che dobbiamo prendere atto noi tutti che la colpa è nostra, esclusivamente nostra, quando non ci adoperiamo a formarci e a formare voi ragazzi sull'educazione stradale, per esempio. E mi viene in mente un uso sostenibile dell'ambiente: la bicicletta per andare a scuola. Non ho capito, quando io vado a vedere vicino alle scuole mentre si esce e mentre si entra, è pieno di macchine. Io prendo l'esempio a Gemini, ma lo stesso dicasi a Ugento. è qui che dobbiamo formare le nostre coscienze.  Scusate il tono, la mia è passione, non e che lo faccio per rimproverare nessuno. 
Quindi, in sull'uscita dei ragazzi, ci devono essere i vecchietti, anziché stare lì a vegetare in piazza, a chiacchierare e così via. Dobbiamo formare i grandi a che vigilassero all'uscita, con delle casacche gialle. Allo stesso modo tutti i ragazzi anziché... Posso capire il ragazzino di prima elementare, di seconda, di terza. Ma tutti gli altri, con le belle giornate si deve andare a scuola in bicicletta. L'uso delle macchine deve essere debellato, per tanti problemi che ci crea il nostro territorio, ]'ambiente. Quindi, dicevo, ai vigili dobbiamo essere di supporto a loro per aiutarli a vigilare all'uscita.  Allora, modestamente conclude nel dire che occorre da subito dare una scaletta di priorità e affrontare concretamente uno alla volta i problemi territoriali sollevati dai ragazzi e i suggerimenti dati loro anche dai grandi. Penso che qui da subito occorre dare risposte e soluzioni di problemi, con proposte concrete, tangibili, che dobbiamo toccare tutti. Grazie.

PRESIDENTE – Grazie, consigliere Riso. Prego, consigliere Giannuzzi.

CONSIGLIERE GIANNUZZI – Grazie, Presidente. Un intervento brevissimo, perché crediamo che l'ora sia tarda, e i ragazzi hanno bisogno anche di riposare un attimo, dopo questa giornata così intensa dal punto di vista quanto meno dell'ascolto.  Quindi io voglio essere molto breve, perché poi ritengo che noi oggi siamo coloro che debbono ascoltare, non dire. Poi dobbiamo dimostrare di aver recepito quello che ci è stato detto oggi.  Quindi, oggi è una giornata di contatto con la vostra realtà, con quello che ci avete raccontato, con i problemi che vivete e che voi stessi avete rappresentato a questo Consiglio comunale.   Guardate, ragazzi, noi abbiamo una grande responsabilità, e parlo di noi adulti. Perché, come Consiglio comunale, come Sindaco, come assessori abbiamo la responsabilità di contribuire a risolvere i vostri problemi. Siamo stati mandati qui per questo. E vi posso assicurare che non è sempre così facile risolvere i problemi che ci avete prospettato. Anche se a volte ci mettiamo il massimo impegno. E credo che la vostra presenza potrà essere di stimolo perché in fasi successive, in incontri successivi si possa dare atto di questo impegno con atti concreti.   Mi limito semplicemente a raccontarvi un aneddoto che ho raccontato all'inizio di questo Consiglio comunale, proprio in occasione della prima riunione, quando volevo descrivere il ruolo che avrebbe assunto questa parte di qui, che si chiama opposizione. Perché credo poi che alla fine dobbiamo tornare a casa, tornare a scuola con una morale, ci deve essere una morale, un qualcosa che ci ricordi questo appuntamento di oggi. Quando sono stato eletto, ormai quattro anni fa, siamo quasi alla fine, venni qui con una certa emozione. Anzi, oggi sono più emozionato, perché il abbiamo il problema enorme di farci capire, con termini semplici, da chi ci sta ascoltando. Perché poi noi siamo abituati a parlare in maniera un po' complicata, con termini un po' complicati, siamo anche abituati a litigare. Quindi oggi ci dobbiamo imporre una certa linea, dobbiamo parlare in un modo tale da farci capire al massimo. Quindi c'è un po' di tensione. Non ne abbiamo normalmente, ma oggi avverto questo tensione. 
Comunque, nella prima riunione del Consiglio comunale raccontai un aneddoto per descrivere quello che avrei fatto io. Non so se qualcuno lo ricorda dei colleghi. Raccontai di una vecchia storia di un saggio dell'oriente, una persona buona, per bene, qualcuno dice che fosse un monaco, di quelli che credevano in Dio, di quelli che pregavano sempre. Però questo monaco, che stava quasi tutto il giorno in contemplazione, aveva un grande problema: vicino alla sua stanza, lui si metteva vicino alla finestra, si affacciava da questa finestra, si rivolgeva al Padreterno e gli esponeva i suoi problemi, le sue preoccupazioni, chiedeva per quello, chiedeva per quell'altro. Pero aveva un grande problema: vicino alla sua finestra c'era uno stagno, e in questo stagno c'erano i ranocchi. E i ranocchi gracchiavano. E poi c'erano le cicale d'estate. Insomma, per questo che era un sant'uomo, tutti questi rumori lo disturbavano. Allora fra le sue preghiere, pensando di non riuscirsi a concentrare, un giorno si rivolse al Padreterno e disse: "Guarda, Padreterno, io ti prego tutto il giorno, però fammi questa cortesia: fai stare zitte le rane, fai stare zitte le cicale, perché durante la preghiera, io che mi voglio li concentrare, non riesco a farlo, perché mi danno fastidio con questo rumoreggiare continuo".   Lo disse la prima sera e non successe niente, H Padreterno lasciò cantare queste rane, le cicale e quant'altro. Lo disse la seconda, la terza sera. La quarta sera sentì dentro di lui una voce. Questa voce gli diceva: "Guarda, tu sei pure un sant'uomo, però devi capire che come fa tu ogni sera a pregarmi, anche le rane mi pregano, anche le cicale mi pregano".   In buona sostanza, ognuno faceva la stessa cosa. In quel momento il sant'uomo si rese conto che non era soltanto lui quello che si rivolgeva al Padreterno, ma anche gli altri facevano la stessa cosa. E da quel momento in poi, tutto quel creato, tutto quel rumore, tutto quel gracchiare delle rane, delle cicale, gli apparve più bello, perché capì che nell'insieme, tutti insieme riuscivano a pregare più e meglio lo stesso signore.   Questo detto di saggezza popolare, che vuole dire? Vuole dire che tutti dobbiamo essere chiamati a dare il nostro contributo, per una causa comune, che è il bene della nostra città. E nessuno può pensare che l'altro disturbi l'azione dell'altro. Quindi, io mi auguro che la vostra presenza oggi significa un impegno da parte vostra successivamente per dare un contributo fattivo, delle idee giovani, fresche. Da parte nostra ci deve essere la capacità di recepire queste istanze. Perché noi più adulti siamo qui per dare una risposta ai problemi, anche la vostra iniziativa servirà nell'insieme, nell'insieme di questo creato, nell'insieme di questa nostra città che vogliamo migliore, anche la vostra iniziativa servirà all'unico obiettivo, che è quello di risolvere i problemi e regalarci, allo stesso tempo, una città migliore nella quale tutti viviamo e dove penso, pretendiamo di voler vivere bene.   Quindi, da parte mia c'è un "in bocca al lupo", un incoraggiamento, e speriamo che questo lavoro, che già da oggi parte sicuramente in maniera positiva, possa dare i suoi frutti e le vostre idee possano trovare, da parte nostra, l'accoglimento che meritano e soprattutto la traduzione in atti concreti, perché poi da Parte nostra ci sarà anche obbligo di dare una risposta concreta a quelle che sono le vostre esigenze. Grazie.

PRESIDENTE — Grazie, consigliere Giannuzzi. Prego, consigliere Cavalera.

CONSIGLIERE CAVALERA — Presidente, io per dire che a malincuore rinuncio all'intervento che mi ero riproposto di fare, non fosse altro perché i ragazzi stanno qui dalle 9:30, senza poter andare in bagno. Quindi, io, a malincuore, rinuncio all'intervento che volevo fare, dicendo solo una cosa ai ragazzi: che oltre ai problemi che avete visto voi, dall'altezza di voi ragazzi, ci sono altri problemi di cui io vorrei farvi partecipi: ci sono i problemi del lavoro, ci sono i problemi del sociale. Sia per il lavoro che per il sociale, provocano disagio nelle famiglie, e quindi con tutte le conseguenze per i figli, per i bambini come voi.  Io avrei voluto parlarvi della salvaguardia dell'ambiente, però, ripeto, rinuncio all'intervento, proprio perché non credo che siano condizioni per perdere ancora più tempo. Grazie.

PRESIDENTE — Grazie, consigliere. Ci siamo avviati alla costruzione di questo Consiglio comunale, con l'intervento del Sindaco. Prima dell'intervento del Sindaco, permettetemi di fare le mie congratulazioni, a nome di tutto il Consiglio comunale, a voi, ragazzi, che avete venuti qua preparati con degli argomenti molto importanti, che l'amministrazione comunale, il consiglio tutto se ne fa tesoro. Un ringraziamento anche al Consiglio di istituto, perché sicuramente ha dato il suo contributo a essere qua in questa giornata a affrontare questi problemi. Ma principalmente a tutto il corpo docente, che con molta attenzione e con molto interesse cerca di preparare voi anche sotto questo aspetto, che è un aspetto molto importante, di prendere quelle che sono le conoscenze tra cittadino e amministrazione pubblica.  Grazie di tutto. Concludo il Sindaco.

SINDACO — Come ha già anticipato il consigliere Cavalera, mi rendo conto delle difficoltà che i ragazzi stamattina hanno, perché credo che le esigenze fisiologiche vadano rispettate. Per cui, io sarò molto conciso, molto breve, in modo da dare a tutti quanti voi il modo di ritornare in classe.  E lo dico anche perché mi rendo conto, già siete stati molto bravi a stare lì seduti pazientemente, e lo dico nella mia ex veste di professore di scuola media. Non so se la professoressa lo sa, ma io insegnavo matematica tanti anni fa. Sono passati un po' di anni. E siccome il contattato con i ragazzi ha sempre messo in risalto la mia parte migliore, nel senso che cercavo di capire... Perché la matematica è una materia ostica, difficile, difficilmente i ragazzi stavano attenti a capire fino in fondo. Tranne qualcuno che era più versato per quella materia, gli altri avevano difficoltà. Perciò, cercavo sempre di mettere insieme lo studio della matematica con qualche diversivo che li potesse poi far rendere più partecipi, perché pensavo che facendo così riuscissimo a creare un clima meno denso di preoccupazione nel non apprendimento. E mettendo adagio i ragazzi, riuscivo qualche volta a tenerli anche catini. Però io vedo che stamattina, nonostante gli argomenti siano abbastanza difficili e ostici da digerire, voi siete stati attenti. E spero che da oggi in poi farete tesoro di quello che stamattina avete appreso in questa aula.  In più poi, e cerco di concludere rapidamente, Minenna ha detto una cosa, insieme agli altri consiglieri comunali, assessori, importantissima: non è che quando uno... Lo dico perché voi sarete la classe dirigente di domani. Sicuramente tra qualcuno di voi domani ci potranno essere consiglieri comunali, assessori, chissà, anche un Sindaco. Un Sindaco adulto, non bambino. E incominciate a capire l'importanza del primo approccio, che è quello di consigliere comunale. 
Il consigliere comunale non è una figura secondaria rispetto all'assessore, rispetto al Sindaco. Il consigliere comunale è quello che, avendo contatto quotidiano con il pubblico, con il popolo, con la gente, riesce a trasmettere, in seno agli organi amministrativi, le istanze della gente. E io lo dico per esperienza vissuta perché, prima di fare il Sindaco, sono stato per venti anni consigliere comunale.  Durante quei 20 anni, io non è che mi sentivo meno importante del Sindaco. Ero importante come il Sindaco, perché cercavo di capire quali erano i problemi della gente e venivo in Consiglio comunale a portarli. E con la collaborazione di tutti quanti... C'è sempre stato un buon rapporto, al di là delle polemiche che ci sono, inevitabili, tra le parti politiche, ma il rapporto nell'interno del Consiglio comunale è stato sempre un buon rapporto di collaborazione.   Dico questo perché? Perché deve anche essere sfatato il mito che in Consiglio comunale veniamo per litigare. Molte volte, i vostri genitori che vengono a assistere qui, non voi, perché per voi è l'età del gioco, dunque non potete perdere tempo, adesso state incominciando a imparare i meccanismi amministrativi, perché i genitori vostri, molte volte, quando vengono qui assistono anche a litigi molto aspri, molto violenti, però alla fine del litigio, comunque, viene fuori sempre una deliberazione, qualcosa, un atto, che è mirato a risolvere i problemi della gente.

E molte volte l'80% delle volte, gli atti amministrativi sono votati all'unanimità.  Questo dimostra che c'è un'attenzione comune, sia maggioranza, sia minoranza, nell'affrontare i problemi del paese. 
Chiaramente, tutto questo comporta un'assunzione di responsabilità da parte di quanti noi, perché qualche volta si può anche sbagliare nel trovare una soluzione al posto di un'altra. Pero l'importante è che tutti quanti gli amministratori locali, gli amministratori di Ugento, ma non soltanto di Ugento, tutti i paesi, tutti ci Comuni d'Italia sappiate che fanno il loro dovere, perché quando sono eletti non sono più persone che debbono essere lì per forza, devono stare qui per forza. Stanno qui perché la gente li ha mandati e la gente pretende, e questa è una cosa che dovete capire già da adesso, che quel mandato debba essere rispettato.  Non si viene qui a fare gli interessi propri, ma si viene qui per amministrare la cosa pubblica.  Il Sindaco, è vero che appena eletto rappresenta una parte politica, perché scende con uno schieramento politico, ma quando viene eletto Sindaco, deve dimenticare di essere rappresentante di una parte e deve essere il Sindaco di tutti i cittadini.  Se riusciamo a fare questo, io credo che, così facendo, riusciamo a far avvicinare di più le nuove generazioni alla politica e all'amministrazione pubblica.  Perciò, ringrazio ancora una volta i professori, la scuola in genere, i collaboratori degli insegnanti, i ragazzi, i genitori che a casa, credo che prima che veniate qui avete parlato di questa riunione questa mattina, e credo che qualche genitore vi ha pure aiutato a elaborare qualche domanda. Io credo che questa collaborazione tra famiglie, scuola e Comune sia proficua, sarà proficua di risultati sempre migliori.   Perciò, vi aspettiamo, con la speranza che domani, io non ci sarò più, però potremo vedere uno di questi giovani seduto al posto mio.  Grazie e buona giornata.

PRESIDENTE — Grazie, Sindaco. Se prima non scioglie la seduta il Presidente, non si può alzare nessuno e non può andare via nessuno.  A conclusione di questo bellissimo incontro, perché quando si passa del tempo con i ragazzi, si passa il tempo più bello della giornata o meglio dire di tutta la vita, perché i ragazzi danno tutto, specie a noi più anziani, dobbiamo fare la votazione sulla delibera, di quanto abbiamo discusso. Perché, se non facciamo la votazione, non ha senso il dibattito che c'è stato. Allora noi dobbiamo votare adesso di recepire le istanze e le problematiche del territorio sollevate dai ragazzi frequentanti la scuola secondaria statale di primo grado, Ignazio Silone da Ugento, di impegnare il Sindaco e la Giunta comunale di attuare gli interventi necessari per la risoluzione degli stessi.  Chi è favorevole?


VOTAZIONE
UNANIMITA' DEI PRESENTI


PRESIDENTE — Grazie a tutti, la seduta è sciolta.

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